Autoclavi – Guida agli acquisti, Opinioni e Comparazioni
Questa guida all’acquisto è dedicata alle autoclavi, in particolar modo agli impianti destinati a uso domestico e per il giardinaggio; oltre alle informazioni riguardanti la potenza, la portata d’acqua e le altre caratteristiche tecniche, la guida si focalizza anche sui prezzi e sui criteri di scelta da adottare in base alle proprie esigenze specifiche. Abbiamo anche recensito le sette autoclavi più richieste sul mercato, nonché due degli accessori più importanti tra quelli necessari per l’installazione di un impianto di questo genere. Gli acquirenti hanno apprezzato soprattutto la Black+Decker 800 Watt, un’autoclave versatile con un eccellente rapporto qualità-prezzo, e la Seaflo 21 Series 4 LPM, un modello ultra compatto a bassa portata specifico per l’installazione a bordo di camper e piccole imbarcazioni.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!

L'autoclave Black+Decker ha il pregio di possedere un eccellente rapporto qualità-prezzo; a parte le ottime prestazioni infatti, che la rendono adatta sia per la casa sia per i sistemi di irrigazione, si distingue anche per il modesto consumo energetico, visto che assorbe solo 800 Watt.
La pecca, in realtà, è comune a quasi tutti i modelli destinati a uso domestico, ovvero la mancanza degli altri accessori necessari per l'installazione, che devono essere acquistati a parte.
L'autoclave Black+Decker offre prestazioni più o meno analoghe a quelle degli altri modelli simili esaminati nella guida, ma con un minore assorbimento di potenza.
La seconda opzione
L'autoclave Seaflo è il modello preferito dai possessori di camper o imbarcazioni; il suo pregio principale sono le dimensioni compatte e il costo a dir poco irrisorio. Ovviamente è adatta anche all'installazione “su terra”, se le esigenze d'uso sono limitate a una bassa portata.
A dispetto del pressostato integrato, purtroppo, la pressione in uscita è un po' bassa e incostante; le istruzioni, inoltre, sono solo in lingua inglese.
L'autoclave Seaflo 4 LPM è un modello specifico a bassa portata, costa poco ma è consigliato solo per veicoli come camper e per le piccole imbarcazioni cabinate.
Da considerare
L'autoclave Lowara è l'unica a battere il record di consumo energetico ridotto, grazie alla sua potenza di appena 750 Watt, equivalenti a 1 HP, inoltre ha il pregio di essere una pompa di alta qualità prodotta da uno dei marchi più blasonati del settore.
La BGM 7 è dotata anche di sistema Presscontrol, purtroppo si tratta di un dispositivo standard con taratura di fabbrica, quindi non regolabile. Chi ha l'esigenza di regolare la pressione, quindi, dovrà necessariamente sostituirlo.
L'autoclave Lowara è un prodotto di alta qualità, anche per quanto riguarda le prestazioni, ma dato il costo è consigliato soltanto alla clientela più esigente.
Le 7 migliori autoclavi – Classifica 2021
Ed eccoci alle sette autoclavi più richieste sul mercato, e i diversi modelli sono ordinati soprattutto in base al loro successo di mercato. Quelli che si trovano nelle ultime posizioni sono altrettanto validi quindi, solo che rispondono a delle esigenze più specifiche.
Autoclave per acqua
1. Black+Decker 800 Watt pompa autoadescante con serbatoio
Se vi state chiedendo dove acquistare un nuovo impianto autoclave per acqua potabile, da installare in una piccola palazzina con due appartamenti oppure in un sistema di irrigazione, allora è il caso di dare un’occhiata alla pompa autoadescante prodotta dalla nota ditta Black-Decker.
Secondo i pareri degli acquirenti, infatti, si tratta di una delle migliori autoclavi del 2021, sia per quanto riguarda le prestazioni offerte sia per l’ottimo rapporto qualità-prezzo; è dotata di un serbatoio integrato da 19 litri e ha una potenza di 800 Watt, con un livello di rumorosità estremamente basso. A parte le applicazioni citate in precedenza, inoltre, è ottima anche per i sistemi di pulizia degli impianti caldaia, per le piscine.
