Le lenticchie sono un legume molto versatile in cucina. Le loro proprietà nutritive, inoltre, contribuiscono a rendere le vostre ricette e la vostra alimentazione ancora più sana. E allora perché non provare a coltivarle in giardino?
Forse non lo sapete, ma la pianta lenticchie non solo offre un raccolto abbondante, ma migliora notevolmente la salute del terreno. Nel corso dei prossimi paragrafi andremo a scoprire come coltivarle nell’orto, dal momento della preparazione del terreno, fino alla loro raccolta e conservazione. Scopriamo insieme tantissimi consigli pratici per ogni fase della loro crescita.
Come preparare il terreno per le lenticchie
Prima di iniziare a coltivare le lenticchie, è fondamentale dedicare attenzione alla preparazione del terreno, poiché la qualità del suolo influisce direttamente sulla salute e la produttività delle piante. Il primo passo è assicurarsi che il terreno sia ben drenato, cioè che non trattenga troppa acqua, evitando ristagni che potrebbero danneggiare le radici e favorire lo sviluppo di malattie fungine. Un terreno troppo compatto o argilloso, infatti, rischia di non permettere un adeguato passaggio dell’acqua e dell’aria, elementi fondamentali per la corretta crescita delle lenticchie.
Un altro aspetto cruciale è il pH del suolo. Le lenticchie preferiscono un terreno leggermente alcalino o neutro, con un pH compreso tra 6,0 e 6,5. Questo range garantisce che le piante possano assorbire in maniera ottimale i nutrienti presenti nel suolo. Per verificare il pH del terreno, è consigliabile utilizzare un kit di misurazione, facilmente reperibile nei negozi di giardinaggio, e se necessario, apportare correzioni. Se il terreno risulta troppo acido, è possibile bilanciare il pH aggiungendo calce agricola, mentre se è troppo alcalino, l’aggiunta di materia organica come il compost aiuterà a regolarizzare il livello di acidità.
Una volta verificato e, se necessario, corretto il pH, è essenziale lavorare il terreno in profondità. Questo processo, noto come aratura o vangatura, permette di rompere la crosta superficiale, migliorando la struttura del suolo e facilitando la penetrazione delle radici.
Durante questa fase, è utile integrare compost organico, che non solo migliora la struttura fisica del terreno rendendolo più soffice, ma arricchisce anche la terra con sostanze nutritive essenziali come fosforo, potassio e microelementi. Il compost, infatti, aumenta la capacità del suolo di trattenere acqua e nutrienti, favorendo un ambiente di crescita ideale per le piante di lenticchie.
Un aspetto da tenere in considerazione è l’utilizzo di fertilizzanti. Le lenticchie, come tutti i legumi, hanno la capacità di fissare l’azoto atmosferico nel suolo grazie a una simbiosi con batteri presenti nelle radici (batteri rizobi). Per questo motivo, non è necessario, e anzi controproducente, utilizzare fertilizzanti azotati in quantità eccessiva. Troppo azoto può infatti stimolare una crescita eccessiva delle foglie a scapito della formazione dei baccelli, compromettendo la produzione di lenticchie. Invece, è più vantaggioso puntare su fertilizzanti naturali a base di potassio e fosforo, che favoriscono la formazione di radici robuste e lo sviluppo di baccelli sani.
Come seminare e curare le piante di lenticchie
La semina delle lenticchie può essere effettuata direttamente nel terreno, senza passaggi intermedi. Il periodo migliore per la messa a terra è la primavera, perché le temperature notturne generalmente sono sempre superiori ai 10°C.
Disponi i semi a una profondità di circa 2-3 cm, distanziandoli di 5 cm sulla fila e mantenendo 30 cm tra le file. Per favorire la crescita delle piantine, è consigliabile mantenere il terreno umido in modo uniforme ma fai attenzione che non sia eccessivamente bagnato.
Durante la crescita, le piante di lenticchie richiedono cure minime. È necessario eliminare periodicamente le erbe infestanti, che potrebbero portare via gli elementi nutritivi e l’acqua di cui hanno bisogno per germogliare. L’irrigazione deve essere moderata: le lenticchie riescono a resistere con successo alla siccità, ma hanno bisogno di acqua costante durante la fioritura e la formazione dei baccelli.
Come raccogliere e conservare le lenticchie
Il momento della raccolta è fondamentale per ottenere lenticchie di qualità. In genere, questi legumi sono pronti per la raccolta dopo circa 80-110 giorni dal momento della semina: quando le foglie iniziano a ingiallire e i baccelli iniziano a colorarsi di marrone, allora significa che sono pronte.
La fase di raccolta prevede l’estirpazione dell’intera pianta dal terreno. Dopodiché bisogna lasciarle essiccare in un luogo asciutto e abbastanza ventilato. Non appena diventano completamente secche, si può procedere sgranando i baccelli manualmente o con la battitura.
Il modo migliore per conservare le lenticchie appena raccolte, è quello di assicurarsi che i grani siano completamente asciutti prima di versarli all’interno di contenitori ermetici precedentemente igienizzati. Conservate, infine, i barattoli in un luogo fresco e asciutto.
Ricordate che, a partire da questo momento, le lenticchie possono durare fino a un anno, mantenendo completamente intatte tutte le proprietà nutritive.
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