Se siete dei provetti giardinieri, potreste trovare molto utile sapere come fare la margotta, una tecnica di riproduzione delle piante ormai è molto diffusa.
La riproduzione delle piante può avvenire attraverso diversi sistemi. Il più conosciuto e utilizzato è quello della semina, che consente di ottenere piante di un determinato sesso a seconda della tipologia di seme piantato. Ogni buon giardiniere però dovrebbe conoscere più di una tecnica in modo da poter variare il raccolto e ottenere i risultati sperati.
Una delle tecniche alternative più utilizzate è la margotta, molto simile alla talea, ma che permette una moltiplicazione delle piante in maniera asessuata. La margotta spesso viene preferita alla talea, in quanto la pianta non subisce una disconnessione traumatica dalla pianta madre, quindi i risultati ottenuti risultano migliori. Una talea del limone sarà meno costosa e più rapida, però probabilmente produrrà meno piante rispetto alla margotta. Vediamo come ottenere la riproduzione per margotta in pochi semplici passaggi, così potrete provare a farla e vedere se effettivamente può tornarvi utile o meno.
Come funziona la margotta
Fondamentalmente la margotta si può fare solo con alcune specie di piante o vegetali che possono avviare il processo di rizogenesi, ovvero mettere nuove radici dal fusto e dai rami. La particolarità della rizogenesi sta nel fatto che le nuove radici cresceranno in maniera del tutto indipendente dalla pianta madre. Chiaramente questo processo può arrivare a termine a velocità diverse che possono venire influenzate da diverse fattori come la specie del vegetale e le condizioni ambientali. In generale però, il periodo migliore per la margotta è alla fine della primavera e inizio dell’estate, quindi diciamo verso maggio\giugno.
Le due tipologie di margotta
Prima di addentrarci nei vari step da compiere per effettuare la margotta, occorre distinguere tra le due diverse tipologie: la margotta aerea e quella di ceppaia. La prima si effettua su un ramo cresciuto nel corso di un anno ed è effettivamente la più usata negli orti, anche in quelli personali. La seconda tipologia invece viene prediletta nei vivai in quanto permette di produrre dei veri e propri cloni.
Margotta aerea
Utilizzata principalmente per la margotta del limone e di altri alberi di frutto come pero, melo e albicocco, la tecnica aerea si può adoperare anche per piante ornamentali. Fondamentalmente per effettuare questa tipologia di margotta dovrete scegliere un ramo lignificato, possibilmente con molti germogli. Una volta trovato quello giusto, dovrete rimuovere la corteccia con un’incisione, in modo da lasciare scoperto il legno. Su questa parte scoperta è possibile aggiungere degli ormoni radicanti per favorire la creazione delle radici.
Una volta effettuato il taglio, dovrete creare un involucro attorno al ramo, magari utilizzando del cellophane o altri materiali avvolgenti. Dovrete cercare di creare il manicotto in modo che segua la forma del ramo per tutta la sua lunghezza. L’involucro andrà poi riempito con del terriccio che dovrete bagnare, potrete usare un mix di terriccio diverso per accelerare il processo.
In seguito, una volta completate queste procedure non vi resterà che sistemare il manicotto sul terreno. La radicazione delle piante potrebbe richiedere dai due ai tre mesi di attesa, durante i quali dovrete bagnare la margotta in modo da favorire la creazione delle radici.
Quando la radicazione sarà completa, dovrete effettuare diversi tagli all’inizio del manicotto, modo da creare un distacco graduale della nuova pianta dalla pianta madre. Una volta che la margotta sarà completa, dovrete metterla in un vaso pieno di terriccio umido e lasciar crescere, possibilmente tenendola protetta dalle intemperie. Nello specifico, la margotta aerea va effettuata in primavera, quindi poco prima dell’estate. Potete comunque arrivare al mese di giugno, l’importante è che le temperature siano miti.
Margotta di ceppaia
Prima di effettuare la margotta di ceppaia, dovrete avere una buona pompa irroratrice a disposizione in quanto al termine del processo sarà necessaria irrorare e concimare il terreno. Questa tecnica viene utilizzata nei vivai, quindi meno adatta per gli orti ‘fai da te’ in quanto più costosa e complessa. Per eseguirla sarà necessario un portainnesto dove inserire le barbatelle. Queste andranno poi disposte in file distanti di almeno 1,5 cm tra loro su della terra sciolta e fertilizzata.
Il periodo di attesa della margotta di ceppaia è molto lungo: si parla di un anno per la crescita e di due anni per la ripresa vegetativa, durante il quale le piante madri daranno vita ai germogli, tramite l’eziolamento, ovvero la crescita di una pianta al buio. Una volta pronte, le barbatelle andranno tagliate e trapiantate in un nestaio. La ceppaia si può effettuare per produrre piante come il nocciolo e il melo cotogno, oppure di alcune specie da frutto molto diffuse come il melo.
Incuriositi da questa tecnica? Allora non vi resta che provare. Come potete aver intuito, il processo più adatto al fai da te è quello della margotta aerea, in quanto oltre ad essere meno dispendioso in termini di tempo, si rivela adatto per coltivare diversi frutti e ortaggi. Se avete un orticello potete provare, ma non scoraggiatevi se i primi tentativi non danno risultati sperati.
Ogni nuova tecnica richiede un po’ di pratica e un’accurata selezione dei prodotti giusti da usare per la coltivazione. Per indicazioni visive può tornare molto utile vedere qualche video tutorial su Youtube, potrete trovarne tantissimi realizzati da giardinieri amatori e professionisti che magari possono anche consigliare metodi alternativi e rivelarvi i ‘trucchi’ del mestiere per facilitarvi il compito. Nel caso invece ritenete che la margotta sia troppo costosa, potete provare la talea o magari la semina.
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