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Le 8 migliori staccionate in legno del 2024

 

Staccionate in legno – Guida agli acquisti, Opinioni e Comparazioni  

 

Se avete una casa con un giardino, potreste aver bisogno di una buona staccionata per creare un ingresso o magari proteggere le aiuole. Sul mercato ci sono tantissimi modelli quindi orientarsi su quale scegliere spesso può risultare difficile, per questo abbiamo creato una pagina con utili consigli d’acquisto e opinioni sui prodotti più apprezzati per il loro rapporto qualità-prezzo. Tra questi spiccano particolarmente Floranica Bordura Rollborder che si distingue per il suo design flessibile che ne consente un montaggio semplice e veloce. In alternativa vi proponiamo Floranica – Steccato in Legno, un modello che potrete montare anche in verticale per abbellire una parete esterna o interna dell’abitazione.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 migliori staccionate in legno – Classifica 2024

 

 

1. Floranica Bordura Rollborder Recinto in legno 

 

Vi presentiamo la migliore staccionata in legno dell’anno per rapporto qualità-prezzo, ideale se volete risparmiare e state cercando un prodotto facile da montare. Il design flessibile di questa staccionata vi permette di allestirla senza fare sforzi, semplicemente fissando le aste a terra. 

Grazie alla sua particolare forma, questa staccionata può essere utilizzata per circondare uno spazio con delle piante o per delimitare una zona a seconda di come viene montata. È stata realizzata in legno di pino impregnato, abbastanza resistente alle intemperie come pioggia, polvere e al vento. 

Anche i picchetti si rivelano abbastanza solidi, quindi una volta fissati a terra non dovrete preoccuparvi che si rompano. Il colore molto piacevole da vedere vi permette di abbellire il vostro giardino, oltretutto vi verrà consegnata già assemblata, quindi non dovrete fare altro che procedere con il montaggio a terra.  

 

Pro

Pratica: Il design snodabile la rende molto facile da installare, inoltre viene consegnata completamente assemblata.

Versatile: Si può usare per delimitare un’aria o per circondare uno spazio per le piante e i fiori nel proprio giardino.

Resistente: Il legno di pino si dimostra efficace contro gli agenti atmosferici, mentre i picchetti solidi potranno tenere la staccionata stabile. 

Estetica: Molto piacevole da vedere, questa staccionata renderà ancora più bello il vostro giardino. 

 

Contro

Poco personalizzabile: Accorciare la staccionata o modificare i picchetti è abbastanza difficile, quindi vi consigliamo di prendere bene le misure. 

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2. Floranica – Steccato in Legno impregnato con stecche ben divise

 

Tra i modelli più venduti troviamo un’altra proposta di Floranica che si presenta con un prezzo molto conveniente. Più che una vera e propria staccionata, si tratta di uno steccato in legno davvero versatile che potrete montare sia in verticale sia in orizzontale. 

In questo modo potrete usarla sia per abbellire le pareti della casa esterne o interne con dei fiori, oppure per circondare lo spazio di un orticello. Nonostante il prezzo molto basso, il prodotto si rivela molto resistente agli agenti atmosferici, ai funghi e agli insetti che possono danneggiarlo nel tempo. 

Il design pratico rende il montaggio molto semplice, basta infatti fissarlo a terra con i paletti oppure appenderlo al muro nel caso lo si voglia usare in verticale. Se non sapete dove acquistare il prodotto nuovo e a prezzi bassi cliccate sul link qui di seguito.

 

Pro

Versatile: Si può montare in orizzontale grazie ai comodi picchetti per circondare un’area del giardino, oppure in verticale su una parete per abbellire una zona esterna o interna della casa.

Prezzo: Il costo basso del prodotto lo rende ideale se state cercando di risparmiare il più possibile. 

Materiali: Si rivela molto resistente agli agenti atmosferici, alla formazione di funghi e agli insetti che potrebbero rovinarlo. 

 

Contro

Estetica: Le rifiniture del prodotto lasciano abbastanza a desiderare, quindi non proprio adatto nel caso state cercando una staccionata bella da vedere. 

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3. vidaXL 2x Cancello Recinto Steccato Legno FSC 

 

Tra le migliori staccionate del 2024, il modello di vidaXL si rivela particolarmente adatto se state cercando un buon cancello per un recinto, il giardino o anche una terrazza. Nonostante le dimensioni e la qualità dei materiali utilizzati, questo prodotto si presenta sul mercato con un prezzo abbastanza conveniente, ideale quindi se volete risparmiare senza però rinunciare alla qualità. 

Il legno di pino impregnato appare molto resistente alle intemperie e alla muffa, quindi non dovrete preoccuparvi della manutenzione anche dopo una giornata di pioggia. Il prodotto non è assemblato, ma il montaggio si rivela molto semplice e non vi farà perdere troppo tempo. Una volta montato, non dovrete fare altro che fissarlo a terra tramite i picchetti solidi che lo terranno ben fermo.

Valutate con attenzione le dimensioni e gli ingombri affinché si adattino al meglio allo spazio che avete necessità di recintare. 

 

Pro

Qualità-prezzo: Il modello di vidaXL si distingue per la realizzazione in legno di pino resistente alle intemperie e alla muffa. Nonostante questo il costo del prodotto è molto basso, ideale se state cercando un cancello economico da montare in giardino. 

Montaggio: Sebbene il prodotto sia da assemblare, il processo risulta semplice ed intuitivo. Anche fissarlo a terra non richiede particolari sforzi. 

Versatile: Si può usare per chiudere un recinto o l’ingresso ad un giardino, come per una terrazza.

 

Contro

Misure: Prima di acquistarlo vi consigliamo di prendere bene le misure, in quanto il prodotto arriva ad un’altezza di ben tre metri.

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4. Papillon Cancelletto in Legno Impregnato in autoclave

 

Se state cercando un modello dalle dimensioni compatte, ma non sapete quale staccionata in legno comprare, allora possiamo consigliarvi questo prodotto di Papillon. Si tratta di un cancello realizzato in pino fresco e senza l’utilizzo di sali, quindi estremamente durevole nel tempo e allo stesso tempo molto resistente alle intemperie e alle muffe. 

Le misure ridotte vi consentono di installarlo anche in un piccolo giardino o in un terrazzo per delimitare l’ingresso al vostro orticello o a una zona particolare. L’aspetto ‘rustico’ del cancello potrà abbellire il vostro spazio verde e fare colpo sui vostri ospiti. 

L’unico difetto sta nel fissaggio a terra, non proprio intuitivo e che potrebbe implicare l’utilizzo di qualche utensile e di un po’ di olio di gomito prima di completare definitivamente l’operazione.

 

Pro

Compatto: Le misure ridotte rendono il cancelletto ideale per costruire l’accesso ad un orticello in un piccolo giardino o in un terrazzo. 

Materiale: Realizzato in legno di pino in autoclave, quindi senza l’utilizzo di sali. Il cancello si dimostra molto resistente alle intemperie e alla muffa, oltre che durevole nel tempo.

Estetica: Molto bello da vedere, potrà dare un look ‘rustico’ al vostro spazio verde. 

 

Contro

Montaggio: Fissare il cancelletto a terra non è un’impresa facile, infatti dovrete munirvi di un po’ di pazienza e di un martello per poter lavorare sui picchetti. 

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5. Floranica 4x Stecca Recinzione Ornamentale in Legno 

 

Floranica è una ditta che ha ricevuto diversi pareri positivi dagli utenti per la realizzazione di prodotti da giardino economici, ma allo stesso tempo di buona qualità, non a caso sono tra i più venduti online. 

Il modello qui recensito è una staccionata divisa in quattro parti che potrete utilizzare per diversi scopi, come ad esempio creare un recinto nel giardino o delimitare l’area esterna della vostra abitazione. 

Le parti della staccionata sono state realizzate in legno massello impregnato, quindi molto resistente alle intemperie e alla formazione di muffe che potrebbero risultare dannose. Il montaggio del prodotto si rivela molto semplice e intuitivo grazie ai due pali appuntiti integrati che vi permettono di fissare la staccionata a terra senza fare troppa fatica. 

 

Pro

Conveniente: Una buona soluzione se cercate una staccionata economica, ma non volete rinunciare alla qualità dei materiali.

Resistente: Il legno massello impregnato si dimostra efficace contro le intemperie e la muffa, quindi potrà durare a lungo nel tempo.

Montaggio: Il prodotto consiste in quattro pezzi che potrete unire o utilizzare a vostro piacimento. Il montaggio avviene in modo semplice grazie ai pali appuntiti integrati che potrete fissare a terra senza fare sforzi. 

 

Contro

Graffette: Quelle che uniscono i vari componenti sono un po’ fragili, quindi dovrete effettuare il montaggio con una certa cura. 

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6. Avanti Trendstore – Manuel Recinto in legno con 11 aste verticali 

 

Montare una recinzione è un compito abbastanza faticoso, per questo conviene acquistarne una preassemblata in modo da non fare troppa fatica. Il modello di Avanti Trendstore viene consegnato già montato, quindi dovrete solamente fissarlo a terra. 

La staccionata è composta da undici aste verticali e si può utilizzare per creare un recinto in giardino o per delimitare uno spazio dove tenere piante e fiori. Si rivela molto resistente alle intemperie e alla muffa in quanto composta completamente in legno di pino massiccio, inoltre una volta fissata a terra si dimostra estremamente stabile. 

L’unico neo sta nella robustezza della staccionata che non da l’idea di poter reggere bene agli urti, quindi poco adatta per creare un cancello esterno all’abitazione in quanto può essere facilmente distrutta da ladri o malintenzionati. 

 

Pro

Pratica: Viene consegnata completamente assemblata, quindi non dovrete fare alcuno sforzo e potrete subito fissarla dove vorrete.

Materiali: Il legno di pino massiccio la rende particolarmente resistente alle intemperie e alla muffa. Stabile: Una volta fissata a terra la staccionata non si muoverà di un millimetro, anche con forti raffiche di vento. 

Prezzo: Nonostante le dimensioni, questa staccionata viene venduta a un costo relativamente basso. 

 

Contro

Poco robusta: In confronto ad altri modelli sul mercato, questa staccionata lascia un po’ a desiderare in quanto a solidità.

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7. Papillon Staccionata in Legno impregnato in autoclave 

 

La staccionata realizzata dalla ditta Papillon è una buona soluzione se state cercando un modello ampio ad un costo conveniente. È composta da dodici aste verticali e potrete usarla per diversi scopi, come ad esempio creare una recinzione per l’orto o per gli animali all’interno del vostro giardino. 

Il legno usato per la sua realizzazione è di pino fresco impregnato in autoclave, quindi potrà resistere in modo efficace sia agli agenti atmosferici sia alle muffe. Viene consegnato già assemblato, ma non essendo provvisto di picchetti, sarà necessario allestire un sistema di fissaggio. 

Per questo vi consigliamo di acquistarlo solo se avete una buona dimestichezza con il fai da te, altrimenti è meglio puntare su un altro prodotto più pratico. Le finiture delle aste sono il difetto più evidente e rendono la staccionata poco piacevole da vedere, a meno che non la si voglia riverniciare. 

 

Pro

Ampio: Le dimensioni della staccionata la rendono ideale per creare un recinto all’interno del giardino o un cancello di ingresso. 

Materiali: Il legno di pino fresco in autoclave realizzato senza l’utilizzo di sali rende la staccionata resistente alle intemperie e soprattutto alla muffa. 

Preassemblato: Il prodotto consiste in un singolo pezzo, quindi non dovrete fare alcuna fatica nel montare le aste alla staccionata. 

 

Contro

Estetica: Non molto bella da vedere in quanto le finiture delle aste presentano qualche difetto. Il problema è comunque risolvibile con una buona verniciata.

Poco pratica: Non dispone di picchetti, quindi per poterla usare dovrete creare un buon sistema di fissaggio.  

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8. Italfrom Steccato in Legno di Pino L.200 x H 80

 

La staccionata di Italfrom convince gli utenti per la sua eleganza, visto che è anche assemblata con viti in ottone. Misura 0,8 x 2 m ed è di un bel colore chiaro, che arricchisce il luogo che si vuole recintare con un tocco di naturalezza.

Questo vuol dire, però, che sarà necessario verniciarla per garantirle una buona tenuta sotto la pioggia o a continuo contatto con l’umidità esterna. Molto apprezzata la presenza di listelli di ricambio per ogni elemento della staccionata, che consentono di ripristinarli nel caso in cui subiscano dei danni.

Non sono presenti gli elementi di fissaggio, che dovranno essere quindi acquistati a parte, ma, una volta fermato a terra, si rivela molto resistente, per cui per molti è un prodotto dal valido rapporto qualità/prezzo. Potrete adattarlo alle caratteristiche del vostro giardino e dedicarvi a un po’ di fai da te, per un risultato ottimale.

 

Pro

Elegante: Questa staccionata piace perché ha gli elementi fissati con viti in ottone, che le conferiscono molto stile.

Listelli di ricambio: Sono inclusi nella confezione, per cui potrete sostituirli quando necessario.

Costo: Piace perché basso in rapporto alla qualità della staccionata, che va bene per recintare un giardino.

 

Contro

Da verniciare: Viene consegnata al naturale, per cui deve essere verniciata con tinte apposite per farla resistere a pioggia e umodità.

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Guida per comprare una staccionata in legno 

 

Dopo aver letto la recensione delle diverse offerte ed effettuato una comparazione tra i prezzi, potreste avere ancora qualche dubbio su come comprare una buona staccionata in legno. Per questo motivo nella nostra pagina abbiamo inserito la guida che vi permetterà di capire quali sono le caratteristiche più importanti da cercare in un modello. 

Fondamentalmente le staccionate si possono dividere in diverse categorie, quella più comune è la classica in legno che presenta delle aste suddivise da spazi e che si può usare sia per creare delle recinzioni, sia per la costruzione di cancelli. Sul mercato potrete trovare anche delle staccionate snodabili, ideali se non siete molto pratici con il fai da te in quanto si possono facilmente fissare a terra e non richiedono alcun tipo di montaggio. 

Tra i prodotti venduti online ci sono anche degli steccati, particolarmente apprezzati in quanto si possono sistemare in verticale per abbellire pareti con rampicanti o fiori. In linea di massima le caratteristiche da cercare in ognuno di questi prodotti sono la resistenza, il montaggio e la qualità delle finiture. 

Resistenza

La maggior parte delle staccionate in legno sono realizzate in pino, particolarmente resistente e durevole nel tempo. Per questo non dovrete preoccuparvi troppo del prezzo, in quanto il costo dei modelli in pino non varierà troppo da un modello all’altro. 

Il vantaggio del legno di pino sta nella sua elevata resistenza agli agenti atmosferici, cosa da tenere in considerazione in quanto la staccionata una volta montata andrà incontro a pioggia, umidità e polvere che potrebbero rovinarla in fretta. Oltre alle intemperie, questo materiale impedirà la formazione di muffe potenzialmente dannose. Ancora meglio se il legno è stato impregnato in autoclave, un processo che non prevede l’utilizzo di sali e che rende il prodotto ancora più durevole. 

Per quanto riguarda la solidità, questa spesso dipende dalla qualità dei picchetti (se presenti) e dal tipo di staccionata. Tenete conto che i modelli snodabili sono quelli meno solidi, quindi adatti ad essere montati all’interno del proprio giardino. I prodotti non assemblati solitamente presentano dei componenti più robusti, quindi sono consigliati per montare cancelli o recinzioni esterne. 

 

Finiture

Le staccionate in legno si possono presentare in colori diversi, i principali sono il classico color legno e il verde. A livello estetico possiamo darvi pochi suggerimenti, in quanto la scelta va fatta in base ai propri gusti personali, però possiamo consigliarvi di avere un occhio di riguardo per le finiture del modello desiderato. 

Come potete immaginare, le staccionate meno costose si presentano con finiture meno curate, quindi è probabile che troverete delle aste con delle scheggiature o con vernice sbiadita. In generale le staccionate vanno verniciate, quindi se ci tenete all’aspetto estetico del giardino dovrete comunque dare una mano di pittura ogni tanto in modo da tenerle sempre presentabili. 

Montaggio

Arriviamo alla parte dolente, ovvero il montaggio. Se non siete particolarmente pratici con il fai da te, potreste avere qualche difficoltà iniziale nell’assemblare le aste di legno alla base della staccionata, rispettando la distanza in modo da farle risultare allineate. Per questo sul mercato si possono trovare delle proposte pre-assemblate o modelli snodabili che vi permettono di recintare una zona o delimitare uno spazio senza troppi grattacapi. 

In realtà i modelli assemblabili hanno un vantaggio: potrete infatti modificarli in base alle vostre esigenze, cosa molto difficile da fare con le staccionate composte da un singolo pezzo. I modelli preassemblati presentano delle aste con picchetti da inserire a terra e fissare con cura, in modo da non far muovere la staccionata. Al contrario i prodotti da assemblare richiedono la creazione di un sistema di fissaggio che dovrete creare utilizzando i vostri utensili. 

 

 

 

Come fissare una staccionata in legno

 

Se avete deciso di comprare una staccionata in legno senza picchetti, allora dovrete allestire voi stessi un sistema di fissaggio. Preparate quindi la vostra scatola degli attrezzi in quanto dovrete usarne vari per poter fissare correttamente la staccionata. Prima di tutto però, dovete individuare il punto dove montarla, prendendo bene le misure e, in seguito, tracciare una linea con un filo per avere un punto di riferimento. 

Le staccionate in legno solitamente si conficcano nel terreno, per farlo avrete bisogno di picchetti di fondo che dovrete poi allineare con i paletti di sostegno. Dovrete quindi scavare un buco nel terreno possibilmente usando una trivella manuale in modo da non renderlo troppo largo. Una volta creato il foro, dovrete sistemare i paletti di sostegno con i picchetti assicurandovi che siano stabili. In seguito dovrete fissare i supporti della staccionata, solitamente con forma ad L e fissabili con le viti. 

