Forche – Guida agli acquisti, Opinioni e Comparazioni
La forca è uno degli attrezzi più antichi impiegati in agricoltura, anzi, a lungo è stato il simbolo dei contadini e delle loro rivolte. Quanto appena detto potrebbe far pensare alla forca (o forcone) come un qualcosa di superato ma non è assolutamente così e ancora oggi se ne producono ottimi esemplari proprio perché la richiesta non scema. Del resto è indispensabile per chi ha una fattoria o comunque della terra da coltivare: è utile per raccogliere la paglia, il fieno, il letame e molto altro. Insomma, un utensile del genere trova sempre il modo per rendersi utile quindi è bene averlo a disposizione. Vi manca? Non c’è problema, possiamo darvi una mano a scovare la forca che fa per voi, ecco subito due esempi di quello che troverete su queste pagine: la Fiskars Solid Forca è costruita con materiali molto buoni ed è perfetta anche per terreni duri. Per lavori quali trapianto e piantumazione in giardino, invece, una buona soluzione è la Gardena 8952-20.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
Costruita con ottimi materiali la forca riesce a penetrare senza sforzi anche in terreni molto duri. Degna di menzione la comoda l’impugnatura a D.
È chiaro che un attrezzo di buona qualità come la forca Fiskars ha un costo più elevato rispetto a prodotti che svolgono la medesima funzione.
È un prodotto che consigliamo soprattutto a chi deve rivoltare la terra molto dura e difficile da penetrare, per la sola paglia è probabilmente eccessiva anche considerando il prezzo.
La seconda opzione
La piccola forca ha un ottimo manico che ci è piaciuto per la presa salda che garantisce e l’ergonomia. Buone sia la qualità costruttiva sia il prezzo.
L’attrezzo va in difficoltà nel caso di terreni molto duri, in questo caso i rebbi, non essendo appuntiti, sono penalizzati.
Per la cura delle vostre aiuole, lavori di piantumazione e trapianto è un attrezzo che sentiamo di consigliare. Il prezzo lo giudichiamo positivamente.
Da considerare
Gli sforzi sono ridotti, basta aiutarsi con il piede per far affondare i rebbi; questi, essendo ben appuntiti penetrano anche il terreno duro.
A essere sinceri il prezzo di vendita non ci convince molto, crediamo sia eccessivo anche perché alla fine i manici sono di quelli comuni in legno.
È un ottimo utensile grazie al quale si lavoro celermente e con meno sforzi di quanti si farebbero con un forcone classico.
Le 8 migliori forche – Classifica 2024
Ormai sappiamo per certo che i lettori attendono con ansia la nostra classifica dei prodotti ma non dimenticate di leggere attentamente la recensione poiché è al suo interno che trovate pregi e difetti del nuovo forcone presentato. La nostra analisi deve molto ai pareri dei consumatori, alla loro esperienza diretta e soprattutto disinteressata. Alla fine della lettura potreste essere interessati a sapere dove acquistare a prezzi bassi i forconi più venduti online, a tale scopo trovate una serie di link.
1. Fiskars Solid Forca
Fiskars ci regala, si fa per dire, un’altro dei suoi attrezzi che spiccano per solidità costruttiva. La forca in questione è molto solida, non va in affatto con i terreni duri e ricchi di radici, i quattro rebbi affondano senza esitare un solo istante.
Lo avrete capito, con questo utensile potete fare ben altro oltre che sistemare il fieno nel vostro fienile, ossia, smuovere la terra e magari dissotterrare i sassi per poi piantare ciò che vi pare. La posizione di lavoro è agevolata dalla impugnatura a “D”, la resa è salda e si riesce a dosare bene la forza impiegando solo quella necessaria.
Il manico è ben realizzato, resistente e bilanciato. Il peso non è eccessivo quindi non grava significativamente sul lavoro. Insomma, è proprio un bell’utensile, anche se dobbiamo far presente a chi ci legge che è caro.
Pro
Materiali: La forca è il risultato dell’impiego di ottimi materiali per la sua costruzione, questi le hanno conferito una grande resistenza.
