Sul mercato ci sono diversi concimi in grado di rendere il terreno fertile e assicurare una crescita sana e rigogliosa alle colture, ma il più utilizzato in agricoltura resta sicuramente il nitrato di potassio. Vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi legati al suo impiego come fertilizzante.
Utilizzato da tempo immemore come additivo alimentare e per la produzione della polvere da sparo, il nitrato di potassio ha assunto un grande rilievo anche in agricoltura e il suo impiego come concime è divenuto sempre più comune.
A livello agricolo, così come nel giardinaggio domestico e nella manutenzione del verde, viene considerato una delle migliori fonti di potassio e azoto, rivelandosi quindi utile per rendere il terreno fertile e consentire alle piante una crescita sana e rigogliosa.
Oltre a garantire un equilibrato apporto di questi due elementi fondamentali, soprattutto quando il fabbisogno potassico delle colture aumenta durante la fase produttiva, il nitrato offre altri innegabili vantaggi, presentando però anche qualche svantaggio da non sottovalutare. Facciamo, dunque, il punto della situazione analizzando i pro e i contro di questo fertilizzante potassico, gli ambiti di impiego e le modalità d’uso.
Nitrato di potassio: formula e composizione chimica
Il nitrato potassico, chiamato anche salnitro, è il sale di potassio dell’acido nitrico con formula chimica KNO3. Si presenta come una polvere bianca che a temperatura ambiente assume la forma di un cristallo incolore facilmente solubile in acqua.
Era già conosciuto e utilizzato al tempo degli antichi romani come detergente per le stoviglie e i gioielli di pregio, per poi essere impiegato a partire dalla seconda metà XIX secolo come elemento base per la composizione della polvere da sparo e come conservante alimentare (E252).
A partire dal ventesimo secolo, il nitrato di potassio ha trovato largo impiego anche nella produzione di molti fertilizzanti agricoli.
Inizialmente, le tecniche produttive erano piuttosto rudimentali e per produrre i primi concimi a base di salnitro venivano spesso impiegati materiali organici in decomposizione, come l’urina umana e lo sterco. Oggi, invece, i concimi nitrici vengono tipicamente prodotti dalla combinazione di nitrato di sodio e cloruro di potassio.
Nitrato di potassio concime
Oltre al fosforo e all’azoto, anche il potassio rientra tra i macroelementi indispensabili per la crescita e lo sviluppo delle colture, che lo utilizzano anche per massimizzare l’assorbimento dell’acqua.
Oltre a essere una ricca fonte di potassio per le piante (coprendo il 46% circa del loro fabbisogno nutrizionale), i fertilizzanti nitrici forniscono anche azoto (in quantità pari al 13%) in forma altamente assimilabile, raggiungendo con facilità le radici.
Proprio per questo motivo, il concime a base di nitrato potassico viene spesso preferito al cloruro e al solfato di potassio che, pur non avendo particolari controindicazioni, hanno una ridotta biodisponibilità e un’assimilazione più lenta.
Inoltre, dal momento che i sali di potassio hanno un’elevata solubilità in acqua, i concimi nitrici vengono spesso sfruttati in associazione alle tecniche di fertirrigazione fai da te e professionali, in modo da consentire una migliore distribuzione delle sostanze nutritive attraverso l’acqua d’irrigazione.
Altro vantaggio del fertilizzante a base di potassio è che i macroelementi contenuti vengono completamente assimilati dall’organismo vegetale in base alle sue esigenze, promuovendo al contempo la formazione di acidi organici (carbossilici) e la loro penetrazione nel substrato di coltivazione.
Oltre a questo, va anche precisato che le colture nutrite con nitrati di potassio utilizzano l’acqua con maggiore efficienza rispetto a quelle concimate con nitrati di calcio e azoto.
Questo perché il potassio controlla l’apertura degli stomi delle foglie e, pertanto, un suo adeguato apporto aiuta a ottimizzare la traspirazione fogliare della pianta, aumentando al contempo la sua capacità di assorbimento di acqua dal suolo.
Infine, l’uso del nitrato potassico come principale fonte di K contrasta anche gli effetti negativi del sodio presente nel substrato, per cui viene consigliato sia per concimare le colture sensibili alla salinità del terreno sia per migliorare le condizioni di suoli e acque irrigue eccessivamente saline.
Nitrato di potassio: quando e come utilizzarlo
A differenza dei fertilizzanti a base di ossido di potassio, che vengono utilizzati quando la pianta si trova nella fase terminale del ciclo vegetativo, il nitrato potassico si rivela utile per aumentare la resa produttiva delle colture grazie alla capacità della sostanza di attivare numerosi sistemi enzimatici, partecipando alla sintesi delle proteine e al trasporto dei carboidrati.
Si tratta, quindi, di uno dei concimi più ricchi e bilanciati sotto il profilo nutrizionale, senza contare che la sua elevata solubilità in acqua ne rende l’utilizzo semplice sia a livello professionale sia in ambito hobbistico.
Inoltre il suo impiego non ha particolari effetti collaterali, purché si rispettino le modalità d’uso e i dosaggi riportati in etichetta.
Anche se si rivela indicato per la maggior parte delle specie orticole e delle piante da produzione, l’utilizzo del concime di potassio è particolarmente consigliato per le piante di pomodoro che presentano una maturazione non omogenea o una scarsa produzione fruttifera, e le colture cerealicole con ridotta resa a livello qualitativo e quantitativo.
Infine, si può usare anche per ottimizzare l’apporto nutrizionale delle orticole che hanno subito un forte stress metabolico a causa di temperature molto rigide o terreni troppo calcarei e, quindi, inadeguati al loro sviluppo.
Nitrato di potassio: dove si compra
L’unico aspetto negativo del nitrato di potassio è sicuramente il costo elevato, che tende a variare in base al grado di purezza della formula.
Tuttavia, se utilizzato in orticoltura attraverso la fertirrigazione, ne basta davvero pochissimo per portare nella zona radicale i nutrienti di cui le colture hanno bisogno per crescere sane e rigogliose.
Ciò premesso, i concimi di nitrato di potassio si possono acquistare sia presso i negozi di articoli per giardinaggio sia sui siti di e-commerce.
Molti di questi prodotti vengono venduti con il nome commerciale di “Fertilizzante NK”, sigla che indica la presenza nella formula sia di azoto nitrico sia di potassio, mentre i concimi universali N-K-P contengono tutti e tre i macroelementi indispensabili per la vita vegetale, quindi azoto (N), potassio (K) e fosforo (P), in quantità variabili a seconda del prodotto e della sua destinazione d’uso.
Oltre che nei fertilizzanti universali, il potassio si trova anche nei cosiddetti concimi combinati, che vedono l’aggiunta di zolfo, magnesio o sodio.
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