Gli 8 migliori fertilizzanti del 2024

Ultimo aggiornamento: 03.12.24

Fertilizzanti – Guida agli acquisti, Opinioni e Comparazioni

 

Possedere delle piante, avere un orto, è un hobby comune a molte persone, senza contare le tantissime altre che ne hanno fatto una professione ma probabilmente queste ultime avranno meno interesse nel leggere il nostro articolo perché magari sui fertilizzanti ne sanno di tutto e di più. Ecco, abbiamo svelato l’oggetto della nostra guida: i fertilizzanti. È vero, in natura le piante da milioni di anni ne fanno a meno, quindi perché preoccuparsi di somministrare loro determinate sostanze? Forse perché in natura le piante non crescono in un vaso, magari perché in natura la pianta germoglia e cresce in terreni che presentano le caratteristiche adeguate e potremmo continuare ancora a lungo. La scienza ci viene in soccorso per ottenere sempre l meglio dalle piante, perché non approfittarne? Se vi abbiamo convinto, vi anticipiamo due prodotti: il Shropshire Seaweed è un buon fertilizzante a base di alga Ascophyllum nodosum nota per le sue proprietà nutritive; anche il N.G. Niccolai Dermazoto concime organico azotato apporta grandi benefici a piante e ortaggi.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori fertilizzanti – Classifica 2024

 

Abbiamo preparato una classifica dei fertilizzanti più venduti corredando ciascuno di una recensione al termine della quale trovate anche un link che vi suggerisce dove acquistare a prezzi bassi il prodotto.  Per una attenta valutazione è bene confrontare i prezzi e poi decidere se comprare oppure no il fertilizzante.

 

 

Fertilizzante naturale

 

1. Shropshire Seaweed fertilizzante biologico a base di alghe marine

 

Questo fertilizzante naturale è a base di ascophyllum nodosum che è un ottimo stimolante per la crescita delle piante. Non presenta additivi chimici quindi è l’ideale per la coltivazione biologica. 

Le piante traggono grande giovamento dalla somministrazione di questo prodotto che ha anche una buona resa considerato che dalla confezione di 1 litro se ne ricavano 10 di fertilizzante una volta diluito in acqua secondo le dosi consigliate. Il prodotto va bene per fiori, piante, prato, siepi e ortaggi varie. 

L’applicazione è semplice. L’unico problema potrebbe essere rappresentato dal prezzo, soprattutto se si hanno parecchie piante da trattare. Il fertilizzante è disponibile in taniche da 1, 5, 10 e 20 litri, in base alle esigenze.

 

Pro

Ascophyllum nodosum: La base di questo fertilizzante è quest’alga che è ricca di ormoni della crescita, carboidrati e aminoacidi.

Biologico: Qui non trovate la minima traccia di additivi chimici, piante ma soprattutto ortaggi sono quindi più sani e adatti a chi consuma solo prodotti biologici.

Bastano poche gocce: È sufficiente una piccolissima quantità di fertilizzante da diluire in acqua, per esempio con 1 litro si ottengono 10 litri di soluzione.

 

Contro

Prezzo: Non costa poco, questo è un problema soprattutto per chi ha tante piante da trattare e dunque la confezione da 1 litro non è sufficiente.

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Fertilizzante azotato

 

2. N.G. Niccolai Dermazoto  concime organico azotato

 

È un fertilizzante azotato composto di cuoio e pelli idrolizzati ed è a lento rilascio naturale. Per quanto riguarda i titoli, ovvero, le percentuali di sostanze, abbiamo il 14% di azoto organico, carbonio organico biologico al 40% e 80% di sostanza organica. Leggendo tra i commenti degli utenti abbiamo avuto conferma circa la bontà ed efficacia del prodotto. 

Le piante traggono grande giovamento dal fertilizzante, crescono effettivamente più forti, sane e rigogliose. C’è un “ma”, ovvero l’origine del concime che è composto da cuoio e pelli. In particolare si tratta di scarti della concia del pellame e dalla lavorazione industriale della carne. 

Un vegetariano o un vegano potrebbero avere da ridire sull’uso di questo prodotto ai fini della coltivazione degli ortaggi ecc. Quindi se il vostro regime alimentare esclude carne, pesce e derivati animali in generale, non è un prodotto che fa per voi e per il vostro orto. Quanto al rapporto qualità/prezzo, è buono.

 

Pro

Soddisfacente: L’efficacia di questo fertilizzante è confermata dalla soddisfazione pressoché unanime di quanti lo hanno comprato per le proprie piante.