Le sole limitazioni sono rappresentate dall’assenza dei raccordi per il collegamento, che devono essere acquistati a parte, e dal fatto di essere predisposta esclusivamente per l’installazione permanente, quindi non può essere movimentata all’occorrenza.
Pro
Rapporto qualità-prezzo: Tra i diversi modelli con caratteristiche analoghe venduti online, l’autoclave Black+Decker da 800 Watt si distingue soprattutto per l’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Versatile: La portata massima di 3.500 litri per ora e la prevalenza di 38 metri la rendono estremamente versatile, adatta sia per l’uso civile negli impianti di acqua potabile sia per l’uso agricolo.
Robusta e sicura: Il corpo principale è realizzato in acciaio inossidabile mentre il serbatoio è in acciaio al carbonio; il motore, inoltre, è dotato anche di protezione contro il surriscaldamento.
Contro
Raccordi e installazione: Nonostante sia dotata di maniglia per il trasporto, è consigliata solo per l’installazione fissa; nella confezione, inoltre, non sono inclusi i raccordi.
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Autoclave 12V
2. Seaflo 21 Series 4 LPM Water System Pump
La Water System Pump 4 LPM è il si colloca al posto tra i modelli più venduti, ed è anche il più economico tra tutti quelli esaminati nella nostra guida; si tratta infatti di una autoclave 12V a bassa portata dalle dimensioni ultra compatte, destinata a usi specifici e non alimentari.
La 4 LPM appartiene alla serie 21 di pompe autoadescanti prodotte dalla ditta Seaflo, progettata per essere alimentata mediante una batteria da 12 Volt e con una portata di circa 270 litri d’acqua per ora. Grazie alle sue caratteristiche e alle buone prestazioni, quindi, è ritenuta la migliore autoclave disponibile nella fascia dei modelli a prezzi bassi, particolarmente adatta per l’installazione a bordo delle piccole imbarcazioni e dei camper.
Le sole limitazioni sono rappresentate dalle istruzioni, esclusivamente in inglese e poco esaurienti, e dalla pressione di uscita dell’acqua che è alquanto bassa, nonostante il pressostato integrato sia correttamente regolato.
Pro
Conveniente: Il prezzo a dir poco irrisorio l’ha resa una delle autoclavi a bassa portata più richieste sul mercato; è ben fatta e perfettamente in grado di lavorare anche per diverse ore consecutive.
Ideale per veicoli: Le dimensioni compatte e l’alimentazione a 12 Volt la rendono particolarmente adatta per l’installazione a bordo dei veicoli, in particolar modo camper e piccole imbarcazioni cabinate.
Pressostato integrato: Nonostante le dimensioni compatte è dotata già di pressostato integrato; dal momento che è possibile adibirla anche a usi “su terra”, però, è preferibile dotarla di un filtro per prevenire l’entrata di piccoli detriti nel meccanismo interno.
Contro
Pressione in uscita: Nonostante la presenza del pressostato, tra l’altro ben regolato, la pressione in uscita è un po’ bassa. Le istruzioni, inoltre, sono solo in lingua inglese.
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Autoclave Lowara
3. Lowara BGM 7 elettropompa 1 HP con dispositivo Presscontrol
La ditta Xylem detiene il brand Lowara, che è uno dei più blasonati nel settore di produzione degli impianti idrici e delle elettropompe per il sollevamento delle acque, sia chiare sia scure. L’autoclave Lowara BGM 7, di conseguenza, è un modello ritenuto perfetto sotto quasi tutti gli aspetti, e appartiene alla nota serie BG di elettropompe autoadescanti centrifughe con eiettore integrato.
