Come scegliere le giuste scarpe antinfortunistiche

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Una guida per aiutarvi a scegliere le calzature più adatte da indossare per lavorare, così da garantirsi sia comfort sia totale sicurezza dal rischio di infortuni. 

Le scarpe antinfortunistiche sono nate per proteggere i piedi di chi lavora e perciò molti potrebbero rimanere sorpresi sapendo che recenti studi hanno dimostrato che una percentuale non indifferente di lavoratori lamenta problemi proprio a causa di queste calzature. Ma come è possibile?

La risposta è che sono state scelte scarpe da lavoro sbagliate che si rivelano, quindi, controproducenti per chi le indossa tante ore al giorno e per la maggior parte della settimana. La scelta del giusto paio di scarpe antinfortunistiche è quindi fondamentale per evitare questi problemi e anche per non avere un impatto negativo sulla produttività.

 

Quali sono i rischi di un paio di scarpe antinfortunistiche di bassa qualità 

Le scarpe antinfortunistiche vengono indossate durante l’orario di lavoro e nella pausa pranzo, quindi parliamo, mediamente, di oltre otto ore al giorno per almeno cinque giorni la settimana, al chiuso o all’aperto. Ciò significa che queste scarpe vengono utilizzate più spesso di qualsiasi altro tipo di calzatura. 

Pertanto, indossare una scarpa di scarsa qualità, troppo stretta, troppo pesante, con una protezione termica inadeguata o con una sfregatura eccessiva sul piede, causerà fastidi al lavoratore nell’immediato e problemi più seri a lungo termine.

In particolare, potrebbero prodursi le cosiddette lesioni da sforzo ripetuto, cioè quelle causate da continui movimenti che comportano uno sforzo muscolo-articolare ripetitivo. A essere interessati sono soprattutto i piedi e le mani ma col tempo questi problemi possono estendersi fino alle anche, alla colonna vertebrale e perfino al collo. 

Le scarpe da lavoro per ambienti chiusi o all’aperto con un supporto inadeguato a suola e tallone possono provocare fascite plantare dovuta all’iperpronazione del piede. Ancora una volta, la risposta a questi problemi è la scelta di modelli professionali come, per esempio, le scarpe da lavoro di Engelbert Strauss.

Si tratta di un’azienda tedesca con stabilimenti produttivi in 28 Paesi. Oltre alle scarpe per ogni esigenza lavorativa, per luoghi chiusi o all’aperto, Engelbert Strauss produce e commercializza abbigliamento da lavoro professionale e vari altri prodotti per la protezione sul lavoro.

A ognuno la giusta scarpa

Non esiste un paio di scarpe antinfortunistiche valido per tutti i luoghi di lavoro, anzi, la classificazione e le prescrizioni in tal senso sono piuttosto articolate.

Non sempre il datore di lavoro fornisce queste scarpe, che pure sono obbligatorie, per cui è il lavoratore a dover provvedere: occorre quindi la massima attenzione a non sbagliare categoria. Le principali normative che classificano queste calzature sono tre:

• EN ISO 20345 – scarpe di sicurezza: fa riferimento alle scarpe che devono avere un puntale resistente a 200 joule. In altre parole, il puntale non si rompe se si abbatte un peso di 20 kg da 1 metro di altezza. 

• EN ISO 20346 – scarpe di protezione: in questo caso il puntale deve resistere a un peso di 20 kg che cade da mezzo metro di altezza, il che equivale a 100 joule di energia trasmessa.

• EN ISO 20347 – scarpe da lavoro: in questa norma rientrano le scarpe da lavoro che non presentano il puntale.

Prendiamo, per esempio, chi lavora all’aperto, nell’agricoltura e nel giardinaggio e ha il problema della sicurezza nell’uso del decespugliatore e di altri attrezzi del genere. Le categorie di sicurezza più adottate in agricoltura e giardinaggio sono la S2 e, soprattutto, la S3 – ovvero calzature idrorepellenti dotate di lamina anti perforazione.

In base al particolare luogo di lavoro, potrebbero essere necessarie scarpe antiscivolo, impermeabili, con uno speciale puntale.

Va sottolineato che non è solo il lavoratore, ma anche l’hobbista appassionato che deve prestare attenziona all’acquisto della corretta attrezzatura per la manutenzione domestica.

 

Vestibilità ottimale

Una buona vestibilità è importante quanto la scelta delle scarpe adatte allo specifico ambiente di lavoro, all’aperto o al chiuso. Se la vestibilità non è ottimale, possono verificarsi conseguenze come borsiti e duroni.