Costo: Riteniamo che il fertilizzante abbia un buon rapporto qualità prezzo, l’azione del prodotto non delude, anzi sorprende per il suo costo.

Somministrazione: Quella del prodotto non comporta alcuna difficoltà, tutto è spiegato in modo chiaro sulla confezione.

 

Contro

Non adatto a vegani: Vegetariani e vegani tenetevi alla larga da questo fertilizzante in quanto ricavato da cuoio, pelli e lavorazioni industriali della carne.

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Fertilizzante cenere

 

3. GK Organics cenere di palma 1 kg

 

Direttamente dalle palme dell’isola di Sulawesi, in Indonesia, arriva questa cenere che si rivela essere un buon fertilizzante soprattutto per la correzione del pH del terreno quando questo è basso. 

Dovete sapere che l’uso della cenere di palma risale a tempi antichi e tutt’oggi è ritenuta ottima per la fase di fioritura poiché ricca di fosforo e potassio senza dimenticare il magnesio  svariati altri micronutrienti. Tuttavia non è adatta per qualsiasi pianta ma solo per alcune. 

La confezione riporta istruzioni chiare e precise sul dosaggio, pertanto non c’è il rischio di commettere errori. Come prodotto, dobbiamo dirlo, è un po’ costoso quindi valutate bene se acquistare questo o altri tipi di concime più economici ma comunque efficaci.

 

Pro

Efficace: I clienti sono concordi nel ritenere il prodotto di grande efficacia, le piante traggono grande giovamento durante la fase di fioritura.

Istruzioni: Da apprezzare la chiarezza delle istruzioni per la somministrazione del prodotto, non c’è il rischio di incorrere in errori.

 

Contro

Costoso: Il prezzo del fertilizzante di cenere di palma non è dei più bassi, è bene riflettere un attimo ed eventualmente cercare anche alternative più economiche.

Solo per alcune piante: Non è un fertilizzante che trova ampissimo impiego, è adatto soltanto per alcune piante che richiedono determinate sostanze in precise quantità.

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Fertilizzante per fioritura

 

4. Plagron fertilizzante additivo per coltivo in fioritura alga bloom 

 

Il Plagron è un fertilizzante a base di alga bloom ideale per la fioritura. Si caratterizza per un dosaggio ottimamente bilanciato di potassio e fosfato che vengono rapidamente assorbiti dalla pianta così da ottimizzare la fioritura. 

Il prodotto è arricchito con vitamine, ormoni per la crescita, enzimi e oltre venti tipi di amminoacidi e assicura protezione nei casi di concentrazioni elevate di muffe e sali e stimola la produzione di clorofilla. Tutti questi benefici sono stati effettivamente riscontrati dagli utenti che non hanno mancato di esprimere il loro gradimento per il fertilizzante che, è bene precisare, è disponibile nei formati ca 100 ml, 250 ml, 500 ml, 1 l e 5 l. 

Il fertilizzante si mescola velocemente all’acqua e viene totalmente assorbito dalle piante. Per conoscere i dosaggi corretti bisogna scaricare una scheda dal sito di Plagron, soluzione che non è piaciuta a tutti in quanto sarebbe stato più comodo trovare la scheda completa nella confezione.

 

Pro

Bilanciato: Il fertilizzante è ottimamente bilanciato con potassio e fosfato che vengono assimilati dalla pianta in breve tempo.

Veloce: Preparare la soluzione con acqua e fertilizzante è velocissimo poiché il prodotto, essendo liquido, si mescola immediatamente.

Varietà dei formati: Non c’è un solo formato, anzi, ce ne sono ben cinque pertanto non si è costretti a comprare più prodotto di quanto effettivamente ne serva.

 

Contro

Scheda dosaggio: Non ci sono veri e propri difetti o punti deboli da segnalare, possiamo solo dire che sarebbe stato più comodo che la scheda con tutti i dosaggi fosse presente nella confezione invece di doverla scaricare dal sito del produttore.

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Fertilizzante macerato di ortica

 

5. Presto-Bio macerato di ortica universale per radici 

 

Il macerato di ortica Presto-Bio è un prodotto che ha lasciato molto contenti quanti hanno voluto dargli fiducia comprandolo. È biologico e può essere usato su verdure, prati, fiori e frutti. Somministrato alle piante dopo il trapianto favorisce l’attecchimento delle radici. La sua azione è molto buona anche per la fotosintesi. 

Svolge la doppia funzione di concime e antiparassitario. Dopo l’applicazione del fertilizzante non passa troppo tempo prima che si possano notare benefici per le piante che crescono forti e più belle che mai. 

