Preparare il terreno per l’orto

Ultimo aggiornamento: 18.04.24

 

Prima della semina c’è un gran lavoro da svolgere, visto che il terreno va preparato per far sì che ci siano le condizioni ideali per un ottimo raccolto.

 

Per un raccolto soddisfacente è importante una fase di preparazione che permetta di avere le condizioni favorevoli alla crescita ottimale degli ortaggi. Ciò è ancor più importante quando si decide di seminare un terreno incolto ma vale anche per gli orti già esistenti quando l’estate volge al termine e si avvicina il periodo della semina autunnale.

 

La pulizia

Eh sì anche il terreno richiede pulizia solo che in questo caso non serve una ramazza. Lo sporco, in questo caso, sono le erbacce, ortaggi vecchi ecc. Lo state pensando perciò vi fermiamo subito: niente diserbante, ricordate che state parlando del vostro orto. Nei casi meno gravi basta un intervento manuale di estirpazione delle erbacce. Nei casi più gravi, con erba molto alta, cominciate con un decespugliatore quindi con una zappa rimuovete uno strato di terra di 4 o 5 cm così da togliere le radici rimaste nel terreno. 

Raccogliete tutto con un rastrello, la soluzione migliore sarebbe usare gli scarti per fare del compost. A questo punto potete servirvi di un badile per alzare le zolle di terreno lavorando a una profondità di circa 15 cm per favorire l’emersione delle proprietà nutritive. Fermatevi per una trentina di giorni trascorsi i quali tornate al vostro orto per la fresatura. 

Qui vi può tornare molto utile una delle motozappe più vendute. Se non ne avete una, c’è sempre la fidata zappa con la quale dovete rivoltare il terreno così da frantumare la terra. Tale lavoro ha lo scopo di rendere il terreno morbido e friabile.

Un orto da zero

C’è chi un orto non l’ha mai avuto ma dietro casa ha un pezzo di terra che vorrebbe utilizzare per coltivare gli ortaggi. L’area da coltivare va scelta tenendo conto che le piante richiedono almeno 7 ore di luce solare pertanto l’orto dovrebbe trovarsi sul lato sud senza che si siano alberi o strutture a fare ombra. 

Delimitate l’area dell’orto e con la lama del badile inclinata a 35° conficcatela nella terra rovesciando le zolle allo scopo si avere la terra in superficie e l’erba sotto. Gli effetti di questa operazione si vedono nel giro di 15 o 20 giorni, quando la terra in superficie sarà secca. Aiutandovi con una forca, infilzate le zolle e sbattetele al fine di separare la terra dall’erba e dalle radici. Ammucchiate l’erba e lasciatela al sole per farla essiccare: otterrete della pacciamatura. Quanto al terreno che si trovava sotto le zolle, adesso è ricco di nutrienti. Adesso è possibile seminare gli ortaggi.

 

Cosa piantare

La natura ha i suoi tempi e, a seconda del periodo, si possono seminare determinate varietà di verdure e tuberi. Torniamo alla fine dell’estate o poco prima. Abbiamo detto delle pulizie da fare, ora che il terreno è pronto, cosa si può seminare a settembre? Bisogna tenere conto del calendario lunare. La luna calante è favorevole alla semina di cipolla bianca, lattuga, spinaci, radicchio e valeriana. Quella di settembre è anche l’occasione per trapiantare i porri in attesa della produzione di primavera. Altre semine sono quelle di melanzane e zucca. 

Con la luna crescente, invece, è il momento di piantare cicoria, finocchi, bietole, ravanelli e prezzemolo. Tanto da piantare c’è anche a ottobre: carote, verza, fave, cime di rapa, lattughino, rucola e scarola. Novembre non è il mese migliore per la semina tuttavia qualcosa si può fare. Ad esempio è il periodo adatto per i legumi come fave e piselli. Si semina poco a novembre ma si può ancora fare un buon raccolto con broccoli, cavoletti di Bruxelle, cavolo cappuccio, lattuga e radicchio, tra gli altri.

La preparazione per la prossima stagione

Come detto nel paragrafo precedente, a novembre c’è ben poco da seminare. Questo mese freddo va dedicato soprattutto alla preparazione del terreno per la prossima stagione. Ripulite la terra dalle colture esaurite e dopo aver falciato l’erba lasciatela sul terreno. Eseguite una leggera vangatura affinché la terra abbia un buon drenaggio. A novembre è il momento per la letamazione; il letame può essere interrato oppure lasciato in superficie per poi fare una vangatura verso febbraio. L’alternativa al letame è il compost.

Per realizzare un buon compost, così da recuperare numerosi elementi che altrimenti andrebbero buttati, vi suggeriamo di sfruttare molti rifiuti naturali, come per esempio: avanzi di frutta e verdura sia crudi sia cotti, fondi di caffè e filtri di tè, tovaglioli di carta, peli di animali e piume di uccello, trucioli di legno, fogliame ed erba di ogni tipo.

 

 

 

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