La BGM 7, in particolare, ha una potenza di 750 Watt ed è predisposta sia per l’alimentazione monofase sia trifase, ha una portata fino a 3,6 metri cubi per ora e una prevalenza di 45,4 metri di altezza; l’eiettore integrato, inoltre, permette di mantenere l’adescamento anche in presenza di gas disciolti nell’acqua.
Il corpo principale, il girante e il disco di tenuta sono realizzati in acciaio inossidabile, mentre i tappi di carico e scarico sono in ottone nichelato, ragion per cui è estremamente robusta e durevole.
Pro
Qualità eccellente: Il brand Lowara è uno dei più famosi nel settore di produzione delle elettropompe, ed è apprezzato soprattutto per l’alta qualità dei suoi prodotti: robusti ed estremamente durevoli.
Potente: Nonostante assorba solo 750 Watt, la BGM 7 è in grado di pescare fino 8 metri di profondità e portare l’acqua fino a oltre 45 metri di altezza mantenendo una buona pressione, quindi è ideale per piccole palazzine.
Eiettore incorporato: L’autoclave BGM è completa anche del sistema di eiezione dei gas, e dal momento che la confezione include anche il dispositivo Press Control, non le manca assolutamente nulla.
Contro
Presscontrol: L’unica pecca, secondo alcuni, consiste proprio in questo sistema offerto in dotazione che, essendo generico, è tarato di fabbrica e quindi non regolabile.
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Autoclave Gardena
4. Gardena 1753-20 autoclave 3000/4 eco Classic
L’autoclave Gardena è un altro modello di alta qualità, e pur essendo progettato soprattutto per uso agricolo e giardinaggio, le sue caratteristiche lo rendono adatto anche per l’uso domestico.
Il 3000/4 eco Classic, infatti, si distingue per il design compatto, con una struttura che oltre a raggruppare motore e serbatoio integra anche il pressostato e il manometro; ha una potenza di 650 Watt, una profondità massima di adescamento di 8 metri, una portata di 2.800 litri per ora, una prevalenza fino a 40 metri e una pressione di 1,5 bar all’accensione e 2,2 bar allo spegnimento, con un picco massimo di 4 bar durante il funzionamento.
In comparazione all’autoclave Lowara esaminata in precedenza, quindi, le sue prestazioni sono soltanto di poco inferiori; è dotata anche di prefiltro, valvola di non ritorno e di un serbatoio che per i primi 5 anni non necessita di alcuna manutenzione.
Pro
Completo: L’autoclave Gardena è caratterizzato da una struttura compatta che include tutti i componenti vitali del sistema; a parte il motore e il serbatoio, infatti, integra il pressostato, il manometro, il pre-filtro e la valvola di non ritorno.
Serbatoio senza manutenzione: Il serbatoio è progettato per funzionare cinque anni senza bisogno di alcun tipo di manutenzione; durante questo periodo non è necessaria nemmeno la sostituzione della membrana.
Eco Mode: La funzione di regolazione in continuo Eco Mode, permette di ridurre ulteriormente il consumo di energia fino al 15% in meno rispetto alla modalità di funzionamento standard.
Contro
Prezzo: L’unica limitazione dell’autoclave Gardena consiste nel prezzo, che non la rende facilmente accessibile a tutti; ma la qualità del prodotto è proporzionata al costo.
Autoclave Einhell
5. Einhell GC-WW 1046 N pompa da giardino
L’autoclave Einhell GC-WW 1046 N è una pompa ad aspirazione automatica realizzata in acciaio inossidabile con filettatura in metallo sia sul lato dell’aspirazione sia su quello di uscita, in modo da mantenere la pressione e garantire un’elevata durabilità.
Ha una potenza di 1.050 Watt e una portata di 4.600 litri d’acqua per ora, quindi è ideale soprattutto per i sistemi di irrigazione del giardino, ma ovviamente può essere installata anche per usi domestici. Il motore elettrico non richiede manutenzione, inoltre consente di pescare acqua fino a 8 metri di profondità e sollevarla fino a un’altezza massima di 48 metri; il serbatoio, invece, ha una capacità di 20 litri ed è dotato di manometro per il controllo a vista della pressione.