Il prodotto può essere somministrato secondo due modalità: vaporizzato oppure per bagnatura. Nel primo caso servono 100 ml di fertilizzante per 5 litri di acqua mentre nel secondo per la stessa quantità di acqua bisogna aggiungere 250 ml di macerato di ortica. In definitiva abbiamo ben poco da ridire per questo prodotto bio che magari è un po’ costoso.

 

Pro

Biologico: È un fertilizzante biologico quindi ideale per chi predilige coltivazioni sane senza tracce di prodotti chimici e tutt’altro che salutari.

Radici forti: Se somministrato dopo il trapianto contribuisce all’attecchimento delle radici nel terreno rendendole forti, robuste.

Doppia funzione: Il macerato d’ortica non solo si dimostra un ottimo fertilizzante ma anche un efficace antiparassitario.

 

Contro

Costo: Non ci sono grossi aspetti negativi da portare all’attenzione dei lettori se non che si tratta di un prodotto che costa qualcosina di più rispetto ad altri non bio.

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Fertilizzante nitrato di potassio

 

6. Nitrato di potassio 5kg 13 00 46 solubile 

 

Uno dei punti di forza del nitrato di potassio è che ha un grande valore nutrizionale. Somministrato alle piante, aumenta la loro resistenza al freddo e alle malattie. Il potassio è una sostanza fondamentale per lo sviluppo delle piante e aumenta la loro tolleranza alla mancanza d’acqua in quanto le radici delle piante trattate con questa sostanza crescono di più e quindi riescono ad andare più in profondità nel terreno alla ricerca della preziosa fonte di vita. 

Il nitrato è particolarmente indicato per gli alberi da frutto. È facilmente solubile in acqua. La confezione è abbastanza spartana, un semplice sacchetto di plastica trasparente che contiene 5 kg di nitrato di potassio, è abbastanza costoso.

 

Pro

Piante resistenti: Grazie a questo prodotto le piante aumentano la loro resistenza tanto al gelo quanto alle malattie.

Siccità: In caso le piante non ricevano la quantità di acqua necessaria, anche per periodi prolungati, hanno comunque grande resistenza alla siccità derivante dall’uso del nitrato di potassio. Le radici, infatti, sono più forti riuscendo così a penetrare in profondità il terreno.

 

Contro

Prezzo : Comprare cinque kg di nitrato di potassio non è una spesa da poco, meglio far attenzione a non sprecarlo visto il suo valore.

Confezione: Arriva in una confezione anonima, spartana, deludente perfino: si tratta di un sacchetto di plastica trasparente.

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Fertilizzante per orchidee

 

7. Growth Technology Orchid Focus Bloom 

 

Il fertilizzante per orchidee che abbiamo pensato di sottoporre alla vostra attenzione contiene quattordici nutrienti essenziali. Gli appassionati di giardinaggio e in particolare di questi bellissimi fiori si sono detti molto soddisfatti notando degli effettivi miglioramenti rispetto a quando non ne facevano uso. 

È importante segnalare come questo prodotto non contenga urea che è potenzialmente dannosa per le orchidee epifite. Il fertilizzante va diluito in acqua, sarebbe preferibile quella piovana, ad ogni modo va bene anche quella di rubinetto. 

Il problema, secondo alcuni utenti, è che le concentrazioni di azoto, fosforo e potassio (NPK) sono basse e pertanto per avere risultati apprezzabili occorrono dosi elevate. Ciò rende il prodotto economicamente svantaggioso. Concludiamo dicendo che il fertilizzante è disponibile in flaconi da tre diverse misure, ovvero, 100 ml, 300 ml e 1 litro.

 

Pro

Miglioramenti evidenti: L’applicazione di questo fertilizzante specifico per le orchidee comporta dei miglioramenti evidenti con fiori più belli e forti.

Urea: Il fertilizzante non contiene urea che come noto è dannosa per l’orchidea epifite, dunque può tranquillamente essere usata anche per questa varietà.

 

Contro

NPK: Le concentrazioni di azoto, fosforo e potassio sono basse di conseguenza bisogna usare dosaggi alti del prodotto per ottenere buoni risultati, ma così diventa una soluzione troppo costosa.

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Fertilizzante per agrumi

 

8. Lupini macinati da 1 kg 

 

I lupini sono un fertilizzante particolarmente indicato per agrumi, quindi se avete alberi di arance, limoni o comunque acidofile, questo prodotto va tenuto in considerazione. Il fertilizzante è al 100% composto da materiale organico e ha un ottimo impatto sulle caratteristiche chimiche, biologiche e fisiche del terreno al quale, in particolare, è apportata una considerevole quantità di azoto a lenta cessione. 

