Elenco delle malattie delle piante da frutto o ornamentali

Ultimo aggiornamento: 03.12.24

 

Anche la pianta più sana e rigogliosa può incorrere in qualche problema fitosanitario da debellare prontamente per difendere le colture da malattie e patogeni che potrebbero comprometterne la salute e lo sviluppo.

 

Il giardino è sicuramente uno degli spazi più cari e belli della nostra nostra, ma richiede molte cure e attenzioni per garantire una crescita sana e rigogliosa a tutte le specie vegetali (da frutto o ornamentali) che decidiamo di mettervi a dimora.

Quando le nostre amiche verdi si ammalano o vengono attaccate da parassiti animali, è importante intervenire con prontezza per risolvere tempestivamente il problema e far sì che possano prosperare nel migliore dei modi. Qui di seguito vi proponiamo un elenco delle malattie delle piante più comuni e alcuni dei rimedi più efficaci per debellarle. 

 

Malattie piante di origine fungina e parassitaria

 

Oidio

Come tutti gli esseri viventi, anche le piante quando sono malate mostrano sintomi specifici che possono aiutarci a trovare una soluzione al problema. Il primo campanello d’allarme a cui prestare attenzione è l’aspetto delle foglie, che rappresenta il primo indicatore dello stato di salute di un vegetale. Qualora si noti una patina farinosa e biancastra sulla pagina fogliare è molto probabile si tratti di Oidio, comunemente conosciuto come mal bianco.

I funghi responsabili di questa patologia fungina sono favoriti dal clima mite e umido caratteristico delle due stagioni di passaggio. Oltre a rientrare tra le più comuni malattie della salvia e di altre varietà aromatiche dell’orto, è solita attaccare il fogliame di moltissime specie da frutto e ornamentali come le viti e le rose, ma possiamo notarne la presenza un po’ in tutto il giardino.

Se presa in tempo, si può prevenirne la diffusione mediante delle irrorazioni di zolfo, scegliendo dei preparati commerciali “non classificati” (i meno tossici in assoluto), oppure nebulizzando sul fogliame, ogni tre-quattro giorni, un macerato a base d’aglio o equiseto.

 

Marciumi radicali, del colletto e del fusto

Un’altra malattia crittogamica causata dai funghi delle piante è il marciume che tende a svilupparsi a livello delle radici, del colletto oppure del fusto, e la cui diffusione viene agevolata da un ambiente eccessivamente umido che favorisce la presenza di ristagni idrici prolungati nel terreno.

I sintomi a cui prestare attenzione sono: l’ingiallimento improvviso delle foglie, la comparsa di macchie scure in progressiva espansione sul tronco (o il rizoma) e l’avvizzimento dell’intera struttura vegetale, che tende a piegarsi gradualmente fino a morire.

Anche se si tratta di una malattia che in genere non dà scampo agli esemplari infetti, una pianta colpita da marciume radicale si può ancora salvare, a patto però che l’infezione sia ancora a uno stadio iniziale.

In questi casi, la prima cosa da fare è rimuovere rami e foglie che mostrano maggiori segni di deperimento per impedire che l’agente fungino intacchi anche le parti sane dell’esemplare, dopodiché occorre rimuovere la terra intorno al colletto dell’albero fino a scoprire le prime radici. Dopo un paio di giorni, è consigliabile eseguire un trattamento disinfettante con sali rameici per inibire la proliferazione del fungo responsabile del marciume.

Rizottoniosi

Con il termine “Rizottoniosi” si intendono tutte quelle malattie fungine causate da alcune specie di funghi appartenenti al genere Rhizoctonia, che in numerose piante sia erbacee sia legnose determina alterazioni fogliari subito dopo la fioritura e imbrunimento del fusto o dello stelo che si estende progressivamente ai palchi più alti.

Nel caso di esemplari già colpiti si consiglia di allontanarli dalle altre piante per impedire che l’agente patogeno si diffonda e, una volta sostituito interamente il terriccio nel quale erano ospitati, si procede a trattamenti con prodotti appositamente formulati per debellare il fungo responsabile della malattia, come il tolclofos metile.