Il serbatoio è dotato anche di una vite di scarico, per facilitare lo svuotamento dell’acqua residua in caso di manutenzione; l’unica pecca, secondo alcuni acquirenti, è il motore alquanto rumoroso.
Pro
Affidabile: Il marchio tedesco Einhell è ben noto in tutto il mondo per la buona qualità dei suoi prodotti; l’autoclave GC-WW 1046 N, infatti, è stata apprezzata per la sua affidabilità e durabilità.
Versatile: In ambito domestico può essere utilizzata per diversi scopi, sia per portare acqua agli appartamenti nelle piccole palazzine a più livelli sia per i sistemi di irrigazione del giardino.
Pressione 4,8 bar: Il serbatoio è completo di manometro per il controllo della pressione, e ha una pressione massima di mandata che arriva fino a 4,8 bar; ovviamente il picco in uscita dipende anche dall’altezza a cui sono posti i rubinetti.
Contro
Rumorosa: Il motore è alquanto rumoroso, purtroppo, di conseguenza è preferibile non installarla troppo vicino agli ambienti domestici.
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Autoclave Gude
6. Güde autoclave impianto idrico per casa HMW 1000 E
In sesta posizione troviamo un modello simile alla Einhell esaminata in precedenza, ma dalle prestazioni e dal costo leggermente inferiori: l’autoclave Güde HMW 1000 E. Il motore, infatti, ha una potenza di 1.000 Watt ed è in grado di movimentare una portata d’acqua di 3.500 litri per ora, mentre il serbatoio ha una portata di 19 litri.
Fatta eccezione per queste piccole differenze, le similitudini con l’autoclave Einhell si estendono anche alla dotazione dei dispositivi e delle protezioni, quindi il serbatoio è completo di manometro e vite per lo scarico dell’acqua; il motore, invece, è protetto contro il surriscaldamento e, grazie all’anello di tenuta meccanica, anche da eventuali infiltrazioni d’acqua provenienti dal serbatoio.
L’unica pecca è rappresentata dal tappo di sfiato in plastica, che bisogna stare attenti a non stringere troppo altrimenti si rischia di rovinare la filettatura e compromettere irrimediabilmente la tenuta del serbatoio.
Pro
Affidabile: Anche se meno prestante rispetto all’Einhell, l’autoclave Güde rimane comunque un prodotto di classe analoga e costruzione tedesca, quindi affidabile e di buona qualità.
Prezzo: Il costo relativamente accessibile la rende adatta soprattutto a chi ha l’esigenza di contenere la spesa d’acquisto; soprattutto considerando che il tubo di pescaggio e i raccordi vanno acquistati a parte.
Robusta: Il corpo principale e il serbatoio sono realizzati in acciaio inossidabile, quindi oltre a essere robusta è caratterizzata anche da un buon grado di resistenza alla ruggine, il che la rende decisamente durevole.
Contro
Tappo di sfiato: Il tappo di sfiato del serbatoio è in plastica, quindi bisogna stare molto attenti a non stringerlo troppo, per evitare il rischio di compromettere la tenuta.
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Autoclave Trotec
7. Trotec TGP 1025 E pompa per uso domestico
La TGP 1025 E, prodotta dalla ditta austriaca Trotec, è una pompa per uso domestico dello stesso tipo e classe delle due esaminate prima ma, anche se la potenza è quasi la stessa, la portata e la prevalenza sono inferiori, quindi è consigliata soltanto a chi non ha grosse esigenze d’uso.
Nell’aspetto è identica alle due pompe viste prima, ma l’autoclave Trotec si distingue per il suo colore giallo acceso; la sua portata è di 3.300 litri per ora e la prevalenza massima è di 30 metri, con un pescaggio di 7 metri.
