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CONTENUTI

  • Quali sono i parassiti dell’alloro?
  • Come riconoscere la psilla dell’alloro
  • Alloro e malattie: foglie secche?
  • Come prevenire le malattie

Quali sono le malattie dell’alloro e come difendersi

by CPoster April 29, 2021
April 29, 2021

 

Una pianta molto antica, robusta, ma che necessita di alcuni piccoli accorgimenti affinché cresca forte e rigogliosa. Scopriamo insieme come fare.

 

Se state cercando opinioni sull’olio di argan per viso siete nel posto sbagliato, poiché in questo articolo vi spiegheremo come curare e prevenire le malattie dell’alloro causate dall’attacco di parassiti esterni, come la cocciniglia o la psilla. Inoltre, vi daremo una mano a capire quando la pianta necessita di essere innaffiata o se ha troppa acqua, osservando lo stato delle foglie.

L’albero di alloro è diffuso in tutta la nostra penisola, da nord a sud, poiché riesce a resistere sia alle temperature basse, ma non montane, sia a quelle più alte durante l’estate. Si tratta di una pianta già conosciuta ai tempi dei greci e dei romani, che la ritenevano fosse sacra al dio Apollo, inoltre, la tradizione di portare una corona d’alloro sulla testa dopo la laurea arriva proprio da quel periodo, durante il quale veniva adoperata per celebrare i poeti e i vincitori dei giochi.

Cresce spontaneamente in tutto il bacino del Mediterraneo, dove il clima mite e temperato gli dà la possibilità di raggiungere persino i 6 metri di altezza, mentre viene coltivato in formato più piccolo nelle regioni settentrionali. È una delle piante maggiormente adoperate in cucina (grazie al suo aroma) e con cui vengono preparate numerose pietanze a base di carne e pesce.

Le foglie sono sempreverdi, leggermente allungate e di colore piuttosto scuro, lucide nella zona più alta dell’arbusto e opache alla base, mentre i rami sono marroni  e molto fitti. La riproduzione dell’alloro è molto particolare, poiché avviene tramite piante differenti: gli esemplari di sesso femminile sono dotati di piccole bacche nere, mentre quelli maschili una volta fioriti non generano nessun frutto.

Quali sono i parassiti dell’alloro?

Pur trattandosi di una pianta robusta, come per altri esemplari può divenire preda di infestanti piccoli insetti, che potrebbero farla deteriorare in poco tempo se non si pone rimedio. Uno di questi è la cocciniglia bruna, simile a quella rossa ma di colore più scuro. Fa parte dell’ordine degli emitteri: è un parassita davvero molto vorace che attacca principalmente l’ulivo, ma molto spesso anche gli alberi da frutto come gli agrumi e persino l’alloro.

Per poter scoprire la sua presenza è necessario controllare la parte inferiore delle foglie e la loro sfumatura. Si presentano sotto forma di piccoli bozzi di colore bruno, tuttavia, se non contrastata in tempi brevi può far deperire i rami più giovani e portare alla morte della pianta.

Per eliminare la cocciniglia sull’alloro talvolta basta semplicemente pulire le foglie una a una con un cottonfioc imbevuto d’acqua, avendo l’accortezza di eliminare completamente tutte le macchie. In alternativa, se l’infestazione dovesse essere molto estesa, è preferibile tagliare i rami compromessi con delle cesoie, oppure spruzzando un prodotto specifico acquistabile in tutti i vivai.

Qualora notaste delle piccole ragnatele alla base della pianta, con conseguente caduta delle foglie più giovani, molto probabilmente si tratta dell’attacco del ragnetto rosso, che potrete sconfiggere nebulizzando dell’acqua su tutta la superficie.

Anche gli afidi possono assalire l’alloro: dei microscopici insetti verdi molto prolifici e in grado di infestare tutta l’arbusto in pochissimo tempo. Purtroppo l’unico rimedio prevede l’utilizzo di un antiparassitario specifico, che potrete trovare su internet oppure reperire nel reparto giardinaggio di un normale supermercato.

Come riconoscere la psilla dell’alloro

Un altro insetto appartenente all’ordine degli emitteri e considerato il principale nemico di questa pianta mediterranea è la psilla. Si tratta di un piccolissimo insetto alato di circa 4-5 mm piuttosto dannoso, poiché è in grado di creare delle vere e proprie malformazioni sulle foglie, deteriorandole e causando la morte dell’alloro. Inoltre, un loro attacco può rende più vulnerabile la pianta, che verrebbe infestata da altri parassiti come afidi e cocciniglie, attratte dalle feci degli altri insetti.

