I 7 migliori bonsai del 2024

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Bonsai – Guida agli acquisti, Opinioni e Comparazioni

 

Chi ha il pollice verde prima o poi si rende conto che tra tante piante e fiori uno o più bonsai ci starebbero bene… anche se non si tratta certo di una pianta come tutte le altre! Richiede qualche attenzione in più, parliamo di una vera e propria tecnica e persino di un’arte, ovvero l’arte di dare forma, di coltivare quello che di fatto è un albero in miniatura. Se siete ansiosi di scoprire quali sono gli “alberelli” più belli, più verdi e dalla chioma folta, dovete semplicemente leggere la nostra guida. Come avete detto? Andate di fretta? Beh, se proprio non potete soffermarvi a lungo sulla nostra pagina vi suggeriamo immediatamente due piante: la Exotenherz.de Bonsai di Ficus retusa cinese e il Vivai Gardenhome Olivo Bonsai, un piccolo esemplare di olivo, pianta mediterranea di un certo valore, che arriva con la terra bagnata e ben ancorato alla confezione. Potrete trapiantarlo in un vaso di ceramica e porlo tanto all’esterno quanto all’interno del vostro appartamento. 

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 7 migliori Bonsai – Classifica 2024

 

Abbiamo stilato per voi una classifica arricchita da un recensione per ciascun bonsai. Chi desidera sapere dove acquistare a prezzi bassi i bonsai della migliore marca più venduti online può cliccare sul link da noi fornito. Confrontate i prezzi e scegliete il bonsai che più vi piace.

 

 

Bonsai di Ficus

 

1. Exotenherz.de Bonsai di Ficus retusa cinese, 8 anni

 

È un bell’esemplare di bonsai di Ficus Retusa, una specie tropicale appartenente alla famiglia delle Moraceae. È un tipo di pianta sempreverde quindi potete godere delle sue foglie tutto l’anno, in estate ama prendere aria fresca all’aperto. Il bonsai ha la forma ad “S”, presenta delle radici forti e resistenti che sono radicate nel terreno ottimamente. 

Il tronco ha un buono spessore che denota resistenza, stesso discorso per i ramoscelli. È una pianta resistente, dunque anche comprandola online non risente del viaggio, basta che il terreno sia adeguatamente umido.  

Il bonsai è accompagnato da un ottimo vaso e da un sottovaso di forma circolare, in terracotta, che però ci pare verniciato alla meno peggio con evidenti difetti. Tra le cure richieste segnaliamo che è necessario somministrare il fertilizzante ogni 15/20 giorni durante l’estate mentre in inverno ogni 4/6 settimane.

 

Pro

Sempreverde: Il bonsai di Ficus in esame regala foglie verdi per tutto l’anno, in questo modo si ha sempre la casa allegra con i colori della natura.

Vaso: Il bonsai è accompagnato da un vaso in terracotta e dal sottovaso che, pur essendo in terracotta, appare essere molto resistente.

Età: Non è una pianta giovane, dunque ha già fortificato le sue radici e il suo tronco, è dunque una pianta resistente.

 

Contro

Verniciatura: Ci ha sorpreso in negativo la scarsa cura dimostrata nel verniciare il vaso, ci sono diverse imperfezioni.

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Bonsai di olivo

 

2. Vivai Gardenhome Olivo Bonsai

 

Se volete restare su una pianta molto tipica del nostro territorio, ma in miniatura, date uno sguardo al bonsai olivo di Vivai Gardenhome, che appare molto rigoglioso e ricco di fiori, quindi perfetto per essere esposto all’esterno ma anche curato all’interno di un appartamento.

Il vaso non è in ceramica, per cui potrete trapiantare il bonsai che volete renderlo più ornamentale. Al momento della consegna la terra appare bagnata, segno di cura nei confronti di chi ha acquistato e non vuole ricevere una pianta morente.

Il costo è interessante, soprattutto perché questo bonsai, se curato nella maniera corretta, resta in ottime condizioni. C’è però chi avrebbe gradito avere anche un manuale con la storia della pianta e con qualche consiglio su come prendersene cura, per non commettere errori di alcun genere. 

 

Pro

Confezione: Il bonsai viene consegnato con la terra bagnata e ben fermo, quindi non ci sono rischi che venga recapitato secco o morto.