La confezione contiene un kg di lupini, forse un po’ poco per il prezzo richiesto, come del resto ha fatto notare più di un cliente che si è lamentato proprio del costo. Un’altra lamentela da segnalare riguarda la macinatura che è fin troppo grossolana e addirittura qualcuno si è ritrovato con delle piante di lupini.

 

Pro

Agrumi: Per il benessere degli alberi di agrumi e di acidofile in generale, questo fertilizzante si dimostra un valido aiuto.

Organico: La composizione del fertilizzante è completamente di materiale organico per una coltivazione priva di sostanze chimiche.

 

Contro

Macinatura: Se c’è una cosa che non è piaciuta di questo fertilizzante èi l grado di macinatura dei lupini che è fin troppo grossolano.

Prezzo: Probabilmente il prezzo richiesto per l’acquisto è più alto di quanto dovrebbe, a queste condizioni non è economicamente vantaggioso.

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Guida per comprare un fertilizzante

 

È importante fare una comparazione tra i tanti fertilizzanti disponibili sul mercato, a cominciare da quello della migliore marca ma senza tralasciare tutti gli altri perché non sempre un nuovo prodotto più economico è inefficace e ve lo dimostreremo nel corso della nostra guida dei migliori fertilizzanti del 2024. 

Abbiamo analizzato con attenzione le offerte dei prodotti venduti online e tenuto conto dei pareri dei consumatori al fine di individuare il miglior fertilizzante ma prima vogliamo mettere a vostra disposizione una serie di informazioni utili a consentirvi di scegliere il prodotto adatto alle vostre piante in totale autonomia. 

 

L’importanza del fertilizzante

In sostanza cosa vuol dire fertilizzare? Significa fornire al terreno una serie di sostanza che lo rendono più fertile e di conseguenza ottenere una migliore crescita di piante e ortaggi. La fertilizzazione è ancora più importante per le coltivazioni in vaso poiché essendoci una piccolissima quantità di terreno le sostanze necessarie alla pianta si esauriscono in fretta e per ovvie ragioni le radici non possono andare a cercarle in profondità come invece accade per le piante in giardino. 

Per quanto riguarda l’orto o i grossi campi è bene fertilizzare quando i terreni sono molto sfruttati. C’è un’altra questione importante: sr la pianta è nutrita bene offre una maggiore resistenza alle malattie.

 

Il contenuto dei fertilizzanti

Per capire come scegliere un buon fertilizzante bisogna innanzitutto tenere conto delle esigenze specifiche delle piante che non sono uguali. Dovete sapere che per il benessere delle piante servono dodici elementi che sono: azoto, potassio, fosforo, ferro, calcio, magnesio, zolfo, boro, rame, zinco, molibdeno e manganese. Un fertilizzante contiene questi elementi ma in percentuali differenti a seconda della destinazione e dell’uso.

I tipi di fertilizzante

I fertilizzanti si dividono in varie tipologie: a pronta cessione, lenta cessione e cessione programmata. Ciascuno di questi serve per una precisa fase. Nel caso del rinvaso o del trapianto vanno bene i fertilizzanti a cessione lenta o programmata. La fase vegetativa, invece, ne richiede uno a cessione programmata. 

Ma per comprendere quale fertilizzante comprare è utile fornire qualche spiegazione in più sui tre tipi appena citati. I concimi a pronta cessione forniscono alla pianta benefici immediati poiché le sostanze sono assimilate immediatamente e bastano pochi giorni per vedere i risultati. Questi prodotti, disponibili in forma liquida o granulare, vanno somministrati una volta a settimana durante la fase vegetativa. 

In forma granulare sono i fertilizzanti a cessione lenta rilasciano i nutrienti nel tempo, quest’ultimo è influenzato da una serie di fattori quali il tasso di umidità, la temperatura e l pH. I fertilizzanti a cessione programmata sono quelli tecnologicamente più avanzati poiché la durata nel tempo è maggiormente precisa. 

Questi, infatti, sono rivestiti da una membrana che libera i nutrienti tenendo conto della temperatura del terreno e della presenza di acqua. Così facendo vengono rispettate con maggior precisione le esigenze delle piante e le nutrono nel momento più appropriato. Fertilizzanti del genere garantiscono la nutrizione delle piante per sei mesi.

 

 

 

Domande frequenti

 

Posso usare i fondi di caffè come fertilizzante?