Il motore, inoltre, è relativamente silenzioso e l’installazione è oltremodo semplice; trattandosi di un’autoclave economica, però, la pompa Trotec è priva delle istruzioni in italiano e degli accessori necessari all’installazione, come la valvola di non ritorno, il filtro, il tubo di pescaggio e i raccordi, che devono essere per forza acquistati a parte.
Pro
Economica: Il prezzo a dir poco concorrenziale è uno dei suoi principali punti di forza; tra i vari modelli di fascia economica destinati a uso domestico, infatti, l’autoclave Trotec è tra le più convenienti.
Affidabile: Il design progettuale è analogo a quello di molte altre autoclavi di produzione tedesca, quindi anche la Trotec è un impianto affidabile, strutturalmente robusto e ben fatto.
Risparmio energetico: Il motore è dotato di accensione e spegnimento automatici, in modo da ridurre il consumo energetico tenendo in funzione la pompa solo quando è strettamente necessario.
Contro
Istruzioni e accessori: Le istruzioni di montaggio sono solo in inglese e tedesco purtroppo, inoltre bisogna acquistare a parte le componenti necessarie all’installazione.
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Accessori
Pressostato per autoclave
Press Control 2,2 bar regolatore di pressione per elettropompa
Più che un normale pressostato per autoclave, quello prodotto dalla ditta AgriPro è un regolatore elettronico di pressione per elettropompe. Il dispositivo è tarato a 2,2 bar ma può resistere a una pressione massima di 10 bar; è alimentato a 220V-240V, con picco fino a 8 ampere, ed è compatibile con tutte le elettropompe fino a una potenza massima di 1.100 Watt.
È dotato di attacchi da un pollice di diametro e occupa un ingombro di soli 168 x 228 millimetri; è classificato con un livello di protezione IP65 e può lavorare senza problemi fino a una temperatura massima di 60 gradi.
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Serbatoio per autoclave
Zilmet ICOM100 Vaso di espansione da 100 litri per pompa autoclave
Il serbatoio per autoclave ICOM100, prodotto dalla ditta Zilmet, è un vaso di espansione a membrana intercambiabile della capacità di 100 litri, progettato apposta per incrementare la pressione in uscita dell’acqua. È compatibile con qualsiasi tipo di pompa ed è adatto per l’uso con acqua potabile, quindi è l’accessorio ideale da installazione negli impianti idrici destinati a uso domestico oppure in quelli adibiti a uso agricolo e per giardinaggio.
Può essere collegato all’autoclave con un semplice raccordo a T, usando la precauzione di inserire una saracinesca tra il raccordo e il vaso di espansione, in modo da consentire la manutenzione periodica.
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Guida per comprare una autoclave
Quale autoclave comprare? Che differenze ci sono tra i vari modelli in commercio e a quali requisiti bisogna fare attenzione per evitare di acquistare un impianto insufficiente alle proprie esigenze? Andiamo a rispondere con chiarezza a questi interrogativi.
Come valutare i requisiti tecnici
La destinazione d’uso e il tipo di fonte da cui si attinge l’acqua sono i criteri più importanti per capire come scegliere una buona autoclave; il fattore economico invece passa in secondo piano dal momento che i dispositivi per uso domestico, agricolo e per giardinaggio, raramente hanno un costo superiore ai 250-300 euro circa.
Le caratteristiche più importanti, quindi, sono il livello massimo di pressione che l’impianto è in grado di generare, la portata d’acqua, il livello di pescaggio e la prevalenza. I requisiti posseduti dall’autoclave incidono sul prezzo solo in maniera relativa, a stabilire il costo finale dell’impianto sono soprattutto il tipo di materiali adoperati per la sua realizzazione e il loro livello qualitativo, da cui dipendono sia l’efficienza sia la durabilità.
Per quanto riguarda la pressione generata dalla pompa, inoltre, è bene ricordarsi che la potenza in watt del motore non è indicativa della resa in tal senso. Esistono modelli da 750 Watt, per esempio, che sono in grado di generare la stessa pressione di quelle che assorbono una potenza di 1.000 Watt o superiore.