Per misurare l’altezza dovrete munirvi di una livella con bolla ad aria o di un metro, attenzione quindi perché dovrete essere molto precisi. Per avvitare i supporti potete usare un cacciavite elettrico o un trapano avvitatore, in modo da fare meno fatica. Ora non vi resta che aggiungere la parte della recinzione con le aste, facendola combaciare con i fori del supporto a L ai quali dovrete avvitarla. 

 

Come costruire una staccionata in legno

Dopo aver visto i prezzi delle staccionate, potreste aver deciso di risparmiare e di affiarvi alla vostra capacità nel fai da te per costruirne una con le vostre mani. Pensate che soddisfazione quando la mostrerete ai vostri familiari o agli amici! 

Per farlo dovrete procurarvi uno steccato fisso sul quale montare le varie aste della staccionata, due pezzi di legno che fungeranno da supporto  e ovviamente i rispettivi pali in legno bisellati che fungeranno appunto da aste. Oltre ai pezzi di legno dovrete acquistare tutte le viti e i supporti a L necessari per l’assemblaggio della staccionata. 

Una volta fissate le travi di supporto al terreno, dovrete montare lo steccato fisso usando il supporto a L e le viti. In seguito potete decidere come allestire le aste della recinzione, scegliendo la distanza tra una e l’altra a seconda dei vostri gusti estetici. Le assi vanno inchiodate agli steccati usando chiodi e martello, una volta montate assicuratevi che siano ben salde e che non cadano. Ora non vi resta che verniciare la staccionata del colore che preferite e magari usare qualche prodotto per trattare il legno, in modo da renderlo il più durevole possibile. 

 

 

 

Domande frequenti

 

È difficile montare una staccionata?

Non è un processo molto complicato, ma richiede comunque un po’ di manualità nel fai da te. La maggior parte dei prodotti non assemblati consistono in due pezzi di legno portanti che andranno fissati a terra, e di un pezzo composto da due travi alle quali sono attaccate le aste della staccionata. Questi componenti vanno assemblati tramite viti e supporti a L, solitamente inclusi nella confezione. Dovrete però munirvi degli utensili giusti, quindi procuratevi un martello, un avvitatore e possibilmente una trivella manuale per i fori nel terreno. 

Le staccionate assemblate sono di buona qualità?

Sì, in generale i prodotti preassemblati di ultima produzione si presentano con una buona qualità costruttiva. I modelli snodabili sono quelli più semplici da montare, ma allo stesso tempo vengono utilizzati più per abbellire il giardino circondando un aiuola o un orticello, più che per creare recinzioni esterne o cancelli. Le staccionate assemblate andranno fissate a terra con i picchetti, oppure tramite le parti appuntite delle aste laterali. Assicuratevi sempre che siano ben stabili e fisse sul terreno, altrimenti potrebbero cadere al minimo urto o a causa del forte vento. 

 

Quanto dura una staccionata?

Le staccionate in legno sono abbastanza resistenti agli agenti atmosferici e alla muffa, quindi una volta montate potranno durare a lungo nel tempo. Chiaramente dovrete effettuare un minimo di manutenzione ogni tanto, usando dei prodotti per trattare il legno e verniciando la staccionata in modo da tenerla sempre presentabile. Oltre alla muffa dovrete stare attenti ai funghi che si possono formare e agli insetti che ogni tanto nidificano all’interno o all’esterno del legno. 

 

Quanto costa una staccionata in legno?

Il prezzo di questi prodotti è abbastanza basso, quindi sono accessibili anche se non avete un budget elevato. Diciamo che il costo di una staccionata economica non supera i 30 € di spesa, mentre i modelli di dimensioni più grandi possono arrivare a costare 50 €. I prodotti più economici sono quelli snodabili, in quanto i materiali sono di qualità leggermente più bassa. Questi si possono trovare a prezzi che vanno dai 10 ai 20 €.

 

Dove comprare una staccionata in legno?

Le staccionate in legno si possono acquistare in un qualsiasi negozio di giardinaggio o dedicato al fai da te. Sono vendute anche da alcuni mobilifici specializzati nella vendita di articoli per esterni. Una buona soluzione per risparmiare è acquistare online, in quanto potrete approfittare di diverse offerte per trovare il prodotto giusto con il miglior rapporto qualità-prezzo. Sarà inoltre possibile confrontare i prezzi delle staccionate create da varie marche, alcune di queste difficili da trovare nei normali negozi. 

 

 

 

 

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Sementi

Le 8 migliori sementi del 2024

 

Sementi – Guida agli acquisti, Opinioni e Comparazioni

 

Se avete un bel giardino a disposizione e volete coltivare un orticello o creare un angolo fiorito, allora avrete bisogno di buone sementi. Sul mercato si possono trovare davvero tantissimi prodotti, quindi scegliere quello giusto non è un’impresa facile. Per questo motivo abbiamo creato una pagina dove potrete trovare utili consigli e opinioni sulle sementi più apprezzate per il loro rapporto qualita-prezzo. Se non avete tempo di leggerla tutta, possiamo subito indicarvi un paio di prodotti da prendere in considerazione, a cominciare da Franchi Sementi di Ortaggi di Qualità, ottimi per coltivare degli squisiti ravanelli. Per la lattuga invece potete optare per L’Ortolano – Sementi biologiche per ortaggi in bustina.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 migliori sementi – Classifica 2024

 

 

Sementi Franchi

 

1. Franchi Sementi di Ortaggi di Qualità per uso hobbistico

 

Franchi presenta le migliori sementi dell’anno per rapporto qualità-prezzo, ideali se volete provare a coltivare degli ottimi ravanelli nel vostro orticello e allo stesso tempo non volete spendere troppo. Questa confezione contiene sementi per poter far crescere ravanelli di varietà precoce, con una radice di forma cilindrica e con un colore rosso acceso invitante. 

La punta del ravanello sarà tenera e croccante, ideale quindi per preparare diverse ottime ricette o per condire l’insalata. I pareri degli utenti che hanno provato i sementi sono molto positivi, specialmente per quanto riguarda la velocità di crescita che ne permette un raccolto dopo qualche settimana. 

La confezione termosaldata terrà i sementi al sicuro e al caldo fino a quando non viene aperta. Se non sapete dove acquistare il prodotto nuovo, vi consigliamo di cliccare sul link del negozio online che troverete qui di seguito.

 

Pro

Qualità: I sementi di Franchi vi permettono di coltivare dei deliziosi ravanelli dal colore rosso acceso e dal sapore tenero e croccante. 


Costo: Il prodotto viene venduto a prezzi bassi, ideale se volete risparmiare il più possibile senza però rinunciare alla qualità.

Crescita: I sementi germogliano velocemente e permettono un raccolto dei ravanelli in poche settimane dopo averli piantati. 

Confezione: Completamente termosaldata, tiene i sementi al sicuro fino a quando non viene aperta. 

 

Contro

Niente da segnalare: Al momento non abbiamo riscontrato lati negativi per questo prodotto, che vi consigliamo senza riserve.

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Sementi biologiche

 

2. L’Ortolano – Sementi biologiche per ortaggi in bustina ad uso amatoriale

 

La ditta agricola L’Ortolano si distingue per le sue sementi ‘made in Italy’, tra le più vendute e apprezzate dagli appassionati di orticoltura. Questo prodotto in particolare contiene semi del tutto biologici, adatti a far crescere la lattuga di tipo ‘Regina dei Ghiacci’, quella classica che viene utilizzata per le insalate e per creare ottimi contorni. 

La confezione viene venduta a un prezzo davvero molto conveniente, quindi potrete acquistarne più di una nel caso vogliate provare a coltivare lattuga di questa tipologia. È una soluzione ideale per un orto domestico che si avvicina il più possibile alla crescita naturale degli ortaggi, conferendo un sapore autentico e una colorazione accesa. 

La linea bio della ditta è certificata dal marchio CCPB, inoltre la confezione termosaldata proteggerà queste sementi biologiche dalle temperature estreme fino a quando non viene aperta.

 

Pro

Biologiche: Il marchio CCPB garantisce l’autenticità biologica del prodotto che potrete utilizzare per il vostro orto domestico. 

Qualità: L’Ortolano ha prodotto queste sementi seguendo processi particolari, quindi potrete usarle per coltivare lattuga dei ghiacci dal buon sapore e dal colore naturale.

Confezione: Completamente termosaldata, tiene al riparo i semi fino a quando non viene aperta per la semina.  

Prezzo: Un prodotto più economico rispetto ad altri venduti online, che potrete acquistare senza spendere troppo. 

 

Contro

Variabile: Trattandosi di lattuga, i risultati potrebbero variare in base al tipo di orto. 

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Sementi per prato

 

3. Sementi Batlle – Prato rustico e decorativo

 

Non tutte le sementi vengono utilizzate per l’orto, infatti qui vi presentiamo un prodotto ottimo per far crescere il prato nel vostro giardino. Si tratta di sementi per prato con una germinazione altissima, al punto che nel giro di un solo anno potrete ottenere un bel prato verde ed erboso. 

Nella confezione saranno contenuti 1 kg di semi, più che sufficienti per germinare un terreno di molti metri quadri. Il prezzo molto conveniente ha contribuito a fargli guadagnare un posto tra le migliori sementi del 2024, sebbene per poterle utilizzare si debba avere qualche conoscenza a livello agricolo. 

Per ottenere buoni risultati infatti occorre effettuare una semina curata e utilizzare altri prodotti come del concime organico, in modo da far germogliare le sementi nel giro di sole tre settimane. 

 

Pro

Efficaci: Sono delle sementi per prato davvero ottime per dare al vostro giardino un manto di colore verde acceso. Confezione: Contiene 1 kg di sementi, più che sufficienti per coprire un terreno di molti metri quadri.

Prezzo: Il contenuto generoso si unisce a un costo basso che vi permette di acquistare le sementi per il prato senza spendere troppo. 

 

Contro

Utilizzo: Per poter ottenere dei buoni risultati è necessario conoscere i procedimenti di semina per far crescere il prato e mischiare le sementi con altri prodotti. 

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Sementi da orto

 

4. L’Ortolano – Sementi Orticole di qualità in busta termosaldata

 

Le sementi di L’Ortolano sono sempre una garanzia di alta qualità, specialmente per quanto riguarda la coltivazione di verdure. Questi in particolare vi permettono di aggiungere al vostro orto una coltivazione di lattuga di tipo Salad Bowl, particolarmente adatta per i contorni e per le insalate da preparare in casa. 

La varietà delle sementi da orto vi permette di ottenere delle foglie dal verde acceso e soprattutto gustose. La confezione da venti è termosaldata e tiene protette le sementi dalle temperature esterne, inoltre viene venduta a un prezzo conveniente, ideale se volete acquistarne più di una. 

Come spesso succede con questa tipologia di prodotti, il risultato può variare in base alla propria abilità nella semina, in generale però germoglieranno nel giro di poche settimane. 

 

Pro

Lattuga: La ditta produttrice anche in questo caso non delude, con sementi da orto ideali per coltivare salad bowl ideale per le insalate e per i contorni.

Confezione: Contiene venti sementi per la semina in un orto domestico e viene venduta ad un prezzo davvero molto conveniente. 

Qualità: Si potranno ottenere foglie di lattuga dal colore verde acceso e dal buon sapore nel giro di poche settimane. 

 

Contro

Risultati: Possono variare in base alla semina e all’orto, quindi se siete alle prime armi vi consigliamo di seguire una guida e studiare il modo migliore per seminarli. 

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Sementi Bottos

 

5. Bottos – Maciste Sementi per tappeto erboso ideale per zone aride

 

La ditta Bottos presenta delle ottime sementi per prato, da utilizzare nel proprio giardino per far crescere l’erba con un verde dal colore medio scuro. Il prodotto si rivela particolarmente ideale per prati o giardini domestici a bassa manutenzione e difficili da irrigare, quindi resistenti alle temperature elevate. 

La composizione delle sementi è di buona qualità, con ingredienti naturali ideali per far crescere il vostro prato in poche settimane. La confezione da 1 kg si presenta con un prezzo più alto rispetto a quello di altri prodotti simili sul mercato, quindi vi invitiamo ad effettuare una comparazione tra le offerte prima di acquistarla. 

C’è da dire che la qualità del prodotto è davvero elevata, infatti è consigliato per prati ad alta calpestabilità. Con la quantità di sementi contenuta nella confezione potrete coprire un terreno di ben 40 mq. 

 

Pro

Qualità elevata: Con queste semenit potrete creare un prato altamente resistente al calpestamento, alle temperature elevate, alla siccità e agli agenti atmosferici. 

Ingredienti: Del tutto naturali, permettono alle sementi di far crescere il prato in pochissimo tempo dopo la semina. 

Quantità: La confezione contiene 1 kg di sementi che vi permettono di coprire un terreno di 40 mq. 

 

Contro

Utilizzo: Occorre avere un po’ di esperienza per poterle usare e ottenere buoni risultati. 

Prezzo: Non è proprio il prodotto più economico sul mercato, quindi vi consigliamo di valutare bene la spesa. 

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Sementi Hortus

 

6. Sdd O.Bio Prezzemolo Gigante d’Italia Seme

 

Se volete piantare nel vostro giardino i semi del prezzemolo gigante, date un’occhiata a quelli di Sdd Orto Biologico, che sono anche certificati ICEA, quindi sono sicuramente biologici e sicuri per la salute.

Sulla busta ci sono varie indicazioni, come anche quelle di semina e raccolta, che devono essere rispettivamente da marzo a ottobre e da gennaio a dicembre: sono molti gli utenti che hanno seminato anche metà della quantità inserita nella busta, con buoni risultati, visto che li hanno visti subito germogliare.

Data la quantità di semi, il costo è molto conveniente, anche se non sembra che la busta possa essere richiusa senza far correre pericolo a quelli rimasti al suo interno. Inoltre c’è chi sostiene di non essere soddisfatto dal risultato, visto che non sempre tutti i semini crescono e danno quindi i loro frutti. 

 

Pro

Certificazioni: Tra le varie presenti c’è la ICEA, che assicura la natura biologica dei semi e quindi tutela la salute di chi andrà a mangiare i risultati.

Indicazioni: Sulla busta sono già presenti quelle che mostrano i periodi di semina e raccolta, per diminuire la fatica di andare a cercare queste informazioni altrove.

Costo: Si tratta di una soluzione conveniente, che piace a chi non vuole spendere molto per dei semi.

 

Contro

Risultati: Non sempre i semi germogliano correttamente, per cui è necessario seguire bene le istruzioni.

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Sementi antiche

 

7. L’Ortolano Sementi da Fiore di qualità in bustina per uso amatoriale 

 

Quando si tratta di sementi, L’Ortolano dispone di un’offerta variegata di prodotti che vanno oltre la lattuga per l’insalata. In questo caso la ditta italiana presenta una confezione contenente diverse buste in carta piene di sementi antiche grazie ai quali potrete coltivare dei bellissimi fiori. 

È una soluzione ottima nel caso vogliate abbellire il vostro spazio verde con fiori di diverse varietà, ottenendo fioriture profumate e colorate. Potete dedicare un angolo del vostro giardino e spargere questi semi per conferirgli un aspetto magico che potrete ammirare insieme ai vostri familiari e agli ospiti. 

La germinabilità dei semi in busta è ottima, basta solo dosare bene l’acqua durante il periodo di germinazione e ovviamente coltivare in un punto del giardino molto soleggiato. 

 

Pro

Fiori: Troverete dei semi in busta che vi permetteranno di creare un bellissimo angolo fiorito nel vostro giardino. 

Qualità: I fiori di diversi colori emaneranno un profumo piacevole che allieterà i vostri pranzi o cene in giardino con amici e familiari. 

Germinabilità: Dosando bene l’acqua durante la germinazione e coltivando al sole si potranno ottenere degli ottimi risultati senza fare troppi sforzi. 

 

Contro

Contenuto: I semi sono un po’ pochi, ma considerando il prezzo basso della confezione non si può chiedere di più.

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Sementi per sovescio

 

8. Agraria Ughetto Apicoltura Lupinella Seme Certificato 

 

Queste sementi si distinguono dagli altri prodotti simili in quanto si possono utilizzare nel sovescio, ovvero una tecnica che prevede la concimazione vegetale effettuata in zone argillose o sciolte in modo da aumentare la fertilità del terreno. 

Nello specifico la confezione contiene un chilo di semi di lupinella, una pianta in grado di sopportare temperature elevate e la siccità, quindi ideale per la coltivazione in zone con scarsità di piogge. La lupinella si può coltivare anche per poi essere utilizzata come erba da pascolo per gli animali. 

La qualità dei semi è di alto livello, nonostante questo potrete acquistare la confezione ad un prezzo molto conveniente. La crescita dopo la semina è abbastanza elevata, quindi non dovrete aspettare troppo tempo per vedere i risultati. 

 

Pro

Versatili: Queste sementi si possono utilizzare sia per la semina, sia per il sovescio, quindi ideali in diversi contesti. 

Lupinella: Una pianta molto resistente alla siccità e alle alte temperature, particolarmente utilizzata come erba da pascolo nelle zone con scarsità di piogge.
Prezzo: La confezione contiene un chilo di sementi e viene venduta ad un costo davvero basso che vi permette di acquistarla anche se avete un budget ridotto.

 

Contro

Soddisfacenti: Non ci sono particolari difetti da riportare, sebbene per poter usare queste sementi ci vuole un po’ di esperienza nel campo agrario.

