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Come avere un giardino ricco di biodiversità

 

Chi di noi è abbastanza fortunato da avere un giardino, senz’altro passerà molto tempo, soprattutto in primavera ed estate, a prendersene cura e a tenerlo pulito. Il che si traduce in potatura delle piante, raccolta foglie secche e, soprattutto, taglio a cadenze regolari del prato.

Ma avete mai pensato di ridurre il carico di lavoro per la manutenzione del giardino? Così facendo non solo risparmiereste tempo e fatica ma dareste modo a molte specie di insetti e piccoli animali di trovare rifugio nel vostro prato, per piccolo o grande che sia, a beneficio della biodiversità.

Avete mai sentito parlare di un giardino biodiverso? Se la risposta è no, siete nel posto giusto, e nelle prossime righe vi daremo qualche informazione che siamo certi troverete interessante.

 

Che cos’è la biodiversità, perché è importante salvaguardarla e come possiamo contribuire nel nostro piccolo


La biodiversità viene descritta come la varietà di organismi viventi in tutte le loro varie forme e nei rispettivi ecosistemi. Una perdita di biodiversità comporta una diminuzione generale della salute del pianeta e degli esseri che lo abitano, oltre a moltissime altre conseguenze negative per ambiente, animali ed esseri umani.

Al giorno d’oggi, una delle maggiori cause di perdita di biodiversità è la distruzione degli habitat, a volte provocata da calamità naturali, ma molto più spesso dall’uomo, che continua a sottrarre terreni alla natura per dedicarli all’agricoltura o alla costruzione di città.

Nel nostro piccolo, però, possiamo cercare di mantenere la biodiversità nei luoghi di cui siamo direttamente responsabili, come il nostro giardino di casa, per quanto piccolo sia.

Un giardino biodiverso


Il come è presto detto: avete mai pensato di smettere di tagliare l’erba e lasciare che questa e i fiori crescano liberamente e in modo spontaneo? Oppure ancora di non raccogliere le foglie che in autunno si accumuleranno sui vostri prati?

In fondo, basta lasciare che l’erba e i fiori crescano, per rendersi conto di quanti insetti andranno a ospitare e quante api troveranno del nettare utile alla produzione del loro miele. Nessuno parla di avere un giardino completamente incolto, potrete decidere di dedicare a questo scopo solo una sua parte. E lo stesso vale per le aree in cui potete scegliere di non raccogliere le foglie, così che i piccoli animali vi possano trovare nutrimento e riparo nelle stagioni fredde.

Se siete preoccupati che tutto questo possa comportare un maggior rischio di punture di insetto… beh, può essere! Ma se anche questo dovesse accadere non sarebbe la fine del mondo: è pieno di creme che possono aiutarvi a far passare il prurito o, nel caso peggiore, il dolore della puntura. E a voler ben vedere, la maggior parte degli insetti non vi causerà alcun fastidio!

Per ricapitolare: una scelta etica potrebbe essere quella di dedicare una parte del prato alla crescita di biodiversità mentre una la si può invece mantenere ordinata e pulita tosandola con degli appositi robot tagliaerba e rasaerba elettrici, per cercare di ridurre anche in questo modo l’impatto di questi mezzi sull’ambiente.

 

 

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Tosaerba

Worx Landroid WR105SI – Recensione

 

Principale vantaggio

Il robot tagliaerba Worx Landroid WR105SI è un modello progettato per lavorare su superfici fino a 500 metri quadrati; è efficiente e per di più ha il vantaggio di possedere un ottimo rapporto qualità-prezzo. È anche facile da usare e completo di tutti gli accessori.

 

Principale svantaggio

L’app scaricabile gratuitamente è disponibile solo in lingua inglese, non è presente la traduzione in italiano; questo rappresenta uno svantaggio perché complica le operazioni di programmazione personalizzata a coloro che non conoscono la lingua.

 

Verdetto 9.2/10

Anche se non è paragonabile ai robot tagliaerba delle ditte più blasonate, il Worx WR105SI è un modello basico funzionale ed efficiente, adatto per i meno esigenti.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

La ditta specializzata negli attrezzi da giardino

Anche se meno blasonati rispetto a quelli prodotti dalle ditte Husqvarna e Bosch, i robot tagliaerba Landroid Worx sono altrettanto apprezzati grazie alla loro funzionalità, alle buone prestazioni e soprattutto al buon rapporto qualità-prezzo. Il brand Worx, infatti, appartiene alla Positec Tool Corporation, un’azienda cinese specializzata nella produzione di utensili elettrici e attrezzature per i prati e il giardinaggio; il marchio è noto soprattutto in Nord America, dove è presente una succursale della ditta.

I tagliabordi, i tosaerba e le motoseghe Worx sono molto apprezzati sul mercato americano già da anni ormai; nel momento in cui i primi robot tagliaerba hanno cominciato a fare la loro comparsa, quindi, la ditta non si è tirata indietro e ha accettato la sfida. Il risultato è stata l’acclamata serie dei Landroid, che è in costante evoluzione e il cui modello più recente, il WR155E, è un modello di punta destinato ai giardini con superfici fino a 2.000 metri quadrati. 

Quello che abbiamo esaminato per voi, invece, è il WR105SI, un modello più datato ma proprio per questo più conveniente dal punto di vista del prezzo.

Compatto e del tutto autonomo

Il Landroid WR105SI è progettato apposta per giardini con superfici fino a 500 metri quadrati, ed è un robot compatto dotato di un sistema di taglio laterale con tre lame affilate da entrambi i lati che ruotano in senso orario e antiorario, grazie al quale è in grado di tagliare efficacemente anche lungo i bordi.

L’altezza di taglio può essere regolata su cinque diversi livelli, da 20 fino a 60 millimetri; il diametro di taglio è di appena 18 centimetri invece, ma dal momento che il robot lavora in piena autonomia questo non rappresenta affatto un problema. Date le dimensioni compatte dell’apparecchio non è previsto un sistema di raccolta per l’erba tagliata, ovviamente, ma anche in questo caso non ci sono problemi perché il sistema di taglio è progettato per il mulching, di conseguenza le lame ruotano a una velocità tale da sminuzzare l’erba e permettere agli scarti di fungere da fertilizzante naturale per il manto erboso.

Il robot è azionato da un motore brushless che garantisce una vita utile dieci volte superiore rispetto a un motore a spazzole tradizionale, ed è alimentato da una batteria ricaricabile al litio da 2 aH, la quale offre una durata operativa di 40 minuti. L’autonomia del WR105SI è totale anche per quanto riguarda l’alimentazione; non appena la batteria comincia a esaurirsi, infatti, il robot torna automaticamente alla sua base per eseguire un ciclo di ricarica e poi ripartire nuovamente per riprendere il lavoro dal punto in cui si era interrotto.

 

Potente e affidabile nei suoi limiti di utilizzo

Un altro vantaggio offerto dal Landroid WR105SI è la sua estrema facilità d’uso; il robot arriva già programmato e non richiede complicate configurazioni. L’unica cosa da fare, prima di renderlo operativo, è installare il filo perimetrale in modo da delimitare le aree di lavoro. Nella confezione sono inclusi 130 metri di filo perimetrale, 180 picchetti per il relativo fissaggio, nove lame di ricambio, la base di ricarica con le relative viti per il fissaggio, una chiave a brugola e il manuale delle istruzioni.

Essendo un modello Wi-Fi, inoltre, il Landroid WR105SI dispone anche di un’app scaricabile gratuitamente, grazie alla quale è possibile personalizzare la programmazione; il robot è dotato anche di sensore per la pioggia, sistema di blocco con interruttore rimovibile e sensore di sollevamento con blocco immediato del disco di taglio, in modo da offrire la massima sicurezza in caso di rovesciamento o sollevamento da parte di bambini o adulti. L’unica pecca, purtroppo, consiste nel fatto che l’app è disponibile soltanto in lingua inglese, il che rappresenta una grossa limitazione per alcuni.

 

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Accessori

Quali sono le più importanti proprietà del legno

 

Tutto quello che c’è da sapere sul legno e sulle sue proprietà fisiche, meccaniche e tecnologiche e su come influiscono sulle applicazioni a cui è destinato.

 

Conoscere le diverse proprietà specifiche del legno è importante non soltanto per i falegnami, i carpentieri, gli hobbisti e chiunque lo adoperi nell’ottica della sua trasformazione, ma lo è anche per chi tratta quotidianamente questo materiale a fini commerciale o semplicemente come consumatore; saper scegliere il legno in base alle sue proprietà fisiche è importante indipendentemente dalla destinazione d’uso.

Che sia adoperato come combustibile oppure nel campo della falegnameria e della carpenteria, infatti, ogni tipo di legno deve essere opportunamente scelto in base alle sue caratteristiche e alle applicazioni alle quali è destinato.

Il legno sarà quindi il protagonista principale del nostro articolo, di conseguenza approfondiremo l’argomento parlandone prima in termini generici e poi nello specifico, in particolar modo per quanto riguarda le proprietà fisiche e le proprietà tecnologiche che caratterizzano questo materiale.

Descrizione del legno

Il legno è un tessuto vegetale, e nella fattispecie è il componente principale del fusto e dei rami delle piante perenni a crescita secondaria. Questo tessuto cresce di anno in anno in modo concentrico e verso l’esterno del fusto, ed è composto a sua volta da cellulosa, emicellulosa e lignina.

La sua definizione varia a seconda della destinazione d’uso; i termini più usati per indicarlo, infatti, sono legna e legname. Il termine legna serve a indicare in maniera specifica quello usato come combustibile, mentre il termine legname serve a identificare quello destinato alla lavorazione e alla costruzione.