Lo stesso discorso vale per la prevalenza, in quanto è la pressione generata dalla pompa a permettere all’acqua di spingersi verso l’alto fino a una determinata quota. Ne consegue che se l’autoclave deve essere installata su un impianto idrico che serve una villetta a più piani, occorre un modello che abbia una prevalenza dai 30 ai 50 metri almeno, perché più aumenta la quota e più cala la pressione all’uscita del rubinetto.
La portata e il pescaggio
La portata d’acqua che può gestire l’autoclave è uno dei requisiti più importanti, soprattutto se l’impianto è destinato a uso domestico; ogni rubinetto ha la sua portata specifica, infatti, e lo stesso vale per gli elettrodomestici.
Il lavello della cucina, per esempio, ha una portata di circa 12 litri al minuto, il lavandino ne ha 10, la doccia 12, la vasca 15, la lavatrice 15 e la lavastoviglie 8; quindi se si vuole considerare l’eventuale uso contemporaneo della doccia, della lavatrice e del lavandino, si raggiunge una portata di 37 litri al minuto, equivalenti a 2.220 litri d’acqua per ora.
Questo calcolo è puramente indicativo, ovviamente, perché la portata può aumentare notevolmente se la famiglia è numerosa o se l’autoclave serve più di un appartamento, e bisogna tenere conto di questi fattori per scegliere la portata massima dell’impianto.
Il limite di pescaggio, invece, è un requisito che ha importanza solo se l’autoclave attinge l’acqua direttamente da un pozzo; in questo caso, però, esiste uno standard per gli impianti destinati a uso domestico, che hanno un limite di pescaggio compreso tra i 6 e gli 8 metri di profondità.
La tipologia dell’impianto
Le autoclavi in commercio sono di diverso tipo e dimensioni a seconda della destinazione d’uso; un esempio classico sono quelle progettate per essere installate a bordo dei camper e delle imbarcazioni.
Queste autoclavi si distinguono per le dimensioni estremamente compatte, e al fine di facilitare l’installazione in spazi ridotti sono prive del vaso di espansione; proprio per questa ragione, però, hanno un’efficienza limitata nel mantenere costante la pressione in uscita. L’eventuale scelta di acquistarne una dotata di Presscontrol invece del vaso di espansione, inoltre, può incidere sull’ingombro dell’impianto ma va a cambiare anche alcune caratteristiche relative alla gestione dello stesso.
Come realizzare un impianto autoclave
Collegare la pompa nei pressi della fonte d’acqua
Per realizzare un impianto autoclave a pompa esterna bisogna seguire uno schema ben preciso e tenere conto di eventuali variazioni nello stesso a seconda delle circostanze o delle esigenze d’uso.
L’autoclave va installata sempre in prossimità del punto da cui si attinge acqua, che si tratti di un pozzo, una cisterna, un serbatoio o una derivazione dell’acquedotto cittadino; il foro presente sul motore della pompa, quindi, rappresenta il punto di entrata e deve essere fisicamente collegato alla fonte d’acqua mediante tubo e relativi raccordi.
Vaso di espansione o Presscontrol
Dopo aver collegato l’elettropompa alla fonte d’acqua, prima di collegarla all’impianto idrico di destinazione bisogna interporre un ulteriore elemento: un vaso di espansione oppure il dispositivo noto come Presscontrol. Entrambi hanno lo stesso scopo, e cioè quello di creare e mantenere un determinato livello di pressione, in modo che il flusso d’acqua possa essere portato senza problemi fino a una certa altezza.
La scelta di usare il vaso o il Presscontrol è subordinata soltanto alle esigenze del caso, entrambi i dispositivi, infatti, hanno i loro pro e contro. Il vaso di espansione, per esempio, permette di risparmiare sul consumo elettrico, visto che riduce l’utilizzo dell’elettropompa, ma è ingombrante e richiede una manutenzione continua e periodicamente deve essere per forza sostituito. Il Presscontrol, invece, occupa pochissimo spazio e non richiede manutenzione, ma incide sul consumo elettrico in quanto attiva il motore della pompa con maggiore frequenza.