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Guida per comprare le sementi  

 

Dopo aver letto le recensioni delle offerte sul mercato e fatto una comparazione tra i prezzi, potreste avere ancora qualche dubbio su come scegliere le sementi adatte per il vostro orto o per il vostro giardino. In effetti sul mercato ci sono davvero tantissimi prodotti a disposizione che possono facilmente confondere, specialmente se siete alle prime armi. 

Prima di acquistare delle sementi bisogna considerare prima di tutto quali sono i risultati che si vogliono ottenere. Se avete un orticello, probabilmente vi interesseranno maggiormente quelle per far crescere ortaggi o lattuga in modo da poterli utilizzare per preparare ottime insalate e contorni. 

Ci sono anche le sementi per il prato che comprendono prodotti per far crescere erba verde molto resistente al calpestamento, oppure ottenere una fioritura nell’angolo del giardino. Le caratteristiche principali da cercare quindi variano in base al prodotto, ma in generale bisogna avere un occhio di riguardo per la qualità dei semi, la quantità e la modalità di semina che in alcuni casi può essere più intuitiva di altri. 

Qualità 

Per le sementi da orto che comprendono lattuga e ortaggi è molto importante assicurarsi che il contenuto della confezione sia di buona qualità. Da questa può dipendere la germinazione del seme e di conseguenza il risultato finale ottenuto che può variare il sapore e l’aspetto della coltivazione. Un ortaggio coltivato con buone sementi avrà un rosso acceso e risulterà saporito e croccante, la stessa cosa vale per la lattuga che dovrà avere un bel colore verde. 

In linea di massima le sementi vendute online dalle migliori marche possono garantire buoni risultati, sebbene è sempre consigliabile seguire qualche consiglio o guida se siete alle prime armi. Per gli ortaggi e la lattuga è sempre meglio puntare su sementi prodotti con ingredienti naturali, in quanto si tratta di prodotti commestibili. 

Per quanto riguarda quelle per i prati potete anche optare per prodotti non al 100% naturali, ma dovete tenere conto che quelle di buona qualità possono dare qualche grattacapo, in quanto il terreno del prato avrà bisogno di molta più cura e di un irrigazione particolare. Più semplici sono le sementi per i fiori, visto che basta seminarle in un angolo del giardino molto soleggiato e irrigare i semi con acqua durante il periodo della germinazione. 

 

Quantità

Tutte le sementi sul mercato si presentano in confezioni termosaldate che le tengono ben protetti fino al momento dell’apertura. Di solito conviene comprare sementi in quantità giusta per la semina, in quanto gli agenti esterni potrebbero rovinarli. Per questo vi consigliamo di valutare attentamente i metri quadrati di terreno che vorrete seminare. 

Le sementi per la creazione dei prati sono vendute in confezioni da uno o più chili di semi, adatti a coprire un territorio di quaranta o più metri quadri. Quelle per gli orti e per le fioriture invece, presentano una quantità ridotta e allo stesso tempo un prezzo più basso che vi consente di acquistare più di una confezione senza spendere troppo. Il nostro consiglio quindi è di non valutare la qualità di un prodotto in base alla quantità, in quanto questa varia in base alla tipologia. 

Modalità di semina

Non tutte le sementi prevedono le stesse modalità di semina, i periodi di germinazione e di raccolta. Una lattuga potrebbe metterci più o meno tempo di un ravanello per crescere e la stessa cosa vale per il prato. Per questo motivo non bisogna considerare una tipologia di sementi migliore di un’altra solo per il tempo e la modalità di semina, quanto più cercare qualche informazione utile se non si è particolarmente esperti. 

Alcuni ortaggi inoltre vanno coltivati usando il semenzaio che andrà preparato usando un recipiente con del terriccio dove mettere i semi, e in seguito trapiantare le piantine nell’orto. In generale comunque, sul retro delle confezioni dovreste trovare le istruzioni sui tempi e le modalità per poter effettuare la semina correttamente. 

Tenete presente che per alcune piante particolari è richiesta una buona conoscenza nel campo agrario, specialmente per quelle usate per il pascolo o il sovescio. Allo stesso modo la semina del prato può richiedere diversi passaggi da ripetere con una certa frequenza.

 

 

 

Come seminare un orto

 

Cercare di illustrare come creare un bell’orticello in poche parole non è un compito facile, ma possiamo darvi un’infarinatura generale delle procedure giusto per fornirvi qualche idea su come usare le vostre sementi. Il nostro consiglio principale comunque è quello di informarsi il più possibile sui tempi di germinazione e sulle modalità di semina del prodotto desiderato, in modo da non fare errori e ottenere i risultati ottimali. 

Per il proprio orticello potrete comprare anche delle piantine già formate, ma ovviamente i risultati non saranno soddisfacenti allo stesso modo. Il veder spuntare la pianta dopo aver seminato è molto emozionante, per questo è sempre meglio iniziare dai semi e vederli germogliare. Allo stesso modo i semi sono molto più economici rispetto alle piantine già formate, cosa da non sottovalutare se avete un budget ridotto. Ricordate che la semina richiede molta pazienza e costanza, ma la germinazione pagherà il tempo atteso. 

 

All’aperto o in semenzaio

Prima di cominciare la semina è necessario conoscere il periodo corretto nel quale cominciare, cosa che potete fare utilizzando il calcolatore, il calendario o la tabella della semina che potrete trovare online o spesso dietro le confezioni delle sementi. Una volta aperta la confezione, prendete i semi e lanciateli a manciate sul terreno da coltivare, o se preferite sistemateli per file. 

Questo metodo è conosciuto come la semina all’aperto, mentre la semina in semenzaio prevede la coltivazione dei semi in una vaschetta, dalla quale nascerà la pianta che poi si potrà trapiantare nell’orto. Per la semina all’aperto è sempre meglio lasciare un po’ di spazio, in modo da far crescere le piantine in modo più sano. 

Una volta terminata la semina, dovrete irrigare quando possibile, ricordate però di tenere sotto controllo il calendario e usare il calcolatore di semina. Ci sono mesi più adatti per la semina di alcuni prodotti, ad esempio i mesi di giugno e luglio sono rispettivamente quelli dove si coltivano ortaggi come porri, cavoli, finocchi, cicorie e zucchine. Per quanto riguarda la semina in semenzaio, dovrete prima costruirne uno utilizzando una cassetta di piccole dimensioni dove fare germinare i semi. Questa dovrà essere tenuta al caldo, altrimenti i semi potrebbero non dare i frutti sperati. Attenzione quando acquistate le sementi, perché alcune possono crescere in semenzaio, mentre altre si possono utilizzare solo all’aperto. 

Nella cassetta dovrete inserire del terriccio fertile, solitamente utilizzando l’humus, dove poi andrete a spargere i semi. Una volta completata la germinazione, dovrete prendere le piantine formate e trapiantarle nel vostro orto, avendo una certa cura in quanto essendo appena nate sono molto fragili. 

 

 

 

Domande frequenti 

 

È difficile usare le sementi?

Dipende, quelle per gli orti sono abbastanza semplici da utilizzare, basta regolarsi sui periodi di semina usando calendari o tabelle dedicate a questo scopo. Sul retro di alcune confezioni potrete trovare tutte le informazioni necessarie, sebbene dovrete comunque stare attenti al mese di semina, specialmente per la germinazione degli ortaggi. Per quanto riguarda le sementi per la creazione di prati, queste sono più impegnative, in quanto il prato avrà bisogno di un sistema di irrigazione più complesso di quello di un orto.

Cosa significa semina in semenzaio?

Il semenzaio non è altro che un posto esterno all’orto dove poter coltivare i semi. A seconda delle proprie preferenze si può decidere di preparare una vaschetta o un recipiente con del terriccio, dove in seguito mettere i semi. La vaschetta con il terriccio sarà il vostro semenzaio, nel quale le sementi potranno germinare e in seguito dare vita alle piantine. Una volta spuntate, dovrete trapiantarle nell’orto. La semina in semenzaio è richiesta per diversi ortaggi, quindi vi consigliamo di leggere attentamente le istruzioni sulla confezione, in modo da sapere quale metodo utilizzare. 

 

Quante sementi sono contenute in una confezione?

Dipende dalla tipologia di semi. Solitamente quelle per ortaggi si presentano in buste da 500 grammi, più che sufficienti per ottenere diverse piantine nel vostro orticello. Considerate che una volta aperta la busta termosaldata le sementi andranno usati tutti, altrimenti potrebbero rovinarsi a causa degli agenti atmosferici. Le confezioni di quelle per i prati sono le più capienti, in quanto si utilizzano per far crescere l’erba su un terreno di diversi metri quadri. 

 

Dove comprare le sementi?

Potete acquistare le sementi in tutti i negozi di giardinaggio, o nei vari megastore dedicati agli hobby all’aperto e al giardino. Molti appassionati amano scambiarsi i semi tra di loro, in modo da provare sempre nuove semine e raccolti. Una buona alternativa è comprare online, in quanto potrete approfittare di diverse offerte e scegliere tra una grande varietà di sementi. Le confezioni vendute online sono disponibili a prezzi bassi, quindi ideali se volete risparmiare il più possibile.

 

Quanto costano le sementi?

Una confezione di sementi ha un prezzo davvero molto conveniente, sebbene possa variare in base alla tipologia. Solitamente quelle per la coltivazione degli ortaggi costano davvero poco, con prezzi che vanno dai 3 agli 8 €. Le sementi biologiche hanno un prezzo più alto che può andare dai 10 ai 15 €. Ancora più costose invece sono quelle per il prato che possono arrivare anche ai 20 €. 

 

 

 

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Irrigazione

LiIon Stocker – Recensione

 

Principal vantaggio

La sostanza contenuta nell’ampio serbatoio da 15 litri è ottimamente nebulizzata e distribuita con uniformità, in questo modo le piante traggono completo giovamento dal trattamento e non si spreca il prodotto. I materiali sono ottimi, la pompa è resistente, vanta una buona qualità costruttiva. L’autonomia della batteria è soddisfacente e si ricarica anche celermente, mentre la possibilità di regolare la pressione tra i 3 e i 5 bar è un esempio della sua versatilità. 

 

Principale svantaggio

È un po’ pesante, lo zaino è a nostro avviso indispensabile soprattutto se c’è tanto lavoro da fare, peccato che vada comprato a parte e già così il costo della pompa non è basso. Dunque bisogna fare inevitablmente (o quasi) uno sforzo economico in più. C’è anche da dire che le istruzioni non sono esaurienti, non si capisce quando usare una pompa e quando l’altra, dicasi lo stesso per i vari ugelli. 

 

Verdetto 9.7/10

Il nostro giudizio sulla pompa in questione non può che essere positivo, la buona qualità ci pare essere indiscutibile, avremmo gradito qualche attenzione in più verso il cliente magari con un manuale più ricco d’informazioni.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Per uso hobbistico 

Chi possiede un piccolo frutteto, un vigneto o l’immancabile orto crediamo possa guardare con un certo interesse alla pompa irroratrice  facente parte del catalogo Stocker. La pompa è alimentata da una batteria quindi non c’è il fastidio di dover pompare il contenuto prima di poter erogare sulle piante una qualsiasi sostanza. 

La pressione è regolabile da 3 a 5 bar e il contenuto è nebulizzato ottimamente finendo distribuito con una certa uniformità sulle piante sottoposte al trattamento. In questo modo gli sprechi se ci sono, si mantengono su livelli trascurabili. Abbiamo detto che la pompa è alimentata a batteria, ma cosa possiamo dirvi della sua autonomia, un dato sempre importante soprattutto per chi ha tanto lavoro da fare. 

Ebbene, si può tirare avanti fino a 3,5 ore circa, non ci sembrano affatto poche e i tempi di ricarica non sono eccessivi come emerge da alcune recensioni scritte dai clienti che sono entrati in possesso di questo modello. 

Zaino a parte

La pompa può contenere fino a 15 litri di liquido, questa informazione potrebbe preoccupare il lettore circa il peso, anche perché c’è da considerare pure la batteria. In effetti a secco la pompa pesa poco meno di quattro chilogrammi. Per ovviare al problema Stocker suggerisce di abbinare uno zaino che però va comprato a parte. 

Noi crediamo che chi debba lavorare diverse ore non può prescindere da tale accessorio che è ergonomico e con gli spallacci ben imbottiti. Inoltre lo zaino stabilizza il carico, insomma, il nostro parere è che sia un elemento fondamentale e che quindi non andava proposto come accessorio perché una volta entrati in possesso della pompa ci si rende conto della sua indispensabilità, quinci sarà necessario riprendersi il disturbo di fare un nuovo acquisto e sia chiaro, non stiamo facendo una questione economica. Più semplicemente, il prodotto ci sembra essere incompleti.

 

Buoni materiali

Per quanto riguarda la qualità costruttiva possiamo solo parlarne bene, si vede subito che la pompa è solida e realizzata con buoni materiali. Il discorso va esteso anche agli accessori in dotazione. Nello specifico ci sono due lance, una in alluminio e un’altra in fibra di vetro. Non mancano una serie di ugelli e il caricabatteria. 

Ci ha un po’ delusi il manuale delle istruzioni, è striminzito, per esempio all’utente inesperto non è spiegato quali sono le differenze tra la lancia di alluminio  quella in fibra di vetro a parte i materiali, insomma, quando va usata l’una e quando l’altra. Nulla è spiegato sui diversi ugelli, anche in questo caso l’utente privo di esperienza si trova spaesato, questa a nostro avviso è una mancanza di attenzioni verso i clienti che non dovrebbero essere costretti a ricorrere al servizio post vendita per avere ulteriori delucidazioni. 

Un tasto dolente è certamente il prezzo, questo è alto, almeno noi lo giudichiamo tale pur senza voler lasciare intendere che sia sproporzionato rispetto al reale valore della pompa. Tuttavia è bene ricordare che la cifra non comprende lo zaino che, come detto, è da noi ritenuto indispensabile se si deve lavorare per diverso tempo.

 

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I 7 migliori bonsai del 2024

 

Bonsai – Guida agli acquisti, Opinioni e Comparazioni

 

Chi ha il pollice verde prima o poi si rende conto che tra tante piante e fiori uno o più bonsai ci starebbero bene… anche se non si tratta certo di una pianta come tutte le altre! Richiede qualche attenzione in più, parliamo di una vera e propria tecnica e persino di un’arte, ovvero l’arte di dare forma, di coltivare quello che di fatto è un albero in miniatura. Se siete ansiosi di scoprire quali sono gli “alberelli” più belli, più verdi e dalla chioma folta, dovete semplicemente leggere la nostra guida. Come avete detto? Andate di fretta? Beh, se proprio non potete soffermarvi a lungo sulla nostra pagina vi suggeriamo immediatamente due piante: la Exotenherz.de Bonsai di Ficus retusa cinese e il Vivai Gardenhome Olivo Bonsai, un piccolo esemplare di olivo, pianta mediterranea di un certo valore, che arriva con la terra bagnata e ben ancorato alla confezione. Potrete trapiantarlo in un vaso di ceramica e porlo tanto all’esterno quanto all’interno del vostro appartamento. 

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 7 migliori Bonsai – Classifica 2024

 

Abbiamo stilato per voi una classifica arricchita da un recensione per ciascun bonsai. Chi desidera sapere dove acquistare a prezzi bassi i bonsai della migliore marca più venduti online può cliccare sul link da noi fornito. Confrontate i prezzi e scegliete il bonsai che più vi piace.

 

 

Bonsai di Ficus

 

1. Exotenherz.de Bonsai di Ficus retusa cinese, 8 anni

 

È un bell’esemplare di bonsai di Ficus Retusa, una specie tropicale appartenente alla famiglia delle Moraceae. È un tipo di pianta sempreverde quindi potete godere delle sue foglie tutto l’anno, in estate ama prendere aria fresca all’aperto. Il bonsai ha la forma ad “S”, presenta delle radici forti e resistenti che sono radicate nel terreno ottimamente. 

Il tronco ha un buono spessore che denota resistenza, stesso discorso per i ramoscelli. È una pianta resistente, dunque anche comprandola online non risente del viaggio, basta che il terreno sia adeguatamente umido.  

Il bonsai è accompagnato da un ottimo vaso e da un sottovaso di forma circolare, in terracotta, che però ci pare verniciato alla meno peggio con evidenti difetti. Tra le cure richieste segnaliamo che è necessario somministrare il fertilizzante ogni 15/20 giorni durante l’estate mentre in inverno ogni 4/6 settimane.

 

Pro

Sempreverde: Il bonsai di Ficus in esame regala foglie verdi per tutto l’anno, in questo modo si ha sempre la casa allegra con i colori della natura.

Vaso: Il bonsai è accompagnato da un vaso in terracotta e dal sottovaso che, pur essendo in terracotta, appare essere molto resistente.

Età: Non è una pianta giovane, dunque ha già fortificato le sue radici e il suo tronco, è dunque una pianta resistente.

 

Contro

Verniciatura: Ci ha sorpreso in negativo la scarsa cura dimostrata nel verniciare il vaso, ci sono diverse imperfezioni.

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Bonsai di olivo

 

2. Vivai Gardenhome Olivo Bonsai

 

Se volete restare su una pianta molto tipica del nostro territorio, ma in miniatura, date uno sguardo al bonsai olivo di Vivai Gardenhome, che appare molto rigoglioso e ricco di fiori, quindi perfetto per essere esposto all’esterno ma anche curato all’interno di un appartamento.

Il vaso non è in ceramica, per cui potrete trapiantare il bonsai che volete renderlo più ornamentale. Al momento della consegna la terra appare bagnata, segno di cura nei confronti di chi ha acquistato e non vuole ricevere una pianta morente.