I  fondi di caffè possono essere un fertilizzante di qualità. Il problema è il modo corretto di servirsene. Molti pensano che vadano usati così come sono: in pratica si tolgono dalla macchinetta del caffè e invece di gettarli nella spazzatura si mescolano al terreno. Ciò è sbagliato perché bisogna prima farne del compost. 

I fondi di caffè, infatti, tendono ad ammuffire e quindi provocare malattie fungine e non a caso sono impiegati come substrato per la coltivazione dei funghi. Altra cosa da tenere a mente è che il caffè è una sostanza acidificante e quindi influisce sul pH del terreno; ciò magari va ben per le piante acidofile ma per la maggior parte delle colture orticole bisogna prestare attenzione a non esagerare.

 

È possibile fertilizzare il terreno con la cenere?

In effetti la cenere della legna è un ottimo concime ai fini dell’agricoltura biologica senza contare il fatto che in questo modo si può smaltire la cenere prodotta con il camino o la stufa a legna. Uno dei pregi della cenere è che è ricca di fosforo e potassio nonché di potassio, sostanza che riduce l’acidità del terreno. Due raccomandazioni, va usata con moderazione proprio perché modifica il pH del terreno e va integrata con altri fertilizzanti perché povera di azoto.

 

L’urina umana può essere impiegata come fertilizzante?

L’urina comprende molte sostanze, alcune sono sue di natura mentre altre dipendono da ciò che si introduce nel corpo. Tra le sostanze tipiche ci sono l’azoto e il fosforo che come noto sono utili alle piante. L’urina umana è sicura e sterile ma deve essere ben preservata. Dalle ricerche effettuate dal Reach Earth Institute, cui hanno collaborato 170 volontari e degli agricoltori del Vermont che hanno usato l’urina per coltivare il fieno, è emerso che in effetti il suo uso ha incrementato il raccolto.

 

Si può usare il lievito di birra come fertilizzante?

Il lievito di birra è appropriato per la coltivazione dei fiori in quanto ricco di vitamina B. Mescolato con acqua stimola la crescita dei boccioli.

 

Qual è la differenza tra ammendante e fertilizzante?

Un ammendante migliora le caratteristiche fisiche del suolo, modifica la sua struttura e riduce i difetti come, ad esempio, la scarsa ritenzione idrica. L’ammendante è classificato come fertilizzate. Altri fertilizzanti come i concimi, si limitano ad arricchire il terreno con elementi nutritivi.

 

 

 

Come utilizzare il fertilizzante

 

Si sa, le piante hanno bisogno di cure e aiuto per crescere sani e forti, non si può lasciare alla natura fare il suo corso ma bisogna dare una spintarella anche perchè bisogna ricordare che una pianta messa in vaso non ha le stesse risorse di una piantata in giardino e anche in questo ultimo caso malatti e altri fattori che ne pregiudicano la salute e la crescita sono in agguato. Per far fronte a tutto ciò ci sono i fertilizzanti che però vanno usati in modo corretto.

Quando usare il fertilizzante

Una delle prime cose da chiarire e che in molti si domandano è quando bisogna intervenire con il fertilizzante, qual è il momento appropriato. Beh, in effetti i momenti sono due: quando si fa il rinvaso o trapianto in giardino e quando la pianta è in fase vegetativa.

 

La scelta del concime

Innanzitutto i concimi si distinguono in pronta cessione, cessione lenta e cessione programmata: quando usare l’uno e quando l’altro? Anche in questo caso dipende dalla fase. Nel caso di rinvaso o trapianto la scelta ricade tra un concime  a cessione lenta oppure programmata. Durante la fase vegetativa, invece, serve un fertilizzante a pronta cessione.

 

Leggete l’etichetta

Il fertilizzante va usato con criterio, bisogna attenersi con scrupolo ai dosaggi che sono ben indicati sulla confezione del prodotto. Fare di testa propria è sbagliato.

Fertilizzanti bio

Soprattutto per il vostro orto o frutteti potete fare ricorso a fertilizzanti biologici, costano qualcosa in più ma evitate di usare sostanze chimiche. Un fertilizzante bio può anche essere fatto in casa, riciclando scarti in compost. Persino i residui di caffè o la cenere possono essere somministrati al terreno. Nel caso del caffè state attenti perché questi devono essere compostati, non vale il principio “dalla macchinetta del caffè all’orto” poiché senza un adeguato trattamento, sviluppa muffe. Oltretutto il caffè modifica il pH del terreno dunque valutate con attenzione la questione e non abusatene.

 

 

 

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