Spesso la causa di problemi è semplicemente la scelta di una taglia sbagliata: all’interno delle scarpe le dita devono essere libere di muoversi e dovrebbe esserci all’incirca 1 cm di spazio tra l’alluce e il bordo della scarpa.

Per quanto riguarda i puntali in metallo o di materiale composito, se le scarpe sono imbottite e montate correttamente, il lavoratore non dovrebbe avvertire per niente i puntali, mentre il tallone dovrebbe adattarsi perfettamente al piede e stabilizzarlo al contatto con il suolo.

Le scarpe andrebbero misurate entrambe perché i piedi possono non avere le stesse dimensioni e inoltre alcune aziende produttrici hanno preso in considerazione la differenza tra uomo e donna, quindi tra piede maschile e femminile, realizzando scarpe specifiche per le donne, non solo in termini di taglie più piccole.

Il comfort include anche altre caratteristiche oltre alla vestibilità. Le scarpe devono essere comode in generale: per esempio, un buon paio di scarpe leggere e traspiranti dona sollievo al piede nelle estati torride. Al contrario, le scarpe prettamente invernali sono ideali per chi lavora in un ambiente per lo più molto freddo.

 

Quali scarpe comprare per chi cammina molto?

Qualora la tipologia di lavoro vi costringa non solo a passare molte ore in piedi ma anche a camminare molto, è bene prestare la massima attenzione alla qualità e alla tipologia della suola. Sul mercato ci sono sempre più calzature da lavoro la cui suola è realizzata sfruttando schiume ispirate a quelle utilizzate nelle scarpe per i runner e che sono dunque in grado di assicurare leggerezza, superiore libertà di movimento e contribuire a ridurre la sensazione fatica e il verificarsi di disturbi muscolo-scheletrici. 

Corretta manutenzione

Quando si è acquistato il giusto paio di scarpe per il proprio lavoro, è necessario dedicare un po’ di tempo alla corretta manutenzione affinché le scarpe non si rovinino anzitempo e assicurino sempre le massime prestazioni.

Innanzitutto, prima di acquistarle, bisogna controllare che le scarpe non riportino danni o difetti di produzione. Dopodiché, è buona norma pulirle regolarmente: se sono in cuoio o in pelle, vanno lucidate e trattate. Se sono scamosciate, vanno spazzolate e trattate con uno spray apposito.

La suola va pulita accuratamente per rimuovere sporco e contaminanti. Le scarpe vanno poi riposte in un luogo fresco e asciutto. Ogni modello può poi avere delle istruzioni particolari di manutenzione che il produttore dovrebbe fornire.

 

Come lavare le scarpe da lavoro?

Oltre alla succitata manutenzione, arriverà il momento in cui sarà necessario provvedere a una pulizia più approfondita delle scarpe. Il lavaggio di un prodotto di questo tipo varia a seconda del materiale con cui è realizzato. 

Per le scarpe da lavoro in pelle, per esempio, è sufficiente utilizzare un panno umido e strofinare in modo delicato, così da rimuovere lo sporco. Qualora ci siano macchie più ostinate vi suggeriamo di inumidire il panno non con l’acqua ma con l’aceto bianco.

Per le scarpe scamosciate, invece, il trattamento è leggermente più complesso… ma non troppo. Procuratevi una spazzola a setole morbide e strofinate la zona sporca, finché non avrete rimosso polvere e altri residui. Nel caso di macchie più difficili potete utilizzare una gomma da cancellare ma, qualora non fosse abbastanza efficace, per esempio nel caso di macchie d’olio, potete provare a strofinare la calzatura con un batuffolo di cotone imbevuto di latte intero. 

Se le scarpe cominciano a mostrare segni di cedimento, è opportuno cambiarle e non indugiare. Tali segni possono essere, per esempio:

• la punta che risulta danneggiata

• gli elementi di protezione che vengono allo scoperto

• le parti in gomma che si separano

• battistrada troppo consumato

• crepe o forature

Investire in scarpe di sicurezza adeguate avvantaggia allo stesso modo il datore di lavoro e il dipendente. Entrambe le parti devono dedicare la giusta attenzione e il tempo necessario per individuare il modello più adatto. Ne va della sicurezza e della produttività del lavoratore.

 

Immagini da pixabay.com & engelbert-strauss.it

 

 

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