Anche se vivete in città lontani dalla pace della campagna, potete avere il vostro albero di limoni e godere dei suoi frutti. Noi vi dimostriamo come.
Chi ha detto che per coltivare una pianta di limoni serve un giardino? Anche se vivete in città potete gustarvi dei bei limoni freschi. Non ci credete? Allora dovete assolutamente leggere il nostro articolo dove non solo vi dimostreremo che è possibile ma vi spiegheremo anche come fare. Siamo certi che poi avrete voglia di provare. Non perdiamo altro tempo perché c’è un po’ di lavoro da fare per godervi la vostra limonata genuina o, perché no, un gustoso limoncello fatto in casa con gli agrumi di vostra produzione.
Cominciamo dal seme
Il primo paragrafo lo dedichiamo a chi non vuol perdersi un solo istante dello sviluppo della pianta quindi cominciamo dal seme, anche se questa è indubbiamente la strada più lunga ma anche la più soddisfacente. Avete bisogno di un vaso con circonferenza di 30 cm riempito con terriccio e uno degli annaffiatoi venduti online. Interrate il seme.
L’acqua va somministrata con regolarità, la temperatura influenza il tempo di germogliazione che comunque è compreso tra le quattro le sei settimane. Una volta che è cominciata la germogliazione arriva il momento di concimare con un fertilizzante, meglio se organico. L’irrigazione deve procedere regolarmente ma è importante evitare che si ristagni l’acqua nel sottovaso in quanto c’è il rischio di compromettere le radici. Per il rinvaso bisogna aspettare che la pianta raggiunga l’altezza di 20 cm circa.
Il rinvaso
È tempo di cambiare casa per la vostra pianta di limone. Ora è abbastanza grande con le radici forti che però chiedono più spazio. Gli agrumi come i limoni se coltivati i vaso richiedono un rinvaso periodico per il bene delle radici e dei frutti. C’è un periodo ideale per questa fondamentale operazione: al Nord bisogna rinvasare a maggio mentre al Sud, dove le temperature sono più miti, conviene aspettare giugno.
Quando il limone è giovane va rinvasato ogni due o tre anni. Successivamente i tempi possono essere allungati di 12 mesi. Tenete conto che una pianta adulta richiede un vaso da 70/80 cm. Ad ogni modo scegliete le dimensioni del vaso sempre in accordo con quelle della pianta.
Le cure
Pur non essendo una pianta molto impegnativa, il limone ha comunque bisogno delle vostre cure ed attenzioni. Innaffiate la pianta con maggior frequenza quando inizia la fioritura ed escono i frutti. Il freddo non le fa bene, perciò sistemate il vaso sotto una tettoia o coprite la pianta con un telo. La potatura va fatta in inverno, liberatevi dei rami secchi mentre quelli con andamento irregolare vanno accorciati.
Al limone piace il sole quindi preoccupatevi di sistemare la pianta in un punto dove possa essere irradiata per 6/8 ore in estate e 3/5 in inverno. Attenti al vento forte che potrebbe far cadere la pianta. Usate un terriccio specifico per gli agrumi a ogni rinvaso ma prima disponete uno strato di argilla di circa 3 cm sul fondo. L’argilla è importante perché assorbe l’acqua ed evita che ristagni, mantenendo al contempo il terreno umido per più tempo.
Il limone va fertilizzato due volte l’anno quando spuntano i primi frutti e nel caso in cui le foglie non si sviluppano come dovrebbero. Prediligete un fertilizzante a base di azoto e nel caso le foglie siano gialle aggiungete del concime a base di ferro. Disponete il fertilizzante ai bordi del vaso, quindi interratelo con una zappetta. Una alternativa naturale per la concimazione è il lupino macinato.
Quali varietà
Come saprete ci sono diverse varietà di limone, alcune sono più adatte di altre per la coltivazione in vaso, vediamo quali. Al primo posto c’è sicuramente il limone quattro stagioni. Buoni risultati si ottengono anche con il limone fiorentino, il lunario e il limone a foglia di salice.
La clorosi ferrica
Quando si coltiva il limone in vaso questo può avere problemi di clorosi ferrica. Sintomo di questa malattia nutrizionale è l’ingiallimento delle foglie. Tale problema è solitamente conseguenza di irrigazione con acqua calcarea. Da qui si intuisce che sarebbe il caso di evitare l’acqua di rubinetto.
Se si presenta il problema irrigate con acqua piovana arricchita con un cucchiaio di aceto. È importante che prima di somministrare questa soluzione, questa riposi per un gorno. Al momento di irrigare, non versate anche l’acqua che si trova sul fondo dell’innaffiatoio e somministrate al terreno del ferro chelato.
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