Spieghiamo che tipi di intervento bisogna eseguire (e quando) per la potatura del limone. Illustriamo, inoltre, alcune delle malattie più comuni che possono affliggere la pianta.
Gli alberi di limone sono tra i più diffusi nei giardini degli italiani. Il limone ha la particolarità di fiorire e fruttificare più volte nel corso dell’anno ma essendo una pianta sempreverde si presta bene anche a far da pianta ornamentale. Anche il limone richiede la potatura, quindi se è vostra intenzione piantarne uno o più, dovrete procurarvi anche delle buone cesoie vendute online. Al resto ci pensiamo noi spiegando come e quando fare la potatura, visto che ne parliamo nei prossimi paragrafi.
Quando fare la potatura
Il primo aspetto da discutere è sicuramente quando fare la potatura. Prendiamo i due periodi estremi dell’anno, ossia quelli più freddi e più caldi, ecco questi vanno evitati. I mesi rimanenti, invece, vanno bene anche se il più indicato è sicuramente marzo, a patto che non ci siano gelate fuori stagione. Non è consigliabile eseguire l’intervento durante la fioritura oppure quando i limoni sono in formazione.
È opportuno sottolineare che il limone, in quanto pianta sempreverde, non vive il classico stato di riposo vegetativo invernale, piuttosto si verifica una stasi della crescita quando fa più freddo. Quando si decide di tagliare va ricordata una cosa fondamentale ossia che il limone, come tutti gli agrumi del resto, sviluppano i frutti sui rami dell’anno precedente e che la crescita dei rami si registra durante tre periodi che sono la primavera, l’inizio estate e in autunno.
L’allevamento
Dopo la messa a dimora delle piantine di limone si fa la cosiddetta potatura di allevamento. Lo scopo di questa prima potatura è di impostare la forma della pianta. Va detto che nella gran parte dei casi, quando si compra una piccola pianta di limone questa fase è stata già eseguita, in caso contrario si procede così: si scorcia l’astone in modo che abbia un’altezza compresa tra i 60 e i 70 cm quindi si attende la nascita dei germogli che devono formare le branche principali. In questa fase gli interventi di taglio sono volti esclusivamente all’eliminazione dei polloni ed eventualmente i rami intricati. Non esagerate con i tagli altrimenti la produzione tarderà.
La potatura di produzione
Trascorsi pochi anni dalla messa in dimora, si procede a una potatura leggera. In genere questa va fatta a distanza di 24 – 36 mesi l’una dall’altra. Ci sono quattro tipi di intervento possibili. Lo sfoltimento dei succhioni dorsali, se ravvicinati e intricati si procede ad eliminarne alcuni. Un altro intervento è la cimatura dei succhioni che interessa quelli di medio vigore cosicché possano ramificare e fruttificare. C’è da fare, poi, l’eliminazione dei rametti che crescono sul tronco e l’asportazione di rami secchi e/o ammalati; ciò vale anche per quelli infestati da insetti che fanno male alla pianta.
Potatura: regole di base
La potatura, in generale, presenta una serie di regole di base valide per tutte le specie ma ce ne sono anche di particolari che interessano i limoni (e gli agrumi). Diamo delle linee guida utili nel nostro caso. La potatura deve essere leggera, visto che una buona presenza di foglie, infatti è la premessa alla fioritura e di conseguenza alla produzione dei frutti.
Prestate attenzione ai rami con troppi limoni, potrebbero spezzarsi sotto il peso degli agrumi prodotti. La chioma deve essere equilibrata, questo vale come principio generale ma ricordate bisogna evitare scottature ai limoni di conseguenza la forma migliore per la chioma è quella detta globo. Usate attrezzi di ottima qualità, robusti, affidabili e comodi da impugnare. Gli attrezzi da taglio come le cesoie vanno disinfettate dopo ogni utilizzo, è fondamentale per evitare la trasmissione di malattie.
Le malattie del limone
Ci sono alcune malattie che colpiscono gli agrumi e in particolare i limoni, soprattutto se non si mettono in atto misure preventive come l’alleggerimento della chioma ma anche attraverso una nutrizione adeguata.
Tra le malattie più comuni citiamo il “mal secco”che è una patologia fungina che interessa i vasi conduttori interni. La conseguenza è il disseccamento della pianta. La malattia molto spesso non può essere debellata.
La comparsa di macchie di colore rosso bruno sui rami è sintomo della batteriosi. Queste macchie possono fare la loro comparsa anche sui frutti. Una potatura adeguata e una buona nutrizione sono fondamentali per la prevenzione ma in caso si presenti il problema, l trattamento prevede l’uso del verderame.
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