Costo: Il prezzo di vendita piace perché basso in rapporto a una pianta che appare molto resistente nel tempo.

Versatile: Potrete tanto metterla all’interno del vostro appartamento, quanto all’esterno, visto che è molto coriacea.

 

Contro

Manuale: Manca quello che racconta la storia della pianta e che dia qualche consiglio su come manutenerla.

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Bonsai di Ficus ginseng

 

3. Bonsai da Botanicly  Ficus Ginseng altezza 70 cm

 

È un bonsai di ficus ginseng con forma ad “S”. La pianta è resistente ma è da appartamento quindi non tollera il freddo, mentre in estate può essere lasciata all’aperto. Altra cosa che non tollera sono i continui spostamenti dunque trovatele un posto e ne limiti del possibile lasciatela lì. 

Le foglie sono graziose e dal bel colore verde scuro, molto intenso. È un ottimo arbusto decorativo secondo noi. Non siamo in grado di dirvi l’età della pianta ma essendo già formata e con le radici ottimamente radicate non abbiamo motivo di pensare che sia troppo giovane. 

Il prezzo ci sembra un po’ alto anche perché è accompagnata da un economicissimo vaso di plastica per nulla bello da vedere. Non ci sono minime istruzioni su come prendersene cura e questa è una mancanza di attenzione verso il cliente.

 

Pro

Fogliame: Il bonsai ha una bellissima chioma con foglie verdi e grandicelle, è uno spettacolo ammirarla in tutto il suo splendore.

Decorativa: Per le sue caratteristiche estetiche si presta molto bene a fare da arbusti decorativo, è da tenere sempre in bella mostra.

 

Contro

Vaso: Delusione per il vaso e il relativo sottovaso, è un comunissimo contenitore in plastica da pochi spiccioli, brutto da vedere.

Istruzioni: La pianta non è accompagnata da uno straccio di nota con indicati consigli sulla sua cura e se si tratta di una pianta da interno oppure da esterno, chi non è esperto non sa come comportarsi.

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Bonsai acero rosso 

 

4. Acero rosso giapponese vaso 16 pianta vera

 

Chi è in cerca di un acero rosso giapponese dovrebbe leggere con attenzione questa recensione perché potrebbe aver trovato la pianta di cui ha bisogno. Attenzione perché così com’è non è un bonsai, ma potete farla diventare tale quindi è destinata a chi ha una certa esperienza in merito. 

Dobbiamo dire che non presenta una folta chioma ma questo non è per un difetto della pianta o per una questione di cattiva qualità, semplicemente è così di natura. Le foglie cambiano colore ad ogni stagione, molto bella la colorazione autunnale giallo brillante. Non è adatta per stare in casa, l’acero è una pianta cui piace stare all’aria aperta quindi se non avete un balcone o un giardino, è meglio lasciar perdere e cercare un bonsai da appartamento. 

La pianta è accompagnata da un comunissimo vaso di plastica, molto sottile, ma questo è l’unico appunto che possiamo muovere a una pianta che per il resto ha soddisfatti buona parte dei clienti.

 

Pro

Colore: Le foglie cambiano colore all’unisono con il susseguirsi delle stagioni regalando ogni volta bei colori.

Prezzo: Non si tratta di una pianta particolarmente costosa, sicuramente è alla portata di tutti, inoltre la spesa è ripagata dal fatto che duri a lungo.

 

Contro

Non è bonsai: La pianta così come vi viene consegnata non è un bonsai, pertanto è adatta a chi è capace di farla diventare tale.

Qualità del supporto: Stendiamo un velo pietoso sul vaso che accompagna la pianta, difficile trovare qualcosa di più economico, visto che è fatto con plastica sottilissima.

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Bonsai di olmo

 

5. Pollice Verde Bonsai di olmo Cinese in vaso

 

Un esemplare perfetto per chi si approccia per la prima volta a questo tipo di hobby. È un olmo cinese, una pianta che offre anche una particolare robustezza e resistenza, tanto da riuscire a sopportare bene l’adattamento in un nuovo ambiente. Le dimensioni del vaso sono standard, 15 cm circa. Mentre la pianta è alta 25 cm quindi un esemplare già adulto e a cui dedicare particolari cure per consentirne lo sviluppo nello spazio ridotto del piccolo vaso.

