Malattie del ciliegio: quali sono, come prevenirle e come debellarle

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Gli alberi e le piante possono soffrire diverse malattie, specialmente quelle più delicate. Vediamo come fare a prevenire quelle del ciliegio. 

 

Così come nel mondo animale, anche quello vegetale ha le sue malattie che possono danneggiare le piante fino a condurle alla morte. Ci sono delle piante più propense ad ammalarsi per le quali occorre fare un po’ di prevenzione e avere una cura più attenta, in modo da poterle preservare nel tempo. 

Se avete un vostro orticello e avete intenzione di coltivare dei ciliegi, sappiate che questa è una delle piante più colpite da malattie e parassiti. Le malattie del ciliegio colpiscono moltissime piante di questo frutto e richiedono un intervento repentino da parte dell’uomo per essere annientate sul nascere. Vediamo qui di seguito quali sono le malattie del ciliegio e i rimedi per poter prevenire e curare la pianta. 

 

Corineo del ciliegio

Abbastanza frequente nelle zone con un clima umido, questa malattia decisamente spiacevole attacca il ciliegio attraverso un fungo, visibile facilmente in quanto si manifesta tramite delle macchie di colore violaceo che si formano sulle foglie. Le macchie sono circondate da un alone, quindi per vederle basta osservare attentamente le foglie della pianta.

Tra gli altri sintomi potrete vedere la foglia bucherellata, in quanto le macchie dopo un po’ di tempo si staccheranno danneggiando di conseguenza la pianta. Questa malattia viene chiamata anche impallinatura o gommosi, in quanto dai rami e dalle stesse ciliegie usciranno delle incrostazioni gommose. 

 

Monilia del ciliegio

Come il corineo e tanti altri funghi, anche la monilia favorisce il clima umido. Questa malattia aggredisce la pianta facendo disseccare che si copriranno di muffa grigia. Anche i rametti non verranno risparmiati, fessurandosi e disseccandosi. In poco tempo la malattia attacca anche i frutti, facendoli marcire e ammuffire. Fondamentalmente questa malattia si verifica durante i periodi particolarmente piovosi, in quanto la pianta rimane bagnata e favorisce l’infezione da parte del fungo. Un infezione di monilia è probabilmente una delle malattie più pericolose per la pianta e per il raccolto, in quanto può durare fino all’estate, quando le temperature superano i trenta gradi. 

Cancro batterico

Una malattia che affligge anche altre drupacee come l’albicocco e il pesco, il cancro batterico penetra nella pianta attraverso i rami tagliati dalla potatura e dalle fessure provocate dalla caduta delle foglie. Viene definito cancro in quanto attacca gli organi interni della pianta, con danni devastanti e irreversibili. È riconoscibile in quanto sui germogli si potranno vedere delle tacche necrotiche, mentre le foglie si riempiranno di macule edematose. 

 

Cilindrosporiosi

Conosciuto anche come la malattia del ciliegio delle foglie accartocciate, questo fungo è molto diffuso in italia, questo fungo colpisce prima le foglie e poi si sposta su rami e frutti. Le foglie presentano macchie che diventano progressivamente rossastre, inoltre dopo poco tempo ingialliscono e si accartocciano, per poi cadere. Uno dei metodi più conosciuti per la prevenzione di questa malattia è la limitazione di azoto, infatti è necessario cercare di potare la pianta con accortezza e favorire una buona circolazione dell’aria, così come esporre la pianta ai raggi solari. 

Afide nero del ciliegio

Considerato un vero e proprio flagello, l’afide nero è un parassita molto aggressivo che ama colonizzare foglie e germogli provocandone l’atrofia attraverso le punture. Solitamente l’afide tende ad attaccare le piante durante la migrazione estiva e ha la cattiva abitudine di svernare proprio alla radice della pianta, di conseguenza evolvendosi nel corso dell’anno da neanidi in fondatrici. Insomma, il ‘simpatico’ parassita fa della pianta di ciliegio la sua casa, alla quale è solita tornare dopo la migrazione per deporre altre uova. Come per altri parassiti, anche per l’afide si utilizzano dei pesticidi particolari chiamati appunto aficidi. 

 

Rimedi e prevenzione

Le malattie del tronco del ciliegio, così come delle foglie e della stessa frutta sono spesso incurabili, infatti è consigliato effettuare una buona prevenzione così come un trattamento del ciliegio preciso e accurato. 