Rebbi: Il fatto di averne quattro, costruiti con dell’ottimo metallo, permette alla forca di affondare senza esitazione anche nei terreni più duri.
Comoda: Il manico a D consente di assumere la migliore posizione possibile e di usare solo la forza necessaria, dunque gli sforzi sono ridotti al minimo.
Contro
Costo: I clienti potrebbero avere qualche perplessità circa l’acquisto a causa del prezzo alto per un attrezzo del genere, nonostante la buona qualità.
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2. Gardena 8952-20 Classic Forca per Fiori, Attrezzo da Giardino
Per piccoli lavoretti in giardino, magari per sistemare le aiuole, proponiamo la forca Gardenia. È di piccole dimensioni, si gestisce con una sola mano, Ottimo il manico ergonomico con rivestimento morbido, favorisce una presa salda e un grande grip. L’attrezzo permette di eseguire lavori di piantumazione e trapianto senza provocare danni alle radici.
I rebbi sono in acciaio, piacevolmente rivestiti in duroplast che previene la ruggine e ne aumenta la resistenza. Rebbi che però non sono per nulla appuntiti e soprattutto se il terreno è duro, lo penetra a fatica, se sono queste le caratteristiche della terra magari con sassi ne sconsigliamo l’acquisto.
Per il resto si rivela un utensile comodo, compatto e funzionale. Non abbiamo informazioni certe sulla sua longevità ma se dovessimo andare a sensazione diremmo che potreste usarlo tranquillamente per tantissimi anni.
Pro
Presa: La piccola forca ha un ottimo manico, questo è ergonomico, rivestito di morbido materiale che contribuisce a una presa salda e sicura.
Materiali: La qualità lascia ben sperare circa una lunga durata, in particolare il rivestimento duroplast protegge i rebbi e li abbellisce.
Prezzo: L’utensile è venduto a un costo molto contenuto, quindi anche l’aspetto economico ne suggerisce l’acquisto.
Contro
Terreni duri: Non è un utensile adatto per i terreni duri, ancor meno se ricchi di pietre. I rebbi non sono appuntiti e penetrerebbero la terra con grosse difficoltà.
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3. Leborgne 320301 Strumento da Giardino con 5 Denti Intercambiabili
Attrezzo particolare e di grande comodità quello proposto da Leborgne. È concepito per ridurre al massimo gli sforzi e senza gravare sulla schiena. Presenta ben cinque rebbi molto appuntiti che entrano con facilità nel terreno, anche se duro, basta dare una spinta con il piede mentre si tiene l‘utensile per i due manci.
L’ampiezza è di 50 cm pertanto il lavoro si porta a termine velocemente, chiaramente è indicato per gli spazi ampi. Dimenticavamo di dire che i rebbi sono intercambiabili facilmente, dicasi lo stesso per i manici in legno. Insomma, anche a giudicare dai pareri degli utenti, possiamo dire che la soddisfazione è massima per questo prodotto che però, non costa poco.
Vale la spesa? Secondo noi se non parliamo di un orticello la risposta è certamente affermativa poiché si salvaguarda la schiena e si guadagna tempo, insomma, a conti fatti i costi si ammortizzano in fretta.
Pro
Poco sforzo: L’uso di questo attrezzo comporta una significativa riduzione degli sforzi rispetto a una forca tradizionale, la schiena non è sottoposta a stress eccessivo.
Suolo duro: La forca penetra facilmente nei terreni duri grazie ai rebbi molto appuntiti ma anche alla possibilità di fare forza con il piede.
Ampiezza: Tra un rebbio e l’altro passano ben 50 cm, in poco tempo sii lavorano ampie porzioni di terreno quindi si finisce in fretta.
Contro
Costosa: Il prezzo a nostro avviso è eccessivo nonostante la validità e l’efficacia dell’utensile, ci auguriamo venga rivisto al ribasso.