L’unico modo per debellare la psilla è utilizzando dei prodotti specifici a base di piretro, tuttavia, qualora l’invasione fosse ancora in corso d’opera e non eccessiva, è possibile tagliare i rami infetti.

Alloro e malattie: foglie secche?

L’alloro è una pianta piuttosto rustica che non necessita particolari attenzioni: cresce senza problemi in qualsiasi parte d’Italia, resiste al freddo e durante l’estate si può posizionare in una zona in pieno sole. Tuttavia, si tratta pur sempre di un essere vivente, che richiede un minimo di cura semplicemente tramite innaffiature sempre regolari.

Per capire quando la pianta ha sete basta infilare nel terreno il dito indice per circa 5 cm di profondità: se questo è asciutto vuol dire che bisogna annaffiare abbondantemente. Se invece dovesse risultare molto bagnato, allora non avrete nulla di cui preoccuparvi per almeno un paio di giorni.

Talvolta però, se doveste notare che la foglia d’alloro tende a virare verso il giallo, probabilmente la terra è troppo arida per poter far assorbire alla pianta i nutrienti di cui ha bisogno. Qualora fossero di colore marrone, la problematica è relativa a un eccesso di acqua che sta ristagnando tra le radici.

In questo caso il nostro consiglio è quello di lasciare che il terreno si asciughi per bene prima di innaffiare nuovamente, inoltre, in alcune circostanze potrebbe aiutare trasferire la pianta in un vaso da esterno leggermente più grande e contenente terreno fresco, a cui potrete aggiungere uno strato di argilla espansa che migliorerà il drenaggio.

Come prevenire le malattie

Curare l’alloro malato non è sempre semplice, soprattutto quando ci si accorge troppo tardi dell’infestazione: alcuni parassiti sono davvero molto piccoli e una persona con problemi di vista potrebbe avere grosse difficoltà nell’identificazione.

Per questo motivo, all’inizio della primavera alcuni vivaisti consigliano di proteggere le piante spruzzando su tutto l’arbusto una soluzione a base di decotto di ortica, dell’olio di neem il cui odore tiene lontano gli insetti, oppure del sapone molle, specifico contro afidi e cocciniglie. Tale rimedio è in grado di prevenire le infestazioni di parassiti, tuttavia, se la pianta non è in gran forma ciò potrebbe non bastare.

Per tenere lontano la psilla invece è necessario avere sotto controllo il livello di umidità sia del terreno, sia delle foglie, cercando di effettuare annualmente la potatura durante l’autunno o l’inverno, affinché l’arbusto possa respirare e drenare meglio l’acqua.

 

 

Vuoi saperne di più? Scrivici!

2 COMMENTI

LAURA RITA

May 31, 2022 at 6:27 pm

Buonasera, la mia pianta in vaso di alloro è invasa nella pagina inferiore della foglia da animaletti minuscoli bianchi e le foglie nuove si accartocciano. Cosa devo fare? Grazie. Laura

Risposta
ProjectManager

June 3, 2022 at 4:54 pm

Salve Laura

con molta probabilità i “minuscoli animaletti bianchi” di cui parli altro non sono che le cocciniglie dell’alloro, piccoli insetti fatofagi caratterizzati da una parte del corpo – solitamente il dorso – ricoperta da una sostanza cerosa protettiva di colore bianco, che attaccano la pagina inferiore del fogliame proprio nel periodo primaverile. A seguito dell’infestazione, le foglie della pianta iniziano ad accartocciarsi, per poi ingiallire e cadere. In genere, per debellare questi parassiti – che tra l’altro impediscono all’esemplare di emettere nuovi getti, bloccandone la crescita – si può ricorrere a due tipi di trattamenti, il primo di natura chimica e l’altro ammesso in agricoltura biologica.

Nel primo caso si usano oli minerali semplici o miscelati a insetticidi neurotossici (cioè in grado di paralizzare il corpo degli insetti), da nebulizzare sulle foglie per almeno tre cicli, ogni 10-15 giorni, secondo le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto. Se, invece, preferisci un rimedio più naturale ed ecocompatibile, ti consigliamo di preparare una soluzione repellente mescolando 10 g di sapone di Marsiglia in scaglie, 5 g di olio di semi di girasole e 1 litro d’acqua. Una volta realizzato il composto, versalo in un contenitore munito di spruzzetta e nebulizzalo direttamente sulle foglie colpite, ripetendo l’operazione ogni 15 giorni per almeno due mesi.

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