Non avete idea di quanti scarti della vostra cucina buttate via quando invece potrebbero essere trasformate in buoni fertilizzanti per l’orto, il giardino e le piante in vaso.
La terra è fertile… però non sempre o quantomeno non lo è abbastanza. È sempre preferibile dare un aiutino che consenta di avere un raccolto più abbondante e delle benne piante. In cosa consiste questo aiutino? Nel somministrare del fertilizzante.
Ma esattamente cosa sono i fertilizzanti? Sono dei mezzi tecnici la cui azione è volta, appunto, a migliorare ma anche conservare, costruire o addirittura creare la fertilità del terreno e quindi adatto alla crescita della vegetazione. In base al tipo di miglioramento che il fertilizzante trasferisce al suolo si distingue in concimi, ammendanti e correttivi.
Vediamo sinteticamente quali sono le funzioni dei succitati tre tipi di fertilizzanti. Il miglior concime arricchisce il terreno con elementi nutritivi, gli ammendanti hanno la funzione di modificare la tessitura e la struttura migliorando, dunque le proprietà fisiche del terreno e infine i correttivi che intervengono sul pH del terreno spostandolo verso la neutralità.
I fertilizzanti elencati possono essere acquistati presso i negozi specializzati, tuttavia c’è un’altra possibile via percorribile che è quella dei fertilizzanti fai da te. A riguardo abbiamo una lista bella lunga che ci piacerebbe condividere con voi. Abbiamo detto che la lista è lunga dunque non perdiamo tempo e cominciamo subito.
L’acqua di cottura delle verdure
Non avete idea di quante cose si buttano, anzi si sprecano, in cucina quando se ne potrebbero fare altri e utili usi. Tra queste c’è sicuramente l’acqua nella quale avete fatto bollire le verdure. Se queste provenissero da chissà quale campo di coltura intensiva neanche perderemmo tempo a consigliarvi questo metodo perché quella “roba” è piena di pesticidi e schifezze chimiche, ma voi giustamente avete il vostro orto, mangiate i frutti che coltivate, dunque verdure prive delle suddette schifezze pertanto l’acqua nella quale avete cotto le verdure è ricca di micronutrienti che potete restituire alla terra irrigandola. Questo è anche un sistema per limitare lo spreco di acqua, che in questo modo non va perduta.
I fondi del caffè
Se il suolo ha bisogno di azoto e di sostanze antiossidanti, potete cospargere sul terreno dei fondi di caffè. Volete potete anche usarli per il compost. Bisogna comunque prestare attenzione perché il caffè aumenta l’acidità del terreno, agite anche in accordo con il tipo di piante e comunque fatene un uso moderato.
Lievito di birra
Soprattutto per le rose vi consigliamo il lievito di birra che ne migliora la fioritura. Il lievito è un repellente per alcuni insetti ed è ricco di micronutrienti. Potete sciogliere tre cucchiai di lievito in 10 litri di acqua e irrigare le vostre rose o altre piante.
Bucce di banana
Le bucce di banana si prestano a un duplice uso, vediamoli. La prima possibilità consiste nel tritare le bucce e interrarle. La seconda possibilità è quella della fertirrigazione, in questo caso le bucce di banana devono macerare in acqua per una ventina di giorni. Successivamente bisogna filtrare l’acqua e quindi irrigare le piante.
Alghe
Se vi capita di raccogliere delle alghe al mare, oltre a farci delle gustosissime frittelle, potete ricavare un buon fertilizzante. Avete bisogno di un chilo di alghe per 10 litri di acqua all’interno della quale devono macerare per cinque giorni. Il liquido va somministrato alle piante per irrigazione.
Ortiche
Procuratevi un chilo di ortiche fresche o in alternativa 500 g di ortiche secche da far macerare in 10 litri di acqua. La pianta va immersa per intero ma solo dopo aver tolto le radici. Per la macerazione avete due possibilità: una veloce l’altra lunga. La macerazione veloce richiede 12 ore, trascorso questo tempo il liquido va spruzzato sulle piante. Quella lunga dura cinque giorni ma in questo caso il liquido va diluito prima di essere spruzzato sulle piante che così hanno un apporto di nitrato, magnesio, potassio e un’altra serie di microelementi.
Vino rosso
Quasi ci sembra di vedere l’espressione del vostro volto, perché mai sprecare del buon vino per fertilizzare le piante quando lo si potrebbe bere? Beh, a parte che non tutto il vino è buono o perlomeno permetteteci di dire che ci sono vini decisamente migliori di altri. Potete comprare al supermercato del vino economico, di quelli che costano 1 euro al litro o poco più; se ci pensate bene è meno di quanto paghereste per un fertilizzante. Il vino va aggiunto all’acqua con la quale irrigate le piante. Una simile soluzione ha il pregio di stimolare la fioritura.
Cenere
La cenere ha una funzione preparatoria al letto di semina e trapianto, in agricoltura è usata da tempi remoti e apporta al terreno molti elementi nutritivi a cominciare dal fosforo e dal potassio. È un buon sistema per riciclare la cenere del camino o della stufa a legna. Per quanto riguarda le quantità, servono dai 15 ai 25 kg per ogni ettaro di terra. Nel caso di alberi e siepi, la cenere va sparsa in superficie nella misura di 50 g per metro quadrato.
Gusci d’uomo
Non buttate via i gusci d’uovo ma triturateli per distribuirli alle vostre piante, in questo modo non solo aumenta la fertilità del terreno ma, se sistemati alla base delle piante, contribuiscono a tenere a distanza le lumache.
Camomilla e calendula
Preparate un infuso di camomilla e calendula, è utile per fertilizzare l’orto ma anche altre piante, in particolare quelle ornamentali in vaso la cui crescita viene stimolata.