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4. Fiskars Forcone con 4 denti, Per letame e fieno
Ancora un prodotto Fiskars nella nostra selezione, appena un passo fuori dal podio ma non crediate che si tratti di un pessimo attrezzo, anzi, le recensioni dei consumatori sono più che positive, impossibile per tanto non dare spazio a questo forcone che però suggeriamo soprattutto a chi muove paglia, fieno, foglie, compost, letame e cose di questo tipo.
E per smuovere il terreno? Per un lavoro del genere c’è di meglio, anche sullo stesso catalogo del produttore finlandese. In particolare i rebbi non sembrano proprio essere adatti, sono molto sottili. Certo si potrebbe fare un tentativo con terreno soffice ma attenzione a non forzare troppo onde evitare che i rebbi si pieghino.
Il forcone è leggero, comodo da maneggiare anche grazie alla impugnatura a D. Il manico è ergonomico e il tutto contribuisce all’assunzione di una posizione che non fa gravare il peso sulla schiena. È un attrezzo ben fatto, ne siamo consapevoli ma occhio al prezzo il quale conferma che i prodotti Fiskars si pagano tanto.
Pro
Maneggevole: La forca è piuttosto leggera, si gestisce con assoluta comodità e consente di assumere una postura che non comporta problemi alla schiena.
Presa: Manico e impugnatura sono ergonomici, ci è piaciuta un particolare la forma a D che ha la suddetta impugnatura grazie alla quale la presa è sempre sicura.
Contro
Terra: Non riteniamo la forca Fiskars adatta per smuovere il terreno, i rebbi non sono adeguati a questo scopo o almeno non lo sono per noi.
Costo: Fiskars si conferma “bottega cara”, non diciamo che l’utensile non valga il denaro richiesto ma la somma è alta rispetto ad altre forche.
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5. Spear & Jackson 4550DF Forcone Tradizionale a Vanga
Il forcone a vanga Spear & Jackson è talmente bello che è quasi un peccato usarlo. Può essere impiegato per svariati scopi come smuovere zolle di terra oppure paglia e letame. Il manico è troppo corto e per questo motivo ha attirato un sacco di critiche perché obbliga a una posizione di lavoro scomoda a meno che non si sia di statura bassa.
Lo strumento ha l’estremità a forcella, caratteristica che almeno in parte attenua il problema derivante dalla mancanza di centimetri. È sicuramente una soluzione elegante che però da un punto di vista pratico non basta. Il legno è di buona qualità, molto robusto e impermeabilizzato.
La testa con quattro rebbi è ben fatta, è in acciaio inossidabile e la terra non si attacca. È un attrezzo che merita la vostra attenzione ma resta un po’ di amaro in bocca perché realmente con qualche centimetro in più adesso ne staremmo parlando con ben altri toni.
Pro
Design: Esteticamente è un oggetto di una bellezza d’altri tempi, riteniamo possa essere ottimo anche come complemento di arredo in un ambiente rustico.
Materiali: La forca è ben costruita, il manico del legno è monolitico, resistente e sottoposto a un trattamento impermeabilizzante per resistere alla pioggia.
Testa: Ottima la testa a quattro rebbi in acciaio inossidabile, la terra non si attacca neanche quando è umida. È molto resistente.
Contro
Misura: Decisamente manca qualche centimetro, magari per le persone di statura bassa ma quelli che non rientrano nella categoria lo troveranno un utensile scomodo.
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6. Fiskars Forca telescopica per terreni duri e sassosi 4 denti
Siamo un po’ in imbarazzo nel recensire la forca Fiskars che evidentemente non mantiene le premesse. Il produttore dichiara che l’utensile è indicato per terreni duri e sassosi… duri relativamente parlando, è il caso di aggiungere. Eh sì perché tutta questa grande resistenza dei rebbi decantata, delude.
Ha deluso chi ha visto i rebbi piegarsi proprio perchè pensava di poterli affondare facilmente nel terreno duro e sassoso salvo poi vederli deformarsi. Allora torniamo indietro e immaginiamo l’utensile all’opera con terreni mediamente duri. In questo caso le cose vanno meglio e possiamo anche lodare il sistema telescopico che permette una estensione da 105 a 125 cm, cosa che tra l’altro facilità anche il trasporto.