La pianta viene venduta già guidata verso una leggera torsione del tronco perché assuma il tipico aspetto ritorto delle piante forzate alla crescita in miniatura. Potrebbe essere necessario intervenire per correggere delle imperfezioni dovute magari al trattamento intensivo e che le cure individuali verso la pianta possono migliorare.

Insieme al bonsai, il vivaista offre anche una ricca scheda tecnica con le istruzioni di base da cui partire per prendersi cura della pianta e guidarne la crescita. La corretta esposizione e le indicazioni specifiche riguardo la specie sono riportate nelle istruzioni dettagliate e corredate di alcuni video su YouTube.

 

Pro

Esemplare pronto: L’olmo è già adulto e coltivato in vaso perché assuma il tipico aspetto ritorto che dà maggiore valore al bonsai.

Con scheda di istruzioni: La confezione ben curata, include anche le indicazioni per una cura ottimale della pianta insieme agli spunti da cui partire per appassionarsi a questa antica tecnica di coltivazione.

Parzialmente caducifoglie: L’olmo è una pianta che tende a perdere le foglie durante la stagione invernale, per questo è importante sottolineare che qui non tutto il fogliame cadrà ma solo una sua parte.

 

Contro

Pianta delicata: L’olmo è un albero molto robusto e adatto ai principianti che vogliono approcciarsi a questo hobby ma il trasporto può indebolire la pianta più del previsto.

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Bonsai di Carmona

 

6. Bakker Carmona Microphylla Fukientee Albero Bonsai  Vaso in Ceramica

 

Un bonsai molto particolare quello di Bakker, che appartiene alla famiglia delle Boraginacee: il Fukientee o Carmona Microphylla è una pianta che ha come caratteristica dei fiori a forma di stella, che crescono in primavera o in estate.

Viene recapitato in un vaso in ceramica, con tanto di sottopiatto, ed è alto all’incirca 25 cm, mentre il diametro del piatto è di 18 cm. Le foglie verdi e rigogliose possono mantenersi in ottime condizioni se la pianta viene esposta alla luce, non diretta del sole.

Ci sono però dei problemi per quanto concerne la consegna, in quanto spesso il bonsai è troppo piccolo rispetto alle foto e la terra non viene bagnata in maniera adeguata, per cui le foglie appaiono secche e ci vuole un po’ per farle riprendere. Il costo è proporzionato alle caratteristiche di una pianta abbastanza particolare. 

 

Pro

Fiori a stella: Questa è una caratteristica di questo bonsai, che cresce in primavera o all’inizio dell’estate.

Vaso in ceramica: Un elemento che vi toglierà dalla fatica di trapiantarlo e che può contare anche su di un sottopiatto.

 

Contro

Dimensioni: Appare troppo piccolo rispetto alle foto e inoltre spesso arriva con le foglie gialle, per cui ci vuole un po’ di impegno per farle tornare verdi.

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Bonsai di melograno

 

7. Bonsai di melograno 1

 

Chi è in cerca di una pianta che, oltre alle foglie, dia anche dei frutti, può optare per il bonsai di melograno che può essere una scelta valida. La pianta che vi proponiamo è un melograno nano dunque è opportuno sottolineare come i piccoli frutti che produce non siano commestibili ma abbiano soltanto una valenza estetica, tra l’altro parecchio gradevole. 

È una pianta per esterno, quindi non la consigliamo a chi non ha un giardino, un terrazzo o magari un balcone per concedere di prendere un po’ d’aria. Altra cosa importante da sapere che d’inverno il melograno è spoglio, dunque non va bene per chi vorrebbe un bonsai con una bella chioma per tutto l’anno. 

Molto carino il vaso, alto e dalle linee semplici, di colore bianco. Di grande utilità la scheda botanica fornita insieme al bonsai, qui trovate tutte le indicazioni utili alla migliore cura possibile del melograno.

 

Pro

Frutti: La pianta produce frutti di melograno che, anche se non commestibili, creano un gradevole effetto estetico che siamo certi piacerà  a molti.

Vaso: Insieme alla pianta c’è anche un vaso di buona qualità, semplice nell’aspetto ma anche gradevole alla vista.