Il costo è interessante, soprattutto perché questo bonsai, se curato nella maniera corretta, resta in ottime condizioni. C’è però chi avrebbe gradito avere anche un manuale con la storia della pianta e con qualche consiglio su come prendersene cura, per non commettere errori di alcun genere. 

 

Pro

Confezione: Il bonsai viene consegnato con la terra bagnata e ben fermo, quindi non ci sono rischi che venga recapitato secco o morto.

Costo: Il prezzo di vendita piace perché basso in rapporto a una pianta che appare molto resistente nel tempo.

Versatile: Potrete tanto metterla all’interno del vostro appartamento, quanto all’esterno, visto che è molto coriacea.

 

Contro

Manuale: Manca quello che racconta la storia della pianta e che dia qualche consiglio su come manutenerla.

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Bonsai di Ficus ginseng

 

3. Bonsai da Botanicly  Ficus Ginseng altezza 70 cm

 

È un bonsai di ficus ginseng con forma ad “S”. La pianta è resistente ma è da appartamento quindi non tollera il freddo, mentre in estate può essere lasciata all’aperto. Altra cosa che non tollera sono i continui spostamenti dunque trovatele un posto e ne limiti del possibile lasciatela lì. 

Le foglie sono graziose e dal bel colore verde scuro, molto intenso. È un ottimo arbusto decorativo secondo noi. Non siamo in grado di dirvi l’età della pianta ma essendo già formata e con le radici ottimamente radicate non abbiamo motivo di pensare che sia troppo giovane. 

Il prezzo ci sembra un po’ alto anche perché è accompagnata da un economicissimo vaso di plastica per nulla bello da vedere. Non ci sono minime istruzioni su come prendersene cura e questa è una mancanza di attenzione verso il cliente.

 

Pro

Fogliame: Il bonsai ha una bellissima chioma con foglie verdi e grandicelle, è uno spettacolo ammirarla in tutto il suo splendore.

Decorativa: Per le sue caratteristiche estetiche si presta molto bene a fare da arbusti decorativo, è da tenere sempre in bella mostra.

 

Contro

Vaso: Delusione per il vaso e il relativo sottovaso, è un comunissimo contenitore in plastica da pochi spiccioli, brutto da vedere.

Istruzioni: La pianta non è accompagnata da uno straccio di nota con indicati consigli sulla sua cura e se si tratta di una pianta da interno oppure da esterno, chi non è esperto non sa come comportarsi.

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Bonsai acero rosso 

 

4. Acero rosso giapponese vaso 16 pianta vera

 

Chi è in cerca di un acero rosso giapponese dovrebbe leggere con attenzione questa recensione perché potrebbe aver trovato la pianta di cui ha bisogno. Attenzione perché così com’è non è un bonsai, ma potete farla diventare tale quindi è destinata a chi ha una certa esperienza in merito. 

Dobbiamo dire che non presenta una folta chioma ma questo non è per un difetto della pianta o per una questione di cattiva qualità, semplicemente è così di natura. Le foglie cambiano colore ad ogni stagione, molto bella la colorazione autunnale giallo brillante. Non è adatta per stare in casa, l’acero è una pianta cui piace stare all’aria aperta quindi se non avete un balcone o un giardino, è meglio lasciar perdere e cercare un bonsai da appartamento. 

La pianta è accompagnata da un comunissimo vaso di plastica, molto sottile, ma questo è l’unico appunto che possiamo muovere a una pianta che per il resto ha soddisfatti buona parte dei clienti.

 

Pro

Colore: Le foglie cambiano colore all’unisono con il susseguirsi delle stagioni regalando ogni volta bei colori.

Prezzo: Non si tratta di una pianta particolarmente costosa, sicuramente è alla portata di tutti, inoltre la spesa è ripagata dal fatto che duri a lungo.

 

Contro

Non è bonsai: La pianta così come vi viene consegnata non è un bonsai, pertanto è adatta a chi è capace di farla diventare tale.

Qualità del supporto: Stendiamo un velo pietoso sul vaso che accompagna la pianta, difficile trovare qualcosa di più economico, visto che è fatto con plastica sottilissima.

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Bonsai di olmo

 

5. Pollice Verde Bonsai di olmo Cinese in vaso

 

Un esemplare perfetto per chi si approccia per la prima volta a questo tipo di hobby. È un olmo cinese, una pianta che offre anche una particolare robustezza e resistenza, tanto da riuscire a sopportare bene l’adattamento in un nuovo ambiente. Le dimensioni del vaso sono standard, 15 cm circa. Mentre la pianta è alta 25 cm quindi un esemplare già adulto e a cui dedicare particolari cure per consentirne lo sviluppo nello spazio ridotto del piccolo vaso.

La pianta viene venduta già guidata verso una leggera torsione del tronco perché assuma il tipico aspetto ritorto delle piante forzate alla crescita in miniatura. Potrebbe essere necessario intervenire per correggere delle imperfezioni dovute magari al trattamento intensivo e che le cure individuali verso la pianta possono migliorare.

Insieme al bonsai, il vivaista offre anche una ricca scheda tecnica con le istruzioni di base da cui partire per prendersi cura della pianta e guidarne la crescita. La corretta esposizione e le indicazioni specifiche riguardo la specie sono riportate nelle istruzioni dettagliate e corredate di alcuni video su YouTube.

 

Pro

Esemplare pronto: L’olmo è già adulto e coltivato in vaso perché assuma il tipico aspetto ritorto che dà maggiore valore al bonsai.

Con scheda di istruzioni: La confezione ben curata, include anche le indicazioni per una cura ottimale della pianta insieme agli spunti da cui partire per appassionarsi a questa antica tecnica di coltivazione.

Parzialmente caducifoglie: L’olmo è una pianta che tende a perdere le foglie durante la stagione invernale, per questo è importante sottolineare che qui non tutto il fogliame cadrà ma solo una sua parte.

 

Contro

Pianta delicata: L’olmo è un albero molto robusto e adatto ai principianti che vogliono approcciarsi a questo hobby ma il trasporto può indebolire la pianta più del previsto.

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Bonsai di Carmona

 

6. Bakker Carmona Microphylla Fukientee Albero Bonsai  Vaso in Ceramica

 

Un bonsai molto particolare quello di Bakker, che appartiene alla famiglia delle Boraginacee: il Fukientee o Carmona Microphylla è una pianta che ha come caratteristica dei fiori a forma di stella, che crescono in primavera o in estate.

Viene recapitato in un vaso in ceramica, con tanto di sottopiatto, ed è alto all’incirca 25 cm, mentre il diametro del piatto è di 18 cm. Le foglie verdi e rigogliose possono mantenersi in ottime condizioni se la pianta viene esposta alla luce, non diretta del sole.

Ci sono però dei problemi per quanto concerne la consegna, in quanto spesso il bonsai è troppo piccolo rispetto alle foto e la terra non viene bagnata in maniera adeguata, per cui le foglie appaiono secche e ci vuole un po’ per farle riprendere. Il costo è proporzionato alle caratteristiche di una pianta abbastanza particolare. 

 

Pro

Fiori a stella: Questa è una caratteristica di questo bonsai, che cresce in primavera o all’inizio dell’estate.

Vaso in ceramica: Un elemento che vi toglierà dalla fatica di trapiantarlo e che può contare anche su di un sottopiatto.

 

Contro

Dimensioni: Appare troppo piccolo rispetto alle foto e inoltre spesso arriva con le foglie gialle, per cui ci vuole un po’ di impegno per farle tornare verdi.

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Bonsai di melograno

 

7. Bonsai di melograno 1

 

Chi è in cerca di una pianta che, oltre alle foglie, dia anche dei frutti, può optare per il bonsai di melograno che può essere una scelta valida. La pianta che vi proponiamo è un melograno nano dunque è opportuno sottolineare come i piccoli frutti che produce non siano commestibili ma abbiano soltanto una valenza estetica, tra l’altro parecchio gradevole. 

È una pianta per esterno, quindi non la consigliamo a chi non ha un giardino, un terrazzo o magari un balcone per concedere di prendere un po’ d’aria. Altra cosa importante da sapere che d’inverno il melograno è spoglio, dunque non va bene per chi vorrebbe un bonsai con una bella chioma per tutto l’anno. 

Molto carino il vaso, alto e dalle linee semplici, di colore bianco. Di grande utilità la scheda botanica fornita insieme al bonsai, qui trovate tutte le indicazioni utili alla migliore cura possibile del melograno.

 

Pro

Frutti: La pianta produce frutti di melograno che, anche se non commestibili, creano un gradevole effetto estetico che siamo certi piacerà  a molti.

Vaso: Insieme alla pianta c’è anche un vaso di buona qualità, semplice nell’aspetto ma anche gradevole alla vista.

Scheda botanica: La pianta è corredata da dettagliate istruzioni su come prendersene cura nel migliore dei modi così di garantire una lunga vita.

 

Contro

Spoglia: Il problema principale del melograno nano è che durante il periodo invernale è spoglio, quindi perde parte della sua bellezza fin quando non comincia la primavera.

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Accessori

 

Vasi per bonsai

 

Xuniu vasi per Piante in plastica, rettangolo Vaso di Fiori Bonsai

 

A volte può essere necessario cambiare il vaso del bonsai perchè rotto, troppo piccolo o per il semplice gusto di cambiare. A tale scopo c’è il vaso Xuniu che naturalmente può essere impiegato anche per altri tipi di piante come quelle grasse oppure i fiori. Di forma rettangolare, è molto solido, è fatto di plastica ma questa è parecchio rigida. Manca un sottovaso ma si tratta di un problema di facile soluzione. L’unica cosa che resta da aggiungere è che la totalità o quasi dei possessori si è detto soddisfatto per l’acquisto.

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Guida per comprare un bonsai

 

Già da qualche anno i bonsai sono presenti sul mercato italiano dunque la buona notizie sono almeno due: la prima è che le offerte non mancano, la seconda è che c’è una buona varietà e disponibilità di queste piante. Oggigiorno potete trovare i migliori bonsai del 2024 sia presso i fiorai sotto casa, sia online. 

Avere tante piante per le quali fare una comparazione è un vantaggio non da poco e non manca qualche nuovo esemplare più economico così se non siete convinti di potervi prendere cura della pianta, non sprecherete troppi soldi nel caso in cui dovese appassire. Chiaramente questa è una eventualità che non auguriamo a voi e soprattutto alla piana che merita di ricevere tutte le cure e le attenzioni del caso. 

C’è una domanda cui vogliamo rispondere con la nostra guida ed è la seguente: come scegliere un buon bonsai? Abbiamo fatto del nostro meglio per mettere a vostra disposizione tutte le informazioni utili in tal senso, ecco perché riteniamo importante per voi leggere la nostra guida nella sua interezza, siamo sicuri che alla fine della lettura avrete le idee chiare su quale bonsai comprare.

 

Lo stile del Bonsai

Qui non parliamo di come coltivare il bonsai in senso stretto, ovvero, piantare il seme e vederlo crescere. A noi interessa che possiate comprare il miglior bonsai e una prima discriminante può essere sceglierlo in base allo stile, ce ne sono diversi, ciascuno con un nome giapponese. Vediamone alcuni. Con il termine Hokidachi si intende lo stile da noi detto “a scopa rovesciata”. Gli alberi con tale stile sono caducifogli, caratterizzati da una ramificazione ampia e sottile.

Chokkan indica uno stile eretto e formale, diciamo che è quello più diffuso in natura, tipico di quegli alberi che ricevono molta luce. Questo tipo di bonsai ha un tronco largo alla base che si assottiglia via via che cresce. Il termine Moyogi fa riferimento a un bonsai dallo stile eretto informale, quindi il tronco assume una sorta di forma ad “S”. Anche in questo caso la base del tronco è più ampia della sommità. Si dice Shakan un bonsai il cui tronco è inclinato con un angolo tra i 60° e gli 80°.

Il Kengai è lo stile a cascata, dunque l’albero cresce verso il basso un po’ come capita a quelli che si trovano su un dirupo e che tende  a piegarsi sotto il peso della neve o dal crollo di massi. Un bonsai del genere richiede un vaso alto. Lo Han-Kengai è uno stile a semi cascata quindi il tronco cresce eretto per poi piegarsi, ha la punta non scende mai sotto il livello del bordo del vaso. Un bonsai con lo stile Bunjingi ha il tronco sghembo ed è privo di rami. Il bonsai Fukinagashi ha lo stile di un albero battuto dal vento, per questo motivo il tronco e i rami crescono da un solo lato.

 

Criteri di scelta per il principiante

Secondo i pareri di molti esperti chi decide di comprare per la prima volta un bonsai dovrebbe evitare quelle specie che presentano maggiori difficoltà nella cura, ovvero, è bene iniziare con un albero semplice da coltivare. Il bonsai va scelto anche in base al luogo dove si ha intenzione di sistemarlo, infatti ci sono bonsai più adatti all’interno ed altri che preferiscono stare all’aperto. Alla luce di quanto detto, quando si compra un bonsai bisogna sempre essere consapevoli di quale specie si tratta.

Gli utensili

Comprare un bonsai significa anche acquistare una serie di utensili indicati per la cura della pianta. Non devono mancarvi cesoie per la potatura, tronchesi cave, tagliarami, attrezzi per il rinvaso, una taglierina e pinzetta per radici e da jin e un tagliafilo. Come per molti altri strumenti è possibile trovarli in vendita online ma soprattutto a prezzi differenti, dunque indicati sia per chi può permettersi una spesa maggiore sia per chi è in cerca del risparmio. 

 

 

 

Domande frequenti

 

Come curare un bonsai?

Per una adeguata cura del bonsai bisogna tenere conto di almeno tre fattori che sono l’annaffiatura, la concimazione e la giusta collocazione della pianta.  Chiaro che non essendoci un solo tipo di bonsai è complicato dare informazioni precise in merito. Possiamo dire che la cosa importante è imparare a cogliere i messaggi che il bonsai lancia. Come coglierli? Basta osservarlo. 

La pianta va irrigata quando il terreno sembra asciutto, toccate con mano, spingete il dito fino a un centimetro di profondità. Il bonsai va concimato durante tutto il periodo vegetativo della pianta, in particolare quelli da esterno vanno concimati dalla primavera all’autunno mentre quelli da interno possono essere concimati tutto l’anno. 

Anche per la collocazione ideale molto dipende dal tipo di bonsai, in generale possiamo dire che quelli da esterno richiedono un luogo luminoso, dovrebbero essere baciati dal sole per almeno mezza giornata e stare al riparo dal vento. Anche gli alberi da interno hanno bisogno di luce ma qui la differenza è che alcune specie hanno bisogno di essere investite appieno dal sole mentre altre richiedono la mezz’ombra. I bonsai da interno richiedono una temperatura costante.

 

Come fare un bonsai?

Partendo dal seme si stende uno strato drenante di pietrisco (va bene anche la pietra lavica) quindi si aggiunge uno strato di terriccio per bonsai. Stendete una manciata di semi ben distanziati quindi coprite con un altro strato di terriccio alto 2 cm circa e con le dita compattatelo e annaffiate. Ricordate di tenere il semezaio appena umido.

 

Come potare un bonsai?

Ci sono due tipi di potatura: quella di mantenimento e quella d’impostazione, la prima serve per mantenere e migliorare la forma del bonsai mentre la seconda dà all’albero forma e stile. La potatura di mantenimento può essere eseguita durante tutta la stagione di crescita. In questo caso si tagliano i rami e i germogli non coerenti con la forma desiderata. 

La potatura di impostazione, invece, va fatta a inizio primavera oppure ad autunno inoltrato. Qui si recidono rami “grandi” al fine di determinare la forma. È bene non rimuovere più di tre rami e usare una tronchese concava per evitare il verificarsi di brutte cicatrici. Se i tagli sono grandi, conviene applicare della pasta cicatrizzante.

 

Perché il bonsai perde le foglie?

Le ragioni per le quali un bonsai perde le foglie possono essere naturali, ci sono specie che durante il periodo invernale sono spoglie, oppure la causa può essere una malattia, le radici marce provocate da un terreno scarsamente drenante. Un’altra possibile causa è la scarsa esposizione alla luce.

 

Cosa significa bonsai?

Bonsai è una parola giapponese che può essere tradotta come “piantato in un vaso”.

 

 

 

Come utilizzare il bonsai

 

I bonsai sono piante particolari che pur appartenendo alla cultura giapponese e cinese, sono arrivati fino a noi e oggi possiamo ritrovarli in casa di tantissimi italiani dal pollice verde. I bonsai possono essere da interno oppure da esterno e sono disponibili diverse specie, alcune sempreverdi altre, invece, restano spogli d’inverno.

Annaffiatura

Come tutti sanno il bonsai va innaffiato, il problema è il quando, con quanta frequenza. Troppa acqua potrebbe compromettere seriamente la pianta di conseguenza non va seguito uno schema solo perchè magari si hanno più bonsai e li si vuole innaffiare tutti insieme. Per capire quando somministrare l’acqua basta osservare il terreno, se è asciutto si annaffia, se è umido, no. In questo senso è opportuno usare una corretta miscela di terriccio, una dedicata ai bonsai e che dunque sia composta dal 50% di akadama, 25% di ghiaia fine e 25% di terriccio universale.

 

Come annaffiare

Annaffiare correttamente il bonsai vuol dire fare in modo che tutto l’apparato radicale sia raggiunto dall’acqua, osservate che questa esca dai fori di drenaggio, in tal modo avrete la certezza che siano state raggiunte le radici, attendete qualche minuto e bagnate nuovamente. L’albero va irrigato dall’alto servendosi di un annaffiatoio dotato di un soffione sottile. Se si può usare acqua piovana è meglio altrimenti va benissimo quella del rubinetto.