Manico e impugnatura a D sono comodi ed ergonomici e non è neanche male il design moderno che magari all’atto pratico fa poca differenza ma è sempre meglio avere un oggetto bello piuttosto che uno brutto. Il prezzo, anche considerate le succitate difficoltà, ci sembra esagerato.
Pro
Telescopico: Il fatto che la forca sia telescopica è una gran qualità, non solo perché così si adatta meglio alla statura dell’utilizzatore ma anche perché in questo modo il trasporto è più agevole.
Ergonomico: Manico e impugnatura D offrono una buona ergonomia, caratteristica fondamentale per lavorare con comodità.
Contro
Terreno duro: Non aspettatevi grossi risultati con i terreni duri e sassosi, potreste addirittura vedere i rebbi cedere e rovinarsi irrimediabilmente.
Costo: Anche alla luce di materiali che non hanno la qualità sufficiente ad affrontare terreni duri come invece dichiarato dal produttore, giudichiamo il prezzo eccessivo.
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7. Spear & Jackson Neverbend Forca in Carbonio
Forca un po’ grezza nelle rifiniture ma comoda da usare anche grazie alla impugnatura che favorisce l’assunzione di una posizione ottimale per lavorare comodamente. L’impugnatura è in acciaio al carbonio, il manico è un unico pezzo di legno molto solido e resistente all’acqua grazie a uno speciale trattamento cui è stato sottoposto.
I rebbi sono quattro ma evitate di farli affondare in terreni duri in quanto rischiano di piegarsi. La forca è leggera e facile da maneggiare. Non è venduta a un prezzo particolarmente basso ma diciamo che siamo nella media per utensili del genere, anche perché il marchio Spear & Jackson comporta sempre spendere qualcosina in più.
In conclusione va bene per arieggiare il terreno, i rebbi sono un po’ stretti ma potete ugualmente usarla per paglia, fieno e letame. Per smuovere le zolle, invece, meglio puntare su altro.
Pro
Impugnatura: La forca ha un’ottima impugnatura ergonomica e antiscivolo che permette di maneggiare l’utensile con una certa comodità.
Manico: Il legno impiegato per il manico è ottimo, ricavato da un unico pezzo è resistente alla pioggia grazie al trattamento impermeabilizzante cui è stato sottoposto.
Contro
Rebbi: Faticano con il terreno duro, sconsigliamo il loro utilizzo in questo caso poiché potrebbero rovinarsi.
Rifiniture: Non ci piace come la forca è rifinita, tutto appare fin troppo grezzo, dozzinale e non dovrebbe essere così anche perché non costa poco.
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8. Fiskars Forcone per patate Manico in legno di frassino
Questo forcone svolge un compito ben preciso, va impiegato per la raccolta delle patate. Farne un utilizzo diverso è anche possibile, per esempio per sollevare paglia e/o fino ma lo ripetiamo, questo rientra comunque tra gli usi impropri. La forca, invece, è assolutamente sconsigliata per rimescolare zolle di terreno.
I rebbi, che hanno la punta a goccia per non rovinare le patate, sono dieci quindi parliamo di una buona ampiezza che permette di raccogliere più parate in un solo colpo. Ottimo il manico per la qualità del legno (frassino), meno per la lunghezza.
Soprattutto le persone superiori ai 180 cm di statura ne hanno trovato scomodo l’utilizzo. L’impugnatura a D offre una buona presa ma manca un rivestimento antiscivolo. In conclusione per le patate è ottimo ma anche costoso.
Pro
Raccolta patate: L’attrezzo ci è sembrato di grande efficacia per la raccolta veloce delle patate e il merito va all’ampiezza dei rebbi.
Punta: I rebbi hanno una punta a goccia che si rivela ottima poiché non rovina le patate trafiggendole.
Contro
Manico: La forca è accompagnata da un manico che, seppur di buona qualità, è troppo corto, un problema che in particolare interessa le persone alte intorno ai 180 cm.
Prezzo: Pur riconoscendo che l’utensile è validissimo nella raccolta delle patate, è nostra convinzione che sia venduto a un prezzo troppo alto.