Scheda botanica: La pianta è corredata da dettagliate istruzioni su come prendersene cura nel migliore dei modi così di garantire una lunga vita.

 

Contro

Spoglia: Il problema principale del melograno nano è che durante il periodo invernale è spoglio, quindi perde parte della sua bellezza fin quando non comincia la primavera.

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Accessori

 

Vasi per bonsai

 

Xuniu vasi per Piante in plastica, rettangolo Vaso di Fiori Bonsai

 

A volte può essere necessario cambiare il vaso del bonsai perchè rotto, troppo piccolo o per il semplice gusto di cambiare. A tale scopo c’è il vaso Xuniu che naturalmente può essere impiegato anche per altri tipi di piante come quelle grasse oppure i fiori. Di forma rettangolare, è molto solido, è fatto di plastica ma questa è parecchio rigida. Manca un sottovaso ma si tratta di un problema di facile soluzione. L’unica cosa che resta da aggiungere è che la totalità o quasi dei possessori si è detto soddisfatto per l’acquisto.

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Guida per comprare un bonsai

 

Già da qualche anno i bonsai sono presenti sul mercato italiano dunque la buona notizie sono almeno due: la prima è che le offerte non mancano, la seconda è che c’è una buona varietà e disponibilità di queste piante. Oggigiorno potete trovare i migliori bonsai del 2024 sia presso i fiorai sotto casa, sia online. 

Avere tante piante per le quali fare una comparazione è un vantaggio non da poco e non manca qualche nuovo esemplare più economico così se non siete convinti di potervi prendere cura della pianta, non sprecherete troppi soldi nel caso in cui dovese appassire. Chiaramente questa è una eventualità che non auguriamo a voi e soprattutto alla piana che merita di ricevere tutte le cure e le attenzioni del caso. 

C’è una domanda cui vogliamo rispondere con la nostra guida ed è la seguente: come scegliere un buon bonsai? Abbiamo fatto del nostro meglio per mettere a vostra disposizione tutte le informazioni utili in tal senso, ecco perché riteniamo importante per voi leggere la nostra guida nella sua interezza, siamo sicuri che alla fine della lettura avrete le idee chiare su quale bonsai comprare.

 

Lo stile del Bonsai

Qui non parliamo di come coltivare il bonsai in senso stretto, ovvero, piantare il seme e vederlo crescere. A noi interessa che possiate comprare il miglior bonsai e una prima discriminante può essere sceglierlo in base allo stile, ce ne sono diversi, ciascuno con un nome giapponese. Vediamone alcuni. Con il termine Hokidachi si intende lo stile da noi detto “a scopa rovesciata”. Gli alberi con tale stile sono caducifogli, caratterizzati da una ramificazione ampia e sottile.

Chokkan indica uno stile eretto e formale, diciamo che è quello più diffuso in natura, tipico di quegli alberi che ricevono molta luce. Questo tipo di bonsai ha un tronco largo alla base che si assottiglia via via che cresce. Il termine Moyogi fa riferimento a un bonsai dallo stile eretto informale, quindi il tronco assume una sorta di forma ad “S”. Anche in questo caso la base del tronco è più ampia della sommità. Si dice Shakan un bonsai il cui tronco è inclinato con un angolo tra i 60° e gli 80°.

Il Kengai è lo stile a cascata, dunque l’albero cresce verso il basso un po’ come capita a quelli che si trovano su un dirupo e che tende  a piegarsi sotto il peso della neve o dal crollo di massi. Un bonsai del genere richiede un vaso alto. Lo Han-Kengai è uno stile a semi cascata quindi il tronco cresce eretto per poi piegarsi, ha la punta non scende mai sotto il livello del bordo del vaso. Un bonsai con lo stile Bunjingi ha il tronco sghembo ed è privo di rami. Il bonsai Fukinagashi ha lo stile di un albero battuto dal vento, per questo motivo il tronco e i rami crescono da un solo lato.

 

Criteri di scelta per il principiante

Secondo i pareri di molti esperti chi decide di comprare per la prima volta un bonsai dovrebbe evitare quelle specie che presentano maggiori difficoltà nella cura, ovvero, è bene iniziare con un albero semplice da coltivare. Il bonsai va scelto anche in base al luogo dove si ha intenzione di sistemarlo, infatti ci sono bonsai più adatti all’interno ed altri che preferiscono stare all’aperto. Alla luce di quanto detto, quando si compra un bonsai bisogna sempre essere consapevoli di quale specie si tratta.