Prima di tutto è necessario effettuare una buona scelta della varietà delle piante. Una volta coltivate, cercate quelle più resistenti a livello genetico. Queste si dimostreranno molto più resilienti e avranno meno rischi di incorrere in malattie. Anche la potatura è molto importante, se non fondamentale. È necessario infatti disinfettare gli attrezzi, specialmente se state potando una pianta malata e dovete passare ad una sana. Potete anche decidere di usare due diversi set di attrezzi, ma in generale è sempre meglio pulire e disinfettare quelli già utilizzati in modo da prevenire la diffusione delle malattie. 

La potatura preventiva è sempre una buona idea, per questo vi consigliamo di osservare attentamente le piante (magari procuratevi una lente di ingrandimento) nelle stagioni durante le quali le piante sono più propense ad ammalarsi. In questo modo potrete subito tagliare le foglie e i rametti colpiti, prevenendo così il diffondersi della malattia.

Per quanto riguarda la concimazione è consigliabile usare dello stallatico pellettato per proteggere il ciliegio, sebbene non è mai saggio esagerare in quanto i concimi organici possono attirare gli afidi. Quando innaffiate con la pompa irroratrice cercate di controllare se la pianta si asciuga in fretta, in quanto se rimane bagnata potrebbe favorire la formazione dei suddetti funghi. Se non volete utilizzare dei concimi organici, potete puntare su metodi biologici come la pasta per tronchi da spalmare sulle piante. Questa può ripulire il tronco dai funghi e eliminare gli insetti che stanno svernando sulla pianta. Allo stesso modo è possibile usare un fungicida biologico, il polisolfuro di calcio che sebbene sia molto potente, può danneggiare la vostra attrezzatura, quindi bisogna fare un minimo di attenzione. 

 

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4 COMENTARIOS

Stefano

May 29, 2022 at 7:58 am

Buongiorno io ho delle piante di ciliegio che vanno in essicazione farsi dai rami alti per poi progredire in basso che tipo di malattia è e come combatterla?
Poi ho un altro problema ho delle piante che non sviluppano la foglia e di conseguenza i rami che potrebbe essere?

Respuesta
ProjectManager

May 30, 2022 at 3:18 pm

Salve Stefano,
purtroppo il ciliegio è una pianta abbastanza delicata e molto soggetta a fitopalogie. Nel tuo caso, con molta probabilità dovrebbe trattarsi di una delle malattie fungine tipiche di questa specie da frutto: la monilia, il corineo o quella di origine batterica chiamata appunto “cancro batterico”. Per debellarle, ti consigliamo di effettuare un trattamento a base di poltiglia bordolese (comunemente conosciuta come “verde rame”), da applicare sulle parti spoglie e secche della pianta secondo le dosi e le tempistiche indicate in etichetta.

Per quanto riguarda le altre piante che non sviluppano il fogliame, per capire di che problema si tratta dovresti dirci il nome degli esemplari in questione, perché ogni specie vegetale è soggetta a fisiopatie e malattie parassitarie specifiche.

Saluti
Team GF

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Maria clara Scavino

January 24, 2022 at 11:11 am

Il tronco fel ciliegio è coperto da una crosta bianca/grigia….lo devo abbattere?

Respuesta
ProjectManager

January 28, 2022 at 9:41 am

Salve Maria Clara,

in effetti è abbastanza frequente che sulla corteccia delle piante da giardino e da frutto compaiano delle placche aderenti al legno, simili a croste, di colore grigio o rugginoso. Si tratta – con molta probabilità – di licheni “crostosi”, organismi simbionti derivanti dall’associazione tra un cianobatterio o un’alga (in genere una clorofita) e un fungo (un ascomicete o basidiomicete). Non c’è bisogno di ricorrere a misure drastiche, come l’abbattimento dell’esemplare colpito, poiché i licheni sono organismi innocui per la pianta ospite e la utilizzano solo come appoggio su cui vivere, senza sottrarre sostanze nutritive né acqua. Se le chiazze sono ancora poco diffuse non è nemmeno necessario trattare la pianta colonizzata con prodotti fitosanitari specifici. Tuttavia, se le croste hanno già ricoperto buona parte del tronco e dei rami (danneggiando il ciliegio dal punto di vista estetico) puoi eseguire un trattamento anticrittogamico a base di rame, applicando sul legno della poltiglia bordolese o dell’idrossido di rame secondo le indicazioni riportate in etichetta. Meglio eseguire quest’opzione in autunno-inverno, cioè durante il riposo vegetativo del ciliegio. In ogni caso, non cercare mai di togliere i licheni tramite raschiatura, altrimenti andresti a favorire la dispersione delle spore, determinando un’ulteriore diffusione e sviluppo della lichenizzazione. Se la situazione dovesse peggiorare, ti consigliamo di rivolgerti a un vivaio specializzato o un giardiniere esperto per valutare a fondo il problema (in genere SOLO estetico) e trovare la soluzione migliore.

Saluti

Team GF

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