Una prima classificazione viene attuata in ambito commerciale, distinguendo i legni teneri da quelli duri; la classificazione commerciale non deve trarre in inganno però, perché non è indicativa delle reali proprietà del legno. La distinzione commerciale tra teneri e duri, infatti, deriva dalla nomenclatura anglosassone dove il termine softwood (legno tenero) è usato per indicare le conifere, mentre il temine hardwood (legno duro) è usato per indicare le latifoglie. Nella classificazione commerciale di legni duri, infatti, rientrano anche molte varietà tenere, come la balsa per esempio, e viceversa, come nel caso del legno di tasso.

Caratteristiche del legno

Come succede per tutti gli altri materiali, anche quando ci si riferisce al legno capita di usare il termine proprietà in modo generico, ma è di fondamentale importanza distinguere tra quelle che sono le proprietà fisiche e quelle che invece sono le proprietà meccaniche del legno.

Le proprietà fisiche sono il colore, l’odore, l’igroscopicità, l’elasticità, la rigidezza, la densità, la resistenza e la durezza; questo tipo di caratteristiche sono fondamentali e da alcune di queste derivano quelle che invece sono le proprietà meccaniche: la fendibilità, la flessibilità, l’attitudine al taglio e, più in generale, le capacità di resistere a una vasta gamma di lavorazioni.

Le proprietà fisiche più importanti, però, sono la durezza del legno, che è la sua capacità di resistere alla penetrazione di altri corpi, la densità, che è equivalente al suo peso specifico, la rigidezza e la resistenza. La densità del legno equivale al rapporto massa/volume, da cui dipende anche il peso specifico, ed è un parametro che cambia a seconda della varietà del legno; alcuni hanno una bassa densità e di conseguenza un peso minore, come la balsa per esempio. Il peso specifico del legno, inoltre, riveste particolare importanza per la legna da ardere, il cui prezzo è calcolato appunto sul peso, mentre il prezzo del legname destinato alla lavorazione viene invece calcolato in base al volume.

Le proprietà meccaniche

La rigidezza e la resistenza sono le proprietà fisiche che incidono maggiormente su quelle meccaniche, come abbiamo accennato anche in precedenza. Dal grado di rigidezza del legno, per esempio, dipende la sua propensione a essere curvato; quando si parla di resistenza, invece, lo si fa quasi sempre in termini generici, ma scendendo nello specifico ci sono diversi tipi di resistenza: quella alla trazione, alla compressione, alla curvatura, al taglio, alla penetrazione e così via. 

La resistenza alla curvatura e alla compressione, per esempio, sono caratteristiche fondamentali che deve possedere il legno destinato all’uso in carpenteria e costruzioni, in particolar modo per gli elementi portanti come le travi. Caratteristiche come la fendibilità, la flessibilità e l’attitudine al taglio, invece, sono proprietà meccaniche specifiche ricercate soprattutto nel legname destinato ad applicazioni di falegnameria e hobbistica.

L’attitudine al taglio e la fendibilità possono essere ricercate anche nella legna da ardere però; soprattutto da chi è abituato ad acquistare grossi quantitativi di legna in tronchi da tagliare successivamente con l’ausilio dello spaccalegna. Dei legni particolarmente duri e poco fendibili, infatti, potrebbero mettere a dura prova l’apparecchio, se non addirittura metterlo fuori .

Caratteristiche specifiche

Il legno possiede anche altre caratteristiche di tipo specifico che sono di gran lunga meno comuni a livello generico. A una di queste abbiamo già accennato in precedenza, cioè il peso specifico; ogni varietà di legno tende infatti ad avere il suo peso specifico e per conoscerlo con esattezza conviene consultare una delle relative tabelle che è possibile trovare in internet. Ulteriori proprietà specifiche sono la durevolezza, il ritiro o essiccabilità, la lavorabilità, la fibratura e la tessitura.

La durevolezza dipende in gran parte dalle diverse varietà; il legno vivo, infatti, produce sostanze che lo proteggono dai parassiti, ma quando viene tagliato smette di farlo. Alcuni tipi, però, rimangono impregnati di queste sostanze anche dopo essere stati tagliati e quindi sono meno propensi a essere attaccati da funghi e insetti rispetto ad altri tipi di legname.

La lavorabilità è la capacità che il legno ha di subire lavorazioni con utensili manuali ed elettrici e deriva in gran parte dalla fibratura e dalla tessitura. L’essiccabilità, invece, consiste nella quantità di volume che il legno tende a perdere naturalmente a causa del ritiro che avviene quando l’umidità contenuta nelle fibre scende al di sotto del 30% rispetto al suo peso secco; i legni a bassa densità, per esempio, tendono a perdere una quantità di volume maggiore rispetto ai legni ad alta densità.

 

 

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Concime

Come costruire un biotrituratore fai da te

 

Se avete esperienza nel bricolage e in particolar modo nell’uso dell’attrezzatura per saldare, ecco alcuni consigli su come realizzare un biotrituratore fai da te.

 

Prima di approfondire in modo più dettagliato l’argomento relativo alla costruzione di un biotrituratore fai da te, è importante spendere qualche parola su questo apparecchio in modo da capire come è fatto e come funziona. Il trita rami o tritarami che dir si voglia, come originariamente veniva chiamato il biotrituratore, è una macchina destinata allo smaltimento degli scarti di lavorazione del giardinaggio, e in particolar modo di foglie, rami e altri residui derivati dalla potatura di siepi, arbusti, cespugli e prati.

In commercio si possono trovare diverse varianti di questo apparecchio, a seconda del prezzo, della destinazione d’uso e del tipo di motorizzazione, esistono infatti modelli azionati da motore a scoppio e altri con motore elettrico. Una particolare variante è rappresentata dal biotrituratore a turbina, che però ha un costo decisamente alto e di conseguenza è adoperato prevalentemente in ambito professionale.

I modelli elettrici e a scoppio sono i più diffusi, invece, in quanto sono disponibili in tutte le fasce di prezzo e per qualsiasi tipo di applicazione, a partire dall’uso domestico e hobbistico fino a quello professionale.

Come è fatto il biotrituratore

In linea di principio i biotrituratori sono delle macchine molto semplici; sono infatti costituite da un motore collegato a un sistema di taglio, che a seconda dei casi può essere un disco oppure un rullo a cui sono fissate delle lame, e alle estremità del sistema di taglio si trovano due tubi, uno d’entrata e uno d’uscita.

Il tubo d’entrata ha un profilo conico e un imbocco più largo rispetto al punto di raccordo con il sistema di taglio, in modo da consentire una maggiore facilità di inserimento per gli sterpi e le ramaglie; il tubo di uscita, invece, è cilindrico e di solito presenta un diametro costante, pressoché analogo a quello della luce d’uscita del sistema di taglio. La conoscenza e la corretta disposizione degli elementi che costituiscono questo tipo di macchina sono molto importanti ai fini della realizzazione di un trituratore fai da te, sia per sapere quali materiali procurarsi sia per essere in grado di tracciare un progetto che, una volta realizzato, si riveli funzionale e soprattutto sicuro da usare.

La fase di progettazione

Il primo passo da compiere consiste nel progettare il biotrituratore, e per farlo bisogna tenere conto dei seguenti aspetti fondamentali: il tipo di utilizzo, il tipo di motorizzazione, la potenza e le dimensioni della macchina. La destinazione d’uso è un indizio fondamentale in quanto stabilisce le caratteristiche che deve possedere il tritura rami, facciamo quindi qualche esempio pratico.

Se l’apparecchio deve essere in grado di sminuzzare una discreta varietà di scarti di potatura, soprattutto quelli provenienti da siepi, arbusti e cespugli, e deve lavorare in maniera intensiva con grosse quantità di scarti, allora dovrà possedere delle dimensioni e un motore di potenza adeguati; un biotrituratore per erba, invece, può funzionare anche con un motore di potenza ridotta, o addirittura farne del tutto a meno.

Se le esigenze di smaltimento non vanno oltre gli scarti costituiti da foglie secche e residui del tosaerba, infatti, allora si può prendere in considerazione anche l’idea di realizzare un piccolo biotrituratore a mano, azionato mediante un pedale o una manovella, il che permetterà di risparmiare ulteriormente sui costi di realizzazione.

I materiali necessari

Una volta realizzato il progetto tenendo conto dei fattori appropriati, e quindi aver delineato quali caratteristiche deve possedere il biotrituratore, occorrerà acquistare i materiali necessari per la sua realizzazione. Gli elementi principali sono il motore e il sistema di taglio; quest’ultimo può essere realizzato con una ruota dentata oppure con un disco al quale applicare delle lame in acciaio al carbonio. Il motore può essere elettrico o a scoppio, ma nel primo caso bisognerà tenere conto di ulteriori elementi come l’eventuale batteria e i cablaggi; la scelta migliore ai fini della semplicità realizzativa, quindi, prevede l’uso di un motore a scoppio.

Tra il sistema di taglio e il motore dovrà essere inserito un motoriduttore, quindi bisognerà acquistare anche gli ingranaggi necessari alla sua realizzazione. Alla lista, inoltre, si aggiungono i cuscinetti a sfere e la lamiera metallica che occorre per la realizzazione del tubo di entrata e di quello di uscita, nonché dei profilati metallici e delle ruote gommate se si desidera costruire anche un supporto che renda possibile spostare il biotrituratore con maggiore facilità.

 

La fase realizzativa

I materiali elencati in precedenza possono essere acquistati oppure riciclati; in ogni caso, però, la costruzione del biotrituratore richiede l’uso di attrezzature specifiche, tra cui una saldatrice. Per affrontare questo progetto con buon esito, quindi, è importante possedere una buona esperienza nell’ambito del fai da te, e soprattutto nell’uso dell’attrezzatura per saldare.