Timer, filtro e riduttore di pressione
In linea di massima, quindi, lo schema più comune richiede l’installazione dell’autoclave tra la fonte d’acqua e l’impianto idrico alla quale è destinata, tenendo ovviamente conto dell’installazione delle chiavi d’arresto e delle valvole di ritegno nei punti intermedi, cioè tra la fonte e l’autoclave, e tra quest’ultima e l’impianto di destinazione.
A seconda dei casi, però, potrebbe essere necessario installare ulteriori componenti, come il filtro per l’acqua o il riduttore di pressione; quest’ultimo, per esempio, va installato quando la fonte d’acqua è un serbatoio che si trova a un’altezza superiore rispetto all’autoclave, e serve appunto a evitare che la pressione eccessiva possa far esplodere i tubi o saltare i raccordi.
Qualsiasi sia il numero e la tipologia dei componenti aggiuntivi che andranno installati sull’impianto autoclave, è importante ricordarsi di aggiungere le valvole a sfera e le valvole di ritegno per ogni singolo componente, sia in entrata sia in uscita, in modo da poter interrompere il flusso d’acqua e avere modo di smontare le singole parti in caso di manutenzione o sostituzione.
Un ulteriore elemento da tenere in considerazione è la parte elettrica visto che l’autoclave, per funzionare, richiede corrente. Nel caso in cui sia collegata a un impianto idrico usato soltanto in maniera temporanea, per esempio quello di un sistema di irrigazione, è bene considerare l’installazione di un piccolo quadro elettrico dotato di interruttore e, eventualmente, di un timer per l’accensione e lo spegnimento automatici.
Domande frequenti
Quanto costa un impianto autoclave?
Il costo di un impianto idrico autoclave può variare dai 25 agli oltre 40.000 euro, a seconda del modello scelto. Questo range di prezzi tiene ovviamente conto anche dei grandi impianti, destinati a uso industriale, nell’ottica degli impianti destinati a uso domestico, invece, il prezzo di un’autoclave oscilla dai 25 ai 300 euro al massimo, in base alle caratteristiche possedute dall’impianto e al livello di prestazioni.
Questa cifra tiene conto solo della pompa con annesso serbatoio però, o della sola pompa quando si tratta dei modelli più economici. Tutti gli altri accessori richiesti per l’installazione, quindi il tubo di pescaggio, i raccordi, l’eventuale vaso di espansione, il dispositivo di regolazione della pressione e i tubi per il collegamento, sono da acquistare a parte e andranno a incidere ulteriormente sulla spesa complessiva.
Come collegare un impianto autoclave?
Il classico impianto autoclave è costituito da una pompa elettrica con annesso vaso di espansione, su quest’ultimo è presente il foro di uscita, al quale va fissato il tubo da collegare all’impianto di destinazione dell’acqua, che può essere quello domestico, quello di un sistema di irrigazione oppure un bagno di servizio esterno. Sul motore, invece, è presente il foro di entrata sul quale va montato il tubo da collegare alla fonte di approvvigionamento dell’acqua, che può essere un pozzo, una cisterna di raccolta dell’acqua piovana oppure un serbatoio.
Il collegamento, però, non si riduce alla semplice unione dei tubi e dei raccordi, ma deve essere strutturato in modo da poter interrompere il flusso d’acqua sulle diverse sezioni dell’impianto qualora si renda necessario smontare gli elementi da sottoporre alla manutenzione periodica.
Bisogna quindi posizionare un adeguato numero di chiavi d’arresto, e cioè le valvole a sfera, e di valvole di ritegno, da collocare nelle sezioni intermedie in entrata e in uscita dell’autoclave e degli eventuali componenti aggiuntivi, come il filtro o il riduttore di pressione.