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Guida per comprare una forca
Dopo una attenta e puntuale comparazione delle offerte disponibili sul mercato abbiamo scelto quelle che riteniamo essere le migliori forche del 2024. La nostra selezione comprende alcune conferme con prodotti della migliore marca ma anche qualche piacevole sorpresa che vi darà modo di comprare, se lo vorrete, un utensile più economico ma comunque di buona qualità. Qui trovate molti prodotti interessanti ma non solo, sono in tanti a voler sapere come scegliere una buona forca, noi, con la nostra guida, rispondiamo a tale esigenza fornendo una serie di informazioni utili allo scopo, ovvero, decidere in assoluta autonomia quale forca comprare.
Gli elementi che compongono la forca
Innanzitutto capiamo com’è fatta una forca o forcone che dir si voglia, scopriamone gli elementi che la compongono. Non sono molti a dire il vero, sono due: il manico e i rebbi che costituiscono la parte anteriore, quella che di fatto “afferra” la paglia, il letame ecc. I rebbi, un tempo anche in legno, sono di metallo e il numero varia da due a cinque, anche se il forcone più classico ha tre rebbi, insomma, il classico tridente.
Il manico
Dopo aver fatto una panoramica generale sulla migliore forca, andiamo a vedere qualche dettaglio. Cominciamo dal manico. Originariamente, e senza neanche andare troppo indietro nel tempo, i manici erano fatti esclusivamente di legno, cosa che tra l’altro valeva per tutti gli attrezzi simili. Oggi la scelta è più ampia così affianco al classico legno troviamo materiali quali il polipropilene che ha un elevato carico di rottura.
Sappiamo tutti quali sono i problemi dei manici di legno, si deteriorano, marciscono, inumidiscono ecc. In altre parole soprattutto se non se ne ha cura finiscono con lo spezzarsi durante il lavoro. Tuttavia il legno ha asservito a scopi del genere per secoli quindi non neghiamo la sua utilità. Oltretutto economicamente parlando un manico di legno è conveniente.
I manici in materiale plastico magari sono più dispendiosi ma anche leggeri, resistenti e longevi. Cos’altro valutare in un manico? Sicuramente la lunghezza (in questo senso dovete valutare con tutti i rebbi) che deve essere tale da consentirvi di lavorare con una certa comodità… cosa che può sembrare un paradosso quando si parla di lavoro nei campi. Molto utile può essere la presenza di una maniglia all’estremità superiore per assumere una posizione più efficace e funzionale al lavoro.
I rebbi
Così come per il manico, anche per i rebbi la qualità del materiale è importante, chiaramente in questo caso si tratta di metallo. I rebbi devono avere la capacità di penetrare a fondo nella terra, per smuoverla e rivoltarla è più indicato un forcone a quattro denti almeno, mentre quando si tratta solo di paglia e fieno tre rebbi possono tranquillamente bastare. Il metallo è meglio se sia stato sottoposto a trattamento antiossidante. Controllate che lo spessore sia adeguato, può essere minore nel caso della succitata paglia, maggiore se dovete lavorare la terra.
Come utilizzare la forca
La forca è uno utensile antico che nel corso del tempo ha anche ricoperto un ruolo simbolico, identitario della cultura rurale ma anche delle sommosse contadine che se ne servivano come arma. Chiaramente sebbene qui spiegheremo come usare la forca, escludiamo a priori la possibilità di servirsene come strumento atto ad offendere, tuttavia ci potete fare tante cose, anche più di quello che si facevano un tempo. Dovete sapere, infatti, che la forca è stata interessata da alcune piccole modifiche che hanno permesso di estendere le possibilità di impiego. Andiamo dunque a scoprire le potenzialità di questo utensile altrimenti detto forcone.
Paglia e fieno
Non si tratta di un gustoso piatto di tagliatelle ma dell’impiego classico della forca. In origine, infatti, questa serviva proprio per accumulare la paglia e/o spostare le balle di fieno. Non solo, perché questo attrezzo è utile anche per sistemare il giaciglio degli animali da stalla. Per eseguire questi compiti basta infilzare la balla o l’accumulo di paglia.