La prima fase consiste nel creare il telaio di supporto con le ruote, sul quale poi saranno montati il motore e il sistema di taglio, collegati insieme interponendo il motoriduttore. Una volta completata questa fase, dovrete prendere le misure in modo da creare una scocca di protezione intorno al sistema di taglio e al motoriduttore, mentre il motore potrà rimanere parzialmente scoperto in modo da facilitare le successive operazioni di manutenzione periodica. La scocca dovrà anche essere predisposta alla successiva unione, mediante saldatura o imbullonamento, dei tubi di entrata e di uscita.

Questi ultimi possono essere realizzati a parte, saldando insieme la lamiera rispettando al millimetro le dimensioni indicate sul progetto, in modo da poterli poi unire al nucleo centrale costituito dal motore e dal sistema di taglio.

Maggiore è la potenza del motore adoperato per il vostro biotrituratore, più attenzione dovrete dedicare all’assemblaggio della macchina. Una volta in moto, infatti, questa genera rumore e vibrazioni più o meno forti che potrebbero mettere a dura prova la sua integrità strutturale; se le saldature non saranno eseguite alla perfezione, quindi, si correranno seri rischi di cedimento con la possibilità che pezzi di metallo vengano scagliati ad alta velocità in direzioni imprevedibili.

I principianti e i meno esperti farebbero meglio a rinunciare a un progetto del genere, quindi, soprattutto considerando che con una minima spesa è possibile acquistare un biotrituratore di categoria hobbistica prodotto da una delle ditte affidabili del settore, come Ryobi, Einhell o Black+Decker.

 

 

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Einhell GH-KS 2440 – Recensione

 

Principale vantaggio

Il biotrituratore Einhell ha il pregio di essere disponibile a un costo facilmente accessibile anche per coloro che hanno un budget di spesa limitato; grazie alle sue dimensioni compatte e al supporto carrellato con ruote è anche molto pratico, facile da spostare e da adoperare.

 

Principale svantaggio

Nonostante la discreta potenza, il suo livello di prestazioni è limitato a un uso di tipo prevalentemente domestico; bisogna infatti inserire pochi rami per volta, e dal diametro non superiore ai 4 centimetri al massimo.

 

Verdetto 9.2/10

Anche se non brilla in termini di prestazioni, questo biotrituratore Einhell è una macchina tutto sommato affidabile ed efficiente, ideale per chi non ha grosse esigenze d’uso.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Il brand tedesco degli elettroutensili economici

L’origine del brand tedesco Einhell risale al 1964, e nei suoi 56 anni di ininterrotta attività la ditta ha consolidato una discreta fama nel settore di produzione di elettroutensili per il fai da te e il giardinaggio. I prodotti della ditta non sono perfetti e, spesso e volentieri, sono caratterizzati da una qualità strutturale che rasenta appena la sufficienza ma hanno il notevole pregio di costare poco e di garantire un livello di affidabilità più che adeguato per coloro che non hanno grosse esigenze d’uso e sono più orientati verso il risparmio.

Non tutti trovano conveniente l’acquisto di un elettroutensile o di un’attrezzatura di alta qualità infatti, soprattutto quando si è consapevoli di doverlo usare poco e solo saltuariamente. Il biotrituratore Einhell GH-KS 2440 è destinato proprio a questo tipo di clientela, ed è apprezzato soprattutto grazie al suo prezzo contenuto, che è facilmente accessibile per tutte le tasche.

Completo di accessori e istruzioni in italiano

Da un punto di vista strutturale il GH-KS 2440 è caratterizzato da dimensioni compatte e da un supporto carrellato fornito di ruote gommate che, come accennato nel paragrafo precedente, ne facilita notevolmente il trasporto e la collocazione nei pressi dei cumuli di scarti da smaltire. Essendo alimentato direttamente da rete mediante cavo, però, bisogna munirsi di prolunga in modo da non limitare gli spostamenti e il raggio d’azione dell’attrezzo.

La qualità dei materiali di fabbricazione è proporzionata al prezzo ovviamente, quindi visto che si tratta di un modello economico è bene non sottoporlo a stress troppo elevati; la scocca e le altre componenti sono caratterizzate in ogni caso da un discreto grado di resistenza, quindi possono durare a lungo se l’attrezzo viene trattato bene e usato entro i limiti indicati dal manuale delle istruzioni.

Per facilitare ulteriormente lo smaltimento degli scarti sottoposti a tritatura, il condotto di uscita è dotato di ganci che permettono di fissare un sacco di raccolta; quest’ultimo è fornito nella dotazione di accessori della macchina insieme alle chiavi e alle minuterie per il montaggio e la manutenzione.

Nel corredo del GH-KS 2440 è presente anche il manuale, completo di traduzione italiana, che oltre a riportare l’elenco delle componenti del biotrituratore e degli accessori presenti nella confezione, contiene anche le istruzioni per il montaggio e l’utilizzo; infatti l’attrezzo arriva in parte smontato, per ovvie esigenze di packaging.

 

Potente e affidabile nei suoi limiti di utilizzo

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche e le prestazioni, invece, il biotrituratore GH-KS 2440 è azionato da un motore elettrico da 2.000 watt di potenza, ma è in grado di lavorare anche a una potenza massima di 2.400 watt per brevi periodi di tempo, in modo da incrementare l’efficienza a seconda delle circostanze. Il sistema di taglio, invece, è basato su un disco dotato di due lame che ruotano a una velocità massima di 4.500 giri al minuto a vuoto.

Nonostante la discreta potenza, però, le istruzioni sconsigliano di utilizzare il biotrituratore con rifiuti organici troppo molli, incluso il fogliame o l’erba troppo verde, nonché di evitare l’inserimento di rami eccessivamente secchi e duri; il diametro massimo indicato come limite è 40 millimetri infatti, ma a seconda il tipo di legno da triturare ha un’essenza molto dura questo potrebbe ridursi anche a 25 millimetri.

Le sue prestazioni sono quindi limitate esclusivamente alle applicazioni domestiche, e soprattutto di tipo non intensivo, quindi è meglio evitare di sottoporre l’attrezzo a sforzi inutili che ne comprometterebbero l’integrità strutturale e la durata. Se ci si limita alle condizioni d’uso indicate nel manuale delle istruzioni, e si praticano gli opportuni interventi per la manutenzione periodica, allora il GH-KS 2440 può riservare parecchie soddisfazioni agli appassionati di fai da te che amano prendersi cura personalmente del proprio giardino.

 

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Gli 8 migliori spaccalegna del 2024

 

Spaccalegna – Opinioni, analisi e guida all’acquisto

 

Prima di acquistare uno spaccalegna è bene sapere che in commercio ne esistono di tutti i tipi e per tutte le tasche; leggendo la guida all’acquisto troverete ulteriori informazioni utili sull’argomento, in modo da scegliere il modello più adatto alle vostre esigenze. La nostra classifica degli otto spaccalegna più richiesti tra quelli attualmente in commercio, inoltre, vi permetterà di capire anche quali sono le caratteristiche che differenziano le diverse tipologie, e cosa aspettarvi in termini di spesa. I modelli che hanno riscosso il maggior gradimento da parte degli acquirenti sono il GeoTech SPVE 7-55, uno spaccalegna verticale da 7 tonnellate di spinta destinato all’uso hobbistico, e la Vite conica rotativa Catocci, un accessorio compatibile con diverse macchine e quindi particolarmente adatto per l’uso professionale.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori spaccalegna – Classifica 2024

 

A seguire troverete la recensione degli otto spaccalegna più richiesti sul mercato; i primi due posti, come potrete vedere, sono occupati da modelli costosi, destinati a uso professionale intensivo.

 

 

Spaccalegna elettrico

 

1. GeoTech SPVE 7-55 – Spaccalegna Verticale Elettrico

 

Al primo posto della nostra classifica relativa ai migliori spaccalegna del 2024 troviamo il GeoTech SPVE 7-55, uno spaccalegna destinato a uso domestico che è particolarmente adatto per chi non ha molto spazio a disposizione.

Lo SPVE 7-55, infatti, ha il pistone e il cuneo montati verticalmente e il sistema di abbattimento è collocato su un ripiano metallico; inoltre sia la colonna del cuneo sia il ripiano metallico sono ripiegabili, in modo da ridurre ulteriormente l’ingombro quando lo spaccalegna non viene adoperato. È azionato da un motore elettrico monofase da 3.000 watt, in grado di generare una potenza di spinta di 7 tonnellate, ed è dotato di ruote che permettono di spostarlo agevolmente all’occorrenza; in caso di posizionamento statico, invece, le ruote possono essere tranquillamente rimosse.

Come succede spesso anche per altri spaccalegna però, perfino di categoria professionale, le ruote rappresentano l’unica pecca perché sono di qualità mediocre.

 

Pro

Minimo ingombro: Il GeoTech è uno spaccalegna verticale, quindi può essere posizionato anche in una rimessa di piccole dimensioni; il cuneo e il ripiano possono essere ripiegati per ridurre ulteriormente l’ingombro.

Potente: A differenza di altri spaccalegna per uso domestico, che non superano le 5-6 tonnellate di spinta, il GeoTech è dotato di un motore elettrico da 3.000 watt di potenza in grado di generare 7 tonnellate di spinta.

Kit ruote: Lo spaccalegna GeoTech è dotato anche di un kit ruote che può essere montato all’occorrenza, per trasportarlo o movimentarlo, e poi rimosso una volta che è stato posizionato.

 

Contro

Prestazioni e ruote: Non è adatto per spaccare tronchi nodosi, troppo duri o dalla fibra contorta, inoltre le ruote sono di qualità mediocre.