 

La collocazione del bonsai

La prima distinzione importante da fare è che ci sono bonsai da interno e bonsai da esterno, tra i primi ci sono ficus, olmo cinese e carmona; tra i secondi citiamo acero giapponese, ginepro e pino. Detto questo, i bonsai da esterno devono essere esposti alla luce diretta del sole per una decina di ore o più e al riparo dal vento, anche quelli da interno ovviamente hanno bisogno della luce del sole ma alcune specie richiedono la mezz’ombra.

 

Il concime giusto

La scelta del concime è fondamentale. In primavera si somministra un concime ricco di azoto che possa favorire la crescita della pianta. In estate, invece, si somministra un concime equilibrato nella composizione dunque va bene un NPK 10-10-10. Quando arriva l’autunno bisogna rinforzare il bonsai in vista del calo delle temperature dunque serve un concime NPK 3-10-10. 

Per quanto riguarda le dosi, queste sono riportate con precisione sulla confezione. A ogni modo è possibile ridurre leggermente la quantità di fertilizzante se la pianta non è in formazione. Per la concimazione con concimi solidi si usano delle apposite coppette per evitare che il prodotto si disperda. Le coppette vanno adagiate capovolte sul terreno. 

Il rinvaso 

I tempi per il rinvaso dipendono dalle sue dimensioni e dal tipo di bonsai; quelli a crescita rapida vanno rinvasati ogni 24 mesi, 12 in alcuni casi. I bonsai adulti richiedono di essere rinvasati ogni 3 o 5 anni. Ad ogni modo per essere certi che sia giunto il momento del rinvaso bisogna osservare le radici, se queste sono ancora contenute nel terreno, dunque non avvolgono il sistema radicale, si può attendere un altro anno circa.

 

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Questi prodotti sono tra quelli più consigliati, ma al momento non sono disponibili

 

 

Exotenherz.de Bonsai olmo Ulmus parvifolia, 10 anni

 

È proprio un bel bonsai di olmo quello di cui trattiamo qui di seguito. Ha 10 anni dunque è perfettamente formato, aspetta solo una casa che possa accoglierlo per dare in cambio una bella nota di colore verde. La sua chioma è molto folta, le radici non ben piantate nella terra. Pur essendo una pianta da appartamento, in estate preferisce restare fuori. 

Non richiede particolari cure se non quelle ordinarie dunque acqua e fertilizzante ogni 20 giorni durante l’estate mentre l’inverno è sufficiente fertilizzare ogni 40 giorni circa. La pianta è accompagnata da un vaso in terracotta e da un sottovaso dello stesso materiale, crediamo però che la verniciatura non sia delle migliori. 

A parte questo, vaso e sottovaso sono realizzati con buoni materiali. Certo, per com’è fatto forse conviene immergere direttamente in una bacinella d’acqua per una decina di minuti, in caso contrario usando un innaffiatoio crediamo che parte dell’acqua possa andare persa.

 

Pro

Età: Il bonsai di olmo ha una età di 10 anni pertanto parliamo di una pianta debitamente formata, solida e consolidata.

Fogliame: Siamo sicuri che non potrete fare a meno di ammirare la chioma del bonsai che è folta e stupenda.

Radici: Chi ha avuto modo di controllare le radici racconta di un ottimo e ben sviluppato apparato radicale.

 

Contro

Finiture: Non critichiamo il vaso per la sua qualità che anzi, è buona, piuttosto per come è stato verniciato, secondo noi andava rifinito meglio.

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Le 8 Migliori Accette del 2024

 

Accette – Guida agli acquisti, Opinioni  Comparazioni

 

Soprattutto chi ha a che fare con la legna, pensiamo a quanti posseggono un camino o una stufa per l’appunto a legna, non può farsi mancare una buona accetta, di conseguenza sbaglia chi pensa che sia “roba” per soli boscaioli, anche perché questi prediligono asce (avremo modo di spiegarvi la differenza) e motoseghe. Se siete arrivati fin qui è perché è vostra convinzione che un’accetta possa farvi comodo e noi vi diamo ciò che volete, come questi due modelli facenti parte di una più ampia selezione: la Fiskars X7-XS è costruita con ottimi materiali, testa e taglio sono un tutt’uno ed è molto comoda da impugnare, la  Estwing Sportsman’s è da apprezzare per l’ottimo bilanciamento e per la comodità d’uso.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 Migliori Accette – Classifica 2024

 

Abbiamo stilato una classifica che vi presenza in ordine qualitativo, secondo i nostri pareri,  le accette selezionate. Per conoscere le caratteristiche degli articoli, potete leggere la recensione scritta per ciascuno; a questa si accompagna un link da cliccare nel caso in cui vogliate sapere dove acquistare a prezzi bassi l’accetta in questione. È sempre possibile che possiate trovare qualcosa di più economico pertanto non dimenticate di confrontare i prezzi.

 

1. Fiskars X7-XS Ascia da Taglio 35,5 cm Rivestimento Antiaderente

 

È un ascia universale adatta per il taglio di piccoli ceppi (legni freschi e resinosi) e per altri svariati usi, tanto è vero che si dimostra perfetta per le esigenze di campeggiatori e tracker che magari si muovono lungo percorsi impervi e hanno bisogno di farsi spazio tra la vegetazione. Sta comodamente in uno zaino oppure può essere legata al suo esterno senza escludere la possibilità di tenerla in cinta. 

L’ascia è corredata da un coprilama grazie al quale il trasporto avviene in totale sicurezza. La testa è a filo sotto, il taglio è pulito. La lama in acciaio temprato è rivestita con materiale antiaderente, caratteristica che facilita la penetrazione nel legno. 

Ci è piaciuto parecchio il manico in FiberComp che garantisce una buona presa e un ottimo assorbimento dei colpi. Il colore arancione non ha solo una valenza estetica, nel caos si dovesse perdere l’utensile è più facile individuarlo. La fusione tra manico e testa sono garanzia di un movimento efficace e senza sforzi.

 

Pro

Materiali: Ascia affidabile sotto tutti i punti di vista, è costruita con buoni materiali che ne che ne conferiscono una grande resistenza e un taglio pulito.

Versatile: L’utensile dimostra di tornare utile i più occasioni, anche nel caso di escursioni e campeggio, leggero e di piccole dimensioni si trasporta senza difficoltà.

Manico: Realizzato in FiberComp il manco offre una presa sicura e comoda, inoltre assorbe molto bene i colpi.

 

Contro

Legno duro: Le prestazioni dell’ascia calano bruscamente nel caso ci sia da tagliare tipi di legno duro, in questo caso il filo può anche rovinarsi.

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2. Ascia Estwing Sportsman’s Axe 

 

Estwing è un marchio a dir poco mitico per chi maneggia utensili, il brand americano è famoso in tutto il mondo e a ben dire. La Sportsman’s è composta da un unico pezzo di acciaio, il manico è rivestito da una guaina in pelle, la presa è buona e non c’è pericolo che l’accetta sfugga di mano, anche se queste dovessero essere bagnate o sudate. 

È sicuramente un utensile maneggevole e ben bilanciato ma dobbiamo dire che alcuni utenti la giudicano troppo piccola. Una pecca da segnalare sono le rifiniture, l’utensile è abbastanza grezzo sotto questo aspetto. Pareri contrastanti li abbiamo registrati sull’affilatura, c’è chi dice sia perfetta, tanto da aver superato la classica prova del foglio e chi invece riferisce di una affilatura da rifare. 

A proposito, per rifare il filo conviene rivolgervi a un buon arrotino perché l’acciaio con cui è fatta l’accetta è difficile da lavorare, ci vuole tempo. L’accetta è corredata di coprilame in nylon, molti clienti si aspettavano quello in cuoio e ciò è stato motivo di delusione. È un utensile parecchio costoso.

 

Pro

Maneggevole: L’accetta è comoda da maneggiare, permette movimenti fluidi e precisi quando c’è da sferrare i colpi per tagliare la legna.

Impugnatura: Ampi consensi sono stati raccolti dall’impugnatura che nonostante non sia high tech, ha dimostrato che anche le cose più tradizionali sono efficaci.

 

Contro

Affilatura: Tralasciando i pareri contrastanti sul fatto che l’accetta arrivi affilata o meno, rifare il filo richiede un bel po’ di tempo, meglio rivolgersi a un arrotino.

Prezzo: L’accetta Sportsman’s si fa pagare profumatamente, almeno avrebbe potuto essere meglio rifinita.

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3. Silverline HA68 Accetta con Manico in Legno Duro

 

Abbiamo cercato un aggettivo che potesse descrivere al meglio l’accetta Silverline e alla fine abbiamo optato per “essenziale”, crediamo che questo termine possa rendere bene l’idea di cosa l’utente si troverà di fronte. La testa è in acciaio ma tenete presente che così come vi arriva l’accetta è praticamente inservibile. 

Perché lo diciamo? Perché l’affilatura è a dir poco imbarazzante. È comunque un problema cui si può porre rimedio rivolgendosi a un arrotino oppure occupandosene in prima persona. Tuttavia ci pare evidente che chi compra qualsiasi articolo si aspetti di poterlo utilizzare fin da subito pertanto giudichiamo severamente questo difetto come del resto lo hanno fatto anche i clienti delusi. 

L’accetta è ben bilanciata, pesante il giusto ma il manico è altra fonte di delusione e non solo perché non è antiscivolo ma anche perché poco resistente e a più persone è capitato di rompesse poco dopo l’acquisto. D’altro canto dobbiamo anche dire che si tratta di un utensile parecchio economico, cosa che almeno in parte giustifica i difetti evidenziati.

 

Pro

Bilanciata: L’utensile si caratterizza per il buon bilanciamento, l’accetta è comoda da usare e consente movimenti fluidi oltre che colpi precisi.

Costo: Il prezzo dell’accetta è molto competitivo, si tratta di un utensile economico e per questa ragione molte persone si sono convinte a comprarlo.

 

Contro

Affilatura: A nostro avviso è realmente imbarazzante, il che rende l’ascia assolutamente inservibile se prima non si interviene sul filo.

Manico: Delude non poco il manico e per due fondamentali ragioni: innanzitutto è debole, fragile, infatti è capitato a più persone che si rompesse. In secondo luogo non è antiscivolo.

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4. Connex COX841460 Ascia

 

Accetta per un impiego non professionale, è pesante (900 grammi circa) ma maneggevole, anche perché secondo noi il peso è ottimamente distribuito. Il mancio è in vetroresina, si lascia afferrare con decisione ed è antiscivolo. Nel complesso possiamo sicuramente ritenerlo un buon manico che oltretutto è colorato in modo tale da essere facilmente visibile nel caso in cui l’utensile si perda in posti dove, per esempio, c’è l’erba alta. 

Spostiamoci sulla testa e in particolare la lama che ahinoi non è affilata come dovrebbe. Allo stato come arriva è difficoltoso spaccare la legna e un passaggio dall’arrotino è praticamente obbligatorio. 

Non è comunque un’accetta adatta ai legni duri, va bene per quelli teneri e i ceppi da gettare nella stufa o nel camino. A conti fatti il prezzo di vendita ci sembra essere adeguato al valore dell’oggetto in questione.

 

Pro

Bilanciata: Abbiamo avuto modo di riscontrare che l’accetta sia ben bilanciata e questo particolare di sicuro facilità l’utilizzo.

Manico: L’impugnatura è comoda, il manico risulta di una lunghezza adeguata ed è antiscivolo, inoltre assorbe bene l’impatto tra lama e legno.

 

Contro

Pesante: Sebbene il peso sia ben distribuito è comunque ritenuto eccessivo, l’accetta, infatti, si assesta sui 900 grammi.

Filo : È indispensabile affilare la lama dell’accetta fin da subito perché altrimenti diventa difficile spaccare la legna così com’è.

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5. Spear & Jackson 3715AB/09 Accetta Gamma Razorsharp

 

Abbiamo buone ragioni per ritenere che l’accetta Spear & Jackson vi sorprenderà, naturalmente in positivo. Ad ogni modo se conoscete il marchio vi avvicinerete speranzosi a questo modello. L’accetta è robusta, la testa è in acciaio al carbonio mentre il manico è in resistente noce americano. Certo, manca un rivestimento softgrip, dobbiamo dirlo. 

Pesa poco meno di 700 grammi, un peso oltretutto ben distribuito, in sostanza l’utensile è bilanciato. Come praticamente da consuetudine, il filo richiede l’intervento di un arrotino, non illudetevi, dunque, di cominciare a spaccare la legna fin da subito perché perdereste tempo e fareste un sacco di fatica. 

Dopo l’affilatura siamo certi che vi riterrete soddisfatti per l’acquisto, anche perchè parliamo di un utensile il cui rapporto tra la qualità e il prezzo è da noi ritenuto molto buono.

 

Pro

Bilanciata: Il bilanciamento dell’accetta è ideale, il peso (meno di 700 grammi) è ben distribuito, caratteristica che ne facilità ‘utilizzo.

Robusta: L’accetta è ben costruita. Sono stati evidentemente impiegati materiali di buona qualità sia per la testa d’acciaio sia per il manico che è in noce americano.

Costo: Riteniamo che l’accetta accetta abbia un buon rapporto qualità/prezzo, pur non essendo destinata a un uso professionale, si difende molto bene per quello che costa.

 

Contro

Affilatura: È praticamente la norma, l’accetta non è molto affilata e prima di usarla è necessario portarla da un arrotino.

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6. Gardena Accetta Universale 900 B

 

Accetta universale ben bilanciata e con manico in fibra di vetro che grazie al suo profilo ergonomico si adatta molto bene alla mano. La presa è ottima, salda e comoda, la parte finale è ricurva per una presa ancora più salda. Sicuramente comoda la funzione martello da servirsene per l’inserimento dei cunei, di qualsiasi tipo siano dunque legno, plastica o alluminio ma non per quelli in acciaio.

 La lama è ben affilata e non resta incastrata nella legna, quindi si sfila immediatamente per sferrare subito il colpo successivo. È perfetta per il legno umido e resinoso. Un utensile molto maneggevole e anche comodo da trasportare. 

Pur non essendo una caratteristica fondamentale per un’accetta, dobbiamo dire che il design ci ha conquistati, è un utensile comodo da usare ma anche bello da vedere, cosa che secondo noi non guasta mai. Non è un utensile economico anche se dobbiamo dire che non è neanche tra i più costosi.

 

Pro

Non si incastra: La lama è costruita in modo tale che non si inceppa praticamente mai quando affonda nel legno, si sfila subito.

Bilanciata: Il buon bilanciamento dell’accetta è evidente fin da subito, il pezzo è stato distribuito ottimamente.

Funzione martello: L’accetta è dotata di un martello sulla parte posteriore utile per l’inserimento dei cunei di plastica, legno e alluminio.

 

Contro

Prezzo: Pur non essendo tra le accette più care che si possano trovare in commercio, il prezzo potrebbe comunque essere ritenuto alto dagli utenti.

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7. Ultranatura Ascia da Spacco inclusa Protezione Lama

 

Ultranatura è un utensile che può tranquillamente fare fronte ad un utilizzo intensivo. È un’accetta solida con la testa in acciaio al carbonio. Con questo attrezzo si possono spaccare ceppi da 30 centimetri, buona l’affilatura della lama che esegue tagli netti e precisi. 

Il manico è realizzato in fibra di vetro, è antiscivolo e la presa è molto buona. L’accetta, dobbiamo dirlo, non ci sembra essere ben bilanciata, il peso è mal distribuito secondo noi, in particolare i grammi si concentrano per buona parte sulla testa, quindi questa è pesante e il manico fin troppo leggero. 

Non ci convince la scelta del colore, il verde e il nero sono scuri e ciò rende più complicato ritrovare l’accetta nel caso la si perda mentre si è fuori. È compreso un utile proteggi lama che in caso di trasporto evita il rischio di incidenti. Il prezzo è un po’ alto anche se non eccessivo per la qualità del prodotto.

 

Pro

Resistente: L’accetta è molto resistente, una dote del genere si deve alla buona qualità costruttiva che contraddistingue questo utensile.

Subito pronta: La lama è ben affilata, l’accetta è pronta all’uso, i tagli sono puliti e precisi. Da segnalare che non si incastra nel legno.

 

Contro

Mal bilanciata: Riteniamo che il peso non sia ben distribuito, il fatto che si concentri per gran parte nella testa non consente dei movimenti fluidi quando si dà il colpo.

Colore: Un’accetta come questa che è pensata anche per usarla lontano da casa come, ad esempio, nei boschi o in campeggio, dovrebbe avere colori più vistosi così da individuarla con maggior facilità nel caso in cui andasse perduta.

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8. Imex El Zorro 31746 Ascia Tattica in Acciaio Inox

 

È una solida accetta tattica perfetta nel caso in cui vi piaccia aggirarvi per i boschi, anche per più giorni in cerca di avventura. Naturalmente questo è solo uno dei possibili modi d’uso, ci potete anche spaccare la legna per il vostro camino. 

L’ascia è un pezzo unico dunque testa e manico sono un tutt’uno. Quest’ultimo è rivestito di gomma, la presa è salda ma il buon grip, anche con mani bagnate e /o sudate non è l’unico vantaggio, c’è da aggiungere che gli urti sono assorbiti egregiamente. 

Essendo praticamente un solo pezzo in acciaio, il rovescio della medaglia è che l’utensile è pesantuccio, circa 1 kg. La lama ottimamente affilata. Un coprilama con chiusura a pressione si accompagna all’accetta ma non ha entusiasmato tutti.

 

Pro

Taglio: La qualità del taglio è buona, la lama è ben affilata e affonda nel legno senza esitazione alcuna e senza restare incastrata.

Presa: Il manico o meglio, la gomma che lo riveste, assicura un ottimo grip anche in condizioni difficili come quando la mano è bagnata.

Resistente: L’accetta si presenta solida, resistente, sembra essere fatta per il lavoro intensivo pur non essendo un utensile professionale.