Gli utensili

Comprare un bonsai significa anche acquistare una serie di utensili indicati per la cura della pianta. Non devono mancarvi cesoie per la potatura, tronchesi cave, tagliarami, attrezzi per il rinvaso, una taglierina e pinzetta per radici e da jin e un tagliafilo. Come per molti altri strumenti è possibile trovarli in vendita online ma soprattutto a prezzi differenti, dunque indicati sia per chi può permettersi una spesa maggiore sia per chi è in cerca del risparmio. 

 

 

 

Domande frequenti

 

Come curare un bonsai?

Per una adeguata cura del bonsai bisogna tenere conto di almeno tre fattori che sono l’annaffiatura, la concimazione e la giusta collocazione della pianta.  Chiaro che non essendoci un solo tipo di bonsai è complicato dare informazioni precise in merito. Possiamo dire che la cosa importante è imparare a cogliere i messaggi che il bonsai lancia. Come coglierli? Basta osservarlo. 

La pianta va irrigata quando il terreno sembra asciutto, toccate con mano, spingete il dito fino a un centimetro di profondità. Il bonsai va concimato durante tutto il periodo vegetativo della pianta, in particolare quelli da esterno vanno concimati dalla primavera all’autunno mentre quelli da interno possono essere concimati tutto l’anno. 

Anche per la collocazione ideale molto dipende dal tipo di bonsai, in generale possiamo dire che quelli da esterno richiedono un luogo luminoso, dovrebbero essere baciati dal sole per almeno mezza giornata e stare al riparo dal vento. Anche gli alberi da interno hanno bisogno di luce ma qui la differenza è che alcune specie hanno bisogno di essere investite appieno dal sole mentre altre richiedono la mezz’ombra. I bonsai da interno richiedono una temperatura costante.

 

Come fare un bonsai?

Partendo dal seme si stende uno strato drenante di pietrisco (va bene anche la pietra lavica) quindi si aggiunge uno strato di terriccio per bonsai. Stendete una manciata di semi ben distanziati quindi coprite con un altro strato di terriccio alto 2 cm circa e con le dita compattatelo e annaffiate. Ricordate di tenere il semezaio appena umido.

 

Come potare un bonsai?

Ci sono due tipi di potatura: quella di mantenimento e quella d’impostazione, la prima serve per mantenere e migliorare la forma del bonsai mentre la seconda dà all’albero forma e stile. La potatura di mantenimento può essere eseguita durante tutta la stagione di crescita. In questo caso si tagliano i rami e i germogli non coerenti con la forma desiderata. 

La potatura di impostazione, invece, va fatta a inizio primavera oppure ad autunno inoltrato. Qui si recidono rami “grandi” al fine di determinare la forma. È bene non rimuovere più di tre rami e usare una tronchese concava per evitare il verificarsi di brutte cicatrici. Se i tagli sono grandi, conviene applicare della pasta cicatrizzante.

 

Perché il bonsai perde le foglie?

Le ragioni per le quali un bonsai perde le foglie possono essere naturali, ci sono specie che durante il periodo invernale sono spoglie, oppure la causa può essere una malattia, le radici marce provocate da un terreno scarsamente drenante. Un’altra possibile causa è la scarsa esposizione alla luce.

 

Cosa significa bonsai?

Bonsai è una parola giapponese che può essere tradotta come “piantato in un vaso”.

 

 

 

Come utilizzare il bonsai

 

I bonsai sono piante particolari che pur appartenendo alla cultura giapponese e cinese, sono arrivati fino a noi e oggi possiamo ritrovarli in casa di tantissimi italiani dal pollice verde. I bonsai possono essere da interno oppure da esterno e sono disponibili diverse specie, alcune sempreverdi altre, invece, restano spogli d’inverno.