 

 

 

 

Spaccalegna a vite

 

2. Catocci Macchine vite conica rotativa a trattore

 

Al secondo posto, tra i modelli più venduti, si colloca lo spaccalegna a vite commercializzato dalla nota ditta italiana Catocci Macchine, che vende attrezzature destinate sia all’uso hobbistico sia professionale.

Questo modello rientra nella seconda categoria, ed è uno spaccalegna a vite conica rotativa con innesto per albero PTU, compatibile con tutte le macchine e i trattori con potenza da 14 a 100 cavalli, dotate di terzo punto con la presa di forza che non supera i 540 giri all’ora mediante giunto cardanico. Il puntalino è composto da un pezzo a sé stante, e può essere facilmente sostituito all’occorrenza, la lunghezza complessiva della vite è di 275 millimetri, mentre il diametro massimo è di 128 millimetri.

L’attacco femmina alla base della vite, invece, è a sezione tonda e ha un diametro di 45 millimetri; questa caratteristica, di fatto, rappresenta la sua unica pecca in quanto limitare la compatibilità con innesti diversi.

 

Pro

Qualità: I materiali di fabbricazione sono di ottima qualità e la vite spaccalegna è solida ed estremamente robusta, resistente all’usura e quindi molto durevole.

Puntale: Il puntale è separato dal resto della vite e all’occorrenza può essere facilmente rimosso e sostituito con un puntale nuovo o con uno differente, in base al tipo di lavoro richiesto.

Attacco standard: Anche se è a sezione tonda, l’attacco femmina è standard ed è compatibile con tutte le macchine da 14 a 100 cavalli di potenza.

 

Contro

Riduttore: Come accennato prima, l’attacco femmina è a sezione tonda, quindi per adattarsi agli innesti esagonali richiede l’uso di un riduttore da far preparare su misura.

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Spaccalegna manuale

 

3. Kindling Cracker King spaccalegna manuale con incisioni decorative

 

Kindling Cracker è un brand creato da una giovane ragazza neozelandese con la passione della fotografia e della scultura. Ayla Hutchinson, questo è il suo nome, ha concepito uno spaccalegna manuale che, oltre a essere funzionale, è anche una vera e propria opera d’arte, e attualmente è uno dei modelli più richiesti tra quelli venduti online.

È disponibile in due taglie, il King è il più grande ed è costituito da una lama d’ascia in stile nordico che forma un pezzo unico con il telaio che la sorregge e fa da supporto. Sia la lama sia il telaio sono finemente incisi con motivi decorativi tipici della tradizione nordica e il suo funzionamento è estremamente semplice, visto che basta poggiare i tronchi sulla lama e colpirli con un martello da muratore da un chilo. L’unica pecca è quella di essere adatto solo per tronchi non oltre i 150 millimetri di diametro.

 

Pro

2 in 1: Anche se non rientra nel suo scopo principale, lo spaccalegna manuale King possiede anche un alto valore decorativo; a parte la sua funzionalità, quindi, è bello anche come scultura originale.

Solido e durevole: Il King è realizzato per fusione da un unico pezzo di ferro, quindi è estremamente robusto e durevole, e grazie alla sua estetica è ideale da tenere vicino al camino.

Facile da usare: Basta semplicemente appoggiare i tronchi sulla lama e usare un comune martello da muratore da un chilo, per spaccarli con estrema facilità e con il minimo sforzo.

 

Contro

Solo piccoli pezzi: Le dimensioni e la dinamica di utilizzo lo rendono adatto solo per tronchi di piccole dimensioni, non oltre i 150 millimetri di diametro.

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Cunei spaccalegna

 

4. Deuba 1x Cuneo Spaccalegna in Acciaio al Carbonio

 

Lo spaccalegna Deuba è il più semplice, ma allo stesso tempo anche il più economico tra tutti gli spaccalegna che abbiamo esaminato nel nostro articolo.

Si tratta infatti di un cuneo ricavato interamente da un blocco di acciaio al carbonio pressofuso; grazie alla sua speciale forma ricurva il cuneo spaccalegna Deuba riesce a trasmettere interamente la forza del colpo inferto dal martello. La parte anteriore a punta è molto sottile infatti, ed è in grado di penetrare a fondo con estrema facilità nei tronchi; la parte posteriore, invece, si curva fino a raggiungere un diametro massimo di 7,5 centimetri, ed è modellata in modo tale da spaccare i tronchi separandoli in due o in quattro parti, a seconda del tronco.

L’unica limitazione di questo spaccalegna è che richiede una grande manualità con il martello; inoltre è efficace soprattutto con i tronchi secchi e con quelli non eccessivamente duri.

 

Pro

Economico: Il cuneo spaccalegna Deuba ha il pregio di essere funzionale e di costare pochissimo, infatti è apprezzato soprattutto dalla fascia di clientela meno esigente e più attenta al risparmio.

Efficiente: Richiede una certa manualità e anche esperienza, ma una volta imparato come usarlo diventa estremamente efficiente e permette di spaccare i tronchi in due pezzi, o addirittura in quattro a seconda del caso

Robusto: Lo spaccalegna Deuba è realizzato interamente in acciaio al carbonio pressofuso e poi verniciato, in modo da renderlo resistente alle intemperie e alla corrosione. È solido, robusto ed estremamente durevole.

 

Contro

Manuale: L’unica pecca, come accennato prima, è che si tratta di uno spaccalegna manuale quindi richiede lavoro ed estrema attenzione nel maneggiarlo.

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Spaccalegna verticale

 

5. Spaccalegna Carrellato Orizzontale con Motore a Scoppio

 

Quello prodotto per il brand AgriEuro Premium Line, secondo i pareri degli acquirenti, è il miglior spaccalegna in commercio tra quelli destinati a uso professionale intensivo; la caratteristica principale di questa macchina, infatti, sta nell’altissima potenza di spinta, che raggiunge addirittura le 20 tonnellate.

Per garantire una simile potenza, lo spaccalegna AgriEuro sfrutta un motore a scoppio a 4 tempi da 270cc prodotto dalla ditta Loncin, specializzata appunto nella produzione di motori destinati a macchine agricole. Il pistone ha una corsa di 66 centimetri, che equivale alla lunghezza massima dei ceppi che può spaccare; grazie alle sue 20 tonnellate di spinta, inoltre, può spaccare tronchi di fibre ed essenze dure, anche particolarmente nodosi, fino a un diametro massimo di 50 centimetri.

Le limitazioni di questa macchina, invece, risiedono nel prezzo elevato, che la rende accessibile soltanto ai professionisti, e nelle ruote, che sono fin troppo elementari per una simile macchina.

 

Pro

Ultrapotente: La potenza di spinta dello spaccalegna a scoppio AgriEuro raggiunge addirittura le 20 tonnellate, il che gli permette di spaccare anche i tronchi più duri e nodosi.

Professionale: Le caratteristiche di questo spaccalegna lo rendono particolarmente adatto per l’uso professionale intensivo, per spaccare tronchi fino a 50 centimetri di diametro in cicli di lavoro di parecchie ore.

Avviamento: Il motore a scoppio che aziona lo spaccalegna è completo del motorino di avviamento, cosa che facilita notevolmente la messa in moto, che avviene con una chiave come negli autoveicoli.

 

Contro

Ruote: Il telaio e la costruzione generale sono di ottima qualità, le ruote invece sono appena mediocri e non all’altezza del livello generale dello spaccalegna.

 

 

 

 

 

Spaccalegna AL-KO

 

6. AL-KO LSH 520/5 – Spaccalegna idraulico orizzontale – 2200 W

 

L’AL-KO è il modello ideale per chi non vuole spendere grosse cifre; invece di ripiegare su uno spaccalegna usato, infatti, è possibile acquistare questo spaccalegna idraulico a un prezzo decisamente vantaggioso.

Lo LSH 520/5 è progettato apposta per l’uso domestico e hobbistico, per soddisfare le esigenze di chi ha bisogno di una macchina per spaccare tronchi di piccole dimensioni, fino a una lunghezza massima di 52 centimetri, da bruciare nel camino o nella stufa; è azionato da un motore elettrico da 2.200 watt alimentato a 230 volt, il quale è in grado di generare una potenza di spinta di 5 tonnellate.

È dotato anche di gabbia protettiva e comode ruote per facilitare gli spostamenti e il trasporto; se le prestazioni sono buone nell’ambito dell’uso domestico, però, non si può dire lo stesso del telaio, che è realizzato con materiali di qualità più bassa ed è meno resistente rispetto al resto della macchina.

 

Pro

Prezzo: In comparazione agli altri spaccalegna per uso domestico esaminati nel nostro articolo, L’AL-KO LSH 520/5 è quello più economico. Infatti è apprezzato soprattutto dalla clientela più attenta al risparmio.

Sicuro: A parte il sistema di azionamento di sicurezza a due mani, che rende impossibile l’avvio accidentale del motore, lo spaccalegna AL-KO è dotato anche di una gabbia protettiva.

Compatto: Le dimensioni compatte lo rendono facilmente posizionabile anche in spazi ridotti, inoltre le ruote consentono di trasportarlo e posizionarlo con estrema facilità e senza sforzi.

 

Contro

Telaio: L’unico punto critico dell’AL-KO è il telaio di supporto, che è meno resistente rispetto al resto della struttura e tende ad ammaccarsi facilmente.

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Spaccalegna AMA

 

7. AMA GNU – Spaccalegna Orizzontale con Motore Elettrico

 

Prima di cercare un’occasione dove acquistare uno spaccalegna in offerta da adibire all’uso domestico, vi consigliamo di dare un’occhiata allo Gnu prodotto dalla ditta italiana AMA, specializzata nella produzione, allestimento e manutenzione di apparecchiature e veicoli per agricoltura, selvicoltura e giardinaggio.

