Stiamo parlando, tutto sommato, di una macchina semplice sia nel suo funzionamento sia nell’uso. A seguire vi spieghiamo i suoi segreti.
L’avete vista usare al vostro vicino e vi siete incuriositi. Quella strana macchina che spruzza acqua ad alta pressione è una buona idropulitrice. A cosa serve ci siete arrivati ben preso: il suo scopo è pulire lo sporco, ma non uno qualsiasi. L’idropulitrice entra in gioco soprattutto quando servono le maniere forti. Pensate alle macchie d’olio lasciate sul pavimento del garage o sul vialetto dalla vostra auto, oppure agli escrementi “gentilmente” lasciati dai volatili, e ancora il muschio che cresce sui muri. In tutti questi casi e molti altri l’idropulitrice esegue un lavoro efficace e veloce.
Certo, non tutte sono uguali, ci sono quelle meno potenti, quelle più potenti, quelle hobbistiche e quelle adatte a un uso professionale. Insomma, qualunque sia la vostra esigenza, c’è l’idropulitrice giusta. Ma prima di andarne a comprare una, solo perché per l’appunto l’avete vista usare dal vicino e magari divertendosi anche, cerchiamo di capirne qualcosa di più.
La caratteristiche
Il nocciolo del nostro articolo vuole essere la comprensione del funzionamento ma preliminarmente conviene conoscerne le caratteristiche più importanti. Bisogna prestare grande attenzione a due valori che sono la portata e la pressione. Cominciamo dalla portata: il suo valore si trova espresso in l/h e in pratica riguarda la quantità di acqua erogata in 60 minuti. La pressione, invece, riguarda la potenza del getto d’acqua; in questo caso si parla di bar. Queste due caratteristiche sono le principali da tenere in considerazione per scegliere il modello da comprare.
Ma cosa genera il getto ad alta pressione? Una pompa alimentata da un motore; questo può essere elettrico oppure a scoppio. È inoltre importante sapere che le idropulitrici possono emettere un getto d’acqua sia freddo che caldo. Quest’ultimo è ancora più efficace contro lo sporco, soprattutto contro quello oleoso. Le idropulitrici ad acqua calda trovano largo impiego in ambito professionale ma sono disponibili anche modelli hobbistici in grado di riscaldare l’acqua. Molti modelli, poi, offrono la possibilità di usare anche un detergente.
L’efficacia dell’idropulitrice passa dall’uso appropriato degli accessori. Ci sono modelli ben dotati da questo punto di vista mentre altri richiedono l’acquisto a parte. Citiamo alcuni degli accessori più comuni. Gli ugelli di vario tipo, spazzole, pistola, lancia, lavapavimenti, accessori per sturare i tubi e sabbianti, utili per togliere vernice e ruggine. Da tenere in seria considerazione quei modelli dotati di ruote perché più comodi da spostare.
Il funzionamento
L’idropulitrice non è una macchina complessa nel funzionamento. Il motore ha il compito di far girare una pompa che mette l’acqua in pressione grazie a di pistoni che possono essere in acciaio oppure in ceramica. C’è una valvola di regolazione che come suggerisce il nome, dà la possibilità di regolare la quantità d’acqua da riciclare nella testata.
Ma nel caso delle idropulitrici ad acqua calda, come avviene il riscaldamento? Grazie alla serpentina di una caldaia. Il percorso dell’acqua è il seguente: il liquido, spinto dall’alta pressione, passa lungo un tubo per arrivare alla lancia oppure alla pistola e dunque uscire da un ugello.
Alcune possibili applicazioni
L’idropulitrice serve a pulire, supponiamo che su questo non ci siano dubbi. Ma quali sono le possibili applicazioni? Diverse a dire il vero, anche nel solo ambito domestico. L’unica raccomandazione è di stare attenti a non esagerare nel senso che alcune superfici potrebbero danneggiarsi, ad esempio una pressione troppo forte potrebbe asportare della vernice, giusto per fare un esempio.
Raccomandazioni a parte, potete usare l’idropulitrice per lavare l’auto, non solo la carrozzeria ma anche il motore. È ottima per pulire il pavimento del garage o di una officina meccanica poiché ha una grande efficacia contro macchie di olio e grasso. In questi casi se il getto d’acqua oltre ad avere una buona pressione è anche calda, è meglio. Per gli usi professionali, pensiamo a un autolavaggio ma anche alla pulizia di grandi capannoni. Ma l’idropulitrice permette anche degli usi alternativi, pensiamo alla sabbiatura. Dovete sturare un tubo? Con una idropulitrice e l’accessorio giusto, potete farlo.
Quanti bar
Per un impiego domestico, quanti bar sono sufficienti? Dipende dal tipo di sporco. Ad esempio nel caso di fango fresco e/o sporco generico, 120 bar sono sufficienti. Se il fango è ormai secco, incrostato, c’è muffa, muschio ecc, allora è bene che i bar siano 160. Se questo sporco succitato va rimosso da mezzi agricoli o comunque destinati al lavoro, allora di bar ne servono almeno 200.
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3 COMENTARIOS
July 12, 2021 at 9:03 am
Come fare se avete ricevuto il mio commento?
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July 15, 2021 at 3:31 pm
Salve Giuseppe,
fino a quando il volume d’acqua che esce dal rubinetto domestico che alimenta l’idropulitrice è costante, anche se è bassa pressione non può causare nessun danno all’apparecchio. Eventuali problemi potrebbero verificarsi soltanto se alla bassa pressione di uscita dal rubinetto si aggiunge una discontinuità nel volume d’acqua, a causa della presenza di bolle d’aria nella tubazione per esempio. Tutti i modelli in commercio sono già predisposti per gestire i flussi d’acqua in entrata a bassa pressione, quindi se non hai problemi di discontinuità nel volume puoi stare tranquillo.
Saluti
Team GF
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July 12, 2021 at 9:02 am
La mia curiosità, e non solo, e’ sapere come faccio a misurare la pressione dell’acqua che esce dal rubinetto domestico per poi con il tubo entra nell’idropulitrice. Ho letto dai vostri interventi che per funzionare bene ha bisogno di una buona immissione d’acqua e allora ho timore di danneggiare l’idro qualora sia poca. Mi fate sapere e consigliarmi qualche modello che controlli e non si danneggi se si verifica questa mancanza?
Grazie a tutti
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