Letame
La forca è molto utile anche con il letame, può essere usato sia per raccoglierlo sia per distribuirlo sul terreno in modo da migliorarne la fertilità.
Arieggiare il terreno
La forca, come detto ha subito una serie di modifiche come dei rebbi pensati per affondare nel terreno o l’aggiunta di una maniglia a D. Per eseguire tanti fori quanti sono i rebbi va messa in posizione verticale, una mano va sulla maniglia, l’altra sul manico. Per aiutare l’utensile ad affondare nel terreno si poggia un piede sulla parte che tiene insieme i rebbi e si spinge in basso affondando il colpo contemporaneamente con la forza delle braccia. Con una tecnica simile è possibile sollevare anche le zolle di terreno. Una volta che i rebbi sono andati in profondità si tira il manico a sé invece di sfilarlo perpendicolarmente.
Patate
Utilissima la forca per la raccolta delle patate. Affondata nel terreno con una angolazione di circa 45° rispetto a questo, poi spingete il manico verso il basso per sollevare le patate. Una forca adatto a questo scopo deve rispettare due condizioni importanti. Deve avere più dei canonici tre o cinque rebbi, diciamo che dieci è il numero perfetto. Le punte devono essere a goccia o comunque avere una forma tale che da un lato consentano ai rebbi di penetrare con facilità nel terreno e dall’altra da non rischiare di trafiggere le patate.
Domande frequenti
Quanti rebbi ha una forca?
Il numero dei rebbi che caratterizza una forca è vario a seconda degli usi, ad ogni modo troviamo tra i due e i dieci rebbi. Gli strumenti a due rebbi oggigiorno si usano pochissimo anche perchè poco funzionali. Quelli a tre rebbi sono lo standard e sono indicati soprattutto per paglia e fieno. Le vanghe forche solitamente di rebbi ne hanno quattro o cinque mentre per la raccolta di tuberi i rebbi sono dieci.
Di che materiale è fatta la forca?
S la domanda fosse stata posta qualche decennio fa la risposta sarebbe stata univoca e scontata; avremmo detto manico di legno e rebbi in ferro. Oggi le cose sono diverse e accanto a l’accoppiata classica succitata troviamo forche con manico in polipropilene o ferro e rebbi in acciaio inossidabile o carbonio. Pensate, esistono anche modelli che hanno il manico telescopico per meglio adattarsi alla statura dell’utilizzatore.
Quali sono le origini della forca?
La forca ha fatto la sua comparsa all’inizio del medioevo. Inizialmente questo utensile aveva i rebbi di legno ma, a causa della scarsa resistenza, furono presto sostituiti con il ferro, materiale che fece della forca anche un’arma di difesa e offesa, non a caso il forcone è il simbolo delle rivolte contadine, in particolare durante il basso Medioevo. Per lungo tempo la forca è stata ritenuta indispensabile per i lavori rurali, è stato così fino all’industrializzazione. Ad ogni modo questa importante tappa storica non ne ha decretato la scomparsa tanto è vero che i forconi si vendono si usano ancora oggi, anche se con delle evidenti migliorie.
Dove posso comprare una forca?
Un utensile come la forca è disponibile presso molti negozi dedicati al giardinaggio e quelli specializzati in articoli agricoli. Non è difficile trovare forche in vendita presso alcune ferramenta ben fornite. Una vasta scelta è disponibile anche presso mega store come Leroy Merlin. Ottime soluzioni sono siti di e-commerce come Amazon.
Quanto costa una forca?
I prezzi per le foche sono vari. Tali differenze sono dovute a una serie di fattori, a cominciare dalla qualità dei materiali. Anche il marchio influenza il costo e non sempre è garanzia di migliore qualità. Ciò detto una forca può costare dai 20 ai 100 euro.
Come riconosco velocemente una vanga forca?
È facilissimo riconoscere a colpo d’occhio una vanga forca, basta osservare l’estremità superiore del manico, Se c’è una maniglia a D allora si tratta di una vanga forca.
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