Lo Gnu è uno spaccalegna orizzontale progettato apposta per uso hobbistico, è azionato da un motore elettrico monofase da 2.200 watt in grado di generare una potenza di spinta di 6 tonnellate. È ottimo per spaccare tronchi da 20 a 52 centimetri di lunghezza con un diametro compreso tra 5 e 25 centimetri; è compatto e facilmente trasportabile grazie alle apposite ruote ed è conforme alle normative europee in materia di sicurezza.

La pecca di questo modello, però, è quella di non essere adatto per spaccare legni dalle essenze troppo dure e dalla fibra contorta, come per esempio il pioppo e il pino, nonché i tronchi eccessivamente nodosi.

 

Pro

Sicuro: Oltre a rispettare tutte le normative europee relative alla sicurezza, lo spaccalegna AMA Gnu è dotato anche di una gabbia che protegge ulteriormente l’operatore dall’eventuale distacco di schegge.

Dimensioni: Lo spaccalegna Gnu è compatto e dotato di ruote per facilitare il trasporto; quando non viene usato, inoltre può essere stoccato in posizione verticale riducendo ulteriormente l’ingombro.

Prezzo: Il rapporto qualità-prezzo dello spaccalegna Gnu è decisamente vantaggioso, soprattutto considerando la presenza della gabbia, che di solito non è un accessorio comune nei modelli di fascia economica.

 

Contro

Prestazioni: Purtroppo sono ovviamente limitate all’uso domestico e hobbistico, quindi non è adatto per spaccare tronchi dalle essenze dure o dal diametro eccessivo.

 

 

 

 

 

Spaccalegna Ceccato

 

8. Ceccato BULL SPLE10 – Spaccalegna Verticale Elettrico

 

Ecco un altro modello destinato alla fascia di utenza professionale: il Bull SPLE10 prodotto dalla ditta italiana Ceccato.

La caratteristica principale di questo spaccalegna professionale è quella di essere orientato verticalmente, in questo modo sfrutta al massimo la forza di gravità e riesce a garantire una spinta di ben 10 tonnellate, grazie alla quale è in grado di spaccare con estrema facilità tronchi da 18 a 50 centimetri di lunghezza e con un diametro variabile da 10 a 50 centimetri. È dotato di doppia pompa oleodinamica azionata da un motore elettrico monofase da 2.200 watt, equivalenti a 3 Hp, di un sistema automatico di controllo fine corsa registrabile e dispositivi di sicurezza per la tutela dell’operatore.

L’unica pecca dello spaccalegna verticale Ceccato è quella di essere poco adatto per spaccare tronchi di piccole dimensioni; è consigliato soltanto per l’uso intensivo con grossi tronchi.

 

Pro

Verticale: L’orientamento verticale della macchina permette di ridurre notevolmente l’ingombro della stessa, permettendo di posizionarla anche in un angolo del capanno o in uno spazio ridotto.

Potente: La doppia pompa oleodinamica azionata dal motore da 2.200 watt, è in grado di generare una spinta di ben 10 tonnellate, il che la rende ideale per spaccare i tronchi di grandi dimensioni.

Silenzioso: Il motore elettrico è di gran lunga più silenzioso rispetto a quello a scoppio, il che incrementa notevolmente il comfort d’uso della macchina quando bisogna farla lavorare per parecchio tempo.

 

Contro

Dimensioni tronchi: Le caratteristiche e la potenza di questo spaccalegna sono adatte soltanto per spaccare tronchi di grandi dimensioni, per quelli più piccoli non va bene.

 

 

 

 

 

Come scegliere i migliori spaccalegna

 

Prima di scegliere quale spaccalegna comprare, vediamo di dare un’occhiata ai diversi modelli che offre il mercato e alle caratteristiche peculiari possedute da ogni tipologia, in modo da come scegliere un buon spaccalegna in base alle proprie esigenze specifiche.

Gli spaccalegna manuali

I modelli manuali sono quelli che offrono la scelta più ampia al costo più basso, e sono ovviamente destinati soprattutto all’uso marginale. Con questo termine, ovviamente, ci riferiamo all’uso non intensivo; tra i vari attrezzi disponibili in questa categoria, infatti, rientrano anche le asce e i cunei, i quali sono utilizzati sia in ambito domestico sia professionale. E la differenza, in questo caso, è determinata dal costo.

Se vi occorre un attrezzo per spaccare i tronchi per il camino, per esempio, questo rientra nell’uso domestico e quindi potete orientarvi tranquillamente verso uno spaccalegna manuale svedese o di altro tipo. Se invece avete l’esigenza di uno strumento per tagliare rami e piccoli ceppi in maniera intensiva, in ambito di selvicoltura, allora meglio optare direttamente per un’ascia di qualità superiore.

 

Lo spaccalegna idraulico

Gli spaccalegna idraulici, rispetto a quelli manuali, si collocano già in una fascia di prezzo intermedia, ma a seconda della loro tipologia si possono ancora trovare dei modelli adatti all’uso domestico.

È appunto il caso degli spaccalegna motorizzati con lama a cuneo azionata da un pistone idraulico; questo tipo di macchina, infatti, è costruita sia per le esigenze professionali sia per quelle amatoriali, ma bisogna fare attenzione perché in alcuni casi la differenza di prezzo è minima, e a quel punto conviene acquistare direttamente il modello destinato a uso professionale. La differenza primaria tra le due categorie, infatti, sta nella potenza sviluppata, e per capire meglio faremo un esempio pratico.

Un modello con forza di spacco da 5 tonnellate in grado di tagliare senza problemi tronchi dal diametro massimo di 35 centimetri e dalla lunghezza non superiore ai 45 centimetri circa, o anche meno a seconda del caso, è adatto per uso domestico. Uno con forza di spacco da 10 tonnellate offre prestazioni superiori, e quindi è destinato a uso professionale.

Se la differenza di prezzo tra i due modelli è minima, a questo punto conviene sempre orientarsi verso quello professionale, che offre maggiori prestazioni anche in termini di qualità e durabilità.

Lo spaccalegna a vite conica

Anche i modelli a vite conica rientrano nella categoria degli spaccalegna idraulici, anche se in questo il sistema è diverso. A differenza di quelli a cuneo, però, gli spaccalegna a vite conica sono consigliati prevalentemente a chi ha esigenze professionali, in quanto sono predisposti per essere azionati mediante una vasta gamma di macchine agricole, come trattori, escavatori e motocoltivatori, oppure essere collegati direttamente a un motore mediante un volano e una cinghia di trasmissione.

Oltre a questa peculiarità tecnica, i modelli a vite conica sono destinati ai professionisti anche in termini di efficienza, in quanto permettono di spaccare con estrema facilità e velocità anche i legni dalle essenze più dure, come il ciliegio, l’ulivo, il rovere, l’acero, il castagno e altri ancora.

Il vantaggio che gli spaccalegna a vite offrono in ambito professionale non si limita soltanto alla maggiore efficienza; questi attrezzi, infatti, hanno un range di prezzi decisamente inferiore rispetto ai modelli idraulici a cuneo, in quanto spesso e volentieri sono venduti privi del motore. I contro, invece, sono rappresentati dalla maggiore attenzione che richiedono durante l’uso, in quanto sono suscettibili di maggiori rischi potenziali per l’operatore.

 

 

 

Come costruire uno spaccalegna

 

Il progetto e gli schemi possibili

Prima di costruire uno spaccalegna fai da te bisogna innanzitutto tracciare uno schema su carta, o comunque un progetto dettagliato in base alla propria idea. Le possibilità sono diverse, a partire da una semplice leva che permetta il taglio di pezzi di legno molto piccoli, fino a uno spaccalegna idraulico vero e proprio; la fase progettuale riveste particolare importanza per diversi motivi, a cominciare da una stima dei materiali da utilizzare e, di conseguenza, degli strumenti di lavoro richiesti. 

Se l’intenzione è quella di costruire uno spaccalegna idraulico, inoltre, il progetto preliminare assume particolare importanza in quanto deve includere anche lo schema elettrico e idraulico.

L’impresa, ovviamente, è consigliata esclusivamente a coloro che possiedono già le attrezzature necessarie all’opera, altrimenti la spesa complessiva per eseguire il progetto diventerebbe superiore a quella richiesta per l’acquisto di una macchina già realizzata e pronta all’uso.

 

 

I materiali richiesti

I profilati e i laminati di ferro sono i materiali più importanti nella realizzazione di uno spaccalegna, manuale o motorizzato. Se avete intenzione di realizzarne uno realmente funzionale, che sia in grado di tagliare senza problemi tronchi di legno da 15 a 30 centimetri di diametro almeno, allora la sua struttura deve essere estremamente solida e resistente. Nel caso di uno spaccalegna idraulico, poi, dovrete procurarvi anche un motore da almeno 2.500 Watt di potenza e un pistone idraulico con tutti gli accessori richiesti, quindi tubi e serbatoio per l’olio, nonché il materiale elettrico: cavi, interruttori e sistemi di protezione.

Riguardo quest’ultimo aspetto, nel progetto è importante tenere conto del fattore sicurezza, visto che gli spaccalegna possono presentare notevoli rischi se utilizzati in modo inappropriato. I materiali possono essere recuperati o riciclati, se avete l’opportunità di farlo, acquistati ex novo oppure si può recuperare il possibile e acquistare il resto.

Le attrezzature necessarie e il metodo da seguire

Da quanto esposto nei paragrafi precedenti, quindi, risulta chiaro che l’auto-costruzione di uno spaccalegna può rivelarsi un’impresa più o meno impegnativa a seconda del tipo di progetto che si desidera realizzare.

Se siete degli artigiani, o quantomeno degli hobbisti, e potete contare su un laboratorio discretamente attrezzato, allora non avrete grossi problemi a recuperare buona parte o quasi tutti i materiali necessari, e avrete il vantaggio di poter contare sulla vostra attrezzatura. 

Gli strumenti necessari alla costruzione sono numerosi: occorrono innanzitutto una smerigliatrice angolare per tagliare il ferro e un impianto di saldatura per assemblare i pezzi, un trapano con possibilità di montaggio a colonna, poi cacciaviti, pinze e altri utensili manuali, una gran quantità di minuterie metalliche e molto altro ancora. Per il metodo da seguire, invece, si può contare sulla propria esperienza oppure fare riferimento a uno dei numerosi tutorial video disponibili in rete.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come funziona lo spaccalegna svedese?

Lo spaccalegna svedese deve il suo nome alla sua terra di origine, ed è un attrezzo manuale che grazie al suo principio di funzionamento semplice ed ergonomico, si è presto diffuso in tutto il mondo.

Per essere usato, infatti, non richiede all’operatore di piegarsi continuamente con la schiena, come invece accade quando bisogna spaccare la legna con l’ascia oppure usare uno spaccalegna idraulico orizzontale. L’attrezzo è composto da due barre parallele, una che funge da supporto per il cuneo e l’altra per reggere e azionare il contrappeso.

Il suo funzionamento è molto semplice: prima occorre praticare un foro profondo alcuni centimetri nel ceppo di legno che si usa come base di taglio, in modo da infilare la barra di supporto del cuneo e tenere l’attrezzo in verticale; a questo punto basta posizionare il tronco da tagliare sotto il cuneo, prendere il contrappeso con entrambe le mani e, dopo averlo sollevato fino a quanto consente l’asta di corsa, scagliarlo verso la base del cuneo.

Il numero dei colpi necessari a spaccare il tronco può variare in base alla dimensione dello stesso, in ogni caso l’operazione è talmente semplice e non richiede sforzi al punto tale da poter essere eseguita anche da un bambino.

Quanto costa uno spaccalegna?

Il prezzo di uno spaccalegna dipende soprattutto dalla sua tipologia e dalla destinazione d’uso. Il costo degli spaccalegna manuali per esempio, che vengono adoperati principalmente per uso domestico non intensivo, può oscillare dai 50 ai 150 euro circa; lo stesso discorso vale per le asce, anche se in questo caso è possibile trovare dei modelli che vanno bene anche per uso professionale a delle cifre simili o solo di poco superiori.

Gli spaccalegna motorizzati possono essere a vite conica oppure a cuneo: quelli a vite conica costano dai 150 ai 400 euro circa, a seconda del modello, e sono adatti prevalentemente per uso professionale; quelli a cuneo, invece, possono costare dai 200 ai 2.500 euro a seconda del caso.

 

 

 

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Macchine da Giardino

Worx Turbine 2.0 – Recensione

 

Principale vantaggio

Il design unico del soffiatore Worx, che gli è valso il premio ai Red Dot Design Award, è uno dei punti di pregio del dispositivo. Può essere usato con una sola mano grazie alla sua leggerezza e il foro d’uscita dell’aria consente di ridurre i tempi di lavoro, permettendovi di ottimizzare al meglio le vostre giornate.

 

Principale svantaggio

L’autonomia è uno dei nei del dispositivo. In modalità normale la batteria dura circa 22 minuti mentre in modalità turbo scende drasticamente a 9. Idoneo quindi solo se avete un piccolo giardino di cui prendervi cura. In caso contrario potreste dover acquistare diverse batterie da avere sempre a portata di mano per completare il lavoro.

 

Verdetto: 9.9/10

Il prodotto Worx è uno dei più convincenti, tra i soffiatori a batteria, sul mercato. Sebbene sia possibile trovare dispositivi con una durata maggiore, ben pochi possono vantare la stessa comodità di utilizzo data da una certosina attenzione al design.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Soffiatore d’autore

Chi ha detto che i dispositivi per prendersi cura del proprio giardino o per lavori intensivi non debbano essere costruiti con attenzione al design? Il prodotto Worx dimostra che investire in R&D, acronimo inglese che sta per ricerca e sviluppo, paga. 

Grazie alle sue forme non convenzionali, un peso estremamente ridotto di 2,9 kg e la possibilità di essere utilizzato comodamente con una sola mano, il Turbine 2.0 si è aggiudicato il premio ai Red Dot Design Award come miglior soffiatore a batteria. Si tratta di una delle competizioni internazionali più prestigiose, per produttori e progettisti, che si tiene annualmente in Germania. Scegliere Worx, dunque, è già di per sé sinonimo di qualità.

 

Prestazioni

La decisione di proporre un foro d’uscita dell’aria più generoso, con un diametro di 7,5 centimetri, è una scelta vincente, permette infatti di ridurre i tempi di lavoro e far valere tutti i minuti di autonomia della batteria. Per quanto riguarda questo punto, però, si poteva fare qualcosa di più. 

La durata è infatti di appena 22 minuti in modalità normale, che scende drasticamente a 9 quando si attiva il turbo. Gli utenti che hanno avuto modo di testare il dispositivo ne hanno sì lodato la potenza, in grado di soffiare via un gran numero di foglie in poco tempo, ma hanno anche sottolineato come, chi ha un giardino più grande, possa avere problemi a completare tutto il lavoro senza dotarsi di molteplici batterie.

Il problema è in parte arginato dalla presenza di due batterie nella confezione ma si rivela comunque una soluzione che tampona il problema piuttosto che risolverlo. Si tratta comunque dell’unico neo del soffiatore Turbine 2.0.

 

Facile da smontare

Se vi preoccupa lo spazio che occupa in casa, non avete nulla da temere. Il soffiatore in questione, infatti, può essere smontato in diversi pezzi con un semplice click, riducendo l’ingombro fino a 42 x 23 centimetri. Potrete quindi facilmente riporlo in un armadio, un ripostiglio, in garage o in qualsiasi anfratto di casa. 

Una volta effettuato l’acquisto, sarete coperti fino a tre anni di garanzia, estensione che potrete effettuare sul sito ufficiale del produttore. Si tratta di un dettaglio che rivela quanto la compagnia creda nel proprio dispositivo, un fattore che i consumatori dovrebbero sempre valutare prima di effettuare la propria scelta.

 

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Macchine da Giardino

Bosch ALB 36 – Recensione

 

Principale vantaggio

La leggerezza dell’elettroutensile Bosch è uno degli elementi più interessanti per i consumatori. Con un peso di soli 4,5 kg, infatti, può essere usato agevolmente fino alla fine dell’autonomia senza avvertire stanchezza e senza affaticarsi anche dalle persone più in là con l’età o che semplicemente non sono abituate a questo tipo di attività.

 

Principale svantaggio

Trattandosi di un prodotto a batteria non ha la stessa potenza di un soffiatore con motore a scoppio. Gli utenti che hanno bisogno di una forza di soffiaggio maggiore o che necessitano di un dispositivo che duri svariate ore per ripulire tutto il proprio giardino dalle foglie, dovrebbero puntare a qualcosa di più performante e costoso.

 

Verdetto: 9.8/10

Il rapporto qualità/prezzo è notevole, come ci si aspetterebbe da un dispositivo del famoso brand Bosch. Il soffiatore ALB 36 si inserisce in una fascia di mercato ben specifica, senza prendere di mira i professionisti che necessitano di prodotti altamente performanti ma concentrandosi piuttosto sugli amatori che non vogliono spendere cifre da capogiro. Se rientrate in questa ultima categoria, allora il prodotto Bosch potrebbe rivelarsi adatto alle vostre esigenze.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Foglie autunnali

Quando arriva l’autunno iniziano, immancabilmente, a cadere tutte le foglie che fino a poco tempo fa erano calme e placide sugli alberi del vostro giardino. A meno che non abbiate unicamente delle piante sempreverdi, vi toccherà fare i conti con le foglie morte che riempiono vialetti e giardino. 

Il modo migliore per affrontare serenamente questa battaglia è dotarsi di un soffiatore elettrico, in grado di spingerle verso un cumulo di cui potrete più facilmente disporre. Il prodotto che potrebbe fare al caso vostro è ALB 36 di Bosch. Si tratta di un soffiatore a batteria, per uso amatoriale, in grado di soffiare a una velocità pari a 210 km/h.

Autonomia

Rispetto a un prodotto dotato di motore a scoppio, gli elettroutensili come ALB 36 hanno indubbiamente un’autonomia minore. Chi ha un giardino troppo grande o deve soffiare foglie per un periodo di tempo esteso, allora potrebbe essere insoddisfatto dalle prestazioni del prodotto. 

Tuttavia, se avete un piccolo giardino o un semplice vialetto dal quale volete rimuovere le foglie, allora la durata di circa 30 minuti sarà più che sufficiente. Una volta esaurita la batteria dovrete provvedere alla sua ricarica, collegando il dispositivo alla corrente elettrica. Per alcuni potrebbe trattarsi di un vero e proprio svantaggio ma bisogna valutare anche altri elementi come per esempio il peso dell’attrezzo. 

Come è facile immaginare, un soffiatore con motore a scoppio ha un peso notevole e spesso richiede di indossare uno zaino che permetta di gestire l’utensile con entrambe le mani. Il dispositivo Bosch, invece, grazie alle sue dimensioni ridotte e il peso di circa 4,5 kg, può essere utilizzato agevolmente anche dalle persone più in là con l’età e chi non è propriamente abituato a questo tipo di attività.

 

Semplice da riporre

Una volta terminate le operazioni, quando arriva il momento di riporre il soffiatore fino a quando non si presenterà di nuovo l’occasione di utilizzarlo, potrete smontarlo in pezzi, facilmente ricomponibili. Il tubo di soffiaggio può infatti essere sganciato dal corpo macchina principale, dividendo così in due pezzi diversi l’attrezzo che sarà quindi più semplice da riporre in un armadio, un ripostiglio o in garage.

 

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Macchine da Giardino

Makita 7172610 – Recensione

 

Principale vantaggio

Il costo del soffiatore Makita è uno dei pregi principali del dispositivo. Qualora stiate cercando un prodotto dal prezzo contenuto per soffiare via le foglie dal vostro giardino saltuariamente, allora il modello in questione potrebbe fare decisamente al caso vostro.

 

Principale svantaggio

Nella confezione non sono incluse le batterie né tantomeno il caricabatterie, entrambi necessari al funzionamento dell’utensile. Qualora abbiate in casa delle batterie Makita, da 4 Ah a salire, potrete utilizzarle senza alcun problema con il prodotto. In caso contrario sarà necessario acquistarle separatamente.

 

Verdetto: 9.7/10

Makita è un brand conosciuto e produce elettroutensili di qualità. Lo stesso si può dire del soffiatore in questione che dispone di una doppia velocità selezionabile, Low e High, un costo contenuto e una qualità costruttiva che in questa fascia di prezzo è solitamente rara.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Tipologia

Per quanto possa sembrare una soluzione soddisfacente, tagliare gli alberi in giardino per evitare che le foglie cadano in autunno potrebbe non rivelarsi la scelta più adeguata. Esiste infatti un metodo molto più semplice per combattere il problema e non stiamo parlando del classico rastrello ma dei più comodi ed efficienti soffiatori.

Sul mercato ne esistono diverse tipologie da quelli dotati di motore a scoppio, particolarmente indicati per usi intensivi e professionali, quelli elettrici un po’ meno potenti fino al più modesto soffiatore a batteria, pensato per la fascia d’utenza che ha una piccola area da ripulire dalla foglie, sia esso il giardino o il semplice vialetto di casa.

Parlando di prezzi, i primi hanno un costo di svariate centinaia di euro, al quale va poi aggiunto il prezzo della benzina o miscela necessaria al funzionamento, non si rivelando quindi una scelta a basso costo. Quelli elettrici hanno la limitazione del filo, che alcuni utenti non sopportano poiché rende impacciati e ostacola il lavoro di pulizia. Quelli a batteria hanno una potenza contenuta ma hanno altri vantaggi da tenere in considerazione, primo tra tutti il costo ridotto, per non parlare della maneggevolezza e semplicità di utilizzo.

Soffiatore Makita

In questa sede analizziamo il Makita 7172610, soffiatore a batteria da 36 V alimentato da una coppia di batterie dello stesso brand, da acquistare però separatamente. Nella confezione troverete infatti solo il corpo macchina e il tubo da collegarvi per soffiare via foglie e detriti dal vostro vialetto. Si rivela dunque una buona scelta per chi già possiede dispositivi Makita e non deve necessariamente acquistare altre batterie. 

Gli utenti che hanno avuto modo di provarlo, in tal proposito, consigliano le batterie da 5 o 6 Ah rispetto a quelle da 4, per incrementare l’autonomia che si ferma solitamente intorno ai 20 minuti.

La possibilità di aumentare la durata semplicemente utilizzando delle batterie Makita più performanti è un ottimo incentivo all’acquisto, soprattutto se consideriamo che altri prodotti sul mercato non consentono la stessa operazione. Se avete un giardino particolarmente grande, quindi, e non sapete se 20 minuti siano o meno abbastanza per rimuovere tutte le foglie a cadenza settimanale, ricordate che con delle batterie da 6 Ah potrete avere più tempo a disposizione.

 

Potenza di soffiaggio

Per migliorare l’esperienza di soffiaggio, Makita ha inserito sul suo dispositivo due velocità selezionabili, Low, per lavoretti che non richiedono una potenza eccessiva e High per spostare una maggior quantità di foglie. 

A queste regolazioni, però, corrisponde anche un’emissione di decibel differente. Se con Low è infatti tollerabile, impostando il dispositivo su High potreste avvertire un vero e proprio fastidio durante utilizzi prolungati e potrebbe rivelarsi una buona idea l’acquisto di cuffie per attenuare il rumore.

Oltre ai piccoli accorgimenti da prendere, possiamo sostenere che il soffiatore Makita è soddisfacente, ha un buon rapporto qualità/prezzo e i materiali di costruzione sono sufficientemente solidi da garantire utilizzi prolungati senza il rischio di rotture. 

Sottolineiamo, infine, che non dispone di alcuna funzione di aspirazione dal momento che alcuni acquirenti davano per scontata questa caratteristica quando in realtà è appannaggio di prodotti dal costo più elevato.

 

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Macchine da Giardino

I 7 Migliori Soffiatori a Batteria del 2024

 

Soffiatori a Batteria – Guida all’acquisto e Confronti

 

Per capire quale potrebbe essere il miglior soffiatore a batteria per le vostre esigenze date un’occhiata ai modelli presentati in basso. Sono di diverso tipo, hanno prestazioni e prezzo differenti ma sono tutti accomunati dal notevole apprezzamento espresso dai consumatori. Questi apparecchi permettono di pulire il proprio giardino, vialetto o altro in poco tempo e senza troppo sforzo, in alcuni casi consentendo anche di aspirare e triturare, oltre che soffiare.

I primi due modelli classificati sono: Fuxtec FX-E1LB20, un pratico dispositivo che si caratterizza per il peso contenuto e per la presenza di due batterie. Al secondo posto c’è il Worx Nitro WG585E.9 che garantisce la massima libertà di movimento, visto che è alimentato da una batteria al litio da 40V e che pesa meno di un chilo e mezzo.

 

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 7 Migliori Soffiatori a Batteria – Classifica 2024

 

Quale soffiatore a batteria comprare dunque per il proprio giardino? Ecco una rassegna di cinque modelli, selezionati in base al gradimento mostrato dagli utenti, tra cui consigliamo di fare una comparazione.

In alternativa potete anche ampliare la ricerca ai migliori soffiatori (includendo dunque anche i modelli a scoppio) che trovate cliccando su questo link.

 

Soffiatore aspiratore a batteria

 

1. Fuxtec FX-E1LB20 – Soffiatore a batteria da 20V

 

Tra i modelli di soffiatore aspiratore a batteria più venduti e apprezzati del momento, troviamo questo nuovo dispositivo proposto da Fuxtec. L’apparecchio è wireless, così avrete la massima libertà di movimento durante i lavori. Basta inserire la batteria da 20 V, accendere il soffiatore e il gioco è fatto. Nel kit troverete due batterie e un caricatore, così avrete la possibilità di organizzare al meglio l’autonomia del dispositivo. Tenete conto che la ricarica della batteria da 2Ah si completa in un paio d’ore.

L’attrezzo è dotato di un potente motore, che è in grado di raggiungere un’intensità di corrente d’aria massima di 30 m/s. Il dispositivo si fa apprezzare anche per il peso davvero contenuto che assicura un elevato comfort di utilizzo quando si tratta di spazzare via le foglie da vialetti, marciapiedi e spazi verdi.

Nel complesso si tratta di uno strumento efficiente per la pulizia del giardino, al massimo gli si può muovere qualche critica per quel che riguarda la rumorosità (che si attesta a 96 dB).

Secondo i pareri degli utenti che hanno testato il prodotto, l’apparecchio è maneggevole e pratico da usare. Buono il rapporto qualità/prezzo.

 

Pro

Wireless: Il soffiatore è wireless, così potrete avere la massima libertà di movimento durante ile operazioni di pulizia di cortili e giardini.

Peso: Il dispositivo è molto leggero e questo permette di utilizzarlo anche per parecchio tempo senza affaticarsi o avvertire la necessità di una pausa.

Doppia batteria: Nel kit troverete ben due batterie e un caricatore. Inoltre il dispositivo è munito di doppio slot, che vi consente di incrementare la potenza e l’autonomia del soffiatore.

 

Contro

Rumorosità: Non è insopportabile ma nemmeno super silenzioso, visto che la potenza sonora si attesta attorno ai 96 dB.

 

 

 

 

Soffiatore a batteria Worx

 

2. Worx Nitro WG585E.9

 

Questo soffiatore a batteria Worx si fa apprezzare per la comodità d’uso, che passa per l’assenza del cavo di corrente, per un peso di poco inferiore al chilo e mezzo e per la soddisfacente qualità dei materiali. Questi conferiscono al soffiatore robustezza e stabilità, il che si traduce in un basso livello di vibrazioni durante l’uso ma anche in una rumorosità contenuta. 

L’alimentazione è affidata a una batteria al litio da 40V che però non è inclusa nella confezione di vendita (così come il caricabatteria), perciò valutate con attenzione la spesa perché, se non avete batterie compatibili, dovrete acquistarla a parte. 

Grazie all’ampia uscita per l’aria, il soffiatore convince per le performance nello spazzare via foglie e residui di erba. Merito delle tre velocità con aggiunta della modalità turbo per sfruttare un boost di potenza (velocità dell’aria di 280 km/h) qualora la situazione lo richieda.

 

Pro

Materiali: Di qualità davvero soddisfacente, com’è lecito attendersi da un marchio come Worx. La scelta si traduce in una convincente robustezza e nella riduzione delle vibrazioni durante l’uso.

Maneggevolezza: Pesa davvero poco (meno di un chilo e mezzo), dunque si può gestire anche con una mano sola. 

Performance: Pur essendo un soffiatore a batteria è in grado di garantire, anche grazie all’ampia uscita per l’aria, prestazioni molto soddisfacenti.

 

Contro

Accessori: Batteria e caricabatteria non sono inclusi nel prezzo. Fate le vostre considerazioni.

 

 

 

 

 

Soffiatore a batteria professionale

 

3. EGO LB5800E – Soffiatore a batteria con Motore Brushless

 

Se siete alla ricerca di un buon soffiatore a batteria professionale, il modello LB5800E di EGO potrebbe soddisfare le vostre esigenze. Il dispositivo è dotato di un potente motore, che grazie alla funzione Turbo Boost, è in grado di erogare fino a 900 m3 d’aria all’ora. La potenza dell’apparecchio è facilmente gestibile dall’apposito variatore di velocità.

Nel kit troverete ben due ugelli, dei quali uno è piatto e un è tondo, così potrete adattare il soffiatore alle vostre necessità. Il tipo di alimentazione a batteria è eco friendly, in quanto non emette gas di scarico. Inoltre l’apparecchio risulta abbastanza silenzioso durante il funzionamento.

L’impugnatura è ergonomica e offre la possibilità di controllare tutti i comandi del dispositivo con una sola mano.

Facendo un confronto tra i migliori soffiatori a batteria del 2024, questo modello si guadagna sicuramente un posto sul podio, per il perfetto connubio di efficienza e praticità d’utilizzo. La nota dolente del prodotto è il prezzo, che non è per niente basso.

 

Pro

Turbo Boost: Oltre alla regolazione delle velocità, il dispositivo è dotato di funzione Turbo Boost, che è in grado di erogare fino a 900 m3 d’aria all’ora.

Ugelli: Nel kit sono presenti ben due ugelli, dei quali uno è tondo e l’altro è piatto, per consentire di adattare il soffiatore alle proprie esigenze.

Impugnatura: Il manico dell’attrezzo è ergonomico e offre la possibilità di controllare facilmente tutti i comandi del soffiatore con una sola mano.

 

Contro

Prezzo: Le alte prestazioni e l’alta qualità dei componenti incidono significativamente sul prezzo finale del soffiatore, infatti il modello non è per niente economico.

 

 

 

 

 

Soffiatore a batteria DeWalt

 

4. DeWalt DCM562P1-QW – Soffiatore per foglie

 

Avete bisogno di un dispositivo per effettuare dei lavori di rimozione di foglie secche e di piccoli detriti dal vostro spazio verde, ma non sapete come scegliere un buon soffiatore a batteria? Tra le varie offerte presenti in rete, abbiamo deciso di proporvi questo modello semiprofessionale dalle elevate prestazioni.

Si tratta del soffiatore a batteria DeWalt DCM562P1-QW, un apparecchio leggero e compatto, che raggiunge un peso complessivo di soli 3,1 kg. Il dispositivo è in grado di erogare un getto d’aria a una velocità massima di 144 km/h e con una portata di ben 11 m3 al minuto.

Il soffiatore è dotato di un regolatore di velocità con tasto di blocco, che vi consente di esercitare il pieno controllo sulla macchina. La batteria a ioni di litio offre una buona autonomia e vi evita di avere l’ingombro di cavi elettrici. Il modello è maneggevole e ben realizzato, anche se il suo costo potrebbe non essere alla portata di tutte le tasche.

 

Pro

Semiprofessionale: Si tratta di un soffiatore semiprofessionale molto efficiente, che è in grado di offrire delle alte prestazioni.

Getto d’aria: L’apparecchio emette un potente getto d’aria, a una velocità massima di 144 km/h e con una portata di ben 11 m3 al minuto.

Maneggevole: Il dispositivo è maneggevole, grazie al suo design leggero e compatto. Il peso complessivo dell’attrezzo infatti è di soli 3,1 kg.

 

Contro

Prezzo: Anche se il costo di questo soffiatore a batteria non è proibitivo, potrebbe comunque non essere alla portata di tutte le tasche.

 

 

 

 

 

Soffiatore a batteria Makita

 

5. Makita DUB362Z – Soffiatore Elettrico a Batteria

 

Se non sapete dove acquistare un buon dispositivo per mantenere puliti gli spazi esterni di casa come cortili, verande e giardini, questo soffiatore a batteria Makita potrebbe essere un’ottima soluzione. Si tratta di un modello ideale per ogni esigenza di pulizia esterna, infatti vi permette di soffiare via facilmente foglie, rametti e altri piccoli detriti.

La potenza di soffiaggio arriva fino a 27-53 m/sec., inoltre avrete la possibilità di controllare le varie velocità di erogazione dell’aria con un solo click. Il peso del dispositivo è di soli 3,9 kg e l’impugnatura è comoda. La batteria a ioni di litio è in grado di offrire delle prestazioni davvero notevoli. Tuttavia sia la batteria, sia il caricatore non sono inclusi nel kit, pertanto sarete costretti ad acquistare questi componenti separatamente dal prodotto. Un altro elemento che gioca a favore del soffiatore è l’ottimo livello di silenziosità. Il rapporto qualità/prezzo è buono e anche in questo caso viene confermata la grande affidabilità dei prodotti firmati Makita.

 

Pro

Silenzioso: Oltre a essere efficiente, il dispositivo risulta abbastanza silenzioso durante il funzionamento. Così eviterete di disturbare il vicinato durante le pulizie in giardino.

Pratico: Il controllo delle varie velocità di erogazione del getto d’aria avviene tramite un apposito tasto ubicato sul manico stesso.

Compatto: Il design del soffiatore è compatto e grazie all’alimentazione a batteria, non dovrete preoccuparvi di inciampare su cavi elettrici quando state lavorando.

 

Contro

Incompleto: Nel kit purtroppo mancano sia la batteria, sia il caricatore. Pertanto sarete obbligati ad acquistare i suddetti componenti in maniera separata dal soffiatore.

 

 

 

 

 

Soffiatore a batteria Bosch

 

6. Bosch ALB 18 Li – Soffiatore a batteria

 

Tra i vari modelli di soffiatore venduti online a prezzi bassi, Questo prodotto non passa di certo inosservato. Si tratta del soffiatore a batteria Bosch ALB 18 Li, un dispositivo che offre buone prestazioni e ideale per chi non vuole spendere troppi soldi per un apparecchio di questo tipo.

L’attrezzo è versatile ed è pratico da maneggiare, infatti risulta alquanto leggero, grazie al suo peso di soli 1,8 kg. Con questo modello potrete rimuovere facilmente foglie e piccoli detriti da cortili e porticati. Il motore garantisce una velocità d’uscita del getto d’aria di 58m/s e grazie all’innovativo Syneon Chip integrato nel soffiatore, i consumi energetici vengono ottimizzati e l’autonomia della batteria incrementata.

Il motore è abbastanza silenzioso e il manico è gommato, al fine di offrire un grip sicuro e confortevole. Chiaramente si tratta di un soffiatore di media potenza, pertanto se desiderate un getto d’aria più performante, vi suggeriamo di optare per un modello professionale. L’offerta che trovate qui sotto è relativa al solo soffiatore, privo di batteria e caricabatteria.

 

Pro

Leggero: Il soffiatore è facile sia da gestire, sia da trasportare, in quanto ha un peso abbastanza ridotto che equivale appena a 1,8 kg.

Manico gommato: Il manico è rivestito con una gomma morbida e antiscivolo, che consente di avere un’impugnatura salda e confortevole.

Syneon Chip: Grazie all’innovativo Syneon Chip integrato nell’apparecchio, i consumi energetici vengono ottimizzati come anche l’autonomia della batteria.

 

Contro

Potenza: Il soffiatore è efficiente, tuttavia eroga un getto d’aria di media potenza, ideale per tenere pulite piccole aree. Se desiderate un dispositivo molto potente, vi consigliamo di scegliere un modello professionale.

 

 

 

 

 

Soffiatore a batteria Husqvarna

 

7. Husqvarna 525BX soffiatore di foglie cordless

 

Il soffiatore a batteria Husqvarna è un modello portatile professionale molto potente e ben bilanciato. Grazie all’innovativa tecnologia del motore combinata con lo speciale design della ventola, l’apparecchio è in grado di garantire un’elevata capacità di soffiaggio.

L’attrezzo è dotato di un efficiente sistema antivibrante Low Vib, che rende le operazioni di pulizia meno faticose, anche durante lunghe sessioni di lavoro.

Tutti i comandi sono intuitivi, come per esempio il Cruise Control, che contribuisce a ottimizzare i consumi, rendendo il dispositivo operativo al massimo. ll design del motore X-Torq riduce notevolmente le emissioni nocive dei gas di scarico (fino al 75%), incrementando l’efficienza del carburante del 20%.  

Un altro aspetto interessante di questo modello consiste nella possibilità di regolare la lunghezza del tubo soffiante a seconda delle proprie esigenze. Purtroppo il prezzo è abbastanza elevato, pertanto se non volete spendere troppo per un dispositivo di questo tipo, vi suggeriamo di optare per un modello più economico ma altrettanto performante.

 

Pro

Modello professionale: Il dispositivo è professionale e grazie alla sua innovativa tecnologia, combinata con lo speciale design della ventola, è in grado di garantire un’elevata potenza di soffiaggio.

Sistema antivibrante: Il soffiatore è munito di un efficiente sistema antivibrante Low Vib, che rende il lavoro meno faticoso, anche durante lunghe sessioni di pulizia. 

Cruise Control: Grazie alla speciale funzione Cruise Control, vengono ottimizzati i consumi e le prestazioni del soffiatore.

 

Contro

Prezzo: Il costo del prodotto è abbastanza alto, in effetti in commercio esistono dei modelli altrettanto efficienti venduti a un prezzo molto più vantaggioso.

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