 

Ruggini

Avete presente quelle piccole macchie marroni sulle foglie delle piante da appartamento o da frutto? Con molta probabilità si tratta di ruggine, una malattia crittogamica abbastanza comune causata da un agente patogeno fungino molto pericoloso e infestante, che può provocare la morte dell’esemplare colpito, estendendosi rapidamente anche sulle piante vicine.

La soluzione più efficace per debellare questa infida malattia è trattare le zone infestate con sali di rame oppure ricorrere a infusi naturali a base di ortica o aglio da nebulizzare sul terreno fino alla completa rimozione del fungo.

Peronospora

Si tratta di una malattia fungina che colpisce sia le piante ornamentali sia le specie orticole, provocando macchie scure sul margine inferiore delle foglie, il cui colore può variare dal giallo, al bruno o al violaceo a seconda dell’esemplare colpito.

Anche se non provoca l’immediata morte della pianta, è responsabile di numerosi danni estetici dovuti all’avvizzimento e alla modifica fisiologica delle strutture vegetali infette. Per contrastarne la diffusione si possono usare degli anticrittogamici ad azione disinfettante e antibatterica, come il Diclofluanide, il Clorotalonil e l’Anilazina, mentre a scopo preventivo si può irrorare sul terreno un fungicida a base di fosetyl alluminio.

 

Fumaggine

La fumaggine è una fitopatologia causata da un genere di funghi saprofiti appartenenti a diversi ceppi. I danni non sono immediati e non danneggiano la pianta nel breve periodo, ma se non trattata in modo corretto può comunque determinare gravi conseguenze estetiche e produttive.

Per rimuovere la patina nera che imbratta le nostre amate piante, possiamo lavare le foglie con una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio (o sapone molle potassico), che si rivela efficace per eliminare non solo la fumaggine ma anche la melata, ossia la secrezione zuccherina prodotta dai Rincoti Omotteri di cui si nutrono i funghi saprofiti.

Afidi, pidocchi e cimici

Oltre alle malattie delle piante causate da funghi e agenti patogeni, un’altra minaccia molto frequente per alberi da frutto, fiori e coltivazioni sono i parassiti, che a volte infestano l’intero spazio verde e altre si concentrano solo su determinati organismi vegetali. Tra i più diffusi ci sono gli afidi, insieme ai pidocchi e alle cimici. Questi sgraditi ospiti non solo sono implicati nella trasmissione di molte fitopatologie infettive, ma possono portare in breve tempo alla morte degli esemplari colpiti.

I primi si nutrono della linfa prelevata dai tessuti vegetali mediante il loro apparato boccale succhiatore e si annidano in colonie numerose sugli apici delle piante (steli, germogli e boccioli), mentre cimici e pidocchi sono soliti lasciare le foglie bucate o con altri vistosi segni di morsi.

In entrambi i casi si può risolvere il problema utilizzando un prodotto a base di piretro naturale, da impiegare però solo quando strettamente necessario per evitare di danneggiare anche gli insetti utili (coccinelle, api e farfalle). E, se vi state chiedendo se i pidocchi delle piante attaccano l’uomo, potete stare tranquilli anche qualora il vostro giardino ne fosse infestato, poiché questi parassiti si nutrono esclusivamente della linfa vegetale, risultando quindi innocui per gli esseri umani.

 

Cocciniglia e mosca bianca

Altri due parassiti delle piante da non sottovalutare sono la cocciniglia e la mosca bianca, particolarmente diffusi nelle zone caratterizzate da climi caldi, dove colpiscono principalmente le piante ornamentali e da giardino. La prima si riconosce per la presenza sul fusto e i rami di insetti bianchi piccolissimi, che pungono il tessuto vegetale per succhiare la linfa.

Se l’infestazione non è eccessiva, si possono eliminare con un fazzoletto imbevuto di acqua e alcool oppure con l’utilizzo di prodotti fitosanitari a base di oli minerali. La proliferazione delle mosche bianche, invece, viene favorita dalla presenza di acque stagnanti, dove sono solite deporre le uova da cui si svilupperanno le larve che si nutriranno dei tessuti vegetali, svuotandoli.

Oltre a limitare la formazione di ristagni idrici ed eventuali fonti di umidità, si può risolvere il problema mediante la consociazione di piante il cui odore risulti sgradevole a questi insetti (come la carota e l’aglio), oppure piazzando nelle zone colpite delle apposite trappole cromotropiche per catturarli.

 

 

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