Come altri ortaggi, anche il pomodoro è soggetto ad alcune malattie e all’invasione di parassiti pericolosi per tutta la pianta. Scopriamo quali sono e come combatterli.
Da molti, oggi, il pomodoro è considerato emblema del Mediterraneo: un ortaggio immancabile nell’orto e che sta benissimo ovunque, soprattutto sulla pizza in forma di salsa.
Tuttavia, quanti di voi sanno che in realtà ha origine nell’America latina, in particolare presso le popolazioni indigene di Inca e Aztechi, che lo chiamarono xitomatl (da cui è derivato l’inglese “tomato”)? Ebbene, anche se in questo articolo non affronteremo la sua storia, è bene comunque avere presente chiaramente di cosa si parla, così da poter avere tutte le conoscenze per operare nel migliore dei modi.
Il frutto del pomodoro si può consumare in tantissimi modi, e soprattutto si coltiva molto facilmente, anche in casa qualora non abbiate un giardino o un piccolo orto a disposizione.
In natura esistono diverse varietà, dal San Marzano al ciliegino, dal nero di Crimea al cuore di bue. Insomma, possiamo sicuramente dire che quando si parla di questo ortaggio non mancano le forme, i sapori e i colori e anche l’abbondanza se si considera che la sua fruttificazione è prolungata nel tempo e soprattutto generosa.
Ciò nonostante, a seconda di diversi fattori, la specie può presentare una certa delicatezza e sensibilità verso l’attacco di parassiti e l’insorgenza di malattie. Ma come si possono prevenire? Di cosa stiamo parlando? Come curarle se sono già comparse? Seguiteci con la lettura dei prossimi paragrafi per scoprirlo.
Facciamo una distinzione
Prima di farsi prendere dal panico o di approfondire qualsivoglia metodo di cura del proprio ortaggio, è necessario capire la differenza tra le malattie e le cosiddette fisiopatie. Infatti, queste ultime sono alterazioni della pianta, causate da stress dovuti a un eccesso o a una carenza di acqua, oppure all’aumento delle sostanze nutritive.
In genere, queste possono provocare sintomi facilmente riconoscibili, come il marciume apicale, e così via. Le malattie, invece, sono causate sia da virus sia da batteri e funghi, e si possono riconoscere con facilità, perciò sarà anche semplice eliminare tempestivamente le parti che presentano il patogeno e aiutare la crescita della pianta.
Malattie pomodoro fungine e batteriche
Nel mondo della coltivazione di questo ortaggio, come abbiamo già visto esistono diverse minacce: una delle più frequenti deriva dalla peronospora del pomodoro. Si tratta in particolare di un fungo, ossia il Phytophtora infestans, che è responsabile delle malattie fungine anche della patata.
Tra i problemi che provoca c’è sicuramente un avvizzimento veloce della vegetazione: la sua presenza si può notare da aree traslucide che tendono a imbrunire, e dalla polpa che assume una consistenza particolarmente stopposa. Il periodo più comune in cui il rischio che il vostro pomodoro venga attaccato da questo fungo è l’estate, più precisamente dopo alcune giornate piovose (bastano anche sei ore ininterrotte).
Purtroppo, però, esistono anche altre malattie di questo tipo, come al fusariosi, che colpisce le radici e il colletto della pianta di pomodoro, provocando una marcescenza rapida che si estende su tutta la superficie.
Poi, c’è la verticillosi, causata dal fungo Verticillum dahliae, il quale agisce in presenza di temperature che vanno da un minimo di 23°C a un massimo di 28°C. Lo si può riconoscere facilmente perché le foglie tendono ad avvizzire e a seccarsi, facendo degenerare completamente l’intera pianta, anche se tenderà a sopravvivere, provocando una maturazione rapida dei pomodori, che però resteranno piccoli.
Per quanto concerne, invece, le malattie batteriche, bisogna sottolineare che la maggior parte di questi microrganismi sono unicellulari e tendono a penetrare attraverso gli stomi delle foglie o le ferite causate dagli insetti o dalla grandine. Tra quelli più comuni troviamo Xantomonas campestris, che ama particolarmente i climi caldi e umidi: se vi è mai capitato di notare macchie marroni sulle foglie, probabilmente è a causa sua. Infatti, la maculatura batterica tende a necrotizzare in particolare quella zona della pianta, lasciando un alone giallastro.
Ma molto simile a quest’ultimo c’è anche il batterio Pseudomonas, che provoca un blocco della maturazione dei frutti. Purtroppo, in questi casi non c’è alcuna soluzione, nemmeno usando forbici elettriche capaci di asportare solo alcune zone della pianta.
Altre malattie
In tutto questo non mancano certamente anche i problemi legati a insetti come gli afidi, che portano il cosiddetto virus del mosaico. In questi casi il pomodoro affetta da questo patogeno tenderà a presentare distorsioni del lembo fogliare. A questo si aggiunge anche un aspetto a mosaico sulle foglie da non trascurare assolutamente.
Purtroppo, in questi casi non ci sono soluzioni rapide e indolore per la pianta, perciò prevenire può essere l’unico metodo per evitare situazioni simili. A tal proposito potreste optare per acquistare una lampada per zanzare, che vi aiuterà a combattere i virus portati dagli insetti.
Marciume apicale
Come abbiamo visto in precedenza, la salute del pomodoro può anche essere minata da altri tipi di malattie, tra cui la fisiopatia conosciuta comunemente con il nome di “culo nero” o marciume del colletto. Se vi è mai capitato di notare un’infossatura scura sul frutta, allora sappiate che probabilmente vi trovate di fronte a quanto abbiamo detto.
Il marciume apicale riguarda soprattutto alcune varietà, come il pomodoro a frutto allungato (pomodoro kero), ed è causato da squilibri nell’assorbimento del calcio e dell’acqua. In questi casi bisogna innanzitutto sapere che non si tratta di funghi, né di batteri e né di virus, perciò non serve il verde rame.
Foglie gialle pomodori: che fare?
Non stiamo certamente parlando delle malattie dei pomodori con foglie secche, piuttosto di quando compare un colore giallastro con venature che restano verdi. Questa situazione, nel vostro pomodoro può significare la mancanza di assorbimento di magnesio, e accade in particolare quando il suolo è povero di sostanza organica o un po’ troppo acido. Ecco perché è importante non far mancare mai la concimazione organica, aggiungendo ogni tanto manciate di solfato di magnesio naturale che si trova in commercio.
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