10 suggerimenti per prendersi cura del proprio prato

Ultimo aggiornamento: 03.12.24

 

Abitare in una casa con il giardino è indubbiamente un gran bel valore aggiunto, soprattutto quando le belle giornate cominciano a diventare frequenti e si possono passare momenti di relax all’aria aperta, chiacchierando con gli amici, lasciando che i bambini giochino o leggendo il giornale sull’amaca. Il giardino però obbliga anche a darsi da fare affinché sia sempre in ordine e, quindi, piacevole da vivere giorno dopo giorno. Questo significa che bisogna tirarsi su le maniche ed effettuare una serie di lavori – più o meno impegnativi e stancanti – che garantiscano in modo particolare che il prato sia sempre perfetto. Qui di seguito abbiamo voluto riassumere i 10 suggerimenti che vi aiuteranno a godere al meglio del vostro spazio all’aperto.

 

1. Tagliare l’erba regolarmente

Il primo suggerimento può apparire alquanto scontato ma è determinante che la cura del prato passi da una sua regolare rasatura che, in base alle dimensioni, può essere effettuata con tagliaerba a spinta, a scoppio o con modelli come i tagliaerba elettrici di Oleo-mac. Va da sé che se il vostro giardino è piccolo sarà sufficiente un rasaerba manuale o semovente mentre se le dimensioni cominciano a essere importanti sarà bene puntare sui modelli elettrici o a scoppio, quando non addirittura su un trattorino. 

Sarebbe poi da preferire un tagliaerba con funzione mulching, ovvero quel processo che sminuzza l’erba in piccoli pezzetti che, invece di essere raccolti in un sacco, vengono lasciati sul prato, dove si decompongono rapidamente e fungono da concime naturale. Per quanto riguarda l’altezza dell’erba è consigliabile non tagliarla sotto i 5 centimetri; inoltre sarebbe meglio non lasciare che cresca a dismisura e poi rasarla “di colpo” ma, nel caso, è consigliabile effettuare lo sfalcio in modo da portarla all’incirca a 10 centimetri e quindi, dopo un paio di giorni, tagliarla alla misura desiderata.

2.  Orari per annaffiare 

Dare l’acqua al proprio prato è fondamentale ma è altrettanto importante farlo negli orari giusti, ovvero quando non fa troppo caldo, perché l’aria fresca e umida garantisce una più uniforme distribuzione del liquido. Meglio dunque optare per le prime ore del mattino, diciamo tra le 8 e le 9, oppure per quelle della sera (dopo le 20). 

 

3. Quantità d’acqua

Va da sé che non ci sia una regola generale per stabilire quanta acqua necessita un prato perché il dato sarà variabile in base alla tipologia dell’erba e alle condizioni del terreno. Per fare qualche esempio l’erba che è in grado di resistere anche ai mesi più freddi necessita di un’annaffiatura settimanale corrispondente a circa 3-4 cm di acqua ma è necessario aumentare la quantità quando arrivano i mesi più secchi. Parlando invece dell’erba che non teme la stagione calda può restare anche diverse settimane senza acqua. È importante valutare le ore di sole giornaliere a cui è soggetto il prato perché se resta spesso all’ombra il quantitativo di acqua da somministrare sarà inferiore. In generale è consigliabile annaffiare molto per fare in modo che l’acqua penetri in profondità nel terreno e raggiunga l’estremità più basse delle radici. 

4. Posizione dei tubi di irrigazione

Questo dettaglio, che è strettamente legato ai due punti precedenti, è importante perché se il tubo di irrigazione è posizionato in modo strategico, ovvero comodo da srotolare e di una lunghezza tale da raggiungere i vari punti del giardino, annaffiare l’erba sarà meno faticoso e snervante. 

 

5. Controllare regolarmente lo stato di salute

Di tanto in tanto è bene accertarsi di come sta l’erba, in modo da intervenire prima che sia troppo tardi (ovvero quando il colore inizia a virare verso il marrone). Se i fili tendono ad afflosciarsi, a cambiare colore oppure se, passeggiando sul prato, le impronte restano visibili per molte ore, significa che l’erba è in sofferenza e che non sta ricevendo un’adeguata quantità di acqua. 

 

6. Arieggiare 

Chi vuole avere un prato sempre perfetto deve entrare nell’ordine di idee che almeno una volta all’anno il giardino debba essere arieggiato. L’operazione si effettua con un attrezzo ad hoc – detto arieggiatore – che può essere acquistato oppure noleggiato e che si occupa di rimuovere piccole porzioni di terreno così da migliorare la circolazione dell’aria al suo interno e il drenaggio dell’acqua. Il passaggio dell’arieggiatore va fatto quando il terreno è più morbido e i grumi che vengono sollevati vanno lasciati sul prato in modo che si decompongano. 

7. Utilizzare il compost

Questa operazione è strettamente connessa con la precedente. Dopo aver arieggiato il terreno, infatti, è consigliabile spargere un leggero strato di compost, che potete realizzare da soli oppure acquistare nei negozi di giardinaggio, che fornirà all’erba i nutrimenti necessari affinché cresca forte e bella.

 

8. Rimozione della paglia

Nel corso del tempo è inevitabile che sulla superficie del prato si formino piccoli ammassi di paglia (in realtà si tratta di accumuli di radici e steli) che impediscono il corretto drenaggio dell’acqua e la circolazione dell’aria. La rimozione può avvenire alla bisogna, utilizzando un rastrello, oppure decidendo di arieggiare il prato, come descritto in precedenza. Per prevenire la formazione di questa paglia è possibile spargere del terriccio sul prato, avendo l’accortezza che sia dello stesso tipo di quello del prato, oppure, se la situazione è più grave, effettuare un test sul pH del terreno. Questo valore dovrebbe essere tra i 6 e i 7, perciò qualora fosse superiore o inferiore sarà bene intervenire, aggiungendo carbonato di calcio per aumentarlo o zolfo per abbassarlo

 

9. Risemina 

A seconda dello stato di salute del prato si può pensare, dopo averlo arieggiato, di effettuare una risemina, spandendo sementi della stessa varietà o compatibili.

Alcuni scelgono di effettuare questa operazione tutti gli anni, altri lasciano passare più tempo ma, se ne è passato tanto dall’ultima volta, tenete in considerazione che si tratta di un sistema per rigenerare il manto erboso e combattere la crescita di erbacce. 

 

10. Cura invernale

I mesi più freddi sono quelli durante i quali è bene non trascurare il proprio giardino. Nel caso vi troviate in zone soggette a gelate, vi suggeriamo di spargere prodotti ad hoc, avendo l’accortezza di scegliere quelli a base di cloruro di calcio (più sicuri) piuttosto che di sodio o dei sali per la neve. Se poi notate zone in cui l’erba si è diradata eccessivamente o è scomparsa, intervenite con una nuova semina così da non lasciare che le erbacce se ne impossessino. 

 

 

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