Una selezione di piante per le vostre siepi

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Potete scegliere tra tantissime tipologie, che si differenziano per foglie, fioritura e altezza, per creare le vostre siepi: ne abbiamo scelte alcune per voi.

 

Guardando il vostro giardino vi siete accorti che manca qualcosa, riflettendo vi siete resi conto che delle siepi potrebbero dare quel tocco in più che manca e magari restituirvi anche un po’ di privacy. Resta da capire quali piante usare per le siepi. Non è possibile dire che ce ne siano alcune migliori di altre; ciò che invece possiamo fare è indicarvi alcune piante per potreste utilizzare.

 

I tipi di siepi

Prima di andare al sodo, ovvero parlarvi delle piante in particolare, affrontiamo il discorso da un punto di vista generale sui tipi di siepi. Ne individuiamo due: le siepi decidue e le latifoglie e conifere sempreverdi. Cominciamo dalle decidue descrivendone le caratteristiche, poi faremo lo stesso con il secondo tipo. Le siepi decidue perdono il fogliame in autunno e rinverdiscono in primavera. Questo tipo di siepi ha bisogno di minimo due tagli di manutenzione l’anno ma se giovani, anche tre o quattro. Le siepi latifoglie e conifere sempreverdi restano con foglie (o aghi) verdi anche d’inverno. Richiedono un solo taglio l’anno.

Ligustro

Il ligustro è una pianta legnosa che può arrivare fino a 7 metri di altezza. Le sue foglie sono intere, lucide e coriacee. Fioriscono tra maggio e giugno. Richiedono due o tre tagli l’anno in primavera ed autunno ma nel caso di piante giovani il taglio va eseguito mensilmente.

 

Carpine

Questa pianta può raggiungere l’altezza massima di 7 metri crescendo in media 40 centimetri l’anno. Tra febbraio e marzo si può eseguire il taglio di manutenzione mentre la potatura vera e propria va fatta tra luglio e agosto. Tra aprile e maggio si assiste alla sua fioritura.

 

Biancospino

Il biancospino è un arbusto molto ramificato e dal contorno spinoso che può raggiungere l’altezza di 6 metri. Le foglie possono essere lunghe dai 2 ai 6 cm, sono di forma romboidale e hanno un picciolo. I fiori si raggruppano in corimbi e ne possono contenere da cinque a venticinque. Il colore dei petali è tra il bianco e il risato. La fioritura avviene tra maggio, le bacche sono commestibili. I tagli di manutenzione si fanno a giugno e a settembre mentre la potatura tra autunno e marzo.

 

Cipresso di Leyland

Questa siepe erge un muro sempreverde. Si caratterizza per una crescita veloce quindi non è difficile trovare in commercio esemplari giovani a ottimi prezzi. È una buona soluzione soprattutto per chi vive in zone fredde perché resiste ottimamente alle temperature basse. Sono sufficienti due potature, una in primavera e l’altra in autunno. Una raccomandazione: essendo il suo apparato radicale superficiale, onde prevenire la sradicamento è bene non far crescere le siepi oltre i 4 metri.

 

Lauroceraso

Il lauroceraso appartiene alla categoria sempreverdi che resiste molto bene al freddo. Richiede una sola potatura l’anno durante il primo periodo della primavera. Ha le foglie ovali di color verde acceso. I fiori fanno la loro comparsa in primavera e la pianta può arrivare fino a 6 metri di altezza.

 

Fotinia

La Fotinia è una siepe sempreverde dotata di grande resistenza, può arrivare a 5 metri di altezza. Viste le sue dimensioni la distanza tra una pianta e l’altra deve essere di 100 cm. Con l’inizio della primavera spuntano dei germogli rossi e poi dei fiori bianchi. Terminata la fioritura è il momento di eseguire la potatura con un buon tagliasiepi. La seconda potatura va fatta in estate.

 

Alloro

Le siepi sempreverde di alloro possono arrivare fino a 10 metri di altezza. Le foglie sono di colore verde scuro e durano tutto l’anno. In estate sbocciano piccoli fiori di color giallo chiaro. L’alloro non si fa spaventare da condizioni climatiche avverse. La potatura va eseguita due volte l’anno: verso la fine della primavera e a inizio autunno.

 

 

Oleandro

L’oleandro comune è una pianta originaria delle regioni mediterranee e dell’Asia. I suoi fusti sono poco ramificati; i rami giovani hanno il caratteristico colore verde e sono glabri. Quando i fusti e i rami invecchiano, la corteccia assume un colore grigiastro. La pianta può facilmente essere attaccata dalla rogna dell’oleandro. In questo caso si opera con la potatura della parte malata e si somministrano fungicidi rameici.

 

 

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