Annaffiatura

Come tutti sanno il bonsai va innaffiato, il problema è il quando, con quanta frequenza. Troppa acqua potrebbe compromettere seriamente la pianta di conseguenza non va seguito uno schema solo perchè magari si hanno più bonsai e li si vuole innaffiare tutti insieme. Per capire quando somministrare l’acqua basta osservare il terreno, se è asciutto si annaffia, se è umido, no. In questo senso è opportuno usare una corretta miscela di terriccio, una dedicata ai bonsai e che dunque sia composta dal 50% di akadama, 25% di ghiaia fine e 25% di terriccio universale.

 

Come annaffiare

Annaffiare correttamente il bonsai vuol dire fare in modo che tutto l’apparato radicale sia raggiunto dall’acqua, osservate che questa esca dai fori di drenaggio, in tal modo avrete la certezza che siano state raggiunte le radici, attendete qualche minuto e bagnate nuovamente. L’albero va irrigato dall’alto servendosi di un annaffiatoio dotato di un soffione sottile. Se si può usare acqua piovana è meglio altrimenti va benissimo quella del rubinetto.

 

La collocazione del bonsai

La prima distinzione importante da fare è che ci sono bonsai da interno e bonsai da esterno, tra i primi ci sono ficus, olmo cinese e carmona; tra i secondi citiamo acero giapponese, ginepro e pino. Detto questo, i bonsai da esterno devono essere esposti alla luce diretta del sole per una decina di ore o più e al riparo dal vento, anche quelli da interno ovviamente hanno bisogno della luce del sole ma alcune specie richiedono la mezz’ombra.

 

Il concime giusto

La scelta del concime è fondamentale. In primavera si somministra un concime ricco di azoto che possa favorire la crescita della pianta. In estate, invece, si somministra un concime equilibrato nella composizione dunque va bene un NPK 10-10-10. Quando arriva l’autunno bisogna rinforzare il bonsai in vista del calo delle temperature dunque serve un concime NPK 3-10-10. 

Per quanto riguarda le dosi, queste sono riportate con precisione sulla confezione. A ogni modo è possibile ridurre leggermente la quantità di fertilizzante se la pianta non è in formazione. Per la concimazione con concimi solidi si usano delle apposite coppette per evitare che il prodotto si disperda. Le coppette vanno adagiate capovolte sul terreno. 

Il rinvaso 

I tempi per il rinvaso dipendono dalle sue dimensioni e dal tipo di bonsai; quelli a crescita rapida vanno rinvasati ogni 24 mesi, 12 in alcuni casi. I bonsai adulti richiedono di essere rinvasati ogni 3 o 5 anni. Ad ogni modo per essere certi che sia giunto il momento del rinvaso bisogna osservare le radici, se queste sono ancora contenute nel terreno, dunque non avvolgono il sistema radicale, si può attendere un altro anno circa.

 

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Exotenherz.de Bonsai olmo Ulmus parvifolia, 10 anni

 

È proprio un bel bonsai di olmo quello di cui trattiamo qui di seguito. Ha 10 anni dunque è perfettamente formato, aspetta solo una casa che possa accoglierlo per dare in cambio una bella nota di colore verde. La sua chioma è molto folta, le radici non ben piantate nella terra. Pur essendo una pianta da appartamento, in estate preferisce restare fuori. 

Non richiede particolari cure se non quelle ordinarie dunque acqua e fertilizzante ogni 20 giorni durante l’estate mentre l’inverno è sufficiente fertilizzare ogni 40 giorni circa. La pianta è accompagnata da un vaso in terracotta e da un sottovaso dello stesso materiale, crediamo però che la verniciatura non sia delle migliori. 

A parte questo, vaso e sottovaso sono realizzati con buoni materiali. Certo, per com’è fatto forse conviene immergere direttamente in una bacinella d’acqua per una decina di minuti, in caso contrario usando un innaffiatoio crediamo che parte dell’acqua possa andare persa.

 

Pro

Età: Il bonsai di olmo ha una età di 10 anni pertanto parliamo di una pianta debitamente formata, solida e consolidata.

Fogliame: Siamo sicuri che non potrete fare a meno di ammirare la chioma del bonsai che è folta e stupenda.

Radici: Chi ha avuto modo di controllare le radici racconta di un ottimo e ben sviluppato apparato radicale.

 

Contro

Finiture: Non critichiamo il vaso per la sua qualità che anzi, è buona, piuttosto per come è stato verniciato, secondo noi andava rifinito meglio.

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