Pacciamatura: significato e utilità. Come farla al meglio

Ultimo aggiornamento: 20.04.24

 

Cosa significa di preciso pacciamare e perché si sente tanto parlare di questa pratica in relazione al giardinaggio? Scoprite tutto ciò che c’è da sapere e come farla al meglio nel nostro articolo.

 

Possedere un orticello da coltivare è un sogno di molti utenti, c’è chi lo realizza sul balcone di casa e chi, avendo un piccolo giardino, riesce a crearsi un angolo verde dove far crescere varie piante, aromatiche o anche in grado di restituire qualche frutto come i pomodori. C’è da dire, però, che le condizioni di crescita naturali e quelle dell’orto non sono esattamente le stesse, quindi bisogna prendere delle precauzioni se non si vuole che i propri sforzi vadano completamente in fumo, ed è qui che entra in gioco la pacciamatura.

 

Pacciamatura significato

Cos’è la pacciamatura? Alcuni di voi avranno già sentito questo termine ma, per far sì che tutti possano comprenderne il significato, abbiamo deciso di spiegarvelo in modo semplice e diretto. In poche parole con il verbo “pacciamare” si intende l’azione di ricoprire il suolo attorno alle piante con un telo scuro o materiali che non fanno passare la luce. Perché compiere questa operazione, vi starete chiedendo, ebbene senza apporto diretto dai raggi solari, è molto più difficile che le piante infestanti crescano nel vostro orto.

La pacciamatura naturale è quella messa in atto da madre natura stessa, le foglie cadendo dagli alberi ricoprono il terreno ed impediscono alla luce solare di filtrare, evitando così che i nutrienti del terreno vengano predati dalle piante infestanti. Purtroppo chi vuole creare un orto in una zona specifica del proprio giardino, magari priva di alberi, non può contare sull’ausilio delle foglie e quindi deve necessariamente utilizzare un telo per non far crescere l’erba o altre metodologie di pacciamatura che vedremo nei paragrafi successivi.

Perché è importante pacciamare

Un terreno pacciamato facilita in vari modi la crescita delle piante, non si tratta di benefici univoci ma di una lunga serie di vantaggi, partendo da una minore quantità d’acqua necessaria per la crescita. Il terreno scoperto, infatti, consente una più semplice evaporazione dell’acqua, che non raggiunge adeguatamente le radici. Una volta pacciamato si crea un ottimo ambiente umido, trattenendo l’acqua in caso di precipitazioni. Come abbiamo visto precedentemente, evita la crescita delle piante infestanti (è in grado di eliminare la gramigna) ma al tempo stesso, decomponendosi lentamente (almeno per quanto riguarda il pacciame organico), rilascia nutrimento per le piante principali.

Tutte quelle coltivate su terreni pacciamati, inoltre, sono anche più resistenti perché lo strato superiore le protegge dalle malattie, vantaggi notevoli che gli appassionati col pollice verde non possono ignorare.

 

Come eseguire correttamente la pacciamatura

Per poter effettuare la procedura in modo adeguato, bisogna seguire alcune linee guida molto importanti, non basta infatti usare un telo pacciamatura orto per ottenere i risultati sperati. Innanzitutto è sconsigliato pacciamare quando c’è un clima ventoso perché i materiali posti sul terreno potrebbero essere rimossi dal vento, quindi se la zona in cui vivete è sempre soggetta a situazioni atmosferiche di questo tipo, sarete costretti a sceglierne di appropriati, generalmente pacciami pesanti come i ciottoli che però non apportano una gran quantità di nutrienti perché non si decompongono.

Se il terreno è ghiacciato bisogna evitare la pacciamatura, preferendo climi più favorevoli per eseguirla, allo stesso modo dovreste evitare di pacciamare terreni ricchi di piante infestanti, rimuovendole prima di eseguire l’operazione.

Quando aggiungete materiale per la pacciamatura, dovete prestare attenzione allo stadio di crescita delle vostre piantine, se queste sono ancora molto giovani uno strato eccessivo potrebbe soffocarne lo sviluppo, rivelandosi controproducente. Uno strato di 5 centimetri per piante giovani è più che sufficiente, possibilmente applicato in vari passaggi, mentre per quelle già mature si può arrivare anche a 10 centimetri.

Quale materiale scegliere per la pacciamatura

Se si vuole realizzare una pacciamatura biologica, per eliminare gramigna senza diserbanti e far crescere meglio le piante, si possono usare due tipi di materiali: quelli organici e quelli minerali, partiamo proprio da questi ultimi per poi proseguire con la pacciamatura organica.

I materiali minerali sono quelli non biodegradabili, che restano dunque sul terreno e lo proteggono senza necessità di ulteriori interventi. Questa tipologia di pacciamatura è consigliata per alcune tipologie di piante specifiche, principalmente quelle che crescono in climi molto secchi o caldi. Pietre, ghiaia e sassolini sono tra i materiali minerali più usati.

I materiali organici hanno una durata specifica, poiché decomponendosi vengono assorbiti dal terreno e quindi è importante eseguire la pacciamatura in periodi specifici. Usando i trucioli di legno o le pigne avrete una durata di quattro anni o più, tuttavia è una metodologia preferita da chi deve proteggere alberi o piante acidofile, sconsigliata per l’orto.

Quelli per l’orto sono numerosi, tutti con durata variabile e pensati per crescite specifiche. Abbiamo per esempio il lino e la canapa, molto isolanti per piante che crescono in terreno a pH neutro o leggermente acido e con una durata di pacciamatura di almeno due anni; il fieno e le foglie morte durano di meno ma possono essere usati a tutto tondo; chi possiede un biotrituratore e vuole riutilizzare gli sfalci di prato tagliato per la pacciamatura può farlo senza troppi problemi, bisogna solo prendere alcuni accorgimenti come la creazione di uno strato sottile che deve essere poi realizzato da capo, di volta in volta, dopo qualche settimana.

 

Pacciamatura con telo

Sono disponibili online e presso rivenditori fisici dei rotoli di telo pacciamante, pronti da usare per ridurre al minimo lo sforzo. Potrete sceglierne di resistenti da riutilizzare di anno in anno oppure quelli biodegradabili, per nutrire il terreno senza la necessità di rimuoverli. Tra i preferiti troviamo quelli in juta, perché biodegradabile e traspirante, mentre dovreste evitare quelli in plastica usa e getta, non solo perché poco ecologici ma anche perché oggigiorno sono l’alternativa meno efficiente.

Come abbiamo avuto modo di vedere, la pacciamatura è molto importante per il terreno, sia che realizziate un orto sia che vogliate nutrire un terreno più ampio e far crescere meglio alberi o anche siepi. Seguendo i nostri semplici consigli riuscirete a realizzare l’operazione al meglio.

 

 

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