 

Contro

Peso: Un chilogrammo non è poco, anche considerando che si tratta di un’accetta dalle dimensioni contenute.

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Guida per comprare un’accetta

 

Sul mercato le offerte sulle migliori accette del 2024 non mancano ma non potendo presentarle tutte, abbiamo dovuto fare una comparazione tra quelle più vendute online e state pur certi che non mancano quelle della migliore marca. La nostra selezione è stata attenta e precisa, condotta con il solo scopo di proporvi prodotti validi. 

Per quanto però un’accetta possa essere buona può comunque presentare qualche difetto che potrebbe sfuggirvi, ci pensiamo noi a evidenziare insieme ai punti di forza. È chiaro che la presenza di un difetto non deve necessariamente precludere all’acquisto, spetta al lettore determinare se il problema da noi evidenziato sia tale da dirottare la propria attenzione su altro. 

Per noi la cosa importante è che il lettore sappia come scegliere una buona accetta e per tale ragione condividiamo con lui le nostre conoscenze in merito, gli spieghiamo gli aspetti da valutare; in questo modo chi ci legge saprà quale accetta comprare indipendentemente dai modelli che abbiamo individuato.

Ascia o accetta: le differenze

Crediamo che bisogni avere ben chiaro cosa si compri e l’utilizzo per il quale un utensile è destinato. Magari non è il vostro caso ma in tanti ritengono che ascia e accetta siano sinonimi di uno stesso oggetto, non è così. La differenza più evidente è senza dubbio nella lunghezza del manico, che è maggiore per l’ascia. Un manico più lungo è indispensabile perché l’ascia serve a spaccare grossi pezzi di legna quando non usata per abbattere gli alberi. 

Nel primo caso si parla di ascia da spacco, nel secondo di ascia forestale. Chiaramente l’ascia va impugnata a due mani. L’accetta serve per la sramatura e per spaccare pezzi di legna piccoli, si maneggia con una sola mano. Queste informazioni dovrebbero già avervi chiarito le idee se possa esservi più utile un’ascia oppure la migliore accetta.

 

La testa

Una caratteristica fondamentale e funzionale al tipo di lavoro da fare è la forma della testa. Per spaccare la legna, soprattutto quella dura, serve la testa a cuneo mentre per la sramatura serve un profilo sottile, tuttavia potrebbe essere preferibile una testa universale che si presta sia allo spacco della legna che alla sramatura.

 

Affilatura

Quando parliamo di affilatura non ci riferiamo esattamente al filo della lama che può sempre essere affilato. Ciò che ci interessa qui è introdurre la distinzione tra affilatura a tagliente e affilatura convessa. Bisogna tenere presente che l’affilatura della lama oltre a influire sul taglio influisce anche sulla longevità dell’accetta. 

Una affilatura convessa assicura maggior durata dell’utensile senza per questo essere meno efficace nel taglio e nello spacco. Richiede, inoltre, di ricorrere con minor frequenza alla riaffilatura mentre l’affilatura a tagliente si smussa con maggior frequenza.

 

Il manico

Il manico dell’accetta può essere in materiale plastico o di legno. Il manico plastico assicura una migliore presa, può essere rivestito di materiale antiscivolo e softgrip oltre a presentare un profilo ergonomico. Se si predilige il manico in legno, bisogna controllare le venature. Sono da preferire manici con venature longitudinali mentre le venature trasversali sono il chiaro indice di un manico di pessima qualità. Le venature oblique, invece, sono la classica via di mezzo.  Importante anche la distanza tra le venature, più queste sono strette, migliore è la qualità e maggiore è la durata.

Il coprilama

Consigliamo di tenere in considerazione le accette dotate di coprilama, questo accessorio è tutt’altro che secondario in quanto protegge la lama ma permette anche di trasportare l’accetta in sicurezza, per esempio potete metterla in uno zaino senza il timore che lo possa danneggiare.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come si distingue l’accetta dall’ascia?

Distinguere a colpo d’occhio tra accetta e ascia è molto semplice, basta osservare la lunghezza del manico che, nel caso dell’ascia, è maggiore.

 

Di che materiale è fatto il manico dell’accetta?

Per la costruzione del manico non c’è un solo materiale. Tra i più impiegati e “antichi” segnaliamo il legno ma oggi si utilizza anche la fibra di vetro che è leggera, resistente e con un buon grip. Ci sono poi i casi in cui l’accetta è costituita da un unico pezzo di acciaio. In questo caso la parte del mango è rivestita con materiale plastico o guaina in pelle.

 

Perché è importante usare il coprilama?

Il coprilama è un accessorio importante perché da un lato protegge la lama quando l’accetta non è in uso e dall’altro consente di trasportare l’attrezzo in sicurezza e senza arrecare danni. Per esempio mettere l’accetta in uno zaino priva del coprilama potrebbe danneggiare il tessuto.

 

Che differenza c’è tra accetta da taglio e accetta da spacco?

La differenza è nella testa dell’accetta, nella forma per essere precisi. Per i lavori di spacco serve un’accetta con la testa a cuneo. Un’accetta da taglio, invece, la testa ha un profilo molto più sottile. C’è anche una terza scelta che è rappresentata dalle accette universali la cui testa è una via di mezzo tra quella a cuneo e quella da taglio. 

 

Perché è importante osservare le venature del manico di legno?

Perché queste possono dirci molto sulla qualità del manico. Ci sono tre possibili tipi di venature. La situazione migliore si presenta quando il manico ha venature longitudinali. Quando le venature sono oblique, siamo al cospetto di un manico con qualità inferiore ma comunque ancora buona. Andrebbero evitati, invece, i manici con venature trasversali poiché meno stabili. Prestate attenzione anche alla distanza tra le venature, più sono ravvicinate e meglio è.

 

Quanto pesa una accetta?

Il peso di un’accetta può variare in base ad alcuni fattori a cominciare dalla composizione dei materiali al tipo di testa. Ad ogni modo la maggior parte dei modelli ha un peso che varia tra i 600 grammi fino a 1 kg.

 

Quanto costa una accetta?

Il prezzo varia, dipende dalla qualità dei materiali e se sono high tech o meno. Si va dai 12/13 euro dei modelli più semplici fino agli 80/90 euro per quelle di produttori blasonati. Ad ogni modo con una quarantina di euro si può comprare un’ottima accetta.

 

 

 

Come utilizzare l’accetta

 

Pur non essendo complicato, spieghiamo il miglior modo per utilizzare l’accetta, le informazioni che seguiranno saranno utili soprattutto a quanti non hanno mai spaccato o tagliato legna prima d’ora. Si tratta di consigli semplici ma al tempo stesso importanti da attuare.

La sicurezza

Si sa la sicurezza è sempre la prima cosa e l’accetta va usata attuando alcune piccole precauzioni. Non staremo qui a dirvi che i bambini non ci devono giocare, queste sono cose che sapete già ma un po’ di prudenza nei vostri stessi riguardi non guasta. 

Come prima cosa proteggete gli occhi perché una scheggia potrebbe finire al loro interno, vanno bene le classiche lenti protettive acquistabili presso qualsiasi ferramenta. Indossate un abbigliamento adeguato, comodo, possono andar bene anche i jeans. Ai piedi è preferibile calzare scarpe antinfortunistiche con punta rinforzata.

 

Occhio alle nervature

Per risparmiare fatica e tagliare più velocemente un ceppo, bisogna verificare se ci sono nervature. In caso affermativo girate il ceppo in modo tale che la nervatura si trovi lateralmente rispetto al filo dell’accetta.

 

Accetta sempre affilata

È Importante che il filo della lama sia sempre in buono stato altrimenti per ovvie ragioni l’accetta taglia male. Il controllo dell’affilatura va fatta fin da subito, dal primo acquisto perché non di rado le accette nuove non sono sufficientemente taglienti.

 

Come affilare la lama

Visto che abbiamo toccato l’argomento, vediamo come fare per affilare la lama. Siccome tutti sono capaci a portare l’accetta da un arrotino, vi spieghiamo la soluzione “fai da te” che è veloce ed economica. 

Molti dei produttori di accette e utensili simili vendono anche gli affilalama che sono perfetti per lo scopo. Si sceglie l’angolazione indicata per la lama dell’accetta e quindi si fanno 4 o 5 passate in orizzontale, poi si verifica l’affilatura. Come fare? Un buon metodo è controllare se la lama incide un segno sulla superficie di legno.

 

Dove mettere il ceppo

Per tagliare un ceppo con l’accetta questo deve essere posizionato su una base. La scelta non può essere casuale nel senso che non va bene qualsiasi cosa. La soluzione migliore è sicuramente una sezione di tronco perché in questo modo si preserva la lama. Sconsigliatissimo appoggiare il ceppo su una pietra.

Prendetevene cura

L’accetta non richiede una manutenzione complicata ma bisogna comunque prendersene cura. Non va mai lasciata alle intemperie. Dopo l’uso va pulita rimuovendo qualsiasi residuo ed è bene usare un lubrificante per la lama così da preservare e garantire una maggiore durata oltre che una efficienza massima. Non dimenticate di mettere il coprilama quando l’utensile non è in uso.

 

 

 

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Il mestiere del giardiniere: cosa fa e quali sono gli sbocchi lavorativi

 

Se pensate che questo lavoro si riduca a falciare il prato e a irrigare le piante, vi sbagliate di grosso: conosciamo meglio questa interessante figura professionale e specializzata.

 

In un mondo sempre più smart dove l’evoluzione ha portato all’avvento “dell’uomo sedia” il cui habitat naturale è un ufficio con tanto di aria condizionata, ci sono professioni che rischiano di scomparire come già è successo per tante altre. Molti di questi mestieri si tramandano o sono stati tramandati di padre in figlio ma a un certo punto la catena si spezza ed ecco che non abbiamo più, giusto per fare qualche esempio, calzolai, falegnami ecc. 

Tuttavia la crisi economica, la mancanza di lavoro dovuta magari al fatto che determinate professioni sono sature, può essere l’occasione per la rinascita di certi mestieri che si credevano perduti; come noto, però, in natura sopravvive chi sa adattarsi. Con il nostro articolo vogliamo parlarvi di un mestiere che pur se non sparito, non ha tutta questa fila di lavoratori in attesa di un impiego: il giardiniere. 

Questa professione può avere interessanti sbocchi lavorativi, ci si può mettere in proprio o alle dipendenze di una ditta ma badate bene, non ci si inventa giardinieri da un giorno all’altro perché la professione richiede ben più che saper falciare un prato o raccogliere delle foglie. Il giardiniere deve avere precise conoscenze teoriche oltre a saper maneggiare i migliori attrezzi da giardinaggio, ma di questo e di altro avremo modo di discuterne nel corso del nostro articolo.

 

Differenza tra giardiniere e operatore del verde

Per evitare fraintendimenti vogliamo mettere in risalto una differenza fondamentale che però non è chiara a tutti: quella tra giardiniere e addetto del verde (altrimenti noto come addetto alla manutenzione del verde). Il primo è un operaio specializzato mentre il secondo è un operaio generico che si limita alla mera esecuzione di compiti quali la manutenzione e la pulizia delle aree verdi, proprio sotto le direttive del giardiniere. 

Ma di preciso quali sono le mansioni di quest’ultimo? Beh, si va dalla fase creativa che riguarda la progettazione di un giardino o più in generale di aree verdi, fino a quella pratica come la realizzazione del progetto passando per quella teorica. Un bravo giardiniera, infatti, non solo conosce le tecniche di piantumazione e riproduzione di piante e fiori ma sa anche come e quando eseguire i trattamenti stagionali, riconoscere le malattie che interessano le piante somministrando la cura necessaria per debellarle.

Le competenze da possedere

Come detto un attimo fa quello del giardiniere a differenza del manutentore è un lavoro specializzato, dunque bisogna possedere una serie di conoscenze e competenze. Nello specifico deve saper padroneggiare tutte le tecniche di giardinaggio, deve essere in grado di curare le piante e per farlo deve saper riconoscere le malattie e i relativi rimedi. Il giardiniere deve saper maneggiare tutti i macchinari da giardinaggio e gli attrezzi, sia quelli più semplici, per un uso manuale, sia quelli più complessi, magari alimentati a motore o a batteria.

 

La formazione

Parliamo indubbiamente di un lavoro che si può imparare sul campo ma, oggigiorno, questo tipo di formazione non basta. Il giardiniere moderno deve seguire corsi professionali che gli consentano di acquisire un sapere teorico e pratico in florovivaistica, arboricoltura, botanica, tecniche di innesto, agronomia, chimica agraria, idraulica ambientale, tecniche colturali e parassitologia. Deve anche mantenersi costantemente aggiornato e dunque deve leggere molto. Completa il quadro l’abilitazione all’utilizzo di fitosanitari e alla conduzione di trattori. Possedere tutti questi requisiti è ciò che fa la differenza tra un giardiniere bravo e uno improvvisato. 

 

Possibilità lavorative

A conti fatti, quali sono gli sbocchi lavorativi per un giardiniere? Conviene magari trasformare la semplice passione per il verde in una professione? Beh, premesso che al giorno d’oggi bisogna sapersi reinventare, e con questo non stiamo dicendo che dovete improvvisarvi giardinieri perché come abbiamo visto c’è tanto da studiare, è un lavoro molto richiesto. 

Come detto in apertura del nostro articolo, il giardiniere può lavorare alle dipendenze di una ditta oppure mettersi in proprio ma adesso proveremo ad essere più specifici. Ci sono diverse aziende che cercano questo tipo di operai specializzati, quelle che si occupano della manutenzione del verde per enti pubblici e privati, vivai, compagnie operanti nell’ambito della progettazione e realizzazione di spazi verdi e garden center. 

 

Naturalmente all’interno di queste aziende c’è possibilità di fare carriera, si può cominciare dal basso, facendo la gavetta fino a salire di livello e portarsi al comando di una squadra di operai se non di più. Ma questo dipende dalle specifiche abilità e competenze che si dimostrano in ambiente lavorativo.

Per quanto riguarda la possibilità di mettersi in proprio, si può lavorare da soli prestando la propria opera a privati ed aziende e naturalmente ci si può avvalere dell’aiuto di qualche dipendente. Un giardiniere che si mette in proprio può curare il prato, installare un impianto di irrigazione, dedicarsi alla manutenzione e alla pulizia degli spazi verdi e così via.

Una professione abbastanza richiesta è quella del garden designer. È una figura estremamente specializzata che richiede competenze di paesaggistica e architettura oltre a quelle di botanica e giardinaggio. In concreto sa valorizzare l’estetica e gli spazi del giardino e/o dei parchi, quindi non si occupa solo delle piante e della loro disposizione armonica ma anche degli elementi ornamentali, pensiamo alle fontane, alle panchine, ai laghetti artificiali e finanche alla disposizione dei sassi.

 

 

 

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Sicurezza sul lavoro

Gli 8 migliori guanti da lavoro del 2024

 

Guanti da lavoro – Guida all’acquisto, Opinioni e Confronti

 

Che siate alla ricerca di guanti da lavoro professionali o per l’ambito casalingo, la nostra classifica vi saprà indicare i migliori prodotti per le vostre esigenze. Se non avete però tempo di leggere tutte le nostre recensioni, abbiamo creato una tabella comparativa per consulti veloci e mirati. Al primo posto abbiamo Vgo guanti da lavoro 3 paia in pelle nabuk multifunzione, un prodotto pensato per gli hobbisti e chi ama il fai da te, con un ottimo rapporto qualità/prezzo e diversi colori per destinare i guanti a compiti differenti. A seguire troviamo invece Dex Fit guanti da lavoro invernali Warm Fleece NR450 in spandex, realizzati con un ottimo connubio di materiali per offrire protezione dagli ambienti più freddi o dalle intemperie, se si lavora per esempio all’aria aperta durante l’inverno. 

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori guanti da lavoro – Classifica 2024

 

Abbiamo realizzato una classifica dei migliori guanti da lavoro del 2024 per aiutare tutti gli utenti indecisi a scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze. Che siate hobbisti o abbiate esigenze lavorative, vi aiuteremo a selezionare un nuovo paio di guanti da sfruttare al meglio.

 

Guanti da lavoro in pelle

 

1. Vgo guanti da lavoro 3 paia in pelle nabuk multifunzione

 

Tra i prodotti più venduti e che hanno raccolto maggiori consensi tra gli acquirenti, abbiamo i guanti da lavoro in pelle proposti da Vgo. Nella confezione ne troverete tre paia di colore differente: un paio rosso, uno grigio e uno giallo, dandovi così la possibilità di dedicarli a lavori differenti senza usare sempre gli stessi, usurandoli più del dovuto.

I guanti Vgo sono ideali per lavori come il giardinaggio, logistica o l’ambito meccanico grazie alla combinazione di materiali. Nella zona superiore c’è uno strato in spandex, che si estende a ogni movimento della mano per non limitare i movimenti, sulle nocche è presente invece una protezione in schiuma mentre il palmo è in pelle nabuk, per una maggiore resistenza all’usura.

Nonostante tutti questi accorgimenti, sono comunque guanti che presentano delle cuciture e pertanto alcuni utenti li sconsigliano per lavori eccessivamente pesanti mentre si rivelano una delle migliori scelte sul mercato per chi ama il fai da te.

 

Pro

Colorati: Nella confezione ci sono tre paia di guanti, ognuno con un colore differente. Se svolgete diverse attività in casa potrete destinarne ognuno ad ambiti diversi senza creare confusione durante l’utilizzo.

Traspiranti: Il mix di materiali utilizzati garantisce che le mani all’interno dei guanti siano sempre fresche e asciutte, evitando la creazione di ambienti umidi.

Touchscreen: La zona delle dita ha inserti che permettono l’uso di dispositivi come tablet e smartphone. Non avrete così l’esigenza di rimuoverli per controllare il telefono.

 

Contro

Taglie: Secondo i pareri espressi dagli utenti, i guanti calzano un po’ stretti ed è quindi necessario optare per una taglia in più in fase d’acquisto.

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Guanti da lavoro invernali

 

2. Dex Fit guanti da lavoro invernali Warm Fleece NR450 in spandex

 

Se siete invece alla ricerca di guanti da lavoro invernali, non potete non valutare una delle offerte più interessanti, ovvero il modello di Dex Fit. Garantiscono il comfort di utilizzo grazie al materiale Spandex Stretch Fit, che non ostacola i movimenti della mano ma si espande assecondandoli. Inoltre la parte superiore dei guanti è ricoperta di pile in poliestere che tiene al caldo le estremità, utile per esempio per chi lavora all’aperto anche durante i mesi più freddi dell’anno.

Tra i vantaggi abbiamo una vasta selezione cromatica, con colori e fantasie adatte a tutte le tipologie di utenti, potrete così selezionare quello che più vi aggrada anche in base ai vostri gusti personali, senza dover per forza accontentarsi di un normale paio di guanti da lavoro.

Non sono stati riscontrati difetti notevoli nel prodotto ma bisogna fare attenzione alle taglie, anche quelle più grandi come Large ed Extralarge possono essere un po’ troppo strette per alcuni utenti.

 

Pro

Caldi: A differenza di altri guanti da lavoro, quelli di Dex Fit hanno uno strato superiore che tiene al caldo le mani, ideale per chi lavora in magazzini freddi o all’aperto.

Colorati: Oltre ai classici modelli grigi e neri, è possibile trovarne anche con colori più sgargianti come blu, verde, rosso e diverse varianti con fantasie.

Lavatrice: I guanti possono essere comodamente lavati dall’elettrodomestico senza rischiare di rovinarli.

 

Contro

Taglie: Bisogna ricordare che anche quelle più grandi potrebbero vestire un po’ più strette. Attenzione dunque in fase d’acquisto.

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Guanti da lavoro antitaglio

 

3. Dex Fit guanti da lavoro antitaglio Cru553 power grip

 

In alcuni casi, soprattutto per lavori in cui si maneggiano lame, seghe circolari e materiale tagliante, è importante essere opportunamente equipaggiati. Dex Fit propone quindi dei guanti da lavoro antitaglio che possano dare un po’ di sicurezza in tali frangenti. Il costo è leggermente superiore rispetto alla media, parliamo infatti in questo caso di un solo paio di guanti e non un set da tre o più. 

Possiedono una vestibilità elastica tridimensionale, per garantire un movimento eccellente di tutte le dita senza costringerle, garantendo la possibilità di maneggiare anche attrezzi molto piccoli come cacciavite specifici, penne e matite grazie al “Non-slip power grip”, efficace anche in presenza di acqua oppure olio. 

Non sarete dunque costretti a rimuoverli in alcun momento e potrete proteggere le vostre mani anche da tagli accidentali come potrebbero essere quelli con carta e cartone. Unico neo: non proteggono da materiale perforante. Non sono quindi adatti per il giardinaggio o per maneggiare rovi, per esempio.

 

Pro

Traspiranti: Il dorso è realizzato in materiale in grado di far respirare la mano, permettendo così di indossarli anche per lunghi periodi di tempo senza grossi problemi.

Colori: Come per la maggior parte dei prodotti Dex Fit, anche i guanti da lavoro antitaglio qui proposti sono disponibili in una vasta gamma cromatica, per far fronte alle esigenze e i gusti di tutti i consumatori.

Comodi: Non dovrete rimuoverli per maneggiare strumenti più piccoli, grazie soprattutto al “Non-slip power grip”, che permette di tenere in mano penne o matite con un’ottima presa.

 

Contro

Perforazioni: Non proteggono da queste ultime e gli utenti che hanno provato a utilizzarli per il giardinaggio sono rimasti delusi dalla penetrazione di alcune spine all’interno dei guanti.

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Guanti da lavoro impermeabili

 

4. Unigear guanti invernali impermeabili antivento con funzione touchscreen unisex

 

Per i ciclisti, gli sportivi, i corridori e tutti gli utenti che amano attività fisica all’aperto, è possibile valutare l’acquisto di un paio di guanti da lavoro impermeabili come quelli realizzati da Unigear. Il prodotto è pensato non solo per proteggere dalla pioggia e l’acqua in generale, ma anche da altri fenomeni atmosferici come il vento grazie a un rivestimento esterno che blocca l’aria fredda e una morbida e spessa fodera interna in velluto, in grado di tenere le mani al caldo.

Possono essere rimossi con estrema facilità poiché sul dorso è presente una cerniera, utilizzabile quindi in qualsiasi situazione d’emergenza. Tra i vantaggi riscontriamo anche l’utilizzo di schermi touch grazie ai conduttori PU presenti sul pollice e sull’indice, una comodità se bisogna effettuare una chiamata ma non volete togliervi continuamente i guanti.

I consumatori consigliano di scegliere una taglia in più in fase d’acquisto per essere sicuri che non calzino troppo stretti.

 

Pro

Antipioggia: Ottimi per chi va a correre o usa la bicicletta anche in presenza di fenomeni atmosferici come pioggia e vento e che conosce quindi l’importanza di avere le estremità al caldo e asciutte.

Touch: Per utilizzare smartphone o tablet non dovrete rimuoverli poiché il pollice e l’indice hanno un rivestimento in grado di funzionare con questi schermi.

Traspiranti: La membrana in TPU consente ai guanti di far uscire l’umidità senza però far raffreddare le mani, garantendo un ambiente ideale per evitare sudorazione eccessiva.

 

Contro

Durevolezza: Non tutti gli utenti sono soddisfatti della durata dei guanti che risultano, se si effettua una comparazione con prodotti professionali, un po’ più fragili.

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Guanti da lavoro in nitrile

 

5. Vgo guanti da lavoro e giardinaggio in nitrile 10 paia

 

I guanti da lavoro in nitrile proposti da Vgo sono adatti per diverse tipologie di lavori come per esempio il campo edile o il semplice giardinaggio. Il rivestimento è infatti idrorepellente e anti-abrasione, mentre la fodera in poliestere è priva di alcuna cucitura per garantire non solo il massimo comfort durante l’utilizzo ma anche una maggiore sicurezza. Non dovrete infatti temere che il guanto si rompa accidentalmente dove è più debole, ovvero le cuciture.

A convincere i consumatori è inoltre la presenza di ben 10 paia di guanti all’interno della confezione, potrete così utilizzarne in diversi ambiti senza sfruttare sempre gli stessi. Alcuni possono essere indossati per il giardinaggio, altri per andare a pesca o per i lavori di casa e così via, condividendoli anche magari con il resto dei membri della famiglia.

L’unica pecca sembra essere il forte odore di plastica che i guanti emettono e che in alcuni casi persiste sulla pelle anche dopo averli rimossi.

 

Pro

Prezzi bassi: Il prodotto, alla luce della presenza di dieci paia di guanti da lavoro in una sola confezione, si rivela il più economico della nostra lista.

Cuciture: Non sono presenti, aumentando dunque la resistenza globale dei guanti. Una comodità da non sottovalutare poiché non dovrete preoccuparvi di strappi o rotture accidentali durante l’uso.

Traspiranti: Il rivestimento in lattice potrebbe far pensare a un ambiente chiuso, tuttavia gli utenti riportano un’elevata traspirabilità, lasciando le mani asciutte.

 

Contro

Odore: Alcuni consumatori hanno evidenziato un forte odore di plastica che persiste sulle mani anche dopo aver rimosso i guanti, un difetto che potrebbe senz’altro infastidire.

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Guanti da lavoro per edilizia

 

6. Vgo guanti da lavoro invernali in pelle multifunzione 3 paia

 

Tra quelli venduti online troviamo anche guanti da lavoro per edilizia, sempre realizzati da Vgo. Il loro costo è superiore a quanto visto finora ma se analizziamo con attenzione il prodotto possiamo notare che sono realizzati con vera pelle di maiale con venature, spessa 1 mm, ideale per la resistenza all’abrasione. 

Questa è trattata appositamente per essere morbida e flessibile, resistente all’olio, strappi e tagli. Si rivelano dunque adatti anche per meccanici e altre mansioni specifiche che richiedono prestazioni elevate.

Gli utenti che hanno avuto modo di provarli confermano la loro ottima vestibilità e resistenza, rivelandosi quindi tra i migliori guanti da lavoro sul mercato. L’unico neo riguarda la capacità di tenere al caldo. Sebbene siano considerati guanti invernali, la parte del polso è aperta e non regolabile, pertanto non possono essere chiusi in modo adeguato per evitare che vento, freddo o pioggia penetrino all’interno. Non sono consigliati quindi per l’uso all’aperto.

 

Pro

Vera pelle: La resistenza della pelle di maiale appositamente trattata è superiore a quella di molti altri tessuti, soprattutto per quanto riguarda tagli e abrasioni.

Professionali: Si tratta di guanti dal costo leggermente superiore per professionisti di vari settori, da quello edile a quello meccanico.

Antiscivolo: La presa è salda e non dovrete dunque temere che attrezzi eventualmente sporchi d’olio possano cadervi accidentalmente di mano.

 

Contro

Fenomeni atmosferici: Non proteggono in modo adeguato da vento e pioggia poiché la parte del polsino è aperta. Non è consigliato dunque l’uso all’aperto.

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Guanti da lavoro termici

 

7. S&R guanti da lavoro termici invernali con fodera in acrilico riscaldante

 

Proseguendo la nostra classifica abbiamo un prodotto che rientra nell’ambito dell’antinfortunistica, ovvero guanti da lavoro termici di S&R. Nella confezione ne sono presenti due paia, per avere sempre a disposizione anche dei guanti di ricambio. Presentano una fodera isolante per proteggere dal freddo, garantiti dalla compagnia produttrice fino a temperature che raggiungono i -10 gradi centigradi.

Sono dotati di tre certificazioni CE, ovvero EN388, contro i rischi meccanici; EN420, che indica guanti di sicurezza ed EN511, ovvero quella concernente i prodotti termici. All’esterno abbiamo invece un rivestimento in lattice antiscivolo idrofugo, per evitare che l’acqua penetri all’interno consentendo anche una presa maggiore su oggetti bagnati.

Non è possibile scegliere alcun tipo di colorazione né taglie specifiche. Tra quelli venduti online potrete optare solo per la taglia L o XL, pertanto alcuni consumatori dalle mani più piccole o affusolate potrebbero avere problemi nell’indossare questi guanti.

 

Pro

Termici: La protezione da temperature che scendono sotto lo zero è un vantaggio da non sottovalutare, soprattutto se lavorate all’aria aperta durante l’inverno.

Presa: Il lattice che costituisce il rivestimento esteriore dei guanti è idrofugo e non permette quindi all’acqua di entrare, garantendo anche una presa salda su qualsiasi tipo di oggetto.

CE: I guanti possiedono tre tipi di certificazioni della Comunità Europea, rivelandosi quindi adeguati per chi cerca un prodotto a norma.

 

Contro

Taglie: Sono disponibili solo due taglie, L e XL. Potrebbero quindi non essere adatti a tutti i consumatori.

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Guanti da lavoro Wurth

 

8. Wurth guanto imbottito 0899450109 invernale multifunzione

 

Sebbene parliamo di guanti da lavoro Wurth, al plurale, in realtà il prodotto qui preso in considerazione è un singolo guanto imbottito, con rivestimento esterno in caucciù con finitura grinzata e all’interno una miscela di poliammide, lana e acrilico. Con queste caratteristiche il prodotto è dunque elastico, assecondando i naturali movimenti della mano, pur mantenendo le estremità al caldo.

Come tutti i prodotti migliori è certificato secondo le normative europee 388, 420 e 511, ideale dunque per lavori pesanti come per esempio l’ambito edile. Ciò non toglie, però, che può essere sfruttato anche da singoli per lavori fai da te, per il giardinaggio o l’hobbistica. 

La lamentela principale degli acquirenti è relativa alla presenza di un solo guanto sinistro nella confezione, fattore che costringe quindi a utilizzare un guanto destro proveniente da un diverso set qualora si abbia bisogno di proteggere entrambe le mani. Per scoprire dove acquistare il guanto imbottito Wurth non dovrete far altro che seguire il link in basso alla recensione.

 

Pro

Certificato: Rientra nelle normative della Comunità Europea 388, 420 e 511, in grado dunque di proteggere da basse temperature e con elevata resistenza.

Multifunzione: Non è pensato unicamente per lavori professionali ma può essere usato senza problemi anche da chi ha bisogno di un guanto da giardinaggio, per esempio.

Qualità: Il prodotto Wurth, azienda tedesca nota nel settore metallurgico, è realizzato con ottimi materiali tra cui inserti in lana.

 

Contro

Guanto singolo: Nella confezione ne troverete solo uno per la mano sinistra. Qualora aveste bisogno anche di un guanto destro sareste costretti ad acquistarlo separatamente.

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Guida per comprare i guanti da lavoro

 

Per capire come scegliere dei buoni guanti da lavoro bisogna prendere sempre in considerazione il tipo di attività che si svolgerà. Se per esempio avete bisogno di proteggere le mani per attività come il giardinaggio o per lavoretti fai da te casalinghi, probabilmente non dovrete puntare necessariamente su guanti professionali dal costo elevato ma vi basterà acquistare dei guanti con caratteristiche specifiche. 

Per quanto riguarda il giardinaggio, il fattore più importante è la resistenza alle perforazioni e i tagli poiché le spine dei fiori potrebbero ferirvi o potreste accidentalmente farvi del male mentre utilizzate cesoie o altri attrezzi taglienti.

Per quanto riguarda il fai da te, invece, è fondamentale la scelta di guanti che consentano il movimento libero delle dita senza ridurre notevolmente la forza della presa, garantendo in questo modo anche il semplice l’utilizzo di attrezzi piccoli.

In base al lavoro

Se invece i guanti vi servono per esigenze professionali, allora dovrete valutare i rischi che correte sul luogo di lavoro. Chi svolge attività edili, quindi all’aria aperta, deve optare per guanti traspiranti, resistenti e, qualora ci si ritrovi a lavorare anche in inverno o in balia degli agenti atmosferici, anche impermeabili e con una fodera interna in grado di tenere al caldo le mani. 

Si tratta di requisiti specifici che non tutti i guanti rispettano, quindi ricordate di analizzare con attenzione la scheda tecnica di ogni singolo prodotto, aiutandovi anche con le nostre recensioni, per scoprire se i guanti possano fare o meno al caso vostro.

 

Tessuti sintetici o vera pelle?

I primi hanno il vantaggio di essere più economici e spesso consentono di muovere in modo molto preciso la mano dal momento che risultano più aderenti e studiati appositamente per poter usare anche schermi touch come quelli di smartphone e tablet. Tuttavia non sempre garantiscono la stessa resistenza di guanti in pelle.

Questi ultimi, infatti, soprattutto quelli realizzati con pelle di maiale trattata, hanno una lunga durata, proteggono da tagli e abrasioni oltre a fungere da discreta barriera contro il vento e la pioggia. Non sono però i più caldi sul mercato, rivelandosi poco adatti a chi lavora in ambienti freddi dove le temperature possono scendere velocemente anche sotto lo zero.

Il miglior paio di guanti da lavoro in assoluto, quindi, non esiste e bisogna stabilire quali siano le proprie priorità.

Guanti certificati

In alcuni casi è importante scegliere i propri guanti anche in base alle certificazioni in ambito europeo. La Comunità stabilisce infatti degli standard a cui i produttori devono attenersi se vogliono che i propri DPI siano considerati, per esempio, termici o antitaglio o adeguati a lavori specifici. Generalmente bisogna verificare che il produttore specifichi che i guanti rientrino nelle EN 388, 420 e 511.

 

 

 

Domande frequenti

 

Quando si usano i guanti da lavoro?

I guanti da lavoro possono essere utilizzati in qualsiasi frangente, da semplici lavoretti fai da te in casa fino a quelli specializzati. Se nel primo caso, però, non si è obbligati a indossarli e si tratta di una semplice misura precauzionale, in alcuni ambienti lavorativi i guanti sono considerati dei veri e propri DPI, ovvero dispositivi di protezione individuale. 

In questo caso, però, saranno scelti dal proprio datore di lavoro in base al tipo di protezione richiesta. Potrebbero per esempio essere necessari dei guanti in grado di proteggere dal freddo, dal caldo, dai tagli oppure dalle perforazioni.

Qualora dobbiate scegliere personalmente i vostri guanti, invece, è molto importante stabilire la destinazione d’uso. Per maggiori informazioni in merito potete dare un’occhiata alla nostra guida all’acquisto che trovate più in alto.

 

Ogni quanto cambiare i guanti da lavoro?

La sostituzione dei guanti da lavoro, qualora non vengano a contatto con sostanze che a lungo andare li corrodano o ne alterino le proprietà, è riconducibile al comfort personale, soprattutto se parliamo di guanti che utilizzate in casa per lavoretti di varia natura. 

Qualora si presenti un foro, per quanto piccolo, o una cucitura inizi ad aprirsi, potrebbe essere arrivato il momento di effettuare una sostituzione, per evitare incidenti potenzialmente dannosi per le vostre estremità. Tuttavia, prima di acquistare un nuovo paio potrete fare le vostre valutazioni e sospendere le attività casalinghe fino all’acquisto di ulteriori guanti.

Nel caso dei DPI, ovvero i dispositivi di protezione individuale, potrebbe essere un po’ più complesso. In tali situazioni, infatti, sarebbe opportuno riportare immediatamente al proprio datore di lavoro la necessità di sostituire i guanti, anche se presentano una lieve imperfezione, un piccolo strappo di poco conto o elementi simili.

 

Come lavare i guanti da lavoro?

Anche i guanti da lavoro necessitano di una bella pulita di tanto in tanto, ma come si può effettuare la procedura senza danneggiarli e preservarne materiali e durevolezza? In realtà molto dipende dai guanti e sebbene alcuni possano essere tranquillamente lavati in lavatrice, per altri sarebbe opportuno effettuare un lavaggio a mano. 

Generalmente si possono immergere in acqua tiepida, con temperatura non superiore ai 40° centigradi. Utilizzando altri guanti, possibilmente alti fino al gomito, lavate quelli da lavoro usando del comune sapone, strofinando bene affinché sporco e materiali potenzialmente dannosi vengano rimossi.

È molto importante indossare dei guanti per lavarli poiché se quelli da lavoro assorbono particelle dannose, proteggendo le mani durante le vostre mansioni quotidiane, è necessario rimuoverle in modo adeguato prima di poterli indossare nuovamente.

Dopo il lavaggio, zone sensibili come quelle che proteggono da tagli o dal calore potrebbero andare incontro a deterioramento precoce. Prima di utilizzarli nuovamente è consigliato effettuare delle prove d’uso per verificarne l’integrità.

 

 

 

Come usare i guanti da lavoro

 

Dopo aver deciso quali guanti da lavoro comprare dovrete capire come utilizzarli al meglio e, soprattutto, come prendervene cura affinché non si deteriorino prima del previsto. I guanti da lavoro rientrano spesso tra i DPI, ovvero i dispositivi di protezione individuale, obbligatori in molti ambienti lavorativi dove non si possono escludere i rischi alle mani derivanti da oggetti taglienti, temperature troppo alte o troppo basse, perforazioni e così via. 

È dunque estremamente importante indossarli in modo corretto, evitando che vi sia spazio tra la punta del dito e quella del guanto o chiudendo adeguatamente il polsino in modo che questi non possano essere rimossi inavvertitamente.

Se il polsino non prevede alcuna chiusura, potrete usare in accoppiata dei manicotti da lavoro, solitamente utilizzati per proteggere gli avambracci. Non è raro vederli in luoghi in cui si può venire a contatto con sostanze tossiche.

 

Testare spesso i guanti

A volte potrebbero presentarsi dei piccoli fori, strappi, cuciture che stanno per cedere. Sono tutte situazioni potenzialmente pericolose che potrebbero far venire meno la protezione che i guanti dovrebbero fornire durante il lavoro. Per evitare problemi del genere sarebbe bene controllarli, di tanto in tanto, in modo accurato, espandendo il tessuto nelle aree che vi sembrano più consunte per verificare che non stiano per cedere. 

I guanti in pelle presenteranno sicuramente delle zone più sottili ma per evitare che si screpolino, perdendo quindi le loro qualità protettive, potrete applicare delle creme industriali appositamente studiate per idratare i guanti e mantenerli efficienti per lunghi periodi.

 

Lavaggio

Pulire i guanti è importante non solo dal punto di vista estetico, ma anche per rimuovere polveri potenzialmente dannose per l’organismo che possono accumularsi sulla superficie degli stessi, soprattutto se lavorate in ambienti dove è necessario utilizzare anche maschere antigas o altri DPI. 

Il lavaggio di questi guanti deve essere eseguito in modo preciso e non possono essere semplicemente messi in lavatrice. È consigliato dunque eseguire un lavaggio a mano, immergendoli in una bacinella d’acqua con detergenti appositi, magari indossando un altro paio di guanti usa e getta per proteggere la vostra pelle dai residui che i primi potrebbero rilasciare.

Sostituzione

Per quanto vi prendiate cura dei vostri guanti, sappiate che arriverà comunque il momento in cui sarete costretti a sostituirli con un paio nuovo di zecca. Col tempo infatti perdono resistenza, impermeabilità ai solventi ed elasticità, esponendovi a rischi che sarebbe meglio non correre. 

Il modo migliore per prepararsi all’eventualità è optare per confezioni risparmio che includano almeno tre paia di guanti. Sebbene rispetto ad altri prodotti professionali potrebbero durare un po’ di meno, vi assicurerete di avere una scorta che vi possa durare per svariati mesi.

 

 

 

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Macchine da Giardino

Husqvarna soffiatore 580BTS – Recensione

 

Principale vantaggio

La potenza del soffiatore è a dir poco impressionante, tanto è vero che riesce a spazzare persino la neve grazie al suo potentissimo motore che abbiamo apprezzato anche per la sua efficienza di consumi ed emissioni di gas nocivi ridotti. L’apparecchio parte al primo colpo e le ottime impugnature regolabili facilitano il controllo. Le vibrazioni ci sono ma meno di quanto si possa immaginare, per questo problema Husqvarna ha studiato un sistema efficace secondo no.

 

Principale svantaggio

Il prezzo potrebbe rappresentare un grosso ostacolo da superare, bisogna tener conto, poi, che il soffiatore è abbastanza pesante anche con il serbatoio a secco, diciamo che ci vuole il fisico adatto per usarlo. È anche parecchio rumoroso, l’utilizzo di cuffie antirumore è secondo noi indispensabile soprattutto in caso di utilizzo prolungato.

 

Verdetto 9.9/10

Lo Husqvarna 580BTS è un modello professionale con ben pochi punti deboli, le sue prestazioni sono eccezionali grazie al potente ed efficiente motore e al getto d’aria che riesce a spazzare via persino la neve e il bello è che lo fa velocemente. Se il prezzo e il peso non vi spaventano, portatelo a casa ma sappiate che una macchina del genere ha senso comprarla qualora se ne faccia un utilizzo costante.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Il più potente

Il soffiatore 580BTS è il più potente che possiate trovare all’interno del catalogo Husqvarna. È a zaino quindi va tenuto in spalla (gli spallacci sono comodi, ben imbottiti e molto resistenti) anche perché è parecchio pesante; questo è il principale problema e qualche utente è rimasto molto scontento perché, pur immaginando che fosse tutt’altro che leggero, non pensava di dover sopportare un simile carico, 11,8 kg a secco per essere precisi. 

Invitiamo i nostri lettori a valutare con attenzione questo dato onde evitare di essere costretti a disfarsi del soffiatore  dopo qualche tempo proprio a causa dei suoi chili. Del resto è lo scotto da pagare per una potenza impressionante, basti pensare che il motore ha una cilindrata di 75.6 centimetri cubici mentre la velocità dell’aria tocca i 92.2 m/s. 

Vi dicono poco questi numeri? Allora vi chiariamo il concetto con un esempio pratico circa le potenzialità di utilizzo che caratterizzano il 580 BTS. Ci sono persone che usano il soffiatore Husqvarna non per spazzare via le foglie bensì la neve e con ottimi risultati, quindi se vivete in un posto dove nevica, avete una ragione in più per prendere in considerazione questo modello.

Emissioni ridotte

Le emissioni nocive sono un fattore da non sottovalutare, non solo per l’ambiente ma anche per l’utilizzatore che sta a stretto contatto con la macchina. Ebbene, il motore X-Torq è progettato in modo tale da ridurre le emissioni nocive del 75% a fronte di una riduzione dei consumi che può arrivare anche al 20%. 

A proposito, il serbatoio può contenere fino a 2,6 litri di carburante, l’autonomia è buona. Abbiamo cercato di capire come il soffiatore si comporta in fase di avviamento quindi abbiamo passato al setaccio le recensioni degli utenti e dobbiamo dire che tutte concordano nel dire che il 580BTS parte al primo massimo al secondo colpo di cordicella. È un apparecchio professionale sotto tutti i punti di vista che non teme il lavoro, non si ferma davanti a nulla come abbiamo già fatto notare nel caso della neve.

 

Controllo

Abbiamo detto che è una macchina pesante ma anche che è parecchio potente, è comprensibile temere che il controllo non sia così agevole. Vogliamo tranquillizzare tutti perchè le impugnature regolabili facilitano la gestione del soffiatore e consentono di farlo con un buon confort. Gli inserti in gomma garantiscono una presa stabile. 

La tecnologia LowVib brevettata da Husqvarna riduce significativamente le vibrazioni. In cosa consiste questa tecnologia? In pratica sono stati posti degli elementi isolanti tra il motore e il telaio. La qualità dei materiali, secondo la nostra opinione, è molto buona. 

Il soffiatore si presenta molto solido e fin da subito dà la sensazione di essere un oggetto resistente e destinato a durare tantissimo tempo. È una macchina affidabile, performante, duratura e ben costruita ma dobbiamo avvertire i nostri lettori che costa davvero tanto, anzi, tantissimo. L’impegno economico richiesto deve essere giustificato da un impiego costante del dispositivo.

 

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Einhell GE-CL 18 Li E – Recensione

 

Principale vantaggio

È un soffiatore pratico e molto maneggevole, dotato di accessori quali la batteria e il caricabatteria. Di facile uso, ha una buona presa antiscivolo softgrip. Quando è in funzione è abbastanza silenzioso.

 

Principale svantaggio

La potenza del soffiatore lascia non poco a desiderare, questo è stato l’elemento di maggior delusione per gli utenti, unitamente alla durata della batteria in dotazione che secondo molti, non è adeguata. La qualità dei materiali avrebbe potuto essere migliore, infatti non dà la sensazione di essere un soffiatore solidissimo, sicuramente è meglio maneggiarlo con cura.

 

Verdetto 9.6/10

Un soffiatore del genere può essere usato esclusivamente in ambito domestico e per quantità di foglie non eccessive, in tal caso meglio prendere in considerazione qualcosa di più potente. A nostro avviso il prezzo è adeguato alla qualità del soffiatore elettrico. Aggiungiamo infine che è un attrezzo di facile uso, le istruzioni sono superflue.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Pratico e maneggevole

Einhell propone un soffiatore economico la cui destinazione è chiaramente quella casalinga. A colpo d’occhio si capisce che questo elettroutensile è adatto per piccoli giardini. Si tratta di un apparecchio che ha i suoi punti di forza nella praticità e manegvolezza. È parecchio leggero rispetto ai modelli a scoppio e sicuramente più pratico di quelli con il cavo in quanto assicura la massima libertà di movimento. In questo caso l’alimentazione è data da una batteria da 2 Ah. 

La sua autonomia dovrebbe arrivare fino a 240 minuti, praticamente quattro ore. È chiaro che per ottenere questi risultati sono da rispettare determinate condizioni e con tutta probabilità la durata è riferita all’uso del soffiatore con la potenza minima, tuttavia anche in questo caso abbiamo dei dubbi. 

Il fatto è che le lamentele circa l’autonomia della batteria, compresa nella confezione unitamente al caricabatteria, sono tante; da quanto abbiamo potuto capire nella migliore delle ipotesi si arriva a 25 minuti, non sono tanti ma molto dipende anche dalla quantità di foglie che sono cadute al suolo. Il lato positivo è che questa batteria è compatibile anche con altri elettroutensili Einhell con sistema Power X-Change quindi se comprate un altro attrezzo Einhell, potete usare la stessa batteria impiegata per il soffiatore e viceversa.

Poca potenza

Non è un elettroutensile adatto a chi cerca una certa potenza, tanti utenti giudicano il soffiatore debole e in molti casi inadeguato quando ci sono tante foglie da spazzare, se sono bagnate le cose vanno anche peggio.

Quello che possiamo dirvi è che se il fogliame è tanto perché magari avete diversi alberi, vi conviene orientarvi su altri modelli che possano far fronte alle vostre esigenze con la potenza necessaria senza escludere a priori un modello con motore a scoppio. 

L’utilizzo è molto semplice, c’è la regolazione elettronica della velocità che consente di calibrare la potenza del soffiaggio, ciò da modo di gestire al meglio l’autonomia della batteria, anzi diciamo di più, facendo affidamento a quanto detto da alcuni utenti, il miglior rapporto tra la potenza e la durata della batteria si ottiene impostando il livello 5.

 

Materiali

Veniamo ai materiali che a dire il vero ci sembrano essere abbastanza economici. La plastica non è delle migliori e la sensazione è un po’ quella di avere un giocattolo tra le mani. Ma appunto parliamo di sensazioni perché nonostante le plastiche cheap non abbiamo notizie di danni o malfunzionamenti. 

Da lodare sicuramente la presa antiscivolo con rivestimento soft grip; è molto comoda, il soffiatore, poi, ha un buon bilanciamento e, complice il poco peso, non affatica. Che dire del prezzo? Considerando che ci sono come accessori la batteria e il caricabatteria il costo ci pare adeguato all’articolo tuttavia il lettore potrebbe trovare interessante sapere che il soffiatore può essere acquistato anche senza accessori, in questo caso si risparmia ben oltre il 50%. 

Si dirà: “poi devo sempre comprare la batteria a parte e il caricabatteria”. Ciò è vero solo fino a un certo punto. Innanzitutto se siete già possessori di un elettroutensile Einhell con sistema Power X-Change, potete tranquillamente usare la stessa batteria (come detto in precedenza), poi, avete anche la possibilità di comprare una batteria con maggior amperaggio e dunque con più autonomia. Insomma conviene riflettere su questo dettaglio.

 

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Soffiatore Husqvarna 125 B – Recensione

 

Principale vantaggio

È un soffiatore dotato di una buona potenza per essere destinato a un impiego casalingo e saltuario. Comodo da maneggiare, non ha un peso eccessivo ed è ottimamente bilanciato. I comandi sono di facile accesso e la presa antiscivolo è ben concepita.

 

Principale svantaggio

Innanzitutto non è dotato della funzione di aspirazione, è una cosa da tenere ben chiara prima dell’acquisto. Non trovate alcun accessorio, neanche delle cinghie, inoltre le vibrazioni ci sembrano un po’ troppe. La grata della presa d’aria non si smonta facilmente  questa cosa ha fatto dannare più di un utente che ha dovuto faticare non poco prima di riuscire a rimuoverla per eseguire la pulizia.

 

Verdetto 9.8/10

Giudizio complessivo sicuramente buono per questo soffiatore che punta tutto sulla potenza e comodità d’uso. Non affatica e non lascia scampo alle foglie, peccato che non le raccolga anche, a questo dovrete pensarci voi.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Potente  e poco rumoroso

Quando si parla di articoli per i lavori di giardinaggio, inevitabilmente Husqvarna è uno dei primi nomi a venire fuori, questo perché si tratta di uno dei marchi più rinomati e affidabili che il mercato possa offrire e questa più che una nostra opinione, riteniamo sia un dato di fatto. Il 125 B è un soffiatore e questo ci dà una prima informazione importante: molte persone, infatti, tendono a credere che tutti i soffiatori aspirino anche le foglie, non è così e infatti il 125 B non aspira, non ha sacchetto per la raccolta, se pensavate il contrario, avete sbagliato articolo e quindi vi conviene orientarti su altri modelli. 

Indubbiamente la possibilità di avere una macchina che fa entrambe le fasi e comodo quindi valutate innanzitutto questo punto. Andiamo avanti. Il soffiatore è dotato di un motore da 28 centimetri cubici: è un’ottima potenza per un uso domestico e permette al 125 B di erogare aria a una velocità di 76 m/s.

È rumoroso? Ha il motore a scoppio quindi il rumore c’è, non stiamo qui a raccontarvi frittole, ma siamo comunque a livelli tollerabili, pertanto potremmo dire che per essere un soffiatore con motore a scoppio, è silenzioso, ciò detto indossare delle cuffie che proteggano dal rumore non è mai una idea malvagia.

Bilanciato

Motore a scoppio quindi attrezzo pesante; non è proprio così. Siamo di poco sopra i 4 kg, a qualcuno potrebbero sembrare comunque tanti ma non preoccupatevi perchè l’ottimo bilanciamento ottenuto grazie al tubo soffiante in linea, aiuta ad alleggerire il carico e a sopportare meglio la fatica. 

Le vibrazioni secondo noi sono un po’ eccessive ma se non dovete usare il 125 B per tutta la giornata, potete anche sopportarle. Quanto detto dovrebbe aver suggerito ai nostri lettori che si tratta di un soffiatore facile da manovrare e in effetti è proprio così, anche perché c’è il cruise control per gestire la velocità della ventola. 

Per restare in tema citiamo anche la presenza dell’interruttore a ritorno automatico così da tornare in posizione di avvio immediatamente e senza problemi. Tutti i comandi sono posti in modo tale da essere di facile accesso. Buone sensazioni le abbiamo avute dall’impugnatura che è comoda e antiscivolo. Altra cosa comoda è la possibilità di regolare la lunghezza del tubo in base alle proprie necessità.

 

Materiali

Cosa possiamo dire della qualità dei materiali? C’è tanta plastica ma questa oggigiorno è la prassi. È un soffiatore solido? Per resistere a una caduta accidentale sì, ad ogni modo la qualità costruttiva la riteniamo in linea con il costo del prodotto che non è eccessivo, anche se non è il soffiatore più economico che possiate trovare in giro. 

Richiede un po’ di manutenzione come tutte le macchine con motore a scoppio, nulla di complicato ma qualche problema la dà la grata che copre la presa d’aria, questa va smontata per fare un po’ di pulizia e dobbiamo dire che non tutti ci riescono o comunque non prima di aver faticato un po’. Ecco magari andrebbe rivisto il sistema di sgancio per renderlo più immediato. 

Ad ogni modo la nostra considerazione finale sul soffiatore Husqvarna 125 B è che si tratti di un valido attrezzo che vi consentirà di di ripulire velocemente il vostro giardino dalle foglie. Crediamo anche che il soffiatore possa accompagnarvi a lungo nei vostri lavori in giardino perché è un attrezzo che secondo noi è ben costruito.

 

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