Come coltivare il basilico in casa o sul balcone in inverno

Ultimo aggiornamento: 21.12.24

 

Il basilico è una pianta aromatica molto utilizzata in cucina per conferire sapore e aroma a pietanze di ogni tipo. Pur essendo particolarmente sensibile al gelo e alle rigide temperature invernali, in buone condizioni di luce e calore può durare diversi anni per continuare a regalarci le sue profumatissime foglie.

 

Il basilico rientra tra le erbe aromatiche più apprezzate in cucina e maggiormente coltivate all’aperto o in casa. Tuttavia, quando la stagione estiva volge al termine, viene spontaneo chiedersi cosa fare all’arrivo dei primi freddi per permettere alla pianta di basilico di sopravvivere nel periodo invernale e continuare a godere di questo squisito condimento durante tutto l’anno. Bene, la risposta si trova in questo articolo nel quale vi spiegheremo come coltivare il basilico in inverno, in modo che possa fiorire e crescere a ciclo continuo.

 

Coltivare basilico: clima e terreno adatti

Il basilico fa parte delle piante aromatiche annuali più utilizzate in cucina per il suo aroma molto gradevole e nella fitoterapia moderna come espettorante e antinfiammatorio per curare le affezioni respiratorie. Presenta un fusto eretto capace di raggiungere un’altezza massima di 40-60 cm, con foglie di forma generalmente ovale e appuntita che si differenziano per grandezza e colore a seconda della varietà.

Pur trattandosi di una specie di origine tropicale, che in Italia non cresce spontanea in natura, si rivela comunque molto facile da coltivare sul balcone o direttamente in giardino. L’unico limite è che presenta una tolleranza al freddo più bassa rispetto alle altre aromatiche autoctone del nostro territorio, per cui nelle zone dal clima più rigido è preferibile coltivare il basilico in vaso in modo da poterlo ritirare al riparo non appena le temperature esterne si abbassano.

Il terreno scelto per la coltivazione del basilico deve essere di medio impasto e ben drenato per evitare la formazione di ristagni idrici che potrebbero favorire la formazione di marciumi a livello dell’apparato radicale e il conseguente sviluppo di malattie crittogamiche o fungine, come la peronospora. La semina può essere effettuata direttamente a dimora nella tarda primavera (eseguendo successivamente il diradamento delle piantine), avendo premura di distribuire i semi di basilico mischiandoli a un po’ di sabbia.

In semenzaio riscaldato si può seminare il basilico tra fine gennaio e inizio febbraio, trapiantando gli esemplari allo spuntare della quarta-quinta foglia e lasciando tra le piante una distanza di 20-30 cm circa. Come esposizione, si raccomanda di scegliere un luogo soleggiato e ben riparato dai venti freddi per garantire alla pianta almeno sei ore di sole al giorno, necessarie affinché produca foglie più profumate e ricche di oli essenziali.

 

Accorgimenti e cure colturali

Ora che sappiamo come e quando seminare il basilico, ci sono alcuni accorgimenti da tenere a mente per permettere alla pianta di crescere sana e rigogliosa. Innanzitutto, durante le prime fasi di sviluppo è importante provvedere a frequenti innaffiature (ma senza esagerare) per evitare che il terreno diventi troppo asciutto. Per favorire lo sviluppo a cespuglio senza intaccare la qualità aromatica delle foglie di basilico, è consigliabile cimare la pianta con regolarità, asportando i germogli apicali e le infiorescenze al loro spuntare. Inoltre, prima di piantare il basilico, conviene interrare uno strato di bentonite (un’argilla idrofila di origine vulcanica) per regolare l’umidità del suolo e favorire il drenaggio dell’acqua piovana o di irrigazione.

Anche se difficilmente il basilico si ammala, è bene prestare attenzione a lumache e limacce che sono particolarmente ghiotte delle sue foglie, mentre per tenere lontani insetti e parassiti si può nebulizzare sull’arbusto e sul terreno un po’ di olio di Neem che, grazie alla sua carica antiparassitaria e fungicida al netto di sostanze chimiche di sintesi, trova largo impiego in agricoltura biologica.

 

Come raccogliere il basilico

Arrivati a questo punto è facile intuire come coltivare il basilico nell’orto o in vaso sia abbastanza facile anche per chi non ha il pollice verde. Stesso discorso vale anche per la raccolta: sia le foglie fresche e tenere (le più “mature” presentano un aroma più marcato e amaro), sia i fiori del basilico si possono prelevare secondo necessità durante tutto lo sviluppo della pianta, fino a inizio autunno. Anche se generalmente si preferisce utilizzare il basilico fresco per insaporire le pietanze e preparare il famoso pesto alla genovese, per godere del suo aroma durante tutto l’anno è comunque possibile conservarlo essiccato in polvere, congelato oppure sott’olio.

Ma come si raccoglie il basilico senza rovinare la pianta? Innanzitutto, quando stacchiamo le foglie dobbiamo sincerarci che l’arbusto abbia raggiunto almeno i 15-20 cm di altezza, per poi procedere al distacco in modo molto delicato per evitare di strappare o danneggiare i rametti in grado di emettere nuovi getti. Quindi, prendiamo le foglie alla base, dove incontrano il gambo, e le tiriamole delicatamente via senza romperle. Possiamo anche tagliarle con delle forbici, prestando però attenzione a non recidere anche gli steli.

Per quanto riguarda le varietà, tra le più comuni troviamo: l’aromatico basilico genovese a foglie piccole di colore verde scuro; il basilico napoletano con foglie bollose simili a quelle della lattuga e diffuso soprattutto nelle regioni meridionali; il basilico greco che, come quello fine o nano, ha foglie minute che formano piccoli cespugli compatti; e la varietà a foglia perpetua, molto decorativa ma meno aromatica delle altre.

 

Pregio
Difetto
Conclusione
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Coltivare il basilico in casa in inverno

Anche se tecnicamente si tratta di una pianta estiva, è comunque possibile coltivare il basilico in inverno per la gioia di tutti gli amanti del pesto fatto in casa. Come già accennato, la facilità di coltivazione è uno dei principali pregi di questa aromatica, a patto però che ci sia caldo e sole a sufficienza.

Dal momento, però, che durante il periodo invernale vengono a mancare sia l’uno che l’altro, una buona strategia potrebbe essere quella di trapiantare il basilico in vaso non appena il clima diventa più rigido, così da poterlo spostare in casa o dentro una piccola serra riscaldata. In alternativa, si può coprire la pianta con dei teli in tessuto non tessuto traspirante in modo da proteggerla dalle gelate ed evitare che soffochi. Se la temperatura rimane sopra i 10°C e c’è abbastanza luce, la nostra aromatica continuerà a crescere e produrre profumatissime foglie tutto l’anno, superando quindi i canonici dodici mesi di sopravvivenza.

Quanto alla luce, una buona serra orientata a sud dovrebbe garantire sole in abbondanza al basilico invernale. Se, invece, volete svernare il basilico in casa, sarà necessario posizionarlo sotto una finestra soleggiata affinché riceva abbastanza luce oppure utilizzare delle apposite lampade a led per la coltivazione indoor.

Infine, un’altra valida soluzione per chi vuole coltivare l’aromatica a ciclo continuo è ripiegare sul basilico artico, una varietà che cresce prevalentemente in montagna e in grado di resistere al freddo, anche sotto i